Investimenti sostenibili 4.0 – Bando 2025

Agevolazioni per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno (Decreto 22 novembre 2024). I temini per la presentazione delle domande si aprono il 20 maggio 2025. Precompilazioni dal 30 aprile.

Termini e modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni, a valere sulle risorse del PN RIC 2021/2027- Azione 1.3.2 “Sviluppo delle PMI e nuova imprenditorialità”, per il sostegno a investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, proposti dalle PMI destinatarie dell’intervento, nonché gli ulteriori elementi atti a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.


Cos’è

La misura Investimenti sostenibili 4.0 è volta a sostenere nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. Lo strumento, che ha trovato una prima attuazione con il decreto ministeriale 15 maggio 2023, mira a promuovere programmi di investimento che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, in coerenza con quanto previsto dal Piano Transizione 4.0.

La misura intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi individuati dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, con particolare riferimento all’Azione 1.3.2 prevista nell’ambito dell’Obiettivo specifico 1.3, con il fine di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

La misura prevede la concessione e l’erogazione di incentivi a sostegno di progetti di investimento presentati da piccole e medie imprese che rispettano i principi attuali di tutela ambientale e possiedono un alto contenuto tecnologico, in linea con il piano Transizione 4.0. Viene data priorità alle iniziative che contribuiscono in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità stabiliti dall’Unione europea e a quelle mirate a facilitare il passaggio dell’impresa verso un modello di economia circolare o a migliorare l’efficienza energetica dell’azienda.

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a euro 300.488.426,61 a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.


Mission Innovation 2.0: cinque bandi MASE

Impegno su fonti rinnovabili non programmabili, flessibilità e accumuli energetici, dati e digitalizzazione, elettrolizzatori, bioidrogeno e biocarburanti. Mission Innovation 2.0:  cinque bandi MASE da 200 milioni per ricerca e innovazione.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il supporto scientifico di RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, ha pubblicato cinque avvisi pubblici, per una dotazione di 200 milioni di euro,  nell’ambito di “Mission Innovation”: i fondi serviranno a finanziare di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nell’ambito delle Missioni “Green Powered Future” e “Clean Hydrogen”.

“Il Ministero – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – sostiene il percorso intrapreso dal nostro Paese verso l’innovazione tecnologica pulita e la ricerca in campo energetico, per accelerare la transizione verso la decarbonizzazione dei settori industriali ed economici”.

I bandi del 4 aprile, che seguono quello pubblicato il 31 dicembre scorso relativo alle Materie Prime Critiche e alle Materie Prime Strategiche, sono indirizzati su fonti rinnovabili non programmabili, la flessibilità e l’accumulo energetico, i dati e la digitalizzazione delle reti, elettrolizzatori e reti, bioidrogeno e biocarburanti.

Le proposte di progetto potranno essere presentate da imprese, in qualità di capofila, associandosi in partenariati con altri soggetti quali partner industriali, enti di ricerca e università.

Vai ai bandi:

Avviso pubblico per la presentazione di Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’area strategica Fonti Rinnovabili Non Programmabili, finanziabili nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Avviso pubblico per la presentazione di Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’area strategica Flessibilità ed accumulo energetico, finanziabili nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Avviso pubblico per la presentazione di Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’area strategica Dati e digitalizzazione di rete, finanziabili nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Avviso pubblico per la presentazione di Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti strategica Elettrolizzatori e reti, finanziabili nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Avviso pubblico per la presentazione di Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’area strategica Bioidrogeno e biocarburanti, finanziabili nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0” | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Decreto incentivi per startup green e digital

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha firmato il decreto che attua gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica (art. 21 del Decreto Legge Coesione, convertito con modificazioni nella legge 4 luglio 2024 n. 95). Il provvedimento è stato trasmesso al vaglio degli organi di controllo, superato il quale potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Al suo interno si definiscono i criteri di qualificazione necessari alla richiesta del beneficio da parte dell’impresa che opera nei settori strategici individuati e le modalità di accesso. Più nel dettaglio, per ottenere il beneficio sono rilevanti i valori medi percentuali degli investimenti in tecnologie green e digitali sul totale delle risorse investite dall’impresa, la media della domanda di lavoro e i valori medi di competitività delle imprese per ogni singolo dipendente rispetto a ricavi totali, salario medio, investimento totale e in tecnologie digitali e green.

Il decreto riconosce 2 tipologie di contributi. Il primo specifico sull’attività imprenditoriale dedicato alle persone disoccupate con meno di 35 anni, che tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici dal decreto attuativo. Per loro è previsto un contributo di 500 euro mensili, liquidati annualmente in forma anticipata dall’Inps, per massimo 3 anni e comunque non oltre la fine del 2028. Il secondo è dedicato alle assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato, in queste nuove realtà: fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo totale per i contratti siglati tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sempre per 3 anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028. Restano a carico del datore di lavoro premi e contributi dovuti all’Inail.

L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato. L’esonero inoltre non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento ma compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027. Le domande di ammissione dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica all’Inps che ne verificherà l’ammissibilità e in caso di esito positivo quantificherà gli importi fruibili per ogni anno dal datore di lavoro.Fonte: Ministero del Lavoro

Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica

Avviso C.S.E. 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica

Avviso C.S.E. 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica – Avviso relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Finanziata dal POC Energia e Sviluppo dei Territori 2014-2020, l’iniziativa CSE2025 sostiene gli investimenti delle amministrazioni comunali su tutto il territorio nazionale.

Il bando ha una dotazione finanziaria di € 232 milioni di euro a copertura del 100% dei costi ammissibili, per l’uso delle energie rinnovabili, il risparmio energetico e la riduzione dei consumi negli edifici pubblici.

Finanzia ad esempio l’acquisto di impianti fotovoltaici, impianti solari temici, pompe di calore, sistemi di relamping, infissi ad alta efficienza e soluzioni ibride.

A partire dal 8 aprile sarà possibile avviare le negoziazioni sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Lo sportello per la presentazione delle domande di finanziamento sarà attivo a partire dal prossimo 5 maggio.

Per maggiori informazioni:

Idrogeno e Pnrr

Il Ministero dell’ambiente ha lanciato un nuovo bando per finanziare le imprese che svolgono ricerca e sviluppo finalizzata alla produzione di idrogeno verde e pulito, o innovativi modi di stoccaggio e trasporto. Idrogeno e Pnrr

Modalità e termini per la presentazione delle istanze sono definiti dal decreto direttoriale 11 marzo 2025, n. 104. Il budget (quasi 20 milioni di euro) è stato invece stanziato dal Dm 13 dicembre 2024 a valere sulla Missione 2, Componente 2, Investimento 3.4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). I fondi sovvenzionano nuove progettualità in materia. La ricerca sull’idrogeno era già stata finanziata con due precedenti bandi nel 2022.

Beneficiari degli incentivi sono le imprese, anche associate tra loro (massimo 3). Il progetto da presentare per ottenere i fondi deve riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che abbia lo scopo di realizzare nuovi prodotti o processi industriali o migliorare in modo notevole quelli esistenti. Le attività finanziate sono: produzione di idrogeno verde; tecnologie innovative di stoccaggio e trasporto; celle a combustibile; sistemi per migliorare la resilienza e affidabilità delle infrastrutture basate sull’idrogeno.

L’agevolazione consiste in un contributo alla spesa. Per la ricerca industriale sono coperti fino al 50% dei costi, mentre per lo sviluppo sperimentale si scende al 25% di finanziamento. Le domande si possono presentare tramite posta elettronica certificata (Pec) dalle 10.00 del 31 marzo 2025 alle ore 10.00 del 15 maggio 2025.

Le risorse

A disposizione complessivi euro 19.747.564,93, suddivisi tra:

a) una quota pari ad almeno il 40 (quaranta) per cento per progetti da realizzarsi integralmente o per la quota maggioritaria presso sedi, liali, stabilimenti o laboratori ubicati nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;

b) una quota pari al 60 (sessanta) per progetti proposti da Pmi e da reti di imprese

MASE

Bando formazione Anno 2025 CCIAA di Bergamo

Bando per l’assegnazione di voucher per interventi di formazione – Anno 2025 – CCIAA di Bergamo. Solo a partire dal 24 marzo 2025 le imprese interessate potranno inviare domanda a uno dei soggetti accreditati, attraverso la compilazione della domanda di adesione che sarà disponibile sul sito web della Camera di commercio. Le domande saranno accolte nel limite dei fondi a disposizione.

Cos’è

Bando di concorso per l’assegnazione di voucher a favore delle imprese della provincia di Bergamo per interventi di formazione – anno 2025.

A chi si rivolge

Possono presentare domanda le imprese con sede legale e/o operativa nella provincia di Bergamo.

Cosa prevede

Voucher per interventi di formazione.

SPESA AMMESSA Fino a 8.000 €

SETTORE: Agricoltura, silvicoltura e pesca, Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

Riferimento: Clicca QUI

Riversamento Crediti ricerca e sviluppo

Riversamento Crediti ricerca e sviluppo: riapertura termini al 3 giugno. Riversamento crediti ricerca e sviluppo: tutte le regole ADE per provvedere e il nuovo modello con “revoca istanza”

Il decreto-legge 25/2025 ha riaperto sino al 3 giugno 2025 il termine per avvalersi della procedura. Il relativo versamento va effettuato entro quella stessa data in un’unica soluzione o in tre rate di pari importo; in caso di pagamento frazionato, sulla seconda e sulla terza rata, scadenti rispettivamente il 16 dicembre 2025 e il 16 dicembre 2026, sono dovuti gli interessi calcolati al tasso legale a decorrere dal 4 giugno 2025. Se al momento di presentazione dell’istanza l’atto di recupero del credito è divenuto definitivo, il riversamento deve avvenire per intero entro il 3 giugno 2025. .


Viene pubblicato in GU n 61 del 14 marzo il Decreto MIMIT n 25/2205 Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni con anche l’art 19 che al comma 5 prevede una riapertura dei termini per il riversamento dei crediti ricerca e sviluppo scaudto il 31 ottobre scorso.

In particolare si protrà

Gli imprenditori potranno aderire entro il 3 giugno 2025, con la possibilità di restituire l’importo in tre rate.

Ricordiamo che il 31 ottobre scadeve il termine ultimo per presentare la domanda per la procedura di riversamento del credito di ricerca e sviluppo.

La domanda poteva essere presentata telematicamente entro il 31 ottobre 2024 direttamente dal contribuente o da un intermediario abilitato a Entratel.

Dopo aver presentato la domanda si doveva eseguire il riversamento del credito compensato entro il 16 dicembre 2024, anche in tre rate annuali di pari importo maggiorate degli interessi legali.

Ora la possibilità slitta al 3 giugno.

Ricordiamo che è stato il DL n 39 convertito in Legge n 67 pubblicata in GU N 123 del 28 maggio a modificare i termini per il riversamento spontaneo.

Il comma 7-bis, introdotto in sede referente, modifica la disciplina del riversamento spontaneo del credito di imposta, di cui all’articolo 5 del decreto legge n. 146 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 215 del 2021, al fine di prorogare il termine per l’adesione alla procedura dal 30 luglio al 31 ottobre 2024, termine ora ulteriormente prorogato.

Il comma 7-ter interveniva ulteriormente sulla disciplina del riversamento spontaneo del credito di imposta modificando l’articolo 5, comma 1-bis, del decreto-legge n. 145 del 2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 191 del 2023, al fine di prorogare dal 30 giugno al 30 settembre 2024 il termine per esercitare la possibilità di revoca dell’adesione alla medesima procedura.

Infine con Provvedimento n 169262 del 29 marzo 2024 le Entrate hanno modificano parte del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 188987 del 1° giugno 2022 relativo alla procedura di riversamento spontaneo dei crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo, prevista dall’articolo 5, commi da 7 a 12, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146