Pubblicato il regolamento per la patente a crediti

Nella Gazzetta Ufficiale del 20 settembre 2024 n. 221 è stato pubblicato il decreto ministeriale 18 settembre 2024 n. 132 con cui si regolamentano le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.

Il provvedimento entra in vigore il primo ottobre 2024.

Il Regolamento è stato richiesto dalla previsione contenuta nell’articolo 27 del decreto legislativo n. 81/2008, istitutivo del sistema della «patente a crediti», volto a garantire, nei confronti dei lavoratori, una sicurezza costante e continua, soprattutto in un settore, come quello edile, dove si registra un elevato numero di infortuni sul lavoro.

I cantieri temporanei e mobili sono quelli individuati nell’Allegato X del decreto legislativo n. 81/2008. Si tratta di qualunque luogo in cui si effettuano i seguenti lavori edili o di ingegneria civile:

«I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterroSono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile

La patente a crediti è obbligatoria dal 1° ottobre 2024 ed è rilasciata in formato digitale con un punteggio iniziale di 30 crediti. Il nuovo strumento è stato introdotto dal decreto legge Pnrr che ha stabilito l’obbligo del possesso di almeno 15 crediti per operare in un cantiere edile. Sono esclusi coloro che effettuano solo forniture o prestazioni intellettuali.

Presentazione della domanda

La domanda va presentata dal 1 ottobre sul portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro dal legale rappresentante dell’impresa e dal lavoratore autonomo, autocertificando il possesso di una serie di requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio, l’adempimento degli obblighi formativi, il possesso del Durc.

La patente è obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, anche se con sede Ue o extra Ue. Le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti fuori dalla Ue devono presentare sul portale Inl l’autocertificazione dell’avvenuto riconoscimento secondo la legge italiana del documento equivalente rilasciato dal Paese d’origine.

Il rilascio è automatico e, comunque, tra la domanda e il rilascio della patente è possibile lavorare. Alcuni requisiti richiesti possono essere autocertificati (iscrizione alla Camera di commercio, possesso del Durc valido, della certificazione di regolarità fiscale, se previsto), altri certificati con la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (adempimento degli obblighi formativi, possesso di Duvri valido, designazione Rspp se previsto). Servirà un provvedimento dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dopo il parere del Garante per la protezione dei dati personali, per l’estensione delle informazioni anche alle pubbliche amministrazioni e ai rappresentati del lavoratori per la sicurezza.

Pubblicato il regolamento per la patente a crediti. entra in vigore il primo ottobre 2024. decreto ministeriale 18 settembre 2024 n. 132
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E’ stata pubblicata la circolare n. 4 del 23 settembre 2024 con le prime indicazioni sul “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti” ex. art. 27 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. e le modalità di rilascio e gestione della patente a crediti.

circolare n. 4 del 23 settembre 2024 con le prime indicazioni sul "Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti
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Affidamenti diretti di lavori

Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro.

Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nell’adunanza del 30 luglio 2024 ha approvato il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro.
Data l’attuale rilevanza sia in termini numerici che economici degli affidamenti diretti nel settore degli appalti pubblici – evidenziata anche nella relazione annuale dell’ANAC al Parlamento – l’Anac ha predisposto un apposito Vademecum informativo, per fornire indicazioni utili sia dal punto di vista normativo che operativo.

LA DISCIPLINA PREVISTA DAL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI PER GLI AFFIDAMENTI DIRETTI

Il D. Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 consente l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture (ivi compresi i servizi di progettazione) di importo inferiore a 140.000 euro.

La definizione di affidamento diretto è contenuta nell’ Allegato 1.3 art 3 lett. d) al D. Lgs. 36/2023 secondo il quale trattasi dell’“affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’art. 50 comma 1 lett. a) e b) del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice.”


Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro, e di forniture e servizi di importo
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Per gli affidamenti diretti le stazioni appaltanti ed enti aggiudicatori possono ricorrere all’ istituzione ed utilizzo di appositi Elenchi o Albi di Operatori Economici.

Le le stazioni appaltanti possono dotarsi di un regolamento nel quale sono disciplinate, tra gli altri:
– le modalità di costituzione e di revisione dell’Elenco degli Operatori Economici, distinti per categoria e fascia di importo;
– i criteri per la scelta dei soggetti da invitare (o cui richiedere i preventivi) attingendo dall’elenco o da quelli presenti nel MEPA o altri strumenti similari gestiti da centrale di committenza di riferimento.

Economia Circolare impianti per la produzione di calcestruzzo

Interpelli ambientali su Economia Circolare. Indicazioni in merito a interpello ex art. 3-septies del D. Lgs 152/2006 relativo alla possibilità di utilizzo del biochar in impianti di compostaggio ovvero in impianti per la produzione di calcestruzzo.
QUESITO
Con istanza di interpello ex art. 3-septies del D.Lgs. n.152/2006 la provincia autonoma di Bolzano chiede chiarimenti sulla possibilità di utilizzo del biochar in impianti di compostaggio ovvero in impianti per la produzione di calcestruzzo. In particolare l’istante evidenzia che “Dagli impianti Heizwerk Vierschach Srl (Centrale termo-elettrica a biomassa di Versciaco) e Fernheizwerk Laas – Eyrs (Centrale termica di Lasa) per il teleriscaldamento vengono prodotti gas e calore secondo un processo di gassificazione in più fasi (CraftWERK CW 1800, tecnologia SynCraft Engineering) della materia prima (legno), che viene trasformata in gas e prodotti solidi.

Il gas alimenta di seguito un motore per la produzione di corrente elettrica e calore. I residui solidi sono costituiti da biochar (carbone vegetale), che è un materiale ricco in carbonio prodotto per pirolisi da biomasse vegetali (legno)” e che il biochar potrebbe essere utilizzato in impianti di compostaggio e in impianti per la produzione di calcestruzzo.

La Provincia chiede chiarimenti su:
sulla possibilità del utilizzo del biochar in impianto di compostaggio
sulla possibilità di utilizzare il biochar nella produzione di calcestruzzo
sulla possibilità in generale di riutilizzare un sottoprodotto in sostituzione di una materia prima
sull’applicazione dei limiti previsti in Austria per la qualifica come sottoprodotto

Economia Circolare impianti per la produzione di calcestruzzo impianti di compostaggio ovvero in impianti per la produzione di calcestruzzo.
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CONSIDERAZIONI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

Al fine di fornire i richiesti chiarimenti in merito alla possibilità di utilizzo del biochar, in considerazione del quadro normativo sopraesposto e alla luce dell’istruttoria tecnica condotta e, in particolare, del parere di ISPRA richiesto con nota prot. n. 106952 del 10/06/2024 e fornito con nota prot. n. 131620 del 16/7/2024 è emerso quanto segue……

Utilizzo delle unità di decontaminazione personale

Procedure di utilizzo delle unità di decontaminazione personale (UDP) nei cantieri di bonifica dell’amianto. INAIL 2024. Nel corso di bonifiche in ambienti confinati di materiali contenenti amianto sia in matrice friabile che in matrice compatta è previsto l’utilizzo delle Unità di Decontaminazione del Personale (UDP).

Talvolta sono state registrate in cantiere modalità di utilizzo non corrette, soprattutto nella fase di decontaminazione in uscita dal cantiere.

Tale fact-sheet ha dunque l’intento di esplicitare le idonee procedure da utilizzare sia in ingresso che in uscita dalle UDP, a tutela sia della salute dei lavoratori che dell’integrità degli ambienti di vita esterni al cantiere. In particolare, tali procedure risultano adeguate nei cantieri di durata di uno o pochi giorni.

Procedure di utilizzo delle unità di decontaminazione personale (UDP) nei cantieri di bonifica dell'amianto.
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È importante preservare il rapporto tra l’esposizione all’amianto e sicurezza sul lavoro. Tutte le attività lavorative devono essere eseguite in condizioni di sicurezza per i lavoratori. Tuttavia particolare attenzione deve essere posta in caso di gestione di materiali in cemento amianto, specialmente se in stato di degrado e che quindi possono nuocere gravemente alla salute.

Varie indicazioni di sicurezza sono contenute nel Testo Unico in materia di Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.). Questo inoltre è integrato dal Decreto Ministeriale del Ministero della Salute del 6 settembre 1994.

Situazioni sui cantieri Sbagliato – giusto

Situazioni sui cantieri Sbagliato – giusto. Memorandum, PDF. SUVA 2024

Descrizione

Se si guarda la statistica degli infortuni, si nota che la scarsa consapevolezza in tema di sicurezza sui cantieri è sempre all’ordine del giorno.

«Piccoli dettagli» come un casco mancate, un fissaggio inadeguato del ponteggio, un’apertura nel pavimento non coperta possono spesso avere gravi conseguenze.

Le figure maggiormente colpite sono gli apprendisti, i giovani lavoratori, gli ausiliari e il personale temporaneo.

Voi lo sapete meglio di chiunque altro: il cantiere non è solo un luogo caratterizzato da numerosi pericoli, ma è altamente frequentato anche da persone con conoscenze linguistiche inadeguate. Pertanto vi mettiamo a disposizione un opuscolo senza descrizioni. Infatti, è noto che un’immagine vale più di mille parole.

L’opuscolo:

  • contiene più di cento illustrazioni
  • mostra le situazioni che causano infortuni più frequentemente
  • contrappone i comportamenti giusti a quelli sbagliati con immagini

Distribuite la pubblicazione al vostro personale. Se date maggiore importanza a determinati aspetti, abbinate la consegna dell’opuscolo illustrato a una breve istruzione. E fate capire al vostro team che il cantiere può diventare più sicuro solo se tutti si impegnano per migliorare la sicurezza.

Situazioni sui cantieri Sbagliato - giusto. Memorandum, PDF. SUVA 2024
download Situazioni sui cantieri

Spesso si parla di sicurezza nei cantieri, facendo riferimento alla necessità di garantire elevati livelli di prevenzione e protezione in un ambiente di lavoro caratterizzato da un’alta incidenza infortunistica, spesso con eventi anche gravi o mortali.

Il cantiere è un luogo di lavoro caratterizzato sempre da una evoluzione nel tempo delle caratteristiche dell’ambiente e delle lavorazioni svolte.

A questo contesto, che determina una maggiore difficoltà nel definire e mantenere le corrette procedure di lavoro in sicurezza, si aggiunge che spesso le attività svolte sono caratterizzate da rilevanti rischi di infortunio (si pensi ai lavori in quota, scavi, sollevamento e movimentazione di carichi).

Garantire la sicurezza nei cantieri è pertanto una sfida che coinvolge competenza, professionalità ed esperienza di tutte le figure che operano in tali contesti.

Vivere il cantiere

“Vivere il cantiere”, prevenire gli infortuni tra i banchi di scuola

Il progetto mira alla prevenzione e alla riduzione degli infortuni sul lavoro a partire da interventi formativi negli Istituti tecnici della provincia di Livorno

Vivere il cantiere

A partire dal 26 febbraio 2024 prende il via l’edizione livornese del progetto “Vivere il cantiere e impararlo a scuola”, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della salute e della sicurezza a partire dai banchi di scuola. Rivolto alle classi del triennio degli Istituti tecnici della provincia toscana, il progetto offre agli studenti coinvolti le nozioni di base del lavoro in cantiere, attraverso moduli di apprendimento che abbinano lezioni teoriche ad esperienze sul campo sotto la guida di esperti formatori del settore delle costruzioni.

Un percorso formativo che integra lezioni teoriche ed esperienze pratiche.

Il progetto, che ha riscosso ottimi risultati nelle precedenti edizioni realizzate nella provincia di Pisa, è finalizzato a perseguire gli obiettivi legati alla prevenzione degli infortuni sul lavoro a partire dal mondo scolastico. L’iniziativa prevede un percorso didattico, della durata di 16 ore e riconosciuto come formazione “primo ingresso”, che si prefigge di fornire agli studenti un importante prerequisito per futuri sbocchi lavorativi, inclusi i percorsi di alternanza scuola-lavoro in aziende individuate dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance).

Una rete territoriale per la promozione di una cultura della sicurezza.

Con il coinvolgimento di Inail sede di Livorno, Azienda sanitaria locale, Ente unico livornese scuola edile – Comitato paritetico territoriale (Cpt) e Ance Livorno, l’iniziativa promuove una diffusa cultura della salute e sicurezza nei cantieri, offrendo formazione e addestramento agli studenti che si preparano al loro primo ingresso nel mondo del lavoro nel settore edile.
Fonte INAIL

MATERIALI DI RIPORTO BONIFICA

MATERIALI DI RIPORTO ALL’INTERNO DEI SITI OGGETTO DI PROCEDIMENTO DI BONIFICA. Indicazioni per l’applicazione dell’analisi di rischio ai materiali di riporto all’interno dei siti oggetto di procedimento di bonifica. Appendice alle LG SNPA n.46/2023

Linee Guida SNPA n. 46bis/2023 – ISBN: 978-88-448-1196-9

L’Appendice alle Linee Guida SNPA 46/2023 “Linee Guida per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica” propone una procedura da applicare nell’immediato per l’analisi di rischio sito-specifica ai materiali di riporto nell’ambito dei procedimenti di bonifica di cui alla Parte Quarta, Titolo V del D.Lgs. 152/06.

L’Appendice propone per i materiali di riporto una valutazione distinta rispetto alle altre matrici ambientali, utilizzando parte dei parametri e della modellistica prevista dal Manuale APAT “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio ai siti contaminati” del 2008.

La procedura proposta prevede l’applicazione dell’ Analisi di Rischio in modalità diretta, ossia la stima del rischio associato alle concentrazioni riscontrate nella matrice solida e/o nell’eluato. Vengono comunque proposti anche dei criteri per la definizione delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) applicabili a tali materiali nel caso di interventi di bonifica.



Il Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) è operativo dal 14 gennaio 2017, data di entrata in vigore della legge 28 giugno 2016, n. 132 di “Istituzione del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente e disciplina dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale” (ISPRA).

Il SNPA è composto dall’ISPRA, ente pubblico nazionale di ricerca che ne coordina le attività, e dalle agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.