Attività di vigilanza 2023

Sicurezza sul Lavoro: l’impegno di INL e Ministero Lavoro

Ispezioni in 100 mila aziende

Oltre un miliardo i contributi e i premi recuperati a seguito delle ispezioni in circa 100mila aziende, con un incremento del 22% degli accessi per verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Questi alcuni dei risultati evidenziati dal direttore INL, Paolo Pennesi, davanti alla Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza, riunita lunedì 13 febbraio 2023 nella Sala Piegari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone e dei rappresentanti di Ministero dell’Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Inpgi, Carabinieri, Guardia di Finanza, organizzazioni sindacali e datoriali. Un’occasione per illustrare le linee della programmazione della vigilanza per il 2023 che vede edilizia, agricoltura, logistica e trasporti come i settori principali verso cui indirizzare i controlli relativi a salute e sicurezza nell’ambito della vigilanza cosiddetta di iniziativa.

“Obiettivo prioritario della programmazione – ha affermato Pennesi – sarà il contrasto al lavoro sommerso, alle esternalizzazioni illecite, al caporalato, alle forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato, alle discriminazioni connesse al lavoro attraverso piattaforme digitali”. Che ha inoltre sottolineato: “INL è chiamato a orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una piena tutela dei diritti del lavoro. A tal fine saranno valorizzate le sinergie con gli altri organi di controllo e con le parti sociali sindacali, mentre sul piano internazionale resterà fermo l’impegno a rafforzare la collaborazione con l’Autorità europea del lavoro, al fine di contrastare i fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri”.

Diretta la richiesta del Ministro Calderone a non abbassare la guardia. “Tre morti al giorno sul lavoro è un numero che il nostro Paese non può permettersi – ha affermato nel suo intervento -; occorre far crescere il numero degli ispettori tecnici operativi“. Ricordando che il contrasto all’illegalità passa dalla lotta al lavoro sommerso, agli appalti illeciti, all’interposizione illecita di manodopera, il Ministro si è soffermata sulla necessità di rendere ancora più sinergico l’interscambio con l’Ispettorato: “Importante che questa Commissione si riunisca più volte durante l’anno, perché rappresenta un momento di incontro e di interlocuzione per soluzioni concertate e un monitoraggio continuo”.

Molteplici i risultati conseguiti nel 2022 che sono stati illustrati dal Direttore INL, a partire dalla maggiore capacità di intervenire su realtà aziendali a maggior rischio di irregolarità (tasso di irregolarità pari al 72%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Il personale ispettivo ha recuperato, a tutela dei lavoratori interessati, 1.153.324.990 euro di contributi e premi evasi, con un incremento pari al 3,75% e con un recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata di 14.034 euro (€ 13.127 nel 2021: incremento di quasi il 7%)

In salita il numero di accessi per profili di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche delle violazioni contestate (+44%, dalle 17.643 del 2021 alle 25.481 nel 2022). Notevole l’incremento registrato anche in tema di provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, pari a 8.210 a fronte dei 3.971 dell’anno precedente, di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza.

Nel corso del 2022, il personale ispettivo ha maggiormente fatto ricorso anche ai poteri di conciliazione monocratica e di diffida accertativa (con incrementi del 6% e del 13% rispetto al 2021), in un’ottica di snellimento dei tempi e delle modalità procedurali di intervento a tutela dei crediti vantati dai lavoratori.

Fonte INL

COGNITIVE COMPUTING E LINGUAGGIO NATURALE

COGNITIVE COMPUTING E LINGUAGGIO NATURALE PER L’ANALISI DELL’EVOLUZIONE DEI BANDI ISI 2014-2018

Applicazione delle risorse cognitive all’analisi dei bandi di finanziamento alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro in attuazione dell’art. 11, comma 5, del d.lgs. 81/2008, erogati dall’Istituto dal 2014 al 2018.

A cura di: Ilaria Barra, Domenico Magnante (Contarp), Giuseppe Morinelli (Csa)


L’Inail costituisce uno dei soggetti destinatari degli obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, individuati dal Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 5 d.lgs. 81/2008).

Le attività promozionali della cultura e delle azioni di prevenzione che ne derivano e che l’Inail mette in atto, si sviluppano anche nel finanziamento, previo trasferimento delle necessarie risorse da parte del Ministero del lavoro, di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle piccole, medie e micro imprese, i cosiddetti avvisi pubblici ISI.

Questo percorso, oramai ultra decennale, è stato sviluppato attraverso sistemi procedurali di accesso a tali finanziamenti che hanno comportato affinamenti continui, sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista tecnico. Ciò al fine di garantire semplicità di accesso, uniformità di trattamento e particolare attenzione all’individuazione di interventi capaci di incidere sulle condizioni più rischiose e maggiormente diffuse cui sono esposti i lavoratori.

Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza è un presupposto per la concessione del finanziamento, ed è garantito da una accurata ricerca delle tipologie di intervento che Inail propone e riporta negli allegati tecnici degli avvisi pubblici ISI pubblicati annualmente e nella accuratezza della valutazione tecnica di ogni singolo progetto presentato.

L’efficacia prevenzionale, pur garantita per ogni singolo progetto, resta comunque un parametro importante da misurare anche nel complesso dell’iniziativa di incentivazione e sostegno.

Infatti, la misura di tale efficacia è importante sia per evidenziare la bontà dell’investimento, sia per meglio ulteriormente indirizzare, migliorare e selezionare gli interventi più performanti.


L’esperienza maturata nel corso della gestione dei Bandi ISI ha portato a modulare e specializzare sempre di più i parametri di accesso ai finanziamenti, consentendo alle imprese di orientarsi verso interventi sempre più efficaci nel ridurre i rischi infortunistici e tecnopatici.

In particolare, il dimensionamento dei parametri per la partecipazione agli Avvisi e l’orientamento degli stessi in relazione ai rischi cui sono esposti i lavoratori è avvenuto
attraverso la simulazione dei possibili scenari e sulla base dei progetti presentati dai
partecipanti negli anni precedenti

Sotto il profilo tecnico, il processo di progettazione dei Bandi ISI e in particolare delle singole tipologie di intervento previste dagli allegati, è stato comunque orientato a coniugare il fine prevenzionale dell’Istituto con le esigenze del mondo produttivo.

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Protocollo INAIL – Scuole

Formazione di insegnanti e studenti sulla sicurezza sul lavoro.

La collaborazione tra Inail, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e Ispettorato nazionale del lavoro prevede la realizzazione di azioni congiunte per aumentare la consapevolezza del rischio nelle istituzioni scolastiche, a partire dai giovani impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Bettoni: “Questo accordo rafforza i nostri interventi per la diffusione della cultura della prevenzione

Attuare iniziative congiunte per la diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nelle istituzioni scolastiche. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto oggi dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dal direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, alla presenza del direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola. L’accordo prevede la realizzazione di azioni volte a sensibilizzare e supportare i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti sulla consapevolezza del rischio, attraverso interventi formativi e informativi.

Garantito anche l’aggiornamento per il mantenimento della qualifica di formatore-docente. Le iniziative al centro dell’accordo comprendono corsi di formazione rivolti ai docenti in possesso dei requisiti richiesti dal decreto interministeriale del 6 marzo 2013, per l’aggiornamento necessario al mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Le azioni di formazione e informazione destinate agli studenti, invece, coinvolgeranno in primo luogo quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), anche attraverso la messa a disposizione di strumenti volti ad affiancare le istituzioni scolastiche nell’assolvimento dei propri obblighi formativi nei confronti degli allievi equiparati a lavoratori in ambito scolastico e coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro.

Il ruolo dell’Istituto. A questo proposito, l’Inail si impegna ad adeguare, anche sotto il profilo normativo, il corso di formazione generale “Studiare il lavoro”. L’Istituto, inoltre, realizzerà azioni di supporto in relazione all’applicazione dei criteri previsti per l’individuazione dei docenti in possesso dei requisiti per l’erogazione della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di appartenenza, effettuerà gli interventi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori ed erogherà corsi di formazione in modalità di apprendimento a distanza.

“Le metodologie didattiche sono diversificate in relazione ai destinatari”. “Il protocollo – spiega il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – contribuisce in maniera significativa al rafforzamento del legame tra il contesto scolastico e quello lavorativo e consente di dare evidenza alle strategie di intervento che l’Istituto promuove da molti anni, in attuazione dei compiti attribuiti all’Inail dal Testo Unico del 2008, per favorire la diffusione della cultura della sicurezza anche nel mondo della scuola, mediante progetti, metodologie didattiche e percorsi formativi diversificati in relazione ai destinatari e avvalendosi di strumenti di comunicazione innovativi”.

“La sinergia tra istituzioni è la modalità più efficace per realizzare la nostra missione”. Esprimendo soddisfazione per il rinnovo della collaborazione pluriennale con il Ministero dell’Istruzione, che grazie all’accordo sottoscritto oggi si consolida con la partecipazione del Ministero del Lavoro e dell’Inl, Bettoni sottolinea come “la sinergia tra istituzioni costituisca una modalità per veicolare efficacemente i temi della prevenzione, rivolgendosi altresì agli studenti prossimi a inserirsi nel mondo del lavoro o coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

La programmazione delle attività affidata a un Comitato di coordinamento. La pianificazione, programmazione e organizzazione generale dei piani di attività da realizzare saranno svolte attraverso un Comitato di coordinamento composto da cinque rappresentanti, di cui due per il Ministero dell’Istruzione e uno a testa per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Inail e l’Inl.

Fonte INAIL.IT

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Suggerimenti per migliorare la sicurezza

Alcuni suggerimenti che aiutano ad aumentare la sicurezza sul lavoro.

Dalla formazione sulla sicurezza, a l’osservazione della segnaletica e l’esecuzione della manutenzione ordinaria.

La sicurezza sul posto di lavoro è di fondamentale importanza, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto dal tuo team. Che si tratti di lavoro manuale o d’ufficio, ci sono modi per migliorare la sicurezza sul lavoro. Insieme al personale e al management, è possibile aumentare la produttività e la produzione attraverso la sicurezza sul lavoro.

Ecco alcuni suggerimenti su come raggiungere questo obiettivo:

Fornire sessioni di formazione

È importante per te e per i membri del personale essere a conoscenza dei diversi tipi di possibili infortuni sul posto di lavoro. Ad esempio, se il tuo lavoro gestisce macchinari pesanti, gli esperti di macchinari dovrebbero dimostrare i modi sicuri per maneggiare i macchinari. In effetti, una squadra può essere esperta nell’utilizzo di macchinari simili, ma non tutti sono dello stesso modello, il che può comportare un uso improprio del macchinario, con conseguenti lesioni fisiche.

La formazione include anche dimostrazioni e informazioni su come gestire gli infortuni. Proprio come esistono procedure operative standard per la produzione, è necessario disporre di sistemi quando si tratta di gestire i diversi tipi di lesioni.

Posizionare una segnaletica chiara

La segnaletica è un aspetto importante della comunicazione sul posto di lavoro. Ad esempio, il segnale di scivolosità del pavimento triangolare giallo è importante per indicare che il pavimento è scivoloso. Tu e il tuo team sarete avvisati prima che si verifichino incidenti ed è responsabilità del team rispettare la segnaletica. La segnaletica chiara include avvertenze sugli spazi chiusi in cui potrebbero essere in corso lavori di costruzione.

Un posto di lavoro che trascuri la segnaletica di avvertimento o che i membri del personale ignorino l’avvertenza significa rischiare lesioni gravi. Tali incidenti fisici possono portare a danni interni, paralisi o morte. Si consiglia pertanto ai luoghi di lavoro di investire in una segnaletica chiara e al team di prestare attenzione di conseguenza.

Incoraggiare le pause di riposo

Lo spazio di lavoro deve incoraggiare le pause di riposo e il benessere. In un’impostazione manuale, potrebbe sembrare come fare una pausa all’ombra mentre ti raffreddi bevendo il succo o l’acqua forniti. Le pause di riposo manuali possono anche sembrare la creazione di programmi di lavoro, che consentono ai membri del team di ruotare le proprie ore di lavoro, facilitando così i tempi di riposo.

Se il tuo lavoro è in ufficio, le pause di riposo dovrebbero includere lo stretching. Anche stare seduti per ore alla scrivania sforzando gli occhi sullo schermo del computer può causare lesioni. Le pause di stretching includono ad esempio alzarsi e camminare ogni 30 minuti per favorire la circolazione sanguigna. Può anche significare allungare la schiena per evitare di incurvarsi nel tempo. Stare lontano dallo schermo del computer significa anche che tu e il tuo team potrete riposare gli occhi e godervi un po’ di luce naturale.

Eseguire la manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria sul posto di lavoro evita infortuni. Il tipo di manutenzione richiesta dipende dall’area di lavoro. Ad esempio, in un cantiere, i macchinari utilizzati dal personale devono essere sottoposti a manutenzione ordinaria. Il personale dovrebbe anche essere formato per identificare i macchinari difettosi e riferire sulla manutenzione per evitare l’uso continuo di macchinari difettosi.

Anche lo spazio di lavoro generale deve essere mantenuto regolarmente, come il cablaggio elettrico, la riparazione di mobili rotti e la depurazione dell’acqua, tra gli altri. I membri del personale dovrebbero sentirsi abbastanza sicuri da segnalare qualsiasi aspetto che notano che richiede manutenzione e anche il team di manutenzione dovrebbe rispondere rapidamente in tal caso.

Rispettare orari di lavoro ragionevoli

Quando la direzione crea programmi o allinea mandati che richiedono al team di lavorare per orari prolungati, i rischi di lesioni aumentano. La costante mancanza di sonno provoca affaticamento. Quando uno è affaticato, diventa mentalmente rachitico nel tempo, il che significa che il suo tempo di reazione è più lento e la nitidezza della memoria diminuisce. La fatica non solo compromette la qualità del lavoro, ma mette a rischio l’incolumità dell’intera forza lavoro poiché si può ferire se stessi o altri, a seconda del tipo di lavoro.

In alcuni casi, i membri del personale si offriranno volontari per lavorare più ore, in particolare se il lavoro è pagato ogni ora. Si consiglia di incoraggiare i membri del personale a conoscere l’equilibrio tra lavoro e vita privata e gli effetti che la fatica ha sulla salute mentale.

Indossare dispositivi di protezione

In termini di lavoro manuale o lavori che gestiscono prodotti chimici, indossare dispositivi di protezione non è discutibile. Che si tratti di un elmetto per evitare lesioni dovute alla caduta di oggetti, di protezioni per proteggere la tua squadra dalle sostanze chimiche o di stivali da costruzione per proteggere te e i piedi della tua squadra, gli indumenti protettivi aumentano la sicurezza sul lavoro. I luoghi di lavoro dovrebbero garantire che ogni membro del personale abbia accesso all’abbigliamento protettivo proprio come i lavoratori richiedono gli articoli se non li hanno.

 

Rifiuti, Progettazione acustica, Sicurezza sul lavoro, Imprese agricole

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REcer Registro nazionale recupero dei rifiuti

 

La guida del Mite, riportata a seguire, è stata pubblicata sul portale “Monitor-piani” (www.monitorpiani.it)…LEGGI TUTTO


 

Certificazione verde in ambito scolastico

 

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Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

 

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Quali sono e come funzionano le prestazioni in favore dei soggetti colpiti da malattia asbesto-correlate e dei loro superstiti Prodotto: Opuscolo Edizioni: Inail – 2021 Pubblicazione realizzata da Inail Direzione…LEGGI TUTTO


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Sicurezza sul lavoro Consiglio dei Ministri 15 ottobre

 

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Newsletter 36 del 19 Ottobre 2021

Sicurezza sul lavoro Consiglio dei Ministri 15 ottobre

Il decreto fiscale nel modificare in più parti il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro concentra in capo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro una vasta capacità di interventi e riforme.

L’art 15 del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre (cd. decreto fiscale) sostituisce l’art. 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. (cd. Testo Unico Sicurezza sul Lavoro).

La norma prevede ancora (negli stessi termini del testo precedente) l’esplicita indicazione della duplice finalità del potere di sospensione (“al fine di far cessare il pericolo per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, nonché di contrastare il lavoro irregolare”), ma cambia radicalmente la struttura dell’esercizio del potere perché l’Ispettorato nazionale del lavoro deve ora adottare il provvedimento ricorrendo i nuovi presupposti individuati dall’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, senza nessuna discrezionalità (scompare, infatti, dal testo di legge “possono adottare” sostituito dal verbo “adotta”), inoltre sono modificati i presupposti di entrambe le ipotesi di sospensione.

Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre ha varato il decreto fiscale e in particolare il decreto legge su “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. E su quest’ultimo aspetto normativo il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini sottolinea come le misure per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, siano state “norme migliorate grazie ad un proficuo confronto con le Regioni ed al loro oggettivo contributo”.

Si interviene in particolare sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.

L’obiettivo – spiega il Governo – è di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza e un maggiore coordinamento dei soggetti competenti.

Per quanto riguarda il lavoro nero l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni è al 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Il provvedimento scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche.

In merito alle violazione delle norme sicurezza aumentano le sanzioni: l’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Sono inoltre estese le competenze di coordinamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro, prevedendo più ricorse per personale e migliori tecnologie.

Viene anche rafforzata la banca dati dell’INAIL, che dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.


Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 13.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, del Ministro degli affari esteri e del commercio internazionale Luigi Di Maio, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e del Ministro della famiglia e delle pari opportunità Elena Bonetti, ha approvato un decreto legge recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

SICUREZZA SUL LAVORO

Il decreto interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.
L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione. Pertanto il provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro nero, più bassa la soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale

Cambiano anche le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.

Violazione norme sicurezza, al via l’inasprimento delle sanzioni

Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista – come detto – la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.
Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle fattispecie di violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Controlli, all’INL compiti di coordinamento

Sono estese le competenze di coordinamento all’INL – Ispettorato Nazionale del Lavoro – negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro.

Più ispettori e più tecnologie

All’estensione delle competenze attribuite all’INL si accompagneranno un aumento dell’organico – è prevista l’assunzione di 1.024 unità – e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.
Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.

Rafforzamento SINP

Viene rafforzata la banca dati dell’INAIL, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute. Gli organi di vigilanza sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’INAIL dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.

UILM A cura dell’ufficio Ambiente Salute e Sicurezza Uil Veneto Versione Dicembre 2020 Lavoro Notturno è Quadro Normativo e Sicurezza sul lavoro