Percorsi formativi in tema di salute e sicurezza

Percorsi formativi in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la Deliberazione n. XII/421 del Consiglio Regione Lombardia.

Il Consiglio regionale della Lombardia visto

il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007. n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, e i relativi Accordi in Conferenza Stato-Regioni attuativi del decreto legislativo stesso;

vista

la Circolare regionale 17 settembre 2012, n. 7 “Indicazioni in ordine all’applicazione dell’Accordo tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della Salute, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi ai sensi dell’art. 34, commi 2 e 3 del d.lgs. 81/08 (rep. Atti n. 223/ esr del 21 dicembre 2011) e per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 37, comma 2 del d.lgs. 81/08 (rep. Atti n. 221/ esr del 21 dicembre 2011)” che recepisce in Lombardia gli Accordi nazionali sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro;

premesso che

dagli Accordi sulla sicurezza si evince che i corsi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro possono essere erogati da una molteplicità di soggetti, tra i quali:

  • i soggetti “istituzionali” come previsti dall’articolo 32 del d.lgs. 81/2008 e ripresi dalla bozza definitiva del nuovo Accordo Stato Regioni, ossia Regioni e PA di Trento e di Bolzano, università, INAIL, Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Scuola superiore della pubblica amministrazione e altre Scuole superiori delle singole

amministrazioni, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della difesa, Ministero della salute, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Ministero dell’interno, Formez, le organizzazioni di volontariato della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, nei confronti del proprio personale;

  • le associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (articolo 32 del lgs. 81/2008) e gli organismi paritetici così come individuati dall’articolo 51 del d.lgs. n. 81/2008. Nella bozza del nuovo Accordo Stato Regioni questi soggetti sono sotto la dicitura/gruppo “Altri soggetti”. La stessa bozza comprende nel gruppo “Altri soggetti” anche i fondi interprofessionali di settore nel caso in cui, da statuto, si configurino come erogatori diretti di formazione;
  • i datori di lavoro, che possono organizzare direttamente i corsi di formazione in applicazione dell’articolo 37, comma 2, del d.lgs. 81/2008 nei confronti dei propri lavoratori, preposti e dirigenti;
  • i soggetti accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell’Intesa sancita in data 20 marzo 2008 e pubblicata sulla GURI del 23 gennaio 2009. Per Regione Lombardia si tratta dei soggetti accreditati alla formazione Sezione B che quindi rappresentano una minima parte di soggetti che erogano corsi sicurezza;

considerato che

i corsi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro devono rispettare gli standard previsti dagli specifici e molteplici accordi sanciti in Conferenza permanente Stato-Regioni, che individuano: gli specifici soggetti erogatori (che sono diversi per ciascuna tipologia di corso), durata e contenuti minimi della formazione, modalità della formazione obbligatoria e della verifica finale di apprendimento, nonché le specifiche dei corsi per l’abilitazione all’uso di determinate attrezzature di lavoro;

atteso che

gli Accordi attualmente esistenti confluiranno in un unico Accordo omnicomprensivo che è in via di definizione a seguito di un complesso e lungo lavoro del gruppo interistituzionale MLPS, INAIL, INL e Regioni all’uopo costituito. Tale accordo, di cui è stata redatta una bozza definitiva, sta concludendo l’iter istituzionale e sarà dunque quanto prima approvato in Conferenza Stato-Regioni;

impegna la Giunta regionale

  • ad avviare l’interlocuzione tra i tecnici delle due direzioni generali coinvolte (DG Welfare e DG IFL) volte a progettare, creare e rilasciare una piattaforma digitale ad hoc che permetta di tracciare e monitorare, con un supporto informatico, i percorsi di formazione in materia salute e sicurezza sul lavoro erogati da tutti gli enti/soggetti titolati – e non solo gli accreditati alla formazione – in modo da consentirne l’attività di controlli ex-ante, in itinere ed ex post;
  • a rivedere, per gli enti accreditati, i requisiti di accesso all’accreditamento dei soggetti formatori che intendono erogare corsi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, creando un’apposita sezione dell’albo dedicata ai soggetti accreditati che erogano tali percorsi; limitando al contempo la formazione FAD/e-learning valorizzando il più possibile la formazione pratica in presenza in quanto si ritiene che questo sia un approccio didattico più coerente per questa tipologia di percorsi. Infine, innalzare il titolo di studio d’accesso, in possesso dei docenti, che erogano la formazione;
  • a consultare la commissione consiliare competente nella definizione dei parametri attuativi dei due punti precedentemente ”.
Percorsi formativi in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la Deliberazione n. XII/421 del Consiglio Regione Lombardia.
download Deliberazione n. XII/421 Regione Lombardia

Programma regionale di gestione dei rifiuti

Sul BURL (REGIONE LOMBARDIA) del 27 maggio 2022,. n. 21 è stata pubblicata la Delibera della Giunta  Regionale del 23 maggio 2022, n. XI/6408 recante: “Approvazione dell’aggiornamento del Programma regionale di gestione dei rifiuti (PRGR), comprensivo del Programma regionale di bonifica delle aree inquinate (PRB) e dei relativi documenti previsti dalla Valutazione ambientale strategica (V.A.S) «Piano Verso L’economia Circolare»“.


Con delibera di Giunta regionale n° 6408 del 23/05/2022 è stato approvato l’Aggiornamento del Programma Regionale di Gestione (PRGR) dei Rifiuti, comprensivo del Programma delle Aree Inquinate (PRB) .

Il Programma concorre all’attuazione delle strategie comunitarie di sviluppo sostenibile, oltre a rappresentare lo strumento di programmazione attraverso il quale Regione Lombardia definisce in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare.

L’aggiornamento del PRGR/PRB si basa sulle indicazioni contenute nell’ Atto di Indirizzi approvato dal Consiglio Regionale della Lombardia con d.c.r. n° 980/2020 che contiene gli indirizzi e gli obiettivi che devono trovare esplicitazione nel Programma, soprattutto rispetto a quelli che sono i principi dell’Economica Circolare dettati dall’Unione Europea.

L’obiettivo sostanziale della Circular Economy è di ridurre il prelievo di risorse naturali, aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse e, più in generale, rendere più competitivo e sostenibile lo sviluppo economico del sistema.

L’aggiornamento del Programma dei Rifiuti si allinea alle Direttive di cui al “Pacchetto per l’Economia Circolare”. Il pacchetto delle nuove Direttive fa parte di una più ampia strategia europea che mira a realizzare un profondo cambiamento dei modelli di produzione e di consumo, secondo la nuova ottica della cosiddetta “Circular Economy”.

Il programma contiene scenari evolutivi al 2027 sia per i rifiuti urbani che per i rifiuti speciali, definendo specifici obiettivi e strumenti attuativi, che puntano a favorire i processi di riciclo effettivo e a limitare la realizzazione di nuove volumetrie di discariche.

Il PRGR è corredato anche dai criteri localizzativi da applicare per i nuovi impianti e per le modifiche degli impianti esistenti ed è inoltre composto da specifici piani: . Programma di prevenzione rifiuti – Programma di gestione dei rifiuti da imballaggi- Programma di riduzione dei RUB – Programma di gestione dei fanghi – Programma di gestione dei rifiuti contenenti amianto – Programma PCB.

Il Programma regionale di Gestione dei Rifiuti include, inoltre, quale parte integrante il Programma regionale di bonifica delle aree inquinate (PRB).

A partire dall’analisi del contesto territoriale, il PRB mira a delineare un quadro aggiornato delle criticità presenti sul territorio lombardo e a proporre un organico insieme di azioni da attuare nel breve e medio termine volte a garantire e migliorare lo svolgimento dei procedimenti di bonifica e a perseguire più efficacemente l’obiettivo generale di eliminare, contenere o ridurre le sostanze inquinanti in modo da prevenire e/o limitare i rischi per la salute umana e per l’ambiente connessi alla contaminazione dei suoli, restituendo ai legittimi usi e funzioni porzioni di territorio attualmente compromesse.

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