Finanziamento a fondo perduto intelligenza artificiale

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Bando 3/2024. Finanziamento a fondo perduto in sostegno a progetti del Terzo Settore riguardanti l’intelligenza artificiale.

Con D.M. n. 122 del 29 luglio 2024, registrato dalla Corte dei Conti il 7 agosto 2024 al n. 2217, disponibile sul sito internet del Ministero, sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui all’art. 72 del D.lgs. n. 117 del 2017, per l’annualità 2024, a valere sulle risorse disponibili per il corrente esercizio finanziario e destinate ai progetti di rilevanza nazionale. Una parte di esse, pari a complessivi € 2.500.00,00, è dedicata specificamente ai progetti riguardanti l’area prioritaria di intervento riguardante l’intelligenza artificiale (nel prosieguo del presente atto indicata come “I.A.”), da realizzarsi da parte di ODV, APS e fondazioni del Terzo settore.

Con il Decreto direttoriale n. 370 del 30 dicembre 2024 è stato adottato l’Avviso 3/2024 per il finanziamento di progetti di rilevanza nazionale, riguardanti l’intelligenza artificiale, ai sensi dell’articolo 72 del Decreto legislativo 3 luglio n. 117 del 3 luglio 2017 – anno 2024, che sulla base degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività contenuti nell’atto di indirizzo, disciplina i criteri di selezione e di valutazione, le modalità di assegnazione ed erogazione del finanziamento, le procedure di avvio, l’attuazione e la rendicontazione degli interventi finanziati.

Avviso 3/2024

Modulistica:

Mini contratti di sviluppo

I mini contratti di sviluppo sono l’incentivo che supporta gli investimenti per lo sviluppo o la produzione di tecnologie critiche negli ambiti individuati dal Regolamento europeo STEP: tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie.

Lo strumento punta anche a rafforzare o salvaguardare le rispettive catene del valore, per favorire la sicurezza degli approvvigionamenti, nonché la resilienza e la produttività del sistema.

È promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è gestito da Invitalia.

Il mini contratto di sviluppo finanzia progetti tra 5 e 20 milioni di euro e si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La dotazione è di 300 milioni di euro, messi a disposizione dal Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività 2021–2027, ed è così distribuita:

  • 100 milioni di euro con risorse dell’Obiettivo di Policy 1 del PN RIC 2021–2027 per sostenere gli investimenti delle Pmi
  • 200 milioni di euro con risorse dell’Obiettivo di Policy STEP del PN RIC 2021–2027 per sostenere gli investimenti delle Pmi e delle imprese di grandi dimensioni
  • Decreto 12 agosto 2024
  • Decreto direttoriale 20 dicembre 2024

  • Cosa si può fare

    Possono essere ammessi alle agevolazioni i progetti con un importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro per lo sviluppo o la produzione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento europeo STEP (Reg. UE2024/795).

    Gli investimenti devono riguardare un’unica unità produttiva nei seguenti settori:

    • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech
    • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette
    • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici

    In particolare i progetti devono:

    1. ricadere nei seguenti ambiti produttivi:
      1. tecnologie indicate nell’allegato I al decreto
      2. medicinali indicate nell’allegato II al decreto
      3. materie prime critiche indicate nell’allegato III al decreto
      4. componenti e macchinari specifici utilizzati primariamente per la produzione delle tecnologie di cui alla lettera a.1) o delle biotecnologie, compresi i medicinali critici, di cui alla lettera a.2)
      5. servizi essenziali e specifici per la fabbricazione dei prodotti di cui alle lettere a.1) e a.2), come individuati dall’allegato IV al decreto
    1. contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione negli ambiti di cui alla lettera a) e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico negli ambiti di cui alla stessa lettera a)

    Le agevolazioni

    Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale.

    Le spese ammissibili vengono coperte con le seguenti percentuali:

    • piccole imprese: 55%
    • medie imprese: 45%
    • imprese di grandi dimensioni: 35%

    Relativamente alle sole Pmi: per le spese legate a consulenze funzionali alla realizzazione del piano di investimenti, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.


    Presenta la domanda Mini contratti di sviluppo

    La domanda può essere presentata online attraverso la piattaforma web di Invitalia dalle 12.00 del 5 febbraio 2025 alle 12.00 dell’8 aprile 2025.

    È necessario:

    • essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE)
    • registrarsi sulla nuova piattaforma incentivi di Invitalia, compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati

    Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

    La modulistica sarà disponibile a breve.

    Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, viene assegnato un protocollo elettronico.

Fondo per la transizione industriale

Fondo per la transizione industriale: domande aperte dal 5 febbraio 2025

Al via una nuova opportunità per le imprese, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e da Invitalia.

Dal 5 febbraio 2025 all’8 aprile 2025 è possibile presentare le domande per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale, destinato alle imprese che vogliono investire in:

  • efficienza energetica;
  • sostenibilità e uso efficiente delle risorse;
  • economia circolare e riduzione delle emissioni.

Con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro, di cui il 40% riservato al Mezzogiorno, il Fondo offre contributi a fondo perduto per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee sui cambiamenti climatici.

Le domande sono presentabili tramite la piattaforma di Invitalia. La graduatoria sarà pubblicata entro il 30 maggio 2025.

Per maggiori informazioni:


Presentazione

Scarica la presentazione del Fondo transizione industriale


Il Fondo finanzia progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:

maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa – nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 38 e 38 bis del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER

uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese
  • presentano programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva, nella quale deve essere svolta un’attività rientrante nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali
  • non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
  • hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi
  • non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022

Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore (quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

Almeno il 40% delle risorse è destinato ai progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Guida al Fondo nuove competenze 3

Fondo Nuove Competenze, i materiali informativi a disposizione delle imprese. Guida al Fondo nuove competenze 3.

In vista del 10 febbraio 2025, data di apertura delle domande di contributo a valere sul Fondo Nuove Competenze 3, il portale PN Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 si arricchisce di una serie di materiali informativi a disposizione delle imprese e degli altri soggetti coinvolti nelle procedure per partecipare all’operazione. Tutti i contenuti sono pubblicati nella sezione “Materiali utili”, in costante aggiornamento.

A disposizione degli interessati sono già stati pubblicati la “Guida al Fondo nuove competenze 3. Competenze per le innovazioni”, una sintesi esplicativa dell’Avviso predisposta per illustrarne le caratteristiche salienti e una presentazioni e video per facilitare l’inoltro delle istanze, supportare la progettazione formativa per competenze, utile alla loro attestazione finale e facilitare la personalizzazione degli interventi di formazione continua sulla base degli specifici fabbisogni rilevati.

Il “Fondo nuove competenze 3. Competenze per le innovazioni” è un progetto Europa 27, cioè un’operazione di importanza strategica del Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, cofinanziato dall’Unione europea.

Scarica la guida al Fondo nuove competenze 3
download Guida al Fondo nuove competenze 3

Altri documenti e video

L’Avviso FNC3

1. Dotazione finanziaria, soggetti ammissibili, termini e modalità di presentazione dell’istanza (artt. 1, 2, 4) – video slides
2. Oggetto del contributo (art. 3) – video slides
3. Accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, processi di innovazione e di investimento (artt. 5, 6) – video e slides
4. Il progetto formativo e l’attestazione delle competenze, modalità di erogazione della formazione (artt. 7, 9) – video slides
5. Fondi paritetici interprofessionali e finanziamento della formazione (art. 8) – video slides
6. Modalità di valutazione e approvazione delle richieste di ammissione a contributo (art. 10) – video e slides (in via di pubblicazione)
7. Modifiche delle istanze dopo la presentazione (art. 11) – video e slides (in via di pubblicazione)
8. Richiesta di anticipazione e richiesta del saldo (artt. 12, 13) – video e slides (in via di pubblicazione).
9. Disciplina dell’intervento “stagionali” (art. 14) – video slides

Bando Isi 2024

Avviso pubblico Isi 2024

In attuazione dell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., e dell’articolo 1, commi 862 -864, della legge 28 dicembre 2015, n.208 e s.m.i., attraverso la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, l’Inail finanzia progetti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Bando Isi 2024.

Finalità

Il presente Avviso ha l’obiettivo di incentivare le imprese alla realizzazione di progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per ridurre in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare l’efficienza e la sostenibilità complessiva e diminuire i livelli di rumorosità o il rischio infortunistico o  quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Destinatari dei finanziamenti
L’iniziativa è rivolta:

  • alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) secondo le distinzioni di seguito specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento;
  • agli Enti del Terzo settore di cui al decreto legislativo n. 117/2017, come modificato dal decreto legislativo n. 105/2018, limitatamente all’Asse 1.1, tipologia di intervento d) per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone.

Progetti ammessi a finanziamento

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese, per la parte relativa agli stanziamenti, suddivise in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (di cui all’Allegato 1.1) – Asse di finanziamento 1;
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’Allegato 1.2) – Asse di finanziamento 1;
  • Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (di cui all’Allegato 2) – Asse di finanziamento 2;
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’Allegato 3) – Asse di finanziamento 3;
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (di cui all’Allegato 4) – Asse di finanziamento 4;
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (di cui all’Allegato 5) – Asse di finanziamento 5.

Risorse economiche destinate ai finanziamenti

Le risorse finanziarie destinate dall’Inail alle tipologie di progetti ammessi sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.

Di tale ripartizione è data evidenza nell’Allegato “ISI 2024 – risorse economiche”, parte integrante degli Avvisi pubblici regionali/provinciali.

Il finanziamento concedibile è a fondo perduto, calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA, secondo le seguenti specifiche:

  • per gli Assi 1.1, 2, 3, 4 nella misura del 65% dell’importo delle spese ritenute ammissibili;
  • per l’Asse 1.2 nella misura dell’80% dell’importo delle spese ritenute ammissibili;
  • per l’Asse 5 (5.1 e 5.2) nella misura:
    • fino al 65% per i destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
    • fino all’80% per i destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori).

L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000,00 euro e un importo massimo di 130.000,00 euro; non è previsto limite minimo per le imprese con meno di 50 dipendenti richiedenti un finanziamento per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (Asse 1.2).

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, con successiva conferma attraverso l’apposita funzione, presente nella procedura per la compilazione della domanda on line, di caricamento informatico della documentazione come specificato negli Avvisi regionali/provinciali.

Tramite la sezione del sito www.inail.it – ACCEDI AI SERVIZI ONLINE – le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consente, attraverso un percorso guidato, la compilazione e l’inoltro della domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali/provinciali.

Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, saranno pubblicate sul portale dell’Inail, nel calendario scadenze ISI 2024, entro il 26 febbraio 2025.

Per informazioni ed assistenza sul presente Avviso è possibile fare riferimento al numero telefonico 06.6001 del Contact center Inail. 

È anche possibile rivolgersi al servizio Inail Risponde, nella sezione Supporto del sito.

Chiarimenti e informazioni di carattere generale sul presente Avviso possono essere richiesti entro e non oltre il termine di dieci giorni antecedenti la chiusura della procedura informatica di compilazione della domanda online.


Estratto GURI_ISI 2024 – Bando Isi 2024

Certificazione della parità di genere esonero

Articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162. Esonero contributivo per i datori di lavoro privati che siano in possesso della “Certificazione della parità di genere” di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo n. 198/2006. Avvio della campagna di acquisizione delle domande di esonero contributivo per i datori di lavoro privati che abbiano conseguito la “Certificazione della parità di genere” entro il 31 dicembre 2024. Messaggio n. 4479 INPS.

L’articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162, prevede un esonero dal versamento dell’1% dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 50.000 euro annui, a favore dei datori di lavoro privati che siano in possesso della “Certificazione della parità di genere” di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 (di seguito, Codice per le pari opportunità tra uomo e donna), introdotto dall’articolo 4 della medesima legge.

Ai sensi del decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia 29 aprile 2022, attuativo del citato articolo 46-bis, la “Certificazione della parità di genere” viene rilasciata in conformità alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, dagli Organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008.

Pertanto, solo le certificazioni rilasciate da Organismi di certificazione accreditati ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008, riportanti il marchio UNI e quello dell’Ente di accreditamento, sono valide ai fini del riconoscimento ai datori di lavoro privati del beneficio contributivo in argomento. Si specifica che gli Organismi di certificazione accreditati abilitati al rilascio della certificazione in conformità alla prassi UNI/PdR 125:2022 sono solo quelli presenti nell’elenco disponibile al seguente link: https://certificazione.pariopportunita.gov.it/public/organismi-dicertificazione.


Certificazione della parità di genere Esonero contributivo per i datori di lavoro privati che siano in possesso della Certificazione.
download

Si ribadisce, inoltre, che la “Certificazione della parità di genere” è emessa in conformità alla prassi UNI/PdR 125:2022, ai sensi dell’articolo 46-bis del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna e del citato decreto ministeriale 29 aprile 2022, e che la mera presentazione, anche su base volontaria, del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, a norma dell’articolo 46 del Codice per le pari opportunità tra uomo e donna, non consente ad un’azienda di accedere al beneficio.

ZES Unica pubblicazione provvedimento riparto

Con provvedimento n. 446421 del 12 dicembre u.s., l’Agenzia delle Entrate ha determinato le percentuali del credito d’imposta effettivamente fruibile per gli investimenti nella ZES unica, di cui all’articolo 16 del DL n. 124/2023.

Le percentuali del credito d’imposta effettivamente fruibile sono entrambe pari al 100%, laddove per entrambe ci si riferisce agli investimenti già oggetto della prima comunicazione inviata dal 12 giugno al 12 luglio 2024 e agli investimenti ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata ovvero di importo superiore rispetto a quello risultante dalla citata comunicazione.

Le percentuali del credito d’imposta effettivamente fruibile, di cui ai commi 2 e 3-bis dell’articolo 1 del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 (di seguito “decreto-legge”), come modificato dall’articolo 8 del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, sono entrambe pari al 100 per cento.

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari alla somma dei crediti di cui al comma 1, primo e terzo periodo, dell’articolo 1 del decreto-legge risultanti dall’ultima comunicazione integrativa validamente presentata ai sensi del citato comma 1, secondo le modalità definite con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 350036 del 9 settembre 2024 (di seguito “Provvedimento”), come modificato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 406943 del 6 novembre 2024, in assenza di rinuncia, moltiplicati per le percentuali di cui al punto 1.1, troncando il risultato all’unità di euro.

ZES Unica pubblicazione provvedimento riparto. Con provvedimento n. 446421 del 12 dicembre u.s., l'Agenzia delle Entrate.

Download ZES unica

Ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge, nella tabella sono riportate, per ciascuna regione della ZES unica ed in modo distinto per ciascuna delle categorie di microimprese, di piccole imprese, di medie imprese e di grandi imprese come definite dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, le seguenti informazioni:

il numero delle comunicazioni inviate;
la tipologia di investimenti realizzati entro la data del 15 novembre 2024;
l’ammontare complessivo del credito di imposta complessivamente richiesto.