Malaria di origine professionale
Malaria di origine professionale. In questo contesto si è delineata la nascita dell’Inail, con la collocazione della malaria tra gli eventi infortunistici attraverso un lungo iter dottrinario e giuridico. Scopo di questo lavoro è ripercorrere tutti gli aspetti della malaria, dalle origini alla evoluzione dell’agente eziologico, dalla nascita delle prime leggi alla sua ammissione a tutela Inail, fino alla casistica Inail dell’ultimo trentennio, focalizzando gli elementi necessari per una appropriata istruttoria medico-legale. INAIL 2025
La malaria è considerata una delle malattie infettive più diffuse nel mondo. Nelle aree tropicali e subtropicali rappresenta una delle prime cause di morbosità e mortalità.
A livello globale, nel 2023 si sono verificati circa 263 milioni di casi di malaria in 85 paesi endemici (compreso il territorio della Guyana francese), con un aumento di 11 milioni di casi rispetto all’anno precedente. Tra il 2000 e il 2023 si sono verificati circa 2,2 miliardi di casi e 12,7 milioni di decessi per malaria.
La Regione africana dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) continua a essere l’area più colpita dalla malattia, rappresentando circa il 94% dei casi di malaria in tutto il mondo nel 2023. I cinque Paesi con rilevanza maggiore sono rappresentati da Nigeria (26%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Uganda (5%), Etiopia (4%) e Mozambico (4%). Nel 2015, anno di riferimento della Global technical strategy for malaria 2016-2030 (GTS-Strategia globale per la malaria 2016-2030), si sono verificati circa 231 milioni di casi di malaria.
La GTS, lanciata dalla World Health Assembly, continua a fornire, secondo le sue finalità, il supporto tecnico per tutti i Paesi endemici. Ha lo scopo di coadiuvare e sostenere i programmi regionali e nazionali nelle attività di controllo ed eliminazione della malaria e monitorarne gli eventuali progressi. La GTS ha fissato obiettivi ambiziosi ma potenzialmente raggiungibili, tra cui:
– ridurre l’incidenza dei casi di malaria e del tasso di mortalità di almeno il 75% entro il 2025 e arrivare al 90% entro il 2030
– eliminare la malaria in almeno 35 Paesi entro il 2030
– prevenire la reintroduzione della malaria in tutti i Paesi dichiarati malaria-free.
