Rifiuti, Progettazione acustica, Sicurezza sul lavoro, Imprese agricole

News sicurezza ambiente qualità  E-learning HSE, Banca dati Newsletter 36 del 19 Ottobre 2021, Rifiuti, Progettazione acustica, Sicurezza sul lavoro, Imprese agricole.

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REcer Registro nazionale recupero dei rifiuti

 

La guida del Mite, riportata a seguire, è stata pubblicata sul portale “Monitor-piani” (www.monitorpiani.it)…LEGGI TUTTO


 

Certificazione verde in ambito scolastico

 

Ministero dell’Istruzione, prot. 15 ottobre 2021, n. 1534 Oggetto: Certificazione verde COVID-19 in ambito scolastico. Legge di conversione n. 133/2021 entrata in vigore il 2 ottobre 2021. Sintesi dei principali …LEGGI TUTTO


Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 30 luglio 2021 Modalita’ attuative connesse all’utilizzo delle risorse del «Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole» destinato a favorire la realizzazione, da parte delle …LEGGI TUTTO


Progettazione acustica

 

Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale Corretta progettazione acustica di ambienti di lavoro industriali e non – Manuale operativo Il luogo di lavoro …LEGGI TUTTO


Fondo vittime dell’amianto 2021

 

Quali sono e come funzionano le prestazioni in favore dei soggetti colpiti da malattia asbesto-correlate e dei loro superstiti Prodotto: Opuscolo Edizioni: Inail – 2021 Pubblicazione realizzata da Inail Direzione…LEGGI TUTTO


Chiarimento Ministero dell’Interno Vigili del Fuoco

 

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 230, del 25 settembre 2021 è stato pubblicato il decreto interministeriale 1° settembre 2021 recante “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature  …LEGGI TUTTO


Sicurezza sul lavoro Consiglio dei Ministri 15 ottobre

 

Il decreto fiscale nel modificare in più parti il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro concentra in capo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro una vasta capacità di interventi e riforme. L’art 15 …LEGGI TUTTO


Privacy e green pass, rifiuti, Rischio Biomeccanico

 

News sicurezza ambiente qualità  E-learning HSE, Banca dati Newsletter 35 del 13 Ottobre 2021, Privacy e green pass, rifiuti, Rischio Biomeccanico. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a …LEGGI TUTTO


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Newsletter 36 del 19 Ottobre 2021

Sicurezza sul lavoro Consiglio dei Ministri 15 ottobre

Il decreto fiscale nel modificare in più parti il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro concentra in capo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro una vasta capacità di interventi e riforme.

L’art 15 del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre (cd. decreto fiscale) sostituisce l’art. 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. (cd. Testo Unico Sicurezza sul Lavoro).

La norma prevede ancora (negli stessi termini del testo precedente) l’esplicita indicazione della duplice finalità del potere di sospensione (“al fine di far cessare il pericolo per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, nonché di contrastare il lavoro irregolare”), ma cambia radicalmente la struttura dell’esercizio del potere perché l’Ispettorato nazionale del lavoro deve ora adottare il provvedimento ricorrendo i nuovi presupposti individuati dall’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, senza nessuna discrezionalità (scompare, infatti, dal testo di legge “possono adottare” sostituito dal verbo “adotta”), inoltre sono modificati i presupposti di entrambe le ipotesi di sospensione.

Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre ha varato il decreto fiscale e in particolare il decreto legge su “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. E su quest’ultimo aspetto normativo il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini sottolinea come le misure per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, siano state “norme migliorate grazie ad un proficuo confronto con le Regioni ed al loro oggettivo contributo”.

Si interviene in particolare sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.

L’obiettivo – spiega il Governo – è di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza e un maggiore coordinamento dei soggetti competenti.

Per quanto riguarda il lavoro nero l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni è al 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Il provvedimento scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche.

In merito alle violazione delle norme sicurezza aumentano le sanzioni: l’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Sono inoltre estese le competenze di coordinamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro, prevedendo più ricorse per personale e migliori tecnologie.

Viene anche rafforzata la banca dati dell’INAIL, che dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.


Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 13.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, del Ministro degli affari esteri e del commercio internazionale Luigi Di Maio, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e del Ministro della famiglia e delle pari opportunità Elena Bonetti, ha approvato un decreto legge recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

SICUREZZA SUL LAVORO

Il decreto interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.
L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione. Pertanto il provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro nero, più bassa la soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale

Cambiano anche le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.

Violazione norme sicurezza, al via l’inasprimento delle sanzioni

Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista – come detto – la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.
Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle fattispecie di violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Controlli, all’INL compiti di coordinamento

Sono estese le competenze di coordinamento all’INL – Ispettorato Nazionale del Lavoro – negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro.

Più ispettori e più tecnologie

All’estensione delle competenze attribuite all’INL si accompagneranno un aumento dell’organico – è prevista l’assunzione di 1.024 unità – e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.
Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.

Rafforzamento SINP

Viene rafforzata la banca dati dell’INAIL, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute. Gli organi di vigilanza sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’INAIL dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.

UILM A cura dell’ufficio Ambiente Salute e Sicurezza Uil Veneto Versione Dicembre 2020 Lavoro Notturno è Quadro Normativo e Sicurezza sul lavoro

SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI NEGLI STUDI E NELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI

LINEE GUIDA CONFPROFESSIONI

SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI NEGLI STUDI E NELLE ATTIVITà€ PROFESSIONALI

SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI NEGLI STUDI E NELLE ATTIVITà€ PROFESSIONALIIl 24 aprile 2020 è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero del Lavoro, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute e le parti sociali più rappresentative, tra cui Confprofessioni, che ha aggiornato il precedente del 14 marzo 2020.” 
L’intesa costituisce un passaggio fondamentale per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di datori di lavoro e lavoratori.” 
 
Si ritiene pertanto utile fornire le linee guida per l’applicazione dei contenuti del Protocollo per gli studi professionali con riferimento alle aree economica, tecnica e giuridica che presentano i medesimi profili di rischio.” 
Per quanto riguarda le professioni sanitarie verranno predisposte, di intesa con le associazioni di riferimento, specifiche linee guida.” 
Non sono state considerate nel testo le norme sulla sicurezza che i lavoratori degli studi professionali dell’area tecnica devono seguire per l’accesso nei cantieri in quanto oggetto di un protocollo ad hoc di carattere nazionale a cui per opportunità  si rinvia.” 
Seguendo l’ordine dei principi individuati dal Protocollo si segnalano quindi le principali azioni che i professionisti sono tenuti a porre in essere per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro ed ottemperare efficacemente alle misure previste dall’Autorità .
 
Il datore di lavoro è tenuto, attraverso le modalità  più idonee ed efficaci quali l’affissione in un luogo visibile dello studio o la consegna di un documento informativo, ad informare tutti i lavoratori e chiunque entri in studio, circa le disposizioni delle Autorità .
 
Il datore di lavoro può, prima dell’accesso al luogo di lavoro e nel rispetto della privacy, rilevare la temperatura corporea dei dipendenti.
Qualora la temperatura risulti superiore ai 37,5, non sarà  consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione dovranno essere momentaneamente isolate e fornite di mascherine chirurgiche.
Non dovranno recarsi al Pronto Soccorso, ma saranno tenute a contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
 
E’ necessario comunque che i lavoratori siano stati preventivamente informati con le modalità  di cui al punto 1 delle situazioni di rischio e del comportamento da tenere, inclusa la preclusione all’accesso al luogo di lavoro, in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi, di sintomi, di recenti contatti con soggetti positivi e/o di provenienza da zone considerate a rischio.
Si consiglia a tal proposito di inviare una email prima della ripresa dell’attività  lavorativa a tutti i lavoratori.

Emergenza Covid-19: Fac-simile Protocollo aziendale

Regolamentazione delle misure per il contrasto e contenimento diffusione del virus negli ambienti di lavoro – aggiornato al DPCM 26 aprile – sicurezza lavoro

Emergenza Covid-19: Fac-simile Protocollo aziendale

Emergenza Covid-19: Fac-simile Protocollo aziendaleIn download il Fac-simile del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo 2020, aggiornato al DPCM del 26 aprile 2020.

Ricordiamo che si tratta di uno strumento di lavoro per le aziende nella fase di recepimento e personalizzazione del Protocollo nazionale, aggiornato il 24 aprile 2020.

Il presente protocollo costituisce attuazione di quello nazionale sottoscritto in data 14 marzo 2020 e aggiornato con il Protocollo del 24 aprile 2020 dalle organizzazioni datoriali e CGIL, CISL e UIL;
 
Preso atto che il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo;
 
Condivisi i principi del Protocollo nazionale;
 
Considerate le differenti opzioni previste dalla legge e dal Protocollo nazionale per far fronte alla diffusione del COVID-19
Valutata la necessità  di adottare un Protocollo aziendale che, nel rispetto dei principi di quello nazionale, li adatti alla specificità  aziendale;
 
Considerato che, secondo il Protocollo nazionale, le misure previste nello stesso possono essere integrate da altre equivalenti o più incisive secondo la peculiarità  della propria organizzazione;” 
 
Evidenziato che” 
Tenuto conto degli esiti della previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali e/o del RLS o dei lavoratori avvenuta nella riunione del….;
 
Ricordato che, a valle della elaborazione del presente protocollo, saranno monitorate le misure adottate e le implementazioni (con eventuale affidamento di questo compito ad un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo);

Facsimile protocollo aziendale_aggiornato al DPCM 26 aprileFacsimile protocollo aziendale_aggiornato al DPCM 26 aprile

Applicativo Excel e Access agenti chimici pericolosi e agenti cancerogeni e mutageni

Manuale per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni

Applicativo Excel e Access agenti chimici pericolosi e agenti cancerogeni e mutageni

valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageniDocumento realizzato dal Centro interagenziale “Igiene e Sicurezza del Lavoro” quale rete dei referenti del tema Sicurezza del Lavoro, Linea 8, Area D1 delle attività  del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

Il gruppo di lavoro che ha realizzato il manuale è composto da ARPA Basilicata, ARPA Emilia-Romagna, ARPA Friuli Venezia Giulia, ARPA Lazio, ARPA Liguria (Agenzia coordinatrice), ARPA Lombardia, ARPA Marche, ARPA Sicilia, ARPA Valle d’Aosta, ISPRA con la collaborazione di INAIL – Direzione Regionale Liguria.

Questo manuale, aggiornato ai nuovi regolamenti europei REACH e CLP ed agli interventi della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro sulla gestione del rischio chimico, tratta in maniera esaustiva e aggiornata gli aspetti riguardanti la valutazione, le misure di mitigazione e la gestione del rischio chimico cui sono esposti gli operatori dei laboratori di ISPRA e delle Agenzie Ambientali.

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Inoltre affronta e risolve alcune criticità  presenti nelle versioni precedenti. Il manuale è corredato da un applicativo in formato Excel e Access per il calcolo automatico dei livelli d’esposizione agli agenti chimici pericolosi e di efficacia delle misure di tutela per gli agenti cancerogeni e mutageni. ISPRA, Manuali e Linee Guida 164/2017.Ottobre 2017

PREFAZIONE:

I nuovi regolamenti europei (REACH e CLP); l’intervento della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (art. 6 del D.lsg 81/08) sulla gestione del rischio chimico; l’esperienza derivante dalla applicazione decennale dei criteri di valutazione del rischio chimico delle edizioni precedenti di questa linea guida (2006 e 2011), che ha permesso di testare bontà  dell’algoritmo e i punti di forza e debolezza; sono queste le principali motivazioni che hanno spinto il Centro Interagenziale Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro a occuparsi di nuovo del tema del rischio chimico, cancerogeno e mutageno connesso con le attività  del neo Sistema nazionale a rete delle agenzie di protezione ambientale (SNPA).

Il manuale prodotto tratta in maniera esaustiva e aggiornata gli aspetti riguardanti la valutazione, le misure di mitigazione e la gestione in ottica di SGSL del rischio chimico cui sono esposti gli operatori dei laboratori di ISPRA e delle Agenzie Ambientali. Affronta e risolve alcune criticità  delle versioni precedenti, evidenziati dalla lunga esperienza applicativa del metodo, come la difficoltà  di reperimento dei TLV e la valutazione dell’efficacia delle misure per minimizzare il rischio cancerogeno e mutageno.

Il manuale è impreziosito da un comodo e utilissimo applicativo in formato Excel e Access per il calcolo automatico dei livelli d’esposizione agli agenti chimici pericolosi e di efficacia delle misure di tutela per gli agenti cancerogeni e mutageni, che, una volta immesse le informazioni sulle sostanze e miscele impiegate, diventa un efficace strumento di progetto, verifica e gestione delle misure di sicurezza applicate e/o applicabili per ridurre e gestire l’esposizione dei operatori.

Ringrazio personalmente tutti i colleghi per l’ottimo lavoro svolto, i collaboratori esterni al SNPA e l’INAIL (Direzione regionale della Liguria), nonché ARPAL per l’efficienza del coordinamento del tavolo e ARPA Valle d’Aosta per l’applicazione software che dona al prodotto un enorme valore aggiunto. Le indicazioni riportate nel presente manuale devono essere adattate alle specificità  di ciascuna realtà  agenziale o altra organizzazione pubblica e privata che intenda applicarlo, e devono essere confrontate in ogni caso con la normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro; pertanto devono essere considerate solo un utile riferimento sia per chi effettua operativamente la valutazione del rischio chimico che per tutti i soggetti garanti della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

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valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageniApplicativo in formato Access