La diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori
La diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori (DAE) nei luoghi di lavoro. Negli ultimi anni, la diffusione dei defibrillatori (DAE) nei luoghi di lavoro è stata incentivata da normative nazionali ed europee. INAIL 2025
L’arresto cardiaco, principale causa di morte improvvisa, può essere trattato efficacemente con la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e la defibrillazione precoce, aumentando il tasso di sopravvivenza fino al 60%. Sebbene non obbligatorio, il DAE è raccomandato in luoghi pubblici e aziende. La formazione al suo utilizzo, integrata nei corsi di primo soccorso, migliora la sicurezza e riduce il rischio aziendale. Il rapido riconoscimento dell’arresto, l’uso del DAE e l’intervento tempestivo dei soccorsi sono fondamentali per salvare vite.
Negli ultimi anni, l’interesse per l’educazione al primo soccorso e per la rianimazione cardiopolmonare (RCP) è cresciuto significativamente, anche grazie all’attenzione del legislatore, sia a livello nazionale che europeo.
La normativa (d.lgs. 81/2008; d.m. salute 388/2003) ha attribuito al primo soccorso un ruolo fondamentale nel sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre, la legge 116/2021 raccomanda ulteriormente la diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori (DAE) nei luoghi di lavoro, presso le sedi delle pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti, aeroporti, stazioni ferroviarie, porti e mezzi di trasporto a lungo raggio (percorrenze superiori a due ore).
La mortalità cardiovascolare rappresenta la principale causa di morte a livello mondiale: il 50% di tutte le morti per causa cardiovascolare avviene all’improvviso, anche in persone senza patologia cardiaca nota. L’arresto cardiaco si verifica quando il cuore non riesce più a pompare sangue e ossigeno alle cellule. Se non trattato entro pochi minuti porta alla morte.
