La rianimazione cardiopolmonare

La rianimazione cardiopolmonare come attività di promozione della cultura della salute e sicurezza nella scuola. INAIL 2023

INTRODUZIONE

La promozione della cultura della salute e sicurezza dovrebbe essere divulgata a livello scolastico. Il ruolo della scuola nella formazione alle manovre di primo soccorso è fortemente richiamato anche nella recente legge n.116 del 4 agosto 2021 che definisce un programma pluriennale per la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori
semiautomatici e automatici esterni con priorità per le scuole di ogni ordine e grado. Le iniziative di formazione richiamate nella legge devono comprendere anche letecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) di base,l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e la disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.

(Inail - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale)

ALCUNI DATI

L’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo è responsabile del decesso improvviso di almeno 70 persone l’anno in Italia, di cui la maggior parte rientrano in età pediatrica. Ogni anno circa 60.000 persone in Italia e 700.000 persone in Europa sono colte da arresto cardiaco improvviso, non necessariamente con patologia cardiaca nota.

L’intervento tempestivo entro pochi minuti dall’arresto cardiaco aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza (dopo nove minuti dall’arresto cardiaco se si pratica il massaggio cardiaco la probabilità di sopravvivenza è del 30%, che aumenta al 60% se si utilizza anche il defibrillatore semiautomatico esterno).

Raramente i soccorsi avanzati (112 – 118) arrivano nei tempi necessari e quindi intervenire spetta alle persone che stanno intorno alla vittima. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco avviene in presenza di qualcuno, tuttavia, solo nel 15% dei casi viene iniziata la rianimazione cardiopolmonare. Se si riuscisse ad aumentare la percentuale al 50 – 60% potrebbero essere salvate circa 100.000 persone l’anno in Europa. Nella maggior parte dei casi si tratta di morti evitabili e l’unico modo per raggiungere tale obiettivo è sensibilizzare la popolazione.

PERCHÈ NELLA SCUOLA?

Le manovre salvavita in caso di arresto cardiaco e in caso di ostruzione delle vie aeree possono essere insegnate agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. La scuola è un luogo di lavoro ad alto afflusso dove transitano tante persone (personale scolastico, alunni, genitori) e al pari di altri luoghi di socializzazione, come ad esempio i luoghi di lavoro e i circoli sportivi, sono in grado di fornire a un largo range di potenziali soccorritori, e di futuri adulti, la possibilità di imparare e assorbire nel tempo le nozioni relative al primo soccorso.

Coinvolgere gli alunni e i docenti in programmi di insegnamento delle manovre salvavita risponde alla necessità di incrementare la percentuale di popolazione in grado di saper gestire un’emergenza, poiché la scuola rappresenta un accesso privilegiato verso larga parte della comunità. L’insegnamento delle manovre di primo soccorso a scuola è essenziale per diffondere la cultura dell’emergenza tra la popolazione generale. I ragazzi diffondono tale cultura parlandone a casa con genitori, parenti, amici e sono perfettamente in grado di salvare una vita al pari degli adulti.

La rianimazione cardiopolmonare
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DOSSIER SCUOLA 2022

Il Dossier scuola contiene una sintesi dettagliata di tutte le attività svolte dall’Inail durante l’anno scolastico 2021-2022, a livello territoriale e centrale, per promuovere la diffusione della cultura della salute e sicurezza

PREFAZIONE

Dopo due anni di difficoltà, distanziamenti e stress, che hanno richiesto alti livelli di flessibilità e adattamento a studenti, docenti, dirigenti e a tutto il personale scolastico per gestire l’emergenza da Covid-19, finalmente nel nuovo anno scolastico 2022-2023 si può ripartire in presenza, senza restrizioni e Dad, per tornare a riscoprire i sorrisi dietro le mascherine e a riprendere molte attività a cui si era dovuto rinunciare, in un contesto educativo che punti non solo alla prestazione, ma a formare caratteri e a costruire relazioni.
Gli ultimi tempi, segnati dalla pandemia e più recentemente dal conflitto in Ucraina, avvertito geograficamente più vicino, ben sapendo che purtroppo non è l’unico a livello mondiale, hanno
spesso aumentato nelle giovani generazioni vissuti di instabilità, incertezza e disagio, individuale e collettivo, incidendo talvolta sulla dispersione scolastica, sulla motivazione personale e sulla fiducia nel futuro e nelle risorse della comunità.

Eppure, questi stessi fattori hanno anche sviluppato una maggiore coscienza sociale e globalizzata, con la consapevolezza di quanto diventi sempre più indispensabile un patto di corresponsabilità che vede tutti coinvolti, ciascuno per la sua parte, nell’avere un ruolo attivo e di cura rispetto alla collettività e alla gestione dei cambiamenti in atto, non ultimi quelli ambientali.

Agenda Onu

L’Agenda Onu 2030, all’obiettivo 4, si prefigge di “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”: l’attenzione va ai
bambini, ai giovani e agli adulti, in particolar modo ai più emarginati e vulnerabili, perché possano accedere a un’istruzione e a una formazione adeguate alle loro esigenze e al contesto
in cui vivono. La comunità internazionale ricorda pertanto l’importanza di un’istruzione e di una formazione di qualità per migliorare le condizioni di vita delle persone, delle comunità
e delle società. Forte degli insegnamenti tratti dagli Obiettivi di sviluppo del millennio (Osm), l’obiettivo 4 non si limita all’istruzione primaria dei bambini, ma si concentra anche sul punto di contatto tra istruzione di base e formazione professionale, ponendo l’accento sull’equità e sulla qualità dell’istruzione, in un’ottica di apprendimento che si estenda lungo tutto l’arco della vita.

DOSSIER SCUOLA INTERVENTI

Gli interventi nei contesti scolastici vanno dunque attivati in una prospettiva a lungo termine, ecologica, che miri al raggiungimento del benessere, considerando la dimensione individuale,
quella relazionale, quella organizzativa e quella di comunità in modo sistemico, integrato, sostenibile e interdipendente. Ciò comporta non solo il rimettere ordine tra equilibri didattici, sanitari, socio-economici che si sono disallineati, ma il lavorare sulla costruzione di rapporti di fiducia, in cui ogni ragazzo possa guardare oltre, progettare e porre le basi per costruire un proprio percorso personale e professionale, sapendo di potersi appoggiare agli altri e poter instaurare una cooperazione con chi gli è più vicino e con la comunità intera.

Uno dei più importanti esponenti del panorama psicologico scientifico, famoso per i suoi studi sulla motivazione e l’autoefficacia, afferma che “la fiducia in sé stessi non assicura il successo, ma la mancanza di fiducia origina sicuramente il fallimento” (A. Bandura, 1997). Per questo, i progetti Inail rivolti alla scuola si sviluppano a partire dalla lettura dei bisogni dei lavoratori attuali e di quelli futuri, cercando di individuare le azioni su cui investire oggi per favorire la salute e la sicurezza anche nel mondo lavorativo del domani. Ma questo può essere tanto più efficace quanto più si realizza attraverso una partecipazione attiva che dia voce a studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni.

DOSSIER SCUOLA
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FAQ Scuola e Covid

Indicazioni ai fini della mitigazione degli effetti delle infezioni da Sars-CoV-2 nel sistema educativo di istruzione e di formazione per l’anno scolastico 2022 -2023

FAQ Scuola e Covid


Nel 2022 il contrasto al Sars CoV-2 è cambiato:

✓ Da strategie di contrasto della diffusione dell’infezione si è passati, infatti, a strategie di mitigazione
✓ L’obiettivo perseguito è contenere l’impatto negativo dell’epidemia sulla salute pubblica per la Scuola…

È opportuno:

✓ definire un insieme di misure di prevenzione di base da attuare sin dall’avvio dell’anno scolastico
✓ individuare ulteriori possibili misure da realizzare su disposizione delle autorità sanitarie qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino, al fine di contenere la circolazione virale e protegger i lavoratori, la popolazione scolastica e le relative famiglie

Le indicazioni sono finalizzate a:

✓ Garantire la frequenza scolastica in presenza
✓ Prevedere il minimo impatto delle misure di mitigazione sulle attività scolastiche

Le misure indicate fanno riferimento alla prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, ma rappresentano anche uno strumento utile per prevenire altre malattie infettive, ad esempio le infezioni da virus influenzale, e per sostenere quindi la disponibilità di ambienti di apprendimento sani e sicuri.

Per i bambini con fragilità, è opportuno promuovere e rafforzare le misure di
prevenzione predisposte e valutare strategie personalizzate in base al profilo di rischio

Per gli alunni con fragilità, al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza, è opportuno prevedere l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie e valutare strategie personalizzate in base al profilo di rischio.

Scuola e Covid

La permanenza a scuola degli alunni non è consentita nei casi di seguito riportati:

SINTOMATOLOGIA COMPATIBILE CON COVID-19
Ad esempio:
Sintomi respiratori acuti (tosse e/o raffreddore) con difficoltà respiratoria
Vomito
Diarrea
Perdita del gusto
Perdita dell’olfatto
Cefalea intensa
TEMPERATURA CORPOREA SUPERIORE A 37,5°C
TEST DIAGNOSTICO PER LA RICERCA DI SARS-COV-2 POSITIVO

FAQ Scuola e Covid

Scuola: Linee guida impianti fissi aerazione

SCUOLA: Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualita’ dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. (22A04476) (GU Serie Generale n.180 del 03-08-2022)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 luglio 2022


Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualita’ dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici.

La qualità dell’aria nella scuola

La qualità dell’aria indoor, sia dal punto di vista degli inquinanti che della carica microbica, è un requisito essenziale per il mantenimento della buona salute della popolazione scolastica e per il suo sviluppo conoscitivo.

Solide evidenze, disponibili sugli effetti e gli impatti sulla salute di numerosi inquinanti dell’aria, hanno permesso l’identificazione di standard e valori soglia, raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e adottati in molte legislazioni nazionali.

Nelle scuole la pandemia COVID-19 ha anche generato una grande attenzione verso gli agenti microbiologici aerodispersi, per i quali tuttavia non esistono standard .

Per migliorare la gestione degli ambienti scolatici e contenere i possibili rischi per la salute è importante garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni, sia interne che esterne, alla gestione delle attività, al numero di occupanti, alla natura e configurazione degli spazi, alle misure preventive in atto, ecc.

Tutte queste variabili possono influire sensibilmente sulla qualità dell’aria di una classe, così come l’utilizzo di dispositivi di sanificazione, purificazione/ventilazione. L’utilizzo dei suddetti dispositivi è di giovamento solo se comporta un miglioramento dell’aria indoor .

È possibile, ad esempio, che la semplice ventilazione delle aule attraverso l’apertura delle finestre possa migliorare sensibilmente la qualità dell’aria, favorendo la diluizione e la riduzione sia di agenti chimici liberati all’interno (es. da materiali, arredi e finiture, attrezzatture didattiche, prodotti per la pulizia, ecc.), sia di virus e batteri rilasciati dagli occupanti. Le fonti esterne di inquinanti in prossimità delle aule

Le presenti linee guida scuola, redatte sulla base del parere dell’Istituto superiore di sanità (AOO-ISS PRE16 n. 25450 del 30 giugno 2022) contengono raccomandazioni operative, ai sensi dell’art. 13 -bis , comma 2 – del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, così come introdotto dalla legge di conversione 18 febbraio 2022, n. 11, relative a:

specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione;
standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici.

Attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo.

Approvato dal Governo il 2 febbraio 2022 il decreto legge con le nuove Misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5 Misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo.

Scuola in presenza

Il decreto introduce novità riguardo la gestione dei casi di positività all’infezione da SARS-CoV-2 e delle quarantene nel sistema educativo, scolastico e formativo, favorendo il più possibile la didattica in presenza.

Al riguardo sono state elaborate prime Domande e risposte per le scuole, che si segnalano di seguito.

La durata di cinque giorni della quarantena per contatto stretto prevista in ambito scolastico dal decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5 e disciplinata in termini generali dalla circolare del Ministero della salute del 4 febbraio 2022, si applica anche a coloro per i quali è in corso la durata della quarantena di dieci giorni?

Sì. Il periodo di quarantena di cinque giorni si applica anche ai soggetti che, alla data di entrata in vigore del decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5, ossia alla data del 5 febbraio 2022, siano già sottoposti a tale misura senza che questa sia ancora cessata ovvero che si trovino in quarantena da almeno cinque giorni. Resta fermo, in ogni caso, che la cessazione della misura è condizionata all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare eseguito alla scadenza di detto periodo.

Le disposizioni assunte dalla scuola a seguito di casi di positività accertati in ambito scolastico, che continuano ad avere effetti dopo il 5 febbraio 2022, devono essere modificate alla luce della nuova normativa introdotta con il decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5?

Sì, le misure già disposte dalla scuola ai sensi della previgente normativa sono ridefinite in relazione a quanto previsto dalla nuova norma

A seguito di due casi di positività in una classe di scuola primaria è stata disposta la misura della didattica a distanza a partire dal giorno 4 febbraio con la ripresa delle attività didattiche in presenza a partire dal giorno 14 febbraio. Alla luce delle nuove disposizioni contenute nell’art. 6 del decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5 cambia qualcosa?

Sì, le misure già disposte dalla scuola ai sensi della previgente normativa sono ridefinite in relazione a quanto previsto dalla nuova norma. Pertanto, in questo caso, l’attività didattica riprende in presenza a partire da lunedì 7 febbraio con l’utilizzo delle mascherine FFP2, considerato che nella scuola primaria fino a quattro casi di positività nella classe le attività continuano in presenza con l’utilizzo della mascherina FFP2 per 10 giorni a partire dall’ultimo caso accertato.

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Scuola Dossier

Il volume contiene una sintesi dettagliata di tutte le attività svolte dall’Inail durante l’anno scolastico 2020-2021, a livello territoriale e centrale, per promuovere la diffusione della cultura della salute e sicurezza. INAIL 2021

Si è da poco avviato l’anno scolastico 2021-2022, che di fatto rappresenta il terzo anno scolastico in tempi di Covid-19. L’hashtag #IoTornoaScuola promosso dal Ministero dell’Istruzione evoca in modo chiaro il desiderio di un ritorno alla normalità per gli alunni e gli studenti italiani, ma anche per i docenti e il personale scolastico, dopo mesi di difficoltà, incertezza e grande impegno da parte di tutti.

A causa della pandemia, i bambini e gli adolescenti sono stati costretti ad accettare molte limitazioni e hanno dovuto rinunciare, per lunghi periodi, agli spazi educativi, scolastici e ludici a cui erano abituati. Tutto ciò ha determinato conseguenze non solo a livello fisico, ma anche nella dimensione psicologica, emotiva e in quella legata agli apprendimenti. Gli alunni delle scuole primarie, in particolare, sono stati esposti nei periodi di lockdown e di didattica a distanza (Dad) a minori occasioni di socializzazione, indispensabili per l’acquisizione di maggiore autonomia e di nuove competenze. I ragazzi degli istituti secondari di primo grado hanno avuto meno occasioni per sperimentarsi nelle situazioni di vita legate ai cambiamenti fisici e psicologici tipici di questa fascia di età e importanti per rafforzare le abilità di organizzazione e pianificazione.

Per gli adolescenti degli istituti superiori di secondo grado, le misure restrittive dovute al contenimento della diffusione del Covid-19 hanno limitato i naturali bisogni di esplorazione, ricerca di autonomia e di nuove esperienze e soprattutto di ricerca della propria identità attraverso la costruzione di relazioni significative e la proiezione verso una progettualità futura.

La Dad ha spesso comportato un minor coinvolgimento nella didattica e nell’interazione del gruppo in classe.

La mancanza della strumentazione adatta, unita alle difficoltà di connessione, hanno reso più critici la partecipazione alle attività scolastiche e i livelli di attenzione, portando, inevitabilmente, a un maggiore utilizzo di piattaforme online e delle forme di socializzazione virtuali. E per quanto queste soluzioni digitali abbiano offerto tante opportunità per continuare a rimanere in contatto, hanno anche aumentato l’esposizione dei ragazzi ai rischi di un uso non corretto del web.

Ora è tempo di ricominciare con un nuovo atteggiamento che sappia accogliere quanto i nostri ragazzi hanno vissuto e di affrontare le nuove sfide con consapevolezza e progettualità.

Questi anni, infatti, hanno dato una maggiore conferma di quanto la scuola non sia soltanto un luogo di didattica ma rivesta una funzione educativa e di socializzazione indispensabile per la crescita dei giovani e per la costruzione della loro identità.

L’Inail ha guardato con attenzione a questa fase delicata e ha continuato a sostenere con le sue iniziative la promozione dei valori della cultura e della sicurezza anche e soprattutto in tempo di pandemia.

Anche a tal fine, l’Istituto, con le sue attività di prevenzione e promozione della salute e del benessere, viaggia in linea di continuità e coerenza con quanto disposto dall’Organizzazione mondiale della sanità, che promuove lo sviluppo delle life skills come nucleo di competenze sociali e relazionali che consentono ai ragazzi di rispondere in modo efficace alle esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a sé stessi, agli altri e alla comunità.

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