Progetti di formazione e informazione reinserimento lavorativo

Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di formazione e informazione per il reinserimento lavorativo – anno 2023. INAIL

AVVISO

Le date e gli orari dell’apertura e della chiusura della procedura informatica per l’inoltro delle domande e il relativo manuale operativo saranno pubblicati il giorno 29/02/2024. 

In attuazione dell’art. 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come integrato dall’art. 1, comma 533, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è pubblicato il nuovo avviso pubblico per il finanziamento di progetti di formazione e informazione in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.

Finalità

Finanziare progetti di formazione e di informazione finalizzati a:
• diffondere tra i datori di lavoro, i lavoratori e i soggetti in cerca di nuova occupazione, una cultura condivisa circa le tutele che l’ordinamento prevede per garantire la parità dei diritti dei lavoratori con disabilità;
• diffondere la conoscenza delle misure di sostegno garantite dall’Inail per la realizzazione degli interventi necessari al reinserimento lavorativo in favore delle persone con disabilità da lavoro.

Finanziamento e procedura

Le risorse destinate al finanziamento dei progetti di formazione e informazione sono pari a complessivi euro 2.500.000,00 da gestire con procedura a sportello ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123.
Le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione e ammesse al finanziamento fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere superiore a euro 120.000,00.

Destinatari delle iniziative 

lavoratori;
datori di lavoro;
soggetti in cerca di nuova occupazione ai sensi dell’art. 19, comma 1, del d.lgs. n. 150/2015.

Soggetti proponenti

I progetti possono essere presentati dai seguenti soggetti proponenti:
a) associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, a esclusione delle associazioni e delle federazioni ad esse aderenti;
b) patronati;
c) enti bilaterali;
d) associazioni senza fini di lucro che hanno per oggetto la tutela del lavoro, l’assistenza e la promozione delle attività imprenditoriali, la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi e di alternanza, la tutela della disabilità.
I soggetti proponenti di cui alla lettera a) possono avvalersi, per l’attuazione dei progetti di formazione/informazione, delle associazioni territoriali ad essi riferibili e delle società di servizi dagli stessi controllate.

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda

Le domande di finanziamento possono essere presentate esclusivamente da uno dei soggetti proponenti sopra indicati.
Le domande devono essere compilate e inoltrate esclusivamente in via telematica mediante l’accesso all’apposito servizio online disponibile sul portale entro e non oltre il termine di chiusura della procedura informatica.
Prerequisito necessario per accedere alla procedura di compilazione della domanda è che il legale rappresentante del soggetto proponente o suo delegato sia in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online Inail tramite il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) o la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

DOSSIER DONNE INAIL 2023

Donne e sicurezza sul lavoro. DOSSIER DONNE. La nuova pubblicazione, elaborata dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, analizza l’andamento infortunistico e tecnopatico al femminile attraverso i dati provvisori dell’ultimo biennio e quelli consolidati del quinquennio 2017-2021. Come sottolineato nella prefazione dalle consigliere di amministrazione Teresa Armato e Francesca Maione, la Giornata internazionale dell’8 marzo è l’occasione per “riaffermare con forza anche l’esigenza di un’appropriata formazione sui temi della tutela differenziata nei luoghi di lavoro”

L’effetto Covid sull’impennata delle denunce registrata nel 2022.

L’aumento del 25,7% delle denunce di infortunio rilevato tra gennaio e dicembre 2022, rispetto all’analogo periodo del 2021, è legato soprattutto alle lavoratrici, che registrano un +42,9%, da 200.557 a 286.522 casi. “Questa vertiginosa impennata – spiegano Armato e Maione – è in larga misura influenzata dal notevole incremento degli infortuni in occasione di lavoro, in particolare di quelli da Covid-19. Gli infortuni sul lavoro correlati al virus, infatti, dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno coinvolto maggiormente le donne, più presenti in quegli ambiti lavorativi con un’esposizione elevata al rischio di contagio come, ad esempio, il settore della sanità e dell’assistenza sociale, la grande distribuzione, le pulizie”.

Tra le lavoratrici quasi sette contagi su 10.

Su 315.055 denunce di infortunio sul lavoro da Sars-CoV-2 pervenute all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 dicembre, quelle che riguardano le donne sono infatti 215.487, pari a poco meno di sette contagi su 10. Il 43,8% delle contagiate ha oltre 49 anni, il 37,0% tra i 35 e i 49 anni, mentre il 19,2% è under 35. Le professioni maggiormente esposte al rischio Covid sono quelle sanitarie, a partire dai tecnici della salute col 41,4% delle contagiate, in prevalenza infermiere ma anche fisioterapiste e assistenti sanitarie. Seguono le operatrici socio-sanitarie (18,8% delle denunce), i medici (6,9%) e le lavoratrici qualificate nei servizi personali e assimilati (6,6%). Tra le professioni non strettamente sanitarie, ai primi posti figurano le impiegate addette alla segreteria e agli affari generali (5,6%), le addette alle pulizie (2,1%, anche di ospedali e ambulatori), le insegnanti delle scuole primarie e pre-primarie e le impiegate addette al controllo di documenti e allo smistamento e recapito della posta (1,7% per entrambe le categorie).

“Necessario un salto di qualità nell’affrontare la prevenzione in ottica di genere”.

“L’emergenza determinata dalla pandemia – sottolineano Armato e Maione – oltre a mettere a dura prova le strutture sanitarie del Paese, ha fornito l’opportunità di ripensare determinate modalità organizzative afferenti al mondo del lavoro. Nonostante anno dopo anno si assista a una crescita, in termini di consapevolezza, di quanto la differenza di genere debba essere declinata anche sul versante salute e sicurezza, il percorso sconta ancora numerosi ritardi socioculturali”. Per le consigliere di amministrazione Inail, in particolare, “oggi è necessario compiere un salto di qualità nell’affrontare il tema della salute e sicurezza in ottica di genere”, superando la visione limitata del passato, “declinata per lo più come attenzione alla sicurezza della donna in maternità, piuttosto che a quella, più ampia, della donna/lavoratrice”.

Nel 2021 l’incidenza è tornata ai livelli ante-pandemia.

Concentrando l’attenzione sui dati annuali più consolidati, aggiornati al 31 ottobre 2022, nel quinquennio 2017-2021 emerge una diminuzione complessiva del 12,7% delle denunce di infortunio sul lavoro (dalle 646.661 del 2017 alle 564.311 del 2021). Il calo ha interessato entrambi i generi: -13,3% per i lavoratori (da 413.704 a 358.701 casi) e -11,7% per le lavoratrici (da 232.957 a 205.610). Nel 2021, in particolare, l’incidenza degli infortuni occorsi alle donne sul totale delle denunce è tornata ai valori percentuali ante-pandemia (36%), dopo un 2020 in cui, complice anche il più elevato numero di contagi tra le donne rispetto agli uomini, era risultata in aumento di sette punti percentuali (43%). I casi mortali denunciati nel 2021 sono stati complessivamente 1.400, 219 in più rispetto al 2017. Le lavoratrici hanno registrato 34 casi in più, da 114 a 148, pari a un incremento percentuale del 29,8%, quasi il doppio rispetto al +17,3% registrato nello stesso arco di tempo tra i lavoratori, passati da 1.067 a 1.252 decessi (+185 casi).

Con lo smart working in calo la quota degli infortuni in itinere.

La modalità di accadimento degli infortuni “in itinere” è una delle variabili che ha risentito maggiormente dell’emergenza Coronavirus. Nel biennio 2020-2021, infatti, le denunce in complesso per infortuni sul lavoro occorsi alle lavoratrici nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro risultano di poco inferiori a quelle degli uomini (40.909 casi contro 43.434), a differenza di quanto avvenuto negli anni pre-pandemia, quando il numero delle lavoratrici infortunate in itinere ha sempre superato quello dei lavoratori. In termini relativi, la quota degli infortuni in itinere sul totale degli infortuni dello stesso sesso è rimasta comunque più elevata per le donne rispetto agli uomini, anche se nel biennio 2020-2021, ma soprattutto nel 2020, complice il massiccio ricorso allo smart working, è scesa notevolmente: dal 23% medio del triennio 2017-2019, al 13% del 2020 e al 20% del 2021. Anche per i casi mortali avvenuti in itinere, l’incidenza tra le lavoratrici nel 2021 è più elevata e pari a circa un decesso su tre (44 su 148), rapporto che per gli uomini scende a meno di uno su cinque (225 su 1.252). La quota di casi mortali in itinere sul totale dei decessi era comunque notevolmente più elevata nel triennio 2017-2019 (mediamente il 50% per le donne e il 25% per gli uomini).

La maggioranza delle aggressioni ai danni delle operatrici sanitarie e assistenziali.

Le lavoratrici vittime di aggressioni o violenze, da parte per esempio di pazienti o loro familiari nel caso delle operatrici sanitarie, da studenti e parenti nel caso delle insegnanti, fino alle rapine in banca e negli uffici postali, rappresentano circa il 3% di tutti gli infortuni femminili avvenuti in occasione di lavoro e riconosciuti dall’Inail. Tra queste, oltre il 60% svolge professioni sanitarie e assistenziali. Seguono, a distanza, insegnanti e specialiste dell’educazione e della formazione, impiegate postali, personale di pulizia, addette ai servizi di vigilanza e custodia, alle vendite e alla ristorazione. Nel quinquennio 2017-2021 sei casi su 10 di violenza sulle donne sono stati denunciati al Nord, con Emilia Romagna, Lombardia e Veneto complessivamente con il 40% circa dei casi, seguito da Centro e Mezzogiorno con un quinto dei casi per entrambe le ripartizioni geografiche.

Le malattie professionali prevalenti sono quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo.

Per quanto riguarda le malattie professionali, quelle denunciate dalle lavoratrici nel 2021 sono state 14.878, 2.817 in più rispetto all’anno precedente (+23,4%) e pari al 27% delle 55.202 denunciate nel complesso, che rispetto alle 57.996 del 2017 sono calate del 4,8%, per effetto di una riduzione del 4,3% per gli uomini e del 6,1% per le donne. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo si confermano tra le più prevalenti anche nel 2021 e insieme a quelle del sistema nervoso raggiungono l’82% del totale delle denunce. Questo risultato, però, nasconde una differenza ben marcata tra uomini e donne: se le malattie citate rappresentano il 78% delle denunce dei lavoratori, la stessa percentuale sale al 92% tra le lavoratrici (13.705 delle 14.878 denunce femminili complessive).

Nei disturbi psichici l’incidenza femminile più alta.

Rapportando il numero delle denunce femminili per una determinata patologia sul totale registrato nella stessa patologia, si distinguono i disturbi psichici e comportamentali e le malattie del sistema nervoso (soprattutto sindromi del tunnel carpale), rispettivamente con il 47% e il 39%. Nel 2021, in particolare, i disturbi psichici sono stati denunciati in misura simile da entrambi i sessi (191 casi per il genere femminile e 215 per quello maschile), ma con una percentuale per le lavoratrici sul totale delle malattie dell’1,3%, più del doppio di quella degli uomini, pari allo 0,5%. A prevalere sono i disturbi nevrotici, legati a stress lavoro-correlato, ad esempio per mobbing (l’82% per le donne e il 76% per gli uomini), seguiti dai disturbi dell’umore (rispettivamente il 14% e il 20%).

scarica La nuova pubblicazione INAIL DOSSIER DONNE INAIL 2023. L’effetto Covid sull’impennata delle denunce registrata. Le malattie professionali.
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Pagamento premi e accessori

INAIL Pagamento premi e accessori

L’Inail, con la circolare n. 5 del 6 febbraio 2023, informa che la Banca centrale europea, con la decisone di politica monetaria del 2 febbraio 2023, ha fissato al 3,00% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema. Pertanto, i piani di ammortamento relativi a istanze di rateazione dei debiti per premi assicurativi e accessori, presentate dall’8 febbraio 2023, sono determinati applicando il tasso di interesse pari al 9,00%.

Per le rateazioni in corso restano validi i piani di ammortamento già determinati.

Le sanzioni civili ex articolo 116, comma 8, lettera a) e b) secondo periodo e comma 10 della legge 388/2000 sono determinate applicando un tasso, in ragione d’anno, pari all’8,50% a decorrere dall’8 febbraio 2023.


Premessa

La Banca centrale europea, con la decisione di politica monetaria del 2 febbraio 2023
(allegato 1), ha fissato al 3,00% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
principali dell’Eurosistema (ORP).

Per effetto di tale decisione, a decorrere dall’8 febbraio 2023 il tasso di interesse per le rateazioni dei debiti per premi assicurativi e accessori di cui all’articolo 2, comma 11, del decreto-legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, e quello per la determinazione delle sanzioni civili di cui all’articolo 116, commi 8 e 10, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 sono i seguenti:

– 9,00% interesse dovuto per le rateazioni dei debiti per premi assicurativi e accessori;
– 8,50% misura delle sanzioni civili.

Rateazioni dei debiti per premi assicurativi e accessori

Il pagamento in forma rateale dei debiti per premi assicurativi e accessori ex articolo 2, comma 11, del decreto-legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, comporta l’applicazione di un tasso di interesse pari al tasso minimo di partecipazione per le operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, vigente alla data di presentazione dell’istanza, maggiorato di 6 punti in base all’articolo 3, comma 4 del decreto-legge 14 giugno 1996, n. 318 convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 1996, n. 402.

Pertanto, i piani di ammortamento relativi a istanze di rateazione presentate dall’8 febbraio 2023 sono determinati applicando il tasso di interesse pari al 9,00%.

Nulla varia per le rateazioni in corso, per le quali restano validi i piani di ammortamento già determinati con applicazione del tasso di interesse in vigore alla data di presentazione dell’istanza.

scarica dal portale Pagamento premi e accessori INAIL: pagamento premi e accessori – modifica tasso di interesse. L’Inail, con la circolare n. 5 del 6 febbraio 2023. Scarica 2023
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Bando formazione, organismi paritetici, rischi, Bonus bollette

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News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 37 del 19 Ottobre 2022, Bando formazione, organismi paritetici, rischi, Bonus bollette.

In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a inviare una mail a mail@portaleconsulenti.it.

Ricordiamo che l’accesso al Portale è Gratuito per l’utilizzo dell’intera Banca Dati.


SEGNALETICA TEMPORANEA CANTIERI STRADALI

 

La proposta rappresenta una panoramica sulla segnaletica temporanea per cantieri stradali. Un’analisi di oltre 800 incidenti con almeno un pedone ferito che lavorava sulla carreggiata, ha evidenzato carenze nella segnaletica …LEGGI TUTTO


Sicurezza nei cantieri Inail video tutorial

 

INAIL pubblica un video tutorial per la prevenzione delle cadute dall’alto. Realizzato con animazione 3D, fornisce indicazioni per il corretto utilizzo dei sistemi di protezione individuale nei lavori in quota, …LEGGI TUTTO


Repertorio nazionale organismi paritetici

 

Iscrizione organismi paritetici, Domanda di iscrizione. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in data 13 ottobre 2022, ha pubblicato il Decreto n. 171 dell’11 ottobre 2022, concernente l’istituzione, presso la Direzione generale per la…LEGGI TUTTO


Bonus 150 lavoratori dipendenti novembre

 

Bonus 150 Euro. L’INPS, con la circolare n. 116 del 17 ottobre 2022, fornisce le istruzioni applicative in materia di indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, prevista dall’articolo 18 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. …LEGGI TUTTO


Rischio nucleare e radiologico

 

L’informazione alla popolazione per gli scenari previsti dal Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari A cura di: Dipartimento della Protezione Civile Realizzato in collaborazione con il …LEGGI TUTTO


INAIL Avviso formazione 2022

 

Risorse economiche destinate ai finanziamenti per la formazione, L’entità delle risorse previste è pari a euro 13.957.710,00. L’importo complessivo è ripartito in budget regionali/provinciali. AVVISO PUBBLICO DI FINANZIAMENTO DI INTERVENTI FORMATIVI E AGGIORNAMENTI TEMATICI A CONTENUTO PREVENZIONALE AI SENSI DELL’ART.9 DEL D.LGS. 81/2008 E S.M.I. Inail finanzia la realizzazione ed erogazione di interventi per … LEGGI TUTTO


ESPOSIZIONE ALTE TEMPERATURE AMBITO OCCUPAZIONALE

 

ESPOSIZIONE AD ALTE TEMPERATURE IN AMBITO OCCUPAZIONALE IL PROGETTO WORKLIMATE E LA PIATTAFORMA PREVISIONALE DI ALLERTA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI LEGATI ALL’ESPOSIZIONE AD ALTE TEMPERATURE IN AMBITO OCCUPAZIONALE. INAIL …LEGGI TUTTO


Bonus bollette da 600 euro

 

Per far fronte al caro bollette, le aziende private possono dare una mano ai propri dipendenti con il bonus bolletta. Con il decreto Aiuti Bis si concede alle aziende private la possibilità di erogare …LEGGI TUTTO


Stress, controllo e vigilanza, Campi elettromagnetici, PNRR

 

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 36 del 12 Ottobre 2022, Stress, controllo e vigilanza, Campi elettromagnetici, PNRR. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a …LEGGI TUTTO


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Newsletter 37 del 19 Ottobre 2022

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INAIL Relazione annuale 2021

I dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, i risultati economici conseguiti e le attività realizzate sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti sono stati presentati a Palazzo Montecitorio dal presidente Franco Bettoni.

Al netto dei contagi da Covid-19 di origine professionale, gli infortuni “tradizionali” denunciati sono aumentati del 20% e i casi mortali di quasi il 10%


“La ripresa delle attività produttive dopo la pandemia deve proseguire in accordo con l’esigenza primaria di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Lo ha detto questa mattina a Roma il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, in occasione della presentazione a Palazzo Montecitorio della Relazione annuale 2021, alla presenza del vicepresidente Paolo Lazzara, dei consiglieri di amministrazione Teresa ArmatoCesare Damiano e Francesca Maione, del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, del direttore generale Andrea Tardiola e della presidente del Collegio dei sindaci, Daniela Carlà.

Illustrando alla Presidenza della Camera dei deputati, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, e alle altre autorità presenti l’andamento di infortuni e malattie professionali che emerge dai dati dell’Istituto, le attività realizzate, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per il futuro, Bettoni ha citato il Capo dello Stato, che ha più volte richiamato la necessità di azzerare le morti sul lavoro, sottolineando che “l’Inail è pronto a fare la sua parte, aumentando gli investimenti sulla sicurezza e avvalendosi dei progressi compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica”.

“Per l’Italia – ha aggiunto – i fondi stanziati dall’Unione europea nell’ambito del programma Next Generation EU rappresentano un’occasione unica di sviluppo, investimenti e riforme”. Si tratta, infatti, di “un’opportunità imperdibile per rafforzare il processo di modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione, per potenziare le infrastrutture e le filiere produttive, e per migliorare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, puntando su formazione e cultura della sicurezza”.

“L’iniziativa più rilevante finalizzata all’obiettivo di garantire la centralità della sicurezza nella fase di ripresa indotta dal Pnrr – ha spiegato il presidente dell’Istituto – riguarda l’avvio di collaborazioni strutturate e permanenti con aziende o grandi gruppi industriali del Paese, impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano.

Le opere pubbliche

Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate nel campo delle infrastrutture e dell’ammodernamento dei processi produttivi, verso le nuove frontiere energetiche, tecnologiche e di sostenibilità sociale, richiedono infatti di moltiplicare le azioni di prevenzione per un efficace contrasto del fenomeno infortunistico”.

Pnrr

L’accordo pilota siglato lo scorso aprile dall’Inail con le Ferrovie dello Stato italiane, che avranno un ruolo centrale nella realizzazione delle opere previste dal Pnrr con investimenti complessivi pari a circa 15 miliardi di euro, è destinato a fare da apripista per ulteriori collaborazioni con altri grandi gruppi industriali, con l’obiettivo di “fare dei cantieri collegati al Recovery Plan il più grande laboratorio in Europa di innovazione e ricerca per la sicurezza”.

Piano Mirato di Prevenzione

I piani mirati di prevenzione per l’assistenza alle imprese: metodi, strumenti ed esperienze territoriali

INAIL 2022

Nella Strategia europea 2014 – 2020 sono illustrate le sfide fondamentali in materia di salute e sicurezza comuni tra tutti i paesi dell’UE.

Tale strategia ha individuato gli obiettivi e le azioni per rafforzare la capacità delle micro e piccole imprese nel mettere in atto misure per il controllo e la gestione dei rischi; migliorare la prevenzione delle malattie professionali affrontando i rischi attuali ed emergenti; far fronte al cambiamento demografico e all’impatto di questo sul mondo del lavoro.

L’approccio definito in ambito europeo si incardina nel contesto normativo italiano, dove il d.lgs. 81/2008 e il Piano nazionale di prevenzione (PNP) delineano la competenza delle istituzioni anche verso interventi che forniscano supporto alle aziende e indirizzi per le attività di prevenzione a livello regionale, locale e territoriale.

In linea con le indicazioni dei precedenti PNP, viene ribadita la necessità di sviluppare un’alleanza tra tutti gli attori coinvolti nella salute e sicurezza dei lavoratori ai fini di un’adeguata valutazione e gestione dei rischi.

Inoltre, l’attuale Piano configura il riconoscimento della salute quale processo complesso e dinamico che implica interdipendenza tra fattori e determinanti personali, socioeconomici e ambientali.

A tale scopo, si sottolinea l’importanza della collaborazione intersettoriale e della cooperazione in ambito istituzionale e scientifico attraverso la condivisione dei dati sia per le valutazioni epidemiologiche sia per la ricerca di soluzioni efficaci e la messa a punto di interventi mirati di prevenzione.

In merito all’attività di vigilanza, un chiaro obiettivo è quello di migliorarne la qualità e l’omogeneità anche attraverso l’incremento dell’utilizzo di strumenti di enforcement quali l’audit, l’adozione di programmi e accordi, le metodologie di controllo orientate a settori/rischi specifici.

In tal senso, l’approccio di tipo proattivo da parte degli organi istituzionali riconosce nel Piano mirato di prevenzione lo strumento in grado di organizzare in modo sinergico le attività di vigilanza e di assistenza alle imprese.

Il piano mirato, infatti, si configura come un modello territoriale partecipativo nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, da attivare nelle Regioni da parte dei Servizi di prevenzione delle Asl secondo lo standard di riferimento contenuto nel PNP 2020 – 2025 e approfondito nel presente lavoro.

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Protocollo INAIL – Scuole

Formazione di insegnanti e studenti sulla sicurezza sul lavoro.

La collaborazione tra Inail, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e Ispettorato nazionale del lavoro prevede la realizzazione di azioni congiunte per aumentare la consapevolezza del rischio nelle istituzioni scolastiche, a partire dai giovani impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Bettoni: “Questo accordo rafforza i nostri interventi per la diffusione della cultura della prevenzione

Attuare iniziative congiunte per la diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nelle istituzioni scolastiche. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto oggi dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dal direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, alla presenza del direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola. L’accordo prevede la realizzazione di azioni volte a sensibilizzare e supportare i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti sulla consapevolezza del rischio, attraverso interventi formativi e informativi.

Garantito anche l’aggiornamento per il mantenimento della qualifica di formatore-docente. Le iniziative al centro dell’accordo comprendono corsi di formazione rivolti ai docenti in possesso dei requisiti richiesti dal decreto interministeriale del 6 marzo 2013, per l’aggiornamento necessario al mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Le azioni di formazione e informazione destinate agli studenti, invece, coinvolgeranno in primo luogo quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), anche attraverso la messa a disposizione di strumenti volti ad affiancare le istituzioni scolastiche nell’assolvimento dei propri obblighi formativi nei confronti degli allievi equiparati a lavoratori in ambito scolastico e coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro.

Il ruolo dell’Istituto. A questo proposito, l’Inail si impegna ad adeguare, anche sotto il profilo normativo, il corso di formazione generale “Studiare il lavoro”. L’Istituto, inoltre, realizzerà azioni di supporto in relazione all’applicazione dei criteri previsti per l’individuazione dei docenti in possesso dei requisiti per l’erogazione della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di appartenenza, effettuerà gli interventi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori ed erogherà corsi di formazione in modalità di apprendimento a distanza.

“Le metodologie didattiche sono diversificate in relazione ai destinatari”. “Il protocollo – spiega il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – contribuisce in maniera significativa al rafforzamento del legame tra il contesto scolastico e quello lavorativo e consente di dare evidenza alle strategie di intervento che l’Istituto promuove da molti anni, in attuazione dei compiti attribuiti all’Inail dal Testo Unico del 2008, per favorire la diffusione della cultura della sicurezza anche nel mondo della scuola, mediante progetti, metodologie didattiche e percorsi formativi diversificati in relazione ai destinatari e avvalendosi di strumenti di comunicazione innovativi”.

“La sinergia tra istituzioni è la modalità più efficace per realizzare la nostra missione”. Esprimendo soddisfazione per il rinnovo della collaborazione pluriennale con il Ministero dell’Istruzione, che grazie all’accordo sottoscritto oggi si consolida con la partecipazione del Ministero del Lavoro e dell’Inl, Bettoni sottolinea come “la sinergia tra istituzioni costituisca una modalità per veicolare efficacemente i temi della prevenzione, rivolgendosi altresì agli studenti prossimi a inserirsi nel mondo del lavoro o coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

La programmazione delle attività affidata a un Comitato di coordinamento. La pianificazione, programmazione e organizzazione generale dei piani di attività da realizzare saranno svolte attraverso un Comitato di coordinamento composto da cinque rappresentanti, di cui due per il Ministero dell’Istruzione e uno a testa per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Inail e l’Inl.

Fonte INAIL.IT

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