Scavi e fosse luoghi di lavoro sicuri

Rendete scavi e fosse luoghi di lavoro sicuri. SUVA 2024

Quando i lavoratori eseguono scavi di fondazione rischiano di restare sepolti, schiacciati o essere colpiti dalla caduta di materiali pesanti. Fortunatamente questi rischi possono essere ridotti prendendo le giuste misure di sicurezza.

Quindi qual è la situazione della vostra azienda quando si parla di armature di fondazioni o messa in sicurezza di scavi? I vostri collaboratori possono scavare fosse senza correre pericoli e sono adeguatamente protetti, quando si muovono nello spazio di lavoro di uno scavo?

La nostra lista di controllo comprende 34 domande su temi quali preparazione dei lavori, posti di lavoro e vie di circolazione, stabilità durante i lavori di scavo, realizzazione delle puntellature e altri pericoli. Rispondendo a questi quesiti otterrete informazioni su eventuali carenze del vostro piano di sicurezza e potrete adottare misure mirate.

Sfruttate la lista di controllo affinché lo scavo non rappresenti per i vostri collaboratori una pericolosa trappola, ma un luogo di lavoro sicuro.

Scavi e fosse luoghi di lavoro sicuri scavi di fondazione rischiano di restare sepolti, schiacciati o essere colpiti. Portaleconsulenti
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Nei vostri cantieri si rispettano le norme di sicurezza richieste durante i lavori di scavo?

È possibile ridurre notevolmente i rischi d’infortunio adottando opportune misure di sicurezza al momento della preparazione dei lavori e direttamente sul cantiere.

Rischio incendio nei reparti di Risonanza Magnetica

Gestione del rischio incendio nei reparti di Risonanza Magnetica; aspetti tecnici, gestionali e organizzativi. Il documento vuole rappresentare un elemento di supporto per coloro che sono deputati alla valutazione e alla gestione del rischio incendio all’interno delle strutture sanitarie che ospitano apparecchiature a risonanza magnetica, proponendo un sistema di gestione che tenga conto delle criticità legate agli ulteriori fattori di rischio presenti, quali intensi campi elettromagnetici e fluidi criogenici in grande quantità, al fine di prevedere attrezzature adeguate e mettere a punto procedure che consentono di effettuare interventi in sicurezza in caso di emergenza. INAIL 2024

PREMESSA

La presente pubblicazione fornisce indicazioni mirate a ottimizzare specifici aspetti organizzativi e gestionali nonché a razionalizzare le azioni di intervento nell’ambito della problematica dell’antincendio (ANT) nelle strutture sanitarie ospitanti apparecchiature a risonanza magnetica (RM), senza pretesa di costituire una discussione esaustiva in una materia complessa e articolata dal punto vista tecnico e normativo.

L’incendio nei siti RM può scaturire principalmente dalle componenti elettriche delle apparecchiature RM e dagli apparati elettronici necessari per il loro funzionamento installati in un locale tecnico in prossimità della sala esami.

L’elettronica, in particolare durante l’utilizzo dell’apparecchiatura, sviluppa un notevole carico termico che viene smaltito dagli impianti di ventilazione che, in assenza di anomalie o guasti, garantiscono in entrambe le sale valori di temperatura e umidità negli intervalli consentiti, prevenendo surriscaldamenti.

VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO

I criteri generali in base ai quali va organizzata e gestita la sicurezza ANT sono enunciati nei d.m. 02 settembre 2021 e d.m. 03 settembre 2021 che hanno abrogato il d.m. 10 marzo 1998. I decreti forniscono i criteri generali di progettazione ed esercizio della sicurezza ANT nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art. 46 del d.lgs. 81/2008, tra cui la valutazione del rischio, la qualifica degli addetti alla manutenzione ANT e la formazione degli addetti alla gestione emergenza ANT.


Rischio incendio nei reparti di Risonanza Magnetica. aspetti tecnici, gestionali e organizzativi. Il documento INAIL 2024. Sicurezza lavoro
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Organizzazione della Prevenzione Aziendale

Organizzazione della Prevenzione Aziendale e Partecipazione dei Lavoratori nel D.Lgs. 81/2008.

Il Decreto Legislativo 81 del 2008 rappresenta uno dei principali riferimenti normativi in Italia per la sicurezza sul lavoro. Conosciuto anche come Testo Unico sulla Sicurezza, il decreto stabilisce regole e misure volte a garantire la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un aspetto centrale del D.Lgs. 81/2008 è la promozione della prevenzione aziendale attraverso un sistema partecipativo che coinvolge direttamente sia i lavoratori che i loro rappresentanti.

L’Organizzazione della Prevenzione Aziendale

L’organizzazione della prevenzione aziendale prevista dal D.Lgs. 81/2008 mira a creare un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro basato su:

1. Valutazione dei rischi: Il datore di lavoro è obbligato a valutare tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro e redigere un documento chiamato Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Questo documento rappresenta la base per la pianificazione delle misure preventive e protettive.

2. Pianificazione delle misure di sicurezza: Sulla base del DVR, l’azienda deve pianificare e attuare le misure necessarie per prevenire incidenti e malattie professionali. Queste misure possono includere interventi tecnici (come la manutenzione delle macchine), l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI) e la formazione del personale.

3. Nomina delle figure responsabili: Il D.Lgs. 81/2008 identifica una serie di figure chiave nella gestione della sicurezza aziendale, tra cui:
– Datore di lavoro: Responsabile ultimo della sicurezza sul lavoro.
– Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): Nomina obbligatoria, è colui che gestisce il sistema di prevenzione aziendale.
– Medico competente: Figura necessaria in alcune attività lavorative, è incaricato della sorveglianza sanitaria.
– Addetti alla gestione delle emergenze: Addetti alla gestione del pronto soccorso e delle emergenze antincendio.

Sistema di Partecipazione dei Lavoratori e dei Rappresentanti

Il D.Lgs. 81/2008 introduce un approccio partecipativo che prevede il coinvolgimento attivo dei lavoratori e dei loro rappresentanti nella gestione della sicurezza aziendale. Questo sistema di partecipazione è fondamentale per garantire che le misure di prevenzione siano effettive e condivise.

1. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

Una delle figure più rilevanti nel sistema partecipativo è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’RLS è eletto o designato dai lavoratori e ha il compito di rappresentare i loro interessi in materia di sicurezza. Le sue principali funzioni sono:

– Consultazione: L’RLS deve essere consultato preventivamente in merito alla valutazione dei rischi e all’organizzazione della sicurezza in azienda.
– Ispezioni e verifiche: L’RLS ha il diritto di effettuare ispezioni nei luoghi di lavoro per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza.
– Segnalazioni: Può segnalare al datore di lavoro eventuali situazioni di pericolo e richiedere interventi correttivi.

Il numero di RLS da nominare dipende dalle dimensioni dell’azienda. Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista la designazione di un RLS territoriale o di comparto, mentre nelle imprese più grandi è eletto direttamente dai lavoratori.

2. Comitato per la Sicurezza

Nelle aziende di grandi dimensioni può essere istituito il Comitato per la Sicurezza, che coinvolge sia i rappresentanti dei lavoratori sia le figure aziendali preposte alla gestione della sicurezza, come il RSPP e il medico competente. Questo comitato ha il compito di monitorare l’efficacia delle misure di prevenzione e promuovere iniziative per migliorare le condizioni di lavoro.

3. Partecipazione attiva dei lavoratori

Un altro aspetto fondamentale del sistema di partecipazione è il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori. Il D.Lgs. 81/2008 prevede che i lavoratori partecipino in modo proattivo alla gestione della sicurezza attraverso:
– Segnalazione di rischi: I lavoratori sono invitati a segnalare qualsiasi situazione di rischio o pericolo che rilevano durante le loro attività lavorative.
– Formazione: Il decreto impone che i lavoratori siano adeguatamente formati in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare sulle procedure da seguire in caso di emergenza e sull’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale.

L’organizzazione della prevenzione aziendale e il sistema di partecipazione dei lavoratori previsti dal D.Lgs. 81/2008 rappresentano un modello integrato per la gestione della sicurezza sul lavoro. Attraverso la collaborazione tra datore di lavoro, lavoratori e figure chiave come l’RLS, si crea un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole, in cui la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è una responsabilità condivisa.

Salute e sicurezza in un mondo automatizzato

Strategie per la sicurezza e la salute. Strategie per la sicurezza e la salute in un mondo automatizzato. Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale. © Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, 2024.

Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale.

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) conduce su scala europea la campagna 2023-2025 «Ambienti di lavoro sani e sicuri» per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle implicazioni dell’impiego delle tecnologie digitali per la salute e la sicurezza sul lavoro. Se progettate, attuate, gestite e utilizzate in linea con un approccio incentrato sulla persona, le tecnologie digitali possono essere sicure e produttive. Poiché l’uso di queste tecnologie in ambito professionale continua ad aumentare e il loro impatto sul lavoro e sui luoghi di lavoro non è ancora del tutto chiaro, è importante comprendere in che modo è possibile perfezionare le strategie che promuovono e proteggono la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Punti principali

La robotica avanzata e i sistemi basati sull’intelligenza artificiale (AI) per l’automazione dei compiti (sia fisici che cognitivi) hanno fatto il loro ingresso in settori come la produzione industriale, la sanità e l’istruzione.
Le implicazioni di questi sistemi per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL) sono di ordine fisico, psicosociale e organizzativo.
L’automazione dei compiti comporta vantaggi significativi per la SSL, in quanto può esimere i lavoratori dal prestare servizio in ambienti di lavoro pericolosi e ridurne il carico di lavoro cognitivo.
I rischi psicosociali connessi alla robotica avanzata e all’IA possono insorgere a causa di una certa mancanza di fiducia, di un basso livello di accettazione di tali strumenti, di pregiudizi nei confronti dell’automazione o del timore di perdere il posto di lavoro.
Tra gli strumenti disponibili per affrontare efficacemente le criticità in materia di SSL si annoverano una gestione puntuale della SSL nel corso dell’attuazione di tali sistemi, il coinvolgimento precoce dei lavoratori, una progettazione incentrata sulla persona e una chiara comunicazione.
La gestione della SSL dovrebbe essere dotata di nuovi strumenti per la valutazione dei rischi, prendendo in considerazione anche la cibersicurezza.


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Naili & Gatto Perry – seconda edizione

Naili & Gatto Perry – seconda edizione. INAIL 2024. La pubblicazione scaturisce dal progetto di prevenzione “Sicuri e Connessi”. Pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale Campania NWM Network.

I contenuti del fumetto, attraverso la tecnica dello storytelling e della comunicazione visuale, puntano con immagini e colori accattivanti a fornire indicazioni a lavoratori e datori di lavoro, per l’adozione di comportamenti corretti da assumere nei contesti professionali.

 

Naili & Gatto Perry - seconda edizione. INAIL 2024. La pubblicazione scaturisce dal progetto di prevenzione “Sicuri e Connessi”. Pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale Campania NWM Network.
sicurezza lavoro

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Intelligenza artificiale e sicurezza lavoro

Innovazione: ENEA, intelligenza artificiale per una maggiore sicurezza sul lavoro.

ENEA ha sviluppato nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale per misurare e migliorare sicurezza ed efficienza nei luoghi di lavoro. I primi test sono stati condotti con risultati positivi in due contesti lavorativi diversi, una multinazionale farmaceutica e un’azienda italiana di lavorazione dei metalli.

La ricerca

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Industrial Information Integration e rientra nel progetto internazionale “Human-Centred Safety Crowd-Sensitive Indicators”, al quale hanno partecipato ENEA (coordinamento), Sapienza Università di Roma, Middlesex University di Londra, l’azienda Human Factors Everywhere e Inail che ha finanziato la quota italiana.

“La metodologia e gli strumenti software che abbiamo sviluppato sono pensati per garantire l’efficienza e la sicurezza nelle imprese moderne dove i processi produttivi prevedono l’interazione tra persone, strumentazione fisica e componenti tecnologiche, tra cui robot, droni, software e sensori.

In gergo tecnico, ci riferiamo a sistemi cyber-socio-tecnici”, spiega Antonio De Nicola, ricercatore del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche e coautore dello studio insieme alla collega Maria Luisa Villani, Francesco Costantino, Andrea Falegnami e Riccardo Patriarca di Sapienza Università di Roma, Mark Sujan di Human Factors Everywhere e John Watt della Middlesex University.

Il team di esperti ha definito un nuovo indicatore di resilienza per cogliere il disallineamento tra procedure formali (Work-As-Imagined) e lavoro concretamente svolto dagli operatori in fabbrica e nei cantieri (Work-As-Done). “Spesso efficienza e sicurezza sono messi a rischio da questo disallineamento, in quanto nella realtà esistono più modi di ‘vedere’ lo stesso processo lavorativo e può succedere che i lavoratori possano cambiare, per necessità, quanto stabilito dal protocollo. Ma molti di questi cambiamenti possono essere potenzialmente pericolosi se si è, ad esempio, in una centrale elettrica o in un cantiere edile”, sottolinea De Nicola,

Per stimare questo indicatore, è stata sviluppata una metodologia parzialmente automatizzata basata su questionari ‘dinamici’, per cogliere le differenze tra Work-As-Imagined e Work-As-Done, e sull’intelligenza artificiale, per analizzare e quantificare il gap tra queste due modalità lavorative.

Nell’azienda di produzione di semilavorati in alluminio, l’indicatore ha permesso di individuare la tipologia di funzioni da monitorare con più attenzione per garantire ai lavoratori una maggiore sicurezza. Nell’impianto di produzione farmaceutica, invece, sono state evidenziate anche le principali azioni da intraprendere per migliorare l’efficienza delle operazioni.

“A volte il disallineamento tra procedure lavorative formali e il lavoro concreto sono ‘deprecabili’ per il mancato rispetto delle procedure di sicurezza, mentre altre volte il completamento di un processo lavorativo richiede effettivamente che i lavoratori si discostino dai protocolli formali. In ogni caso questa diversità di prospettive può causare tensioni organizzative nell’intero sistema e portare a un basso livello di prestazione o, addirittura, a incidenti legati al mancato rispetto delle procedure di sicurezza”, conclude il ricercatore ENEA.

Fonte: ENEA

Rivalutazione sanzioni in igiene, salute e sicurezza lavoro

Il Decreto Direttoriale 111/2023 del Ministero del lavoro dispone la rivalutazione delle ammende riferite alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 81/2008.

Pubblicato sul sito del Ministero del lavoro il Decreto Direttoriale 111 del 20 settembre 2023 recante la rivalutazione delle ammende e delle sanzioni in materia di sicurezza. Le ammende riferite alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché da atti aventi forza di legge, sono rivalutate, a decorrere dal 1° luglio 2023, nella misura del 15,9%.


Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023

Fonte Ministero del lavoro