PMI, corsi gratuiti sul Gdpr

PMI, con Olivia 15 corsi gratuiti sul Gdpr e test di controllo. Il tool consente a titolari e responsabili del trattamento di verificare la conformità alla disciplina sulla privacy.

La protezione dati alla portata di tutti, attraverso lezioni testuali, seminari in video e questionari per verificare le competenze acquisite. Si tratta di Olivia, il tool virtuale gratuito, realizzato nell’ambito del progetto europeo ARC II di cui è partner il Garante privacy.

Olivia (“general data protection regulation on Virtual Assistant”) è stato pensato per offrire un’occasione di formazione per le piccole e medie imprese e accompagnarle nel loro adeguamento al Regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr). Ma può rappresentare un utile strumento di conoscenza per tutti i titolari e responsabili del trattamento anche del settore pubblico.

La piattaforma presenta infatti una serie di moduli di apprendimento, che vanno dalle nozioni di base sul GDPR ai principi e alle basi giuridiche del trattamento dei dati, fino alle condizioni per l’utilizzo dei cookie o dei sistemi di videosorveglianza sul luogo di lavoro. Ma soprattutto il tool, elaborando risposte ai questionari messi a disposizione, consente alle aziende di verificare la conformità alla disciplina sulla privacy.

Particolare utilità rivestono al tal proposito i modelli di documentazione proposti da Olivia a proposito di valutazione d’impatto sulla protezione dati (Dpia) e di valutazione del legittimo interesse, che rappresenta la base giuridica più complessa – soprattutto per una PMI – su cui fondare un trattamento, dal momento che richiede di dimostrare la prevalenza degli interessi dell’organizzazione sui diritti degli interessati.

Olivia è completamente gratuito e disponibile in italiano, inglese e croato. Gli utenti registrati troveranno sulla piattaforma le registrazioni video dei 10 seminari realizzati da remoto realizzati nell’ambito di ARC II e tutte le presentazioni effettuate dai relatori.

PER ACCEDERE A OLIVIAhttps://olivia-gdpr-arc.eu/italian/it


– Progetto ARC II: il 9 aprile a Roma una Conferenza Internazionale sulla privacy dedicata alle PMI (29 marzo 2024)

– Progetto ARC II: 20 seminari gratuiti sulla protezione dei dati personali dedicati principalmente alle piccole e medie imprese (13 ottobre 2023)

Contributi, fondo nuove competenze, GDPR, Autoimprenditorialità

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News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 16 del 17 Aprile 2024

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Sta per arrivare la terza edizione del bando relativo al Fondo Nuove Competenze. L’agevolazione favorisce la formazione dei lavoratori dipendenti Il Fondo giunto alla sua 3° edizione, è nato per …LEGGI TUTTO


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AI Assistant è un chatbot conversazionale profondamente integrato nel flusso di lavoro di Reader e Acrobat. Dato che il PDF è ormai un formato universale (oltre 3.000 miliardi di file nel mondo), …LEGGI TUTTO


LA RIFORMA DEL LAVORO SPORTIVO

I punti cardine delle nuove norme tra tutele e adempimenti. Min.Lavoro: i punti cardine della riforma del lavoro sportivo. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di accompagnare …LEGGI TUTTO


Sistemi di gestione, RENTRI, SICUREZZA INFORMATICA

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 15 del 11 Aprile 2024 Sistemi di gestione, RENTRI, SICUREZZA INFORMATICA. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a inviare …LEGGI TUTTO


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I dati sanitari elettronici

I dati sanitari elettronici hanno bisogno di una maggiore protezione

Con il presente parere congiunto, l’EDPB e il GEPD mirano a richiamare l’attenzione su una serie di preoccupazioni generali sulla proposta sullo spazio europeo dei dati sanitari e sollecitare la co-legislatura ad adottare un’azione decisiva.

Il GEPD e il GEPD

Il GEPD e il GEPD rilevano che la proposta mira a sostenere le persone ad assumere il controllo del proprio dati sanitari, sostenendo l’uso dei dati sanitari per una migliore erogazione dell’assistenza sanitaria, una migliore ricerca, innovazione e definizione delle politiche e consentire all’UE di sfruttare appieno il potenziale offerto da uno scambio sicuro e protetto, utilizzo e riutilizzo dei dati sanitari.

Infatti, “facilitare l’uso dei dati sanitari elettronici”, sia per il primario che l’uso secondario dei dati sanitari elettronici potrebbe contribuire in modo significativo sia all’interesse pubblico, sia a l’interesse dei singoli interessati/pazienti.

Sebbene lo sforzo per rafforzare il controllo e i diritti degli interessati sui loro dati sanitari personali lo sia accolto con favore, va sottolineato che la presente proposta prevede principalmente alcuni “aggiuntivi” ad alcuni dei diritti degli interessati già previsti dal GDPR.

In effetti, la Proposta potrebbe persino indebolire il tutela dei diritti alla privacy e alla protezione dei dati, con particolare riguardo alle categorie di personale dati e finalità connesse all’utilizzo secondario dei dati.

Il GEPD e il GEPD rilevano che le disposizioni della presente proposta aggiungeranno un ulteriore livello al già raccolta complessa (a più livelli) di disposizioni (che si trovano sia nel diritto dell’UE che negli Stati membri) sul trattamento dei dati sanitari (nel settore sanitario).

L’interazione tra quei diversi pezzi di la legislazione deve essere (cristallina) chiara.

In particolare, il GEPD e il GEPD ritengono importante chiarire la relazione tra i disposizioni della presente Proposta con quelle del GDPR e delle leggi degli Stati membri.

Il GEPD e il GEPD riconoscere l’intenzione e gli sforzi per rimanere entro i limiti del GDPR in questa proposta EHDS. Questo può essere riconosciuto, ad esempio, quando crea, mediante il diritto dell’Unione, basi giuridiche e/o eccezioni per il trattamento dei dati sanitari che si inseriscono nella struttura del GDPR prevista dagli artt. 6 e 9 GDPR.

Tuttavia, per quanto riguarda il livello di chiarezza auspicato di tali disposizioni, molto è ancora richiesto (a titolo di miglioramento di disposizioni e ulteriori chiarimenti), soprattutto per quanto riguarda l’interazione delle disposizioni con Member Leggi statali ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 4, GDPR. Tali preoccupazioni si riflettono nei commenti su entrambi i Capitoli II e IV della Proposta.

Per quanto riguarda l’ambito di applicazione della proposta, il GEPD e il GEPD raccomandano di escludere dall’articolo 33, paragrafo 1, lettera f) della Proposta rispettivamente applicazioni wellness e altre applicazioni digitali, nonché wellness e dati comportamentali rilevanti per la salute.

Qualora tali dati venissero conservati, il trattamento per usi secondari di i dati personali derivanti da applicazioni per il benessere e altre applicazioni digitali dovrebbero essere soggetti a priori consenso ai sensi del GDPR. Inoltre, il EDPB e il GEPD ricordano che tale trattamento può rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 2002/58/CE (“direttiva e-privacy”).

L’EDPB e il GEPD raccomandano inoltre vivamente di non estendere l’ambito di applicazione delle eccezioni al GDPR in merito i diritti dell’interessato rispetto alla Proposta e in particolare all’articolo 38, paragrafo 2, della Proposta.

Tale esenzione pregiudica piuttosto la possibilità per gli interessati di esercitare un controllo effettivo sui propri dati personali piuttosto che rafforzarlo e sembra quindi essere in contrasto con l’obiettivo di cui all’articolo 1, paragrafo 2, lettera a), del Proposta.

dati sanitari elettronici

Le linee guida sull’utilizzo di cookie

I cookie semplificano e velocizzano gli accessi ai siti web da parte degli utenti, in quanto memorizzano alcune informazioni relative agli stessi che non debbono più essere reperite ed elaborate dai dispositivi dopo il primo accesso.

I cookie inoltre semplificano la fruizione di alcuni servizi web: infatti, possono ad esempio essere impiegati per tenere traccia degli articoli in un carrello degli acquisti online o delle informazioni utilizzate per la compilazione di un modulo informatico.

Tuttavia, i cookie sono molto utili anche ai soggetti che gestiscono i siti web, perché consentono la raccolta e il trattamento di vari dati personali (es: indirizzo IP, nome utente, identificativo univoco o indirizzo e-mail) e dati non personali (come le impostazioni della lingua o informazioni sul tipo di dispositivo che una persona sta utilizzando per navigare nel sito): informazioni che possono essere utilizzate a fini di marketing e di profilazione, e condivise eventualmente anche con terze parti.

Lo scorso giugno il Garante ha approvato nuove Linee guida in materia di Cookie e altri strumenti di tracciamento tenendo conto:
1) del quadro giuridico di riferimento, soprattutto a seguito dell’introduzione del Regolamento 2016/679 (GDPR);
2) della rapida e continua innovazione tecnica e tecnologica delle reti e degli strumenti;
3) dell’evoluzione del comportamento degli utenti, che utilizzano sempre più spesso servizi (web, social media, app, ecc.) e strumenti plurimi (computer, tablet, smartphone, smart TV, ecc.), con il conseguente moltiplicarsi delle possibilità di raccolta e incrocio dei dati ad essi riferiti.

Gli elementi chiave delle nuove Linee guida sono:
Promozione dell’accountability;
Offerta agli utenti di informative trasparenti e chiare;
Rafforzamento del meccanismo del consenso;
Rispetto dei principi di privacy by design e by default.

Le nuove Linee guida, inoltre, estendono il loro ambito di applicazione oltre che ai cookie anche ad altri strumenti di tracciamento, come ad esempio il fingerprinting.

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Portaleconsulenti documenti da scaricare

DL Sicurezza lavoro, Rifiuti, Bandi, GDPR

News sicurezza ambiente qualità  E-learning HSE, Banca dati Newsletter 37 del 26 Ottobre 2021, DL Sicurezza lavoro, Rifiuti, Bandi, GDPR.

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300 milioni di rifinanziamento Nuova Sabatini

 

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Newsletter 37 del 26 Ottobre 2021

Credito imposta, Formazione, GDPR, Green Pass

News sicurezza ambiente qualità  E-learning HSE, Banca dati Newsletter 27 del 28 Luglio 2021, Credito imposta, Formazione, GDPR, Green Pass.

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Newsletter 27 del 28 Luglio 2021

Semplificare le informative privacy

Semplificare le informative privacy attraverso il metodo “Creative Commons”
Protocollo tra Garante Privacy e Creative Commons

Semplificare l’elaborazione delle informative privacy usando il metodo Creative Commons, il sistema attraverso il quale il contenuto e il significato delle licenze per la fruizione di contenuti protetti dal diritto d’autore sono tradotti in simboli standard, universali, generabili automaticamente attraverso un’apposita piattaforma.

Proseguendo nella sua azione di semplificazione degli adempimenti previsti dal Regolamento Ue, l’Autorità Garante italiana per la protezione dei dati personali ha siglato un protocollo d’intesa che avvia la collaborazione con il Capitolo italiano di “Creative Commons” (CC), un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro.

L’obiettivo è quello di valutare la realizzabilità di un sistema sul modello di quanto finora realizzato da CC per il diritto d’autore, che consenta ai titolari del trattamento di generare in maniera automatica un’informativa semplice e chiara e, per questa via, permettere alle persone di acquisire maggiore consapevolezza sul contenuto delle informative riguardanti il trattamento dei loro dati personali.

Sebbene lo studio parta dall’analisi del contesto italiano, l’obiettivo finale è quello di creare un sistema da mettere a disposizione in tutti gli Stati membri europei per costruire un ambiente digitale in cui le questioni legate alla protezione dei dati siano gestite in modo coordinato nel mercato unico digitale.

L’Italia si candida in questo modo ad essere il primo Paese a sperimentare l’implementabilità del metodo Creative Commons al campo della privacy, con l’obiettivo di fare da apripista e condividere i propri risultati.