Pubblicata la nota prot. n. 5945 del 08/07/2025 con al quale l’INL fornisce ulteriori indicazioni sull’art. 65 del d.lgs. n. 81/2008. Definizione di locale interrato e seminterrato.
Oggetto: Art. 65 del d.lgs. n. 81/2008, modificato dall’art. 1, co 1, lett. e, legge n. 203/2024. Controlli. Facendo seguito alla nota INL prot. n. 811 del 29 gennaio 2025, con la quale questa Direzione Centrale ha fornito le prime indicazioni in merito alla modifica dei commi 2 e 3 dell’art. 65 del d.lgs. 81/2008, si forniscono alcune precisazioni e indicazioni operative in ordine all’espletamento dei controlli.
Definizioni
In merito alla definizione di locale interrato e seminterrato si rappresenta che sul territorio nazionale non vi sono definizioni uniformi a cui far riferimento, tenuto conto anche dell’Intesa tra Governo, Regioni e Comuni circa l’adozione del Regolamento edilizio-tipo di cui all’articolo 4, comma 1 sexies, allegato A, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che considera:
– Piano interrato: piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota inferiore rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio.
– Piano seminterrato: piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno posto in aderenza all’edificio e il cui soffitto si trova ad una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio.
Conseguentemente, ai fini della Comunicazione in deroga ai sensi dell’art. 65 del d.lgs. n. 81/2008, nel constatare che il regolamento edilizio-tipo non è stato uniformemente recepito su tutto territorio nazionale, si rende necessario che ogni singola Comunicazione in deroga, per quanto riguarda l’individuazione di un locale interrato e/o seminterrato, faccia riferimento al vigente regolamento edilizio comunale di appartenenza.
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Si rappresenta, inoltre, che i servizi tecnici (sottoscala, spogliatoi, bagni, locali caldaia, vani tecnici, etc.) e tutti i locali a basso fattore di occupazione (minore di 100 ore/anno), considerato che prevedono la presenza del lavoratore solo occasionalmente siano da ritenersi esentati dalla presentazione della Comunicazione in deroga ai sensi dell’art. 65 del d.lgs. n. 81/2008.
Presentato a Genova l’opuscolo realizzato dalla Direzione territoriale Inail in collaborazione con il Comitato consultivo provinciale sulle patologie muscolo scheletriche. Movimentazione manuale dei carichi durante l’attività lavorativa.
Si è concluso con l’impegno a proseguire nell’azione congiunta di sensibilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori sulle patologie muscolo scheletriche, il seminario del 1° luglio a Genova presso la sala del consiglio della Città Metropolitana dal titolo “Movimentazione manuale dei carichi durante l’attività lavorativa. Quanto ti riguarda?”. L’incontro aperto dai saluti di Enrico Lanzone direttore regionale vicario Inail Liguria, Enrico Angrisi, consigliere del Comune e Giovanna Lodivi dirigente Città metropolitana, si proponeva di condividere con una platea di tecnici ed esperti delle istituzioni e delle parti sociali i contenuti dell’opuscolo realizzato dalla Direzione territoriale Inail di Genova in collaborazione con il Comitato consultivo provinciale (Co. co. pro.) della sede capoluogo, sulla consapevolezza dei fattori di rischio collegati alle attività che comportano movimentazione dei carichi.
La Liguria, contesto privilegiato per la sperimentazione delle buone pratiche.
Invecchiamento attivo e popolazione lavorativa, stili di vita e buone pratiche in tema di salute e sicurezza: queste alcune delle coordinate su cui si è incentrata la riflessione dei relatori per un territorio, la Liguria, che si conferma, con 49,5 anni di età media della popolazione, la regione più anziana d’Italia e una città, Genova, che con il 28% degli abitanti di età superiore ai 65 anni si configura la più vecchia d’Europa. Anche la popolazione in età lavorativa è anziana con un indice di ricambio della popolazione attiva particolarmente elevato in Liguria e pari a 177,9. È proprio in virtù di tali peculiarità che la Liguria si presta a essere il contesto privilegiato dove sperimentare buone pratiche esportabili anche in relazione all’impatto e alle ricadute per la popolazione lavorativa dell’insorgere, della prognosi e dei postumi di eventi infortunistici e malattie professionali, in prevalenza muscolo-scheletriche. Queste le premesse del seminario cui hanno preso parte, i componenti del gruppo di lavoro del Comitato consultivo provinciale redattori dell’opuscolo.
Gli interventi di Inail e Regione.
Le evidenze statistiche, nell’intervento a cura di Marco Quadrelli, direttore della Direzione territoriale Inail di Genova e Chiavari, mostrano come le malattie professionali denunciate nel 2024 siano aumentate in regione di circa il 40% rispetto al 2023 e come il 70% circa riguardi le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (792 denunciate nel 2023 e 1390 nel 2024), con una incidenza a carico del settore industria e servizi, relativa particolarmente alla provincia di Genova e nella fascia d’età 55/59 anni. Le malattie a carico del sistema nervoso, del sistema respiratorio e le patologie oncologiche occupano il secondo, terzo e quarto posto. I contenuti e il richiamo alla responsabilità condivisa dal Sistema sanitario regionale sono i punti di forza del vademecum nella presentazione a cura di Gabriele Mercurio e Antonella Rulfi della Struttura complessa prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (Psal) Asl 3 Sistema sanitario Regione Liguria.
“Valorizzare e sostenere gli strumenti della prevenzione”.
La tavola rotonda, moderata da Bruno Viani, giornalista de “Il Secolo XIX” su “Valorizzare e sostenere gli strumenti della prevenzione” ha previsto il confronto sugli aspetti medico/sanitari con gli interventi affidati a Nicoletta Sias, dirigente medico fisiatra e ad Alessandro Bagnara, dirigente medico legale della Sovrintendenza sanitaria regionale Inail Direzione regionale Liguria. Sul tema degli incentivi alla prevenzione e sui meccanismi premiali (Isi e Ot23) è intervenuto Carlo Zecchi, coordinatore della Consulenza tecnica salute e sicurezza regionale (Ctss) Inail Direzione regionale Liguria mentre Carlo Mariani, funzionario dell’Ispettorato di Area metropolitana di Genova si è soffermato sull’importanza della formazione informazione per la sempre maggiore consapevolezza dei rischi di patologie muscolo scheletriche da movimentazione manuale dei carichi. Andrea Delucchi, vicepresidente del Comitato consultivo provinciale (Co.co.pro.) Inail Genova di Confindustria Genova ha approfondito gli aspetti della mancata prevenzione del rischio sotto il profilo delle ricadute economiche valorizzandone il valore aggiunto per le imprese anche sotto il profilo della sostenibilità. Un bilancio della metodologia utilizzata per l’opuscolo, con l’auspicio che possa trovare ulteriori direttrici di sviluppo attraverso la traduzione nelle lingue maggiormente rappresentative per la popolazione lavorativa di immigrati presenti nel tessuto produttivo ligure, è stato tracciato da Cristina D’Ambrosio, presidente del Comitato consultivo provinciale (Co.co.pro.) Inail Genova.
Loy: “Informazione e formazione, pilastri della prevenzione”.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Inail che, “nell’evidenziare come nel territorio della provincia di Genova vi siano oltre 50mila luoghi di lavoro, ha sottolineato l’importanza dell’informazione e della formazione per lavoratrici e lavoratori in materia di prevenzione dei rischi professionali, il valore delle relazioni industriali per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza e la necessità di uno sforzo condiviso per l’emersione delle malattie professionali perdute o scomparse”. “La presentazione di questo strumento d’informazione è il primo passo per coinvolgere – ha proseguito Loy – sempre di più le persone sul tema della conoscenza e della consapevolezza”.
Ligi: “Il vademecum Inail promuove forme di tutela della salute dei lavoratori”.
Alessandra Ligi, neo direttore regionale ha sottolineato come “l’incidenza delle patologie muscolo scheletriche in Liguria obbliga l’Istituto a considerare adeguatamente la sinergia tra rischi lavorativi, ambiente, stili di vita e condizioni personali per gestire la condizione di fragilità prima che sfoci in danno, integrando le misure di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con la promozione di iniziative a favore della conservazione attiva della salute del lavoratore”. “Tali iniziative – ha continuato Alessandra Ligi – possono realizzarsi riconoscendo ed offrendo risorse, tempi e spazi per aumentare le conoscenze sui temi inerenti alla salute, motivare e sostenere il cambiamento delle abitudini di vita e dei comportamenti rischiosi.”
Corretto un refuso all’art. 41, comma 2, lett. a);
Spostata l’ultima frase dal comma 3 al comma 3-bis dell’art. 3 e la relativa nota a piè pagina;
Modificata la nota all’art. 18, comma 3.2 sulla proroga al 31/12/2025 per l’adozione del decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, che definisce le modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici;
Inserita la nota INL del 23/01/2025, prot. n. 656 avente ad oggetto: “Legge n. 203/2024. Tesserini di riconoscimento”;
Inserita la nota INL del 29/01/2025, prot. n. 811 avente ad oggetto: “Art. 65 del d.lgs. n. 81/2008, modificato dall’art. 1, comma 1, lett. e, legge n. 203/2024. Prime indicazioni”;
Inserita la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 2/2025 del 13/02/2025 ad oggetto: “Istruzioni per l’esecuzione in sicurezza di lavori su alberi con funi” che supera la circolare n. 23 del 2016;
Inserita la nota prot. 2668 del 18/03/2025 congiunta tra INL e Conferenza delle Regioni e della Province Autonome ad oggetto: “Modalità di applicazione delle sanzioni ai precetti riconducibili alla stessa categoria omogenea – Conformità macchine ante direttiva. Chiarimenti”;
Inserito l’accordo Stato-Regioni rep- 59/CSR del 17/04/2025, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza, di cui al medesimo decreto legislativo n. 81 del 2008, pubblicato sulla GU Serie Generale n.119 del 24/05/2025;
Inserita la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 3/2025 del 23/05/2025 ad oggetto: “Elenco dei soggetti abilitati all’effettuazione delle verifiche periodiche sulle attrezzature di cui all’Allegato VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Nuove modalità di presentazione delle istanze di cui al punto 1.1 dell’Allegato III al D.M. 11.04.2011”;
Inserita la nota INL prot. 4867 del 29/05/2025 ad oggetto “Quesiti Nota DC Vigilanza prot. n. 811 del 29 gennaio 2025 – Locali sotterranei o semi-sotterranei. Riscontro”;
Inserita la nota INL prot. 964 del 04/06/2025 ad oggetto “Patente a crediti – disconoscimento natura autonoma rapporto di lavoro con Ditta individuale artigiana – QUESITO
Download dal portale Ingg. Gianfranco Amato e Fernando Di Fiore
Note e dibattiti. Chiara Lazzari, Legge 14 maggio 2025, n. 76 e tutela della salute e sicurezza sul lavoro: primi spunti per una lettura organizzativa. Rivista scientifica di Classe A, Area 12. Osservatorio Olympus. 2025
“Diritto della Sicurezza sul lavoro” è una rivista scientifica di Classe A, Area 12, pubblicata on line, che consta di due fascicoli all’anno e che raccoglie contributi scientifici originali dedicati specificamente al Diritto della salute e sicurezza sul lavoro. La rivista si colloca fra le iniziative dell’Osservatorio “Olympus” dell’Università di Urbino Carlo Bo (http://olympus.uniurb.it) mirando ad approfondire l’attività di monitoraggio della legislazione e della giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro svolta dall’Osservatorio.
Suddivisione
Prima parte: Saggi (sottoposti a referaggio e/o commissionati).
Seconda parte: Note e dibattiti.
Previsione di supplementi/numeri speciali.
Oggetto
I saggi destinati alla pubblicazione su “Diritto della Sicurezza sul lavoro” debbono riguardare prevalentemente tematiche attinenti al Diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori analizzate da una o più delle seguenti prospettive: Diritto del lavoro, Diritto penale, Diritto costituzionale, Diritto civile, Diritto processuale civile, Diritto processuale penale, Diritto comunitario, Diritto internazionale, Diritto comparato, Diritto amministrativo, Storia del diritto. Dato il necessario carattere interdisciplinare della materia, oltre a saggi giuridici possono essere pubblicati anche saggi che si occupino della salute e della sicurezza dei lavoratori da altri punti di vista scientifici – quali, ad esempio, quello economico, statistico, sociologico, medico, psicologico, dell’organizzazione, ingegneristico ecc. – purché tali saggi siano riferibili ad aspetti considerati nella legislazione o nella giurisprudenza.
Lista di controllo pressa impiallacciatura: evitare gli schiacciamenti. La pressa a piastre per impiallacciatura presente nella vostra azienda è sicura e viene utilizzata in condizioni di sicurezza? Soprattutto durante i lavori di manutenzione e riparazione bisogna prestare particolare attenzione. SUVA 2025.
La lavorazione con le presse di qualsiasi tipo – a piastre per impiallacciature, a ciclo breve, multipiano ecc. – può essere pericolosa. Il pericolo maggiore è che il personale resti schiacciato tra le piastre o tra le piastre e il basamento della macchina. Una particolare cautela è richiesta per la manutenzione e la pulizia delle macchine.
Una serie di misure tecniche impedisce lo schiacciamento durante l’uso della pressa a piastre per impiallacciatura. Assicuratevi, per esempio, che non sia possibile un abbassamento accidentale delle piastre. Inoltre deve essere presente un dispositivo di disattivazione per impedire che una piastra in fase di abbassamento schiacci persone o parti del corpo.
Inoltre istruite il vostro personale sull’uso sicuro delle presse. L’ideale è redigere delle regole di sicurezza specifiche per l’azienda per l’uso sicuro delle macchine.
Utilizzate la lista di controllo «Pressa a piastre per impiallacciatura» per verificare le carenze della sicurezza delle presse nella vostra azienda ed assumere le misure di sicurezza. La lista di controllo mostra inoltre le possibili soluzioni per rendere sicure le presse. Così potete gestire meglio i pericoli.
Ecco i pericoli principali:
rimanere schiacciati tra le piastre
rimanere schiacciati tra la piastra in fase di abbassamento e il basamento della macchina
Con la presente lista di controllo potete individuare meglio queste fonti di pericolo.
1. Compilate la lista di controllo.
Se rispondete a una domanda con «no» o «in parte», occorre adottare una contromisura che poi annoterete sull’ultima pagina. Tralasciate le domande che non interessano la vostra azienda.
2. Apportate i necessari miglioramenti.
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS): cosa sono, dove si trovano, problematiche e misure di gestione. Bollettino MASE di informazione SOSTANZE CHIMICHE – AMBIENTE & SALUTE n. 1/2025
Il bollettino di informazione “Sostanze chimiche – ambiente & salute” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha come obiettivo quello di fornire con cadenza periodica aggiornamenti e informazioni al pubblico sulle principali attività e normative concernenti le sostanze chimiche, in attuazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006, “regolamento REACH” (acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of CHemicals).
In questo numero parleremo delle sostanze per- e polifluoroalchiliche, conosciute anche come PFAS.
Cosa sono?
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) costituiscono una grande famiglia di sostanze chimiche sintetiche che vengono ampiamente utilizzate in numerosi settori industriali e che possono essere presenti nei prodotti di consumo immessi sul mercato.
La struttura di base dei PFAS è costituita da una catena di atomi di carbonio, unita a atomi di fluoro mediante legami chimici estremamente stabili.
Questa caratteristica conferisce ai PFAS proprietà molto utili, come la repellenza all’olio e all’acqua, l’elevata inerzia chimica, anche ad alta temperatura e la resistenza ad acidi, basi e solventi. Grazie a tali proprietà, i PFAS sono utilizzati in un’ampia varietà di prodotti e applicazioni industriali come rivestimenti protettivi, guarnizioni industriali, schiume antincendio, dispositivi medici, cromatura, tessuti (per la loro resistenza ai grassi e all’acqua), vernici, cosmetici, elettronica, packaging, industria meccanica (come lubrificanti e refrigeranti, etc.), aerospazio, difesa e molti altri settori.
Il loro utilizzo diffuso in molteplici applicazioni ha però determinato impatti rilevanti sull’ambiente e sulla salute umana. Il legame molto stabile tra carbonio e fluoro è responsabile della persistenza di queste molecole nelle diverse matrici ambientali, in particolare nel biota e nel suolo e nelle acque superficiali e sotterranee, causando un impatto ambientale e sanitario rilevante a seguito dell’uso e dello smaltimento di prodotti contenenti queste sostanze.
Un’altra caratteristica di alcuni PFAS è la mobilità che, unita all’elevata persistenza, può contribuire alla loro diffusione nei comparti ambientali, anche a lunga distanza dal luogo di rilascio.
Costruire cantieri più sicuri grazie alle tessere d’identificazione dei lavoratori. EU-OSHA 2025
Un nuovo documento di riflessione esamina in che modo le tessere d’identificazione dei lavoratori possono migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) nel settore edile. Queste tessere, che sono ampiamente utilizzate per migliorare la trasparenza e contrastare il lavoro non dichiarato, potrebbero anche contribuire a ridurre gli infortuni nel settore.
Se supportate da sistemi di verifica affidabili, le tessere potrebbero garantire che solo i lavoratori certificati o addestrati utilizzino macchinari specializzati, accedano a specifici luoghi di lavoro e contribuiscano alla raccolta di dati relativi alla SSL. Tuttavia, la loro attuazione comporta una serie di sfide sul piano etico, tecnico e pratico. Per questo motivo, il riscontro delle parti interessate è fondamentale per ridurre al minimo gli effetti indesiderati e promuoverne l’adozione in tutta Europa.
Il settore delle costruzioni è considerato un settore ad alto rischio, in cui le catene di subappalto non sono infrequenti e il distacco dei lavoratori è una pratica diffusa. I sistemi di tessere di identificazione dei lavoratori possono facilitare un monitoraggio più efficace dei luoghi e dei rapporti di lavoro, oltre a contribuire all’individuazione delle frodi sociali.
Questa relazione contiene approfondimenti basati su una revisione della letteratura e interviste sull’uso delle tessere d’identificazione dei lavoratori nel settore delle costruzioni, oltre che sul loro potenziale nel migliorare, anche solo indirettamente, la salute e la sicurezza sul lavoro, oltre che le ispezioni sul lavoro. Le sfide legate alla loro attuazione e diffusione includono la diversità dei quadri normativi nazionali, la protezione dei dati e i costi per le PMI.
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