Esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione

Scopo del documento è fare capire ai radioprotezionisti perché – fra le proprie competenze – la conoscenza del d.lgs. 81/08 non possa essere trascurata, ed ai responsabili ed addetti del servizio di prevenzione e protezione perché la radioprotezione non debba essere semplicemente considerata quale materia delegata ad altro “specialista”. INAIL 2024. Esperto in radioprotezione.


PREMESSA

L’obiettivo della radioprotezione è quello di minimizzare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti (RI) a carico dei soggetti coinvolti, fatte salve ragionevoli considerazioni di carattere economico e sociale, perseguendo la prevenzione degli effetti deterministici nonché la minimizzazione degli effetti stocastici. La norma che disciplina la radioprotezione è il d.lgs. 101/2020 e s.m.i.

Quanto segue intende porre delle riflessioni utili a creare una sinergia operativa efficace fra le figure di valutazione del rischio introdotte dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i. ‘Testo unico’ per la sicurezza sul lavoro, e quelle introdotte dal d.lgs.101/2020 e s.m.i, dando seguito allo sforzo già profuso dalla Sezione di supporto tecnico al SSN in materia di radiazioni con i prodotti editoriali del 2016 e del 2018.

LE FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE NELLA RADIOPROTEZIONE

Fatte salve le prerogative delle figure giuridiche di prevenzione (datore di lavoro DL,  dirigenti e preposti), le figure tecniche per la prevenzione del rischio in materia di radioprotezione sono due:

l’esperto di radioprotezione (ERP) già esperto qualificato, la cui figura professionale è abilitata al controllo e alla sorveglianza delle sorgenti di radiazioni ionizzanti ai fini della protezione dei lavoratori e della popolazione;

il medico autorizzato (MA), la cui qualifica è riconosciuta attraverso il superamento di un esame di abilitazione presso il Ministero del lavoro, in seguito al quale viene iscritto in un apposito elenco nazionale istituito presso lo stesso Ministero. Il DL è tenuto ad assicurare, mediante uno o più medici autorizzati, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti, apprendisti e studenti (la descrizione delle sue prerogative non è materia di questo lavoro).


Esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione. Scopo del documento è fare capire ai radioprotezionisti d.lgs. 81/08.
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Utilizzo dei carrelli elevatori

Utilizzo dei carrelli elevatori: dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive. Il prodotto pone l’attenzione sulle più comuni dinamiche infortunistiche in cui è attiva la presenza di un carrello elevatore. Contestualmente, esso si propone di approfondire le principali misure di prevenzione atte ad impedire il verificarsi di tali infortuni.

Infor.MO INAIL 2023

L’analisi è stata svolta partendo dall’approfondimento dei casi di infortuni mortali contenuti nella banca dati Infor.Mo, il sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni sul lavoro, che cataloga attualmente diverse migliaia di casi di infortuni mortali e gravi avvenuti tra il 2002 e il 2020.

La scheda tecnica in oggetto fa riferimento ai casi di infortunio mortale presenti nella banca dati del sistema Infor.Mo in cui si è registrata la presenza ed il coinvolgimento attivo nella dinamica di un carrello elevatore.

Si tratta di 245 eventi, su un totale di circa 5.500 casi, registrati tra il 2002 ed il 2020.

L’obiettivo è quello di porre l’attenzione su alcuni dati significativi che emergono dall’analisi dei casi, e al contempo evidenziare le principali misure da mettere in atto per consentire di evitare, o quanto meno ridurre, il ripetersi degli eventi che vedono il coinvolgimento di un carrello. Il carrello elevatore è una macchina progettata e costruita per sollevare e trasportare carichi di materiale.

Esso ha assunto un’importanza rilevante all’interno di molti comparti produttivi, motivo per cui è stato oggetto di diverse evoluzioni costruttive. Esistono infatti molteplici tipi di carrelli, adatti a scopi differenti in settori di attività anche molto diversi tra loro.

Non ci soffermeremo in questa sede sulle caratteristiche dei diversi carrelli, sia perché non è questo l’oggetto della nostra analisi, sia perché spesso dalla ricostruzione delle dinamiche di infortunio presenti in banca dati non è possibile sapere con esattezza le caratteristiche precise del carrello in questione.

Riguardo al rapporto di lavoro, il 57% degli infortunati aveva un lavoro a tempo indeterminato e poco meno del 10% era socio (anche di cooperative).

Cranio e sedi multiple risultano le voci maggiormente ricorrenti per quanto riguarda la sede della lesione, con valori rispettivamente del 31% e del 25% circa.

Interessante notare come la voce preponderante relativamente alla natura della lesione sia lo schiacciamento, con un valore molto alto, il 52% circa, a fronte di un 35% per le fratture, sintomo del fatto che l’impatto con un carrello o con i materiali trasportati dai carrelli comporta spesso danni di una certa gravità.

Utilizzo dei carrelli elevatori dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive. Attenzione sulle dinamiche infortunistiche.

Alternanza scuola lavoro Sicurezza

PCTO – Alternanza scuola lavoro Tutela INAIL per gli studenti. Dott.ssa Giovanna Tajarollo Responsabile Sede Inail di Conegliano Veneto 6 febbraio 2023.


Obbligo assicurativo per gli studenti e tutela infortuni

Gestione Conto Stato– ( Artt. 127 e 190 D.P.R. 1124/1965 e D.M. 10.10.1985

Gli studenti delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, comprese le Università, sono assicurati obbligatoriamente presso l’Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

In particolare, gli studenti sono assicurati soltanto se svolgono esperienze tecnico – scientifiche, esercitazioni pratiche e di lavoro;
attività di educazione fisica nella scuola secondaria;
attività di scienze motorie e sportive, nonché attività di alfabetizzazione informatica e di apprendimento di lingue straniere con l’ausilio di laboratori nella scuola primaria e secondaria;
viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo

Infortunio durante i PCTO

Per quanto riguarda gli eventi occorsi durante i periodi di apprendimento svolti nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro mediante esperienze di lavoro, premesso che, ai sensi dell’art.1 del decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77, i suddetti progetti non danno luogo alla costituzione di rapporti di lavoro, l’attività svolta dagli studenti, in tale ambito, è sostanzialmente assimilata a quella dei lavoratori presenti in azienda, in quanto sono esposti ai medesimi rischi lavorativi che incombono su tutti i soggetti presenti in quest’ultima.

Infortunio in itinere

Sono, inoltre, da ammettere a tutela anche gli infortuni occorsi durante il tragitto tra la scuola presso cui è iscritto lo studente e il luogo in cui si svolge l’esperienza di lavoro, in quanto tale percorso è organizzativamente e teleologicamente, quale prolungamento dell’esercitazione pratica, scientifica o di lavoro, riconducibile all’attività protetta svolta durante l’esperienza di alternanza scuola-lavoro, così come previsto nell’ambito del progetto educativo.

Documento PCTO – Alternanza scuola lavoro Tutela INAIL per gli studenti. Dott.ssa Giovanna Tajarollo Responsabile Sede Inail. Scarica.
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HTTPS e HTTP cosa sono

Cosa significa Https e Http e quale conviene per il tuo sito

Http e https non sono la stessa cosa. Esistono delle differenze importanti che non tutti conoscono e spesso si tende a confonderne il significato. In questo articolo spiegheremo nel dettaglio questi due acronimi molto utilizzati, così da capirne il funzionamento e da saper scegliere quale tra i due, al momento attuale, risulta migliore per la creazione di un sito web professionale e di successo.


Quali sono le differenze

La principale differenza tra il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) e HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure) riguarda il grado di sicurezza offerto. Nella prima variante, lo scambio di risorse tra client e server avviene in chiaro, quindi l’informazione può essere letta da chiunque decida di intromettersi nello scambio di dati. Nell’HTTPS la comunicazione è protetta grazie a certificati come il Secure Socket Layer (SSL) che garantisce:

  • l’identità dei dati e la loro riservatezza;
  • la cifratura del traffico;
  • la verifica di integrità del traffico.

Inoltre, i due protocolli utilizzano una porta standard differente: HTTP sfrutta la porta 80, mentre HTTPS usa la porta 443.

L’importanza di proteggere il proprio sito con il protocollo https

A partire da luglio 2018, utilizzare un protocollo https che a sua volta faccia uso di connessioni protette da crittografia è diventato ancora più importante. Google Chrome, uno dei motori di ricerca più utilizzati al mondo, ha iniziato a segnalare all’utente come “non sicuri” tutti i siti che sono sprovvisti di certificati SSL: il messaggio è affiancato da una “i” e da un’icona rossa di avvertimento. La scomparsa della dicitura “sicuro” è, quindi, un monito ad impiegare il protocollo https, che è diventato lo standard per definizione.

Inoltre, Google ha deciso di inserire il protocollo https tra i fattori di ranking del motore di ricerca: questo significa che, a parità di autorevolezza e valore, risorse che utilizzano il protocollo https si posizioneranno meglio di quelle che non lo usano.

Sicurezza

Un protocollo HTTP standard non crittografa le connessioni. Ciò significa che le righe di testo in una richiesta o risposta HTTP sono visibili a chiunque monitori la connessione, inclusi hacker e criminali informatici.

L’utilizzo di HTTP standard generalmente pone problemi minimi se il testo contiene solo informazioni generali, ad esempio per caricare una pagina web pubblica.

Tuttavia, se contiene dati sensibili come nomi utente, password o dettagli di carte di credito, l’utilizzo di HTTP non crittografato può comportare gravi rischi per la sicurezza. Poiché queste informazioni sono visibili a chiunque, violazioni dei dati, hack e furto di identità diventano problemi seri.


certificati SSL “Let’s Encrypt” sono gratuiti e sono forniti da un’autorità garante no profit: essi sono ottimi per gli e-commerce e per altri portali di carattere commerciale dove sono previste transazioni in denaro. Tuttavia, questi certificati non forniscono una protezione completa, in quanto sono in grado di proteggere solo l’utente: non è previsto alcun tipo di validazione (semplicemente il lucchetto verde vicino all’url del sito) e non sono previsti controlli della proprietà del dominio da parte dello sviluppatore che attiva il certificato.

Il certificato SSL a pagamento (Commercial Certificate) è quello assolutamente più raccomandato. L’autenticazione avviene con la validazione del dominio, verificando che la proprietà sia del privato o dell’azienda che lo ha registrato.

L’elettricità in tutta sicurezza

Si può parlare di «elettricità sicura»? Sì, ma a patto di rispettare sempre le norme di sicurezza anche nella fretta del lavoro quotidiano. Elettricità in tutta sicurezza.

La presente pubblicazione contiene le informazioni di base sulla sicurezza nell’uso dell’elettricità. SUVA 2023

Nozioni di base per l’uso pratico

Usiamo tutti i giorni l’elettricità senza pensare ai pericoli che comporta perché la consideriamo sicura.

Questo ci fa però «dimenticare» che l’elettricità è sicura solo se la usiamo in maniera sicura. La fretta ci può indurre a sottovalutare i pericoli e a ignorare le norme di
sicurezza.

Un difetto apparentemente insignificante di un cavo può avere esiti fatali. Inoltre, l’elettricità è invisibile e inodore e i pericoli sono poco evidenti. Anche questo può far sì che non valutiamo correttamente i rischi elettrici.

La presente pubblicazione vuole attirare l’attenzione su questi pericoli presentando situazioni tipiche e ricordando le principali regole di sicurezza.

La pubblicazione è destinata non solo a chi usa apparecchi elettrici da «profano» ma anche agli elettricisti. L’abitudine può infatti far dimenticare molto facilmente i pericoli dell’elettricità anche alle persone più esperte.

Le riparazioni di apparecchi e impianti elettrici devono essere effettuate unicamente da elettricisti. L’utilizzatore comune deve comunque essere in grado di riconoscere subito una situazione di pericolo e rivolgersi tempestivamente a un esperto.

Quali sono le situazioni di pericolo più frequenti?

Si ha una situazione di pericolo quando una persona tocca un elemento sotto tensione, ad esempio quando:

manca una copertura;

le coperture e gli alloggiamenti sono danneggiati;

gli apparecchi sono difettosi;

la testa del fusibile è danneggiata;

non si procede con la dovuta cautela durante la sostituzione di lampadine o cartucce di fusibili;

si entra in contatto con conduttori scoperti o con elementi sotto tensione;

vengono scoperti elementi sotto tensione, ad esempio rimuovendo coperture, elementi dell’alloggiamento, coperchi ecc.

Se si toccano elementi sotto tensione, l’esito è fatale soprattutto se sussiste un buon collegamento verso terra, ad esempio quando ci si trova vicino all’acqua o a piedi nudi su un prato bagnato o sul pavimento.

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