MUD 2024, Credito d’imposta 5.0, DPI anticaduta

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News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 10 del 7 Marzo 2024

MUD 2024, Credito d’imposta 5.0, DPI anticaduta, Ambienti di lavoro, etichettatura batterie

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Ambienti di lavoro sani e sicuri nell’era digitale

Ambienti di lavoro sani e sicuri nell’era digitale, al via la campagna europea 2023-2025. Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale  2023-2025. Lavoro su piattaforma digitale Il lavoro su piattaforma …LEGGI TUTTO


MUD 2024

MUD 2024: la scadenza è il 1° luglio 2024. Gazzetta Ufficiale È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) del 2 marzo 2024, il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante …LEGGI TUTTO


Lavorare con i DPI anticaduta

Lavorare con i DPI anticaduta su terreni scoscesi. SUVA 2024 Punti essenziali I DPI anticaduta vanno usati nei casi in cui, inciampando o scivolando, si corre il rischio di cadere. …LEGGI TUTTO


Credito d’imposta transizione 5.0

Crediti d’imposta 5.0 fino al 45% ma serve una certificazione doppia. Credito imposta transizione 5.0. In GU il nuovo decreto PNRR: regole per snellire l’attuazione del piano di ripresa e …LEGGI TUTTO


Mase, chiarimenti su etichettatura batterie

Il Mase, in risposta ad interpello, fornisce chiarimenti in merito all’etichettatura delle batterie, con particolare riguardo alla corretta apposizione dei simboli. Indicazioni in merito a interpello ex art. 3-septies del …LEGGI TUTTO


Albo gestori ambientali, iscrizione obbligatoria

Le società di capitali di gestione rifiuti totalmente partecipate dai Comuni sono obbligate all’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali e possono avvalersi delle procedure semplificate. Interpello ambientale del Comune di Venegono …LEGGI TUTTO


Patente Sicurezza, radon, Whistleblowing, PostePay

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 9 del 27 Febbraio 2024 Patente Sicurezza, radon, Whistleblowing, PostePay In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a inviare una …LEGGI TUTTO


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Ambienti di lavoro sani e sicuri nell’era digitale

Ambienti di lavoro sani e sicuri nell’era digitale, al via la campagna europea 2023-2025. Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale  2023-2025.

Lavoro su piattaforma digitale

Il lavoro su piattaforma digitale crea nuove opportunità per le imprese e i lavoratori, ad esempio per le persone che potrebbero avere maggiori difficoltà ad accedere al mercato del lavoro tradizionale. In sintesi, esso implica qualsiasi tipo di lavoro fornito su una piattaforma digitale, attraverso di essa o per sua mediazione.

Il modello aziendale della piattaforma più comune è il mercato online per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Spesso riguarda posti di lavoro in occupazioni e settori quali quello dei trasporti (fattorini e tassisti), degli addetti alle pulizie e tuttofare (esposti a prodotti chimici e ad alto rischio di scivolate, inciampi e cadute).

I lavoratori delle piattaforme digitali sono gestiti da algoritmi che incidono sull’assegnazione dei compiti, sulla retribuzione e sulla raccolta di dati dei lavoratori che possono essere utilizzati per aumentare la sorveglianza.

I rischi per i lavoratori delle piattaforme digitali sono aumentati a causa dei rapporti di lavoro atipici con gli operatori delle piattaforme digitali. I lavoratori delle piattaforme digitali hanno inoltre un basso potere contrattuale e un basso controllo sul loro lavoro.

Ciò è ovvio nei settori delle consegne a domicilio e dei trasporti, in cui i lavoratori svolgono il lavoro sul posto, sono meno qualificati e soggetti a un elevato livello di controllo delle piattaforme.

I lavoratori delle piattaforme digitali devono inoltre far fronte all’isolamento, all’intensificazione del lavoro, a orari di lavoro prolungati e al monitoraggio e alla sorveglianza digitali che possono portare a elevati livelli di stress. Tuttavia, la loro posizione professionale limita il loro accesso alla protezione.

Poiché i lavoratori delle piattaforme digitali sono solitamente lavoratori autonomi, sono responsabili della propria SSL. Le piattaforme non sono obbligate ad adottare misure per aumentare la protezione dei loro lavoratori.

Lo sviluppo delle tecnologie digitali ha consentito nuove modalità di lavoro, fornite tramite o su piattaforme online. Rider, autisti, infermieri e grafici sono alcuni esempi di persone impegnate nel lavoro su piattaforma.

Se da un lato può rappresentare una fonte di reddito aggiuntiva o alternativa e un’opportunità per entrare nel mercato del lavoro per alcuni gruppi di lavoratori, dall’altro il lavoro su piattaforma digitale è legato a rischi e problematiche per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) che possono essere complessi da prevenire e gestire. Per affrontare questa sfida, i responsabili delle politiche, le piattaforme, i sindacati e i lavoratori devono unirsi per introdurre iniziative in materia di SSL e migliorare quelle esistenti.

Ambienti di lavoro sani e sicuri nell’era digitale, al via la campagna europea 2023-2025. Salute e sicurezza sul lavoro nell'era digitale.
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Contributi Formazione, AMBIENTI DI LAVORO, TRABATTELLI, AGENTI CHIMICI

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News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 3 del 19 Gennaio 2023

Contributi Formazione, AMBIENTI DI LAVORO, TRABATTELLI, AGENTI CHIMICI

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Enti di formazione. Contributi

 

Min.Lavoro: Legge n. 40/1987: aperti i termini per la presentazione delle istanze per l’anno 2023. Enti di formazione. Contributi Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali La Legge 40 del …LEGGI TUTTO


Bando Isi e Bando Bit Proroga

 

Proroga per Bandi INAIL Bando Isi 2021 Avviso: Prorogato al 10 febbraio 2023 il termine per l’upload della documentazione, di conseguenza gli elenchi cronologici definitivi vengono pubblicati entro il 21 …LEGGI TUTTO


AMBIENTI DI LAVORO RISCHIO ARCHITETTONICO

 

VALUTARE IL RISCHIO ARCHITETTONICO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. INAIL 2023 Progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza Volume 2. Pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale Campania. Presentazione Il progetto RAS, …LEGGI TUTTO


I TRABATTELLI

 

Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili. INAIL 2022,  TRABATTELLI. Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici. Introduzione I trabattelli vengono …LEGGI TUTTO


La rianimazione cardiopolmonare

 

La rianimazione cardiopolmonare come attività di promozione della cultura della salute e sicurezza nella scuola. INAIL 2023 INTRODUZIONE La promozione della cultura della salute e sicurezza dovrebbe essere divulgata a …LEGGI TUTTO


AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

 

BIOMARCATORI URINARI DI STRESS OSSIDATIVO E IL LORO RUOLO NEL BIOMONITORAGGIO DELL’ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI INAIL 2023 I ROS (Reactive Oxygen Species) e l’RNS (Reactive Nitrogen Species) causano danni … LEGGI TUTTO


Corso Antincendio dispense, Radiazioni, Garante Privacy

 

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 2 del 11 Gennaio 2023 Corso Antincendio dispense, Radiazioni, Garante Privacy. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a inviare …LEGGI TUTTO


Corso D.M. 2/9/2021

 

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica Corsi per addetti antincendio di cui al D.Lgs. 81/08 e al D.M. 2/9/2021. Supporti didattici …LEGGI TUTTO


D lgs 81 2023, Ambienti sanitari, Lavoro e alcol, Interpello.

 

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 1 del 03 Gennaio 2023 D lgs 81 2023, Ambienti sanitari, Lavoro e alcol, Interpello. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, …LEGGI TUTTO


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Newsletter 3 del 19 Gennaio 2023

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AMBIENTI DI LAVORO RISCHIO ARCHITETTONICO

VALUTARE IL RISCHIO ARCHITETTONICO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO.

INAIL 2023 Progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza Volume 2. Pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale Campania.

Presentazione

Il progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza, è il frutto di una Convenzione tra la Direzione regionale dell’Inail e l’area di ricerca LEAS del “LEAS Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale “R. d’Ambrosio” (LUPT)”. Obiettivo del progetto è rendere disponibili gratuitamente, alla comunità tecnica, una serie di manuali operativi sulle tematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro per la divulgazione dei risultati di studi e ricerche scientifiche sul miglioramento delle condizioni di lavoro in diversi contesti produttivi.

Inail – Direzione regionale Campania

A tale scopo si è prevista la pubblicazione di una serie di fascicoli monotematici di dimensioni contenute, che fosse in grado di presentare, in modo agevole e immediato, le metodologie e i protocolli risultati da attività di ricerca già condotte sul territorio, e realizzate dal Laboratorio di Ergonomia Applicata e Sperimentale del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con la Contarp (Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione) dell’Inail – Direzione regionale Campania, sul tema della prevenzione e della valutazione del rischio nell’ambiente di lavoro.

Redatti con un linguaggio semplice per facilitare l’impiego nella pratica degli strumenti proposti, ma al tempo stesso accurato, per garantire la corretta diffusione dei principi e delle tecniche e migliorare le capacità operative del pubblico di tecnici a cui sono rivolti, i fascicoli sono stati concepiti per contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione anche incrementando nei tecnici, che a vario titolo sono coinvolti nella prevenzione del rischio, il livello di consapevolezza diffusa di mezzi e metodi per la sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Sicurezza e ambiente costruito

La sicurezza è una condizione complessa perché coinvolge aspetti di natura diversa del sistema di lavoro, dal momento che questo è caratterizzato dall’interazione tra persone e mezzi che, nell’agire per perseguire scopi, operano in un particolare ambiente fisico e in un determinato contesto di regole e relazioni.

Ogni tipo di attività organizzata richiede l’impiego di spazi costruiti siano essi esterni o interni; la tipologia di tali spazi, la loro estensione, complessità tecnologica e ambientale sono evidentemente correlati alla natura delle attività insediate, alla loro dimensione e organizzazione. Le infrastrutture edilizie giocano un ruolo importante per la sicurezza e la salute dei lavoratori, poiché edifici e spazi di lavoro consentono e condizionano le attività e i comportamenti ad essi associati, al pari degli impianti e delle attrezzature rappresentando, nello stesso tempo, oltre al contesto fisico nel quale la produzione si realizza, anche veri e propri mezzi di supporto, necessari alla qualità e all’efficienza della produzione.

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Temperature elevate, Circolare INL

La circolare 4753 del 26/07/2022, rischi legati ai danni da calore fornisce ulteriori indicazioni operative ai fini di una più incisiva attività di prevenzione dei rischi da stress termico causato dalle ondate di calore.


Rischi da stress termico

“Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore. Strumenti preventivi e indicazioni operative”.

Per definizione, negli ambienti outdoor è impossibile attuare modifiche dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l’esposizione. In ragione della valutazione del rischio “microclima”, debbono essere, pertanto, predisposte opportune misure di prevenzione che permettano di ridurre al minimo i rischi connessi alle ondate di calore che possono incidere negativamente sullo svolgimento dell’attività lavorativa, provocando importanti conseguenze sulla salute, malesseri o anche infortuni.

Di conseguenza, qualora durante l’attività ispettiva si riscontri, nei settori in cui il rischio è maggiore (ad es. lavori all’aperto), l’assenza della valutazione del rischio specifico o delle misure di prevenzione da porre necessariamente in atto, si ritiene che si debba procedere non solo ad emettere il verbale di prescrizione ai sensi dell’art. 181, comma 1, del d.lgs. n. 81/2008, in combinato disposto con l’art. 28, co 2, lett. a) (assenza della valutazione del rischio “microclima”), ovvero lett. b) (mancata indicazione delle misure di prevenzione e protezione) del medesimo d.lgs., ma anche ad impartire un ordine di Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 55 del c.p.p.

Quest’ultimo comporta la sospensione immediata dei lavori o, nei confronti dei lavoratori interessati, delle attività lavorative prive di una valutazione del rischio specifico.

I lavori potranno riprendere non appena il datore di lavoro abbia adottato tutte le misure necessarie atte ad evitare/ridurre il rischio, in adempimento del verbale di prescrizione.

Qualora invece, durante l’accesso ispettivo, risulti che il datore di lavoro abbia proceduto alla valutazione del rischio e abbia individuato le misure di prevenzione e protezione, e tuttavia le stesse non siano rispettate, si procederà ad emettere un verbale di prescrizione nei confronti del preposto ai sensi dell’art. 19, co. 1, lett. a), per non aver vigilato “sulla osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

Nelle attività ricadenti nel campo di applicazione del Titolo IV del d. lgs 81/2008 (cantieri temporanei o mobili), il Coordinatore per la progettazione, qualora previsto, all’atto dell’elaborazione del Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) dovrà prendere in considerazione anche il rischio microclima, in quanto le misure di prevenzione e protezione da attuare incidono sull’organizzazione del cantiere, sul suo allestimento, sulle lavorazioni e la loro interferenza (cfr. allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) d.lgs. n. 81/2008).

Nell’ambito del PSC potranno, pertanto, essere previste misure di prevenzione idonee al fine di ridurre il rischio come, ad esempio, la presenza di aree di ristoro adeguate alle pause, la variazione dell’inizio delle lavorazioni, ecc.

Anche i datori di lavoro delle ditte in appalto dovranno prevedere, all’interno dei relativi POS, misure specifiche di organizzazione delle lavorazioni in cantiere, quali, ad esempio, l’idoneità dei DPI alla stagione in corso, la possibilità di pause o l’anticipo/posticipo delle lavorazioni, la fornitura di bevande, l’accesso all’ombra, ecc., come previsto dall’art. 96, co 1, lett. d), d.lgs. n. 81/2008.

Pertanto il Coordinatore per l’esecuzione, nell’ambito dei compiti ad esso attribuiti, dovrà verificare l’applicazione delle misure individuate nel PSC da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi e la presenza delle stesse misure nei relativi POS, provvedendo anche alla sospensione dei lavori per condizioni meteoclimatiche che possano configurare la presenza di un “pericolo grave e imminente” per la salute e la sicurezza dei lavoratori (art. 92, co 1 lett. f), d.lgs. n. 81/2008).

Nel corso della vigilanza, l’ispettore avrà quindi cura di verificare la presenza della suddetta valutazione nel PSC (ove previsto) e nei vari POS.

Laddove si riscontri la carenza della valutazione del rischio “microclima” e delle relative misure di prevenzione nell’ambito del PSC, si procederà alla redazione del verbale di prescrizione nei confronti del CSE ai sensi dell’art. 92, co 1, lett. b) del d.lgs. n. 81/2008 per non aver adeguato il PSC in relazione al rischio microclimatico e/o per non aver individuato le misure di prevenzione.

Se la suddetta valutazione non è presente nei POS, il verbale di prescrizione sarà emesso nei confronti del datore di lavoro, ai sensi dell’art. 96, co 1, lett. d) del d.lgs. n. 81/2008, per non aver curato “la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche”, e nei confronti del CSE, qualora il rischio sia stato valutato nel PSC, per non aver verificato “l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all’articolo 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo”, ai sensi dell’art. 92, co 1, lett. b) del d.lgs. n. 81/2008.

Nei confronti dell’impresa affidataria, laddove essa sia presente, dovrà anche essere accertato l’adempimento dell’obbligo di cui all’art. 97, co 1, d.lgs. n. 81/2008 (“verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento”) e di cui al successivo comma 3, lett. b), del medesimo articolo (“verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione”) emettendo, in caso di accertato inadempimento, apposito verbale di prescrizione ai sensi del d.lgs. n. 758 del 1994.

Qualora, infine, sia nell’ambito del PSC, ove previsto, sia nell’ambito del POS sia stato valutato il rischio “microclima” e siano state individuate le relative misure di prevenzione, e tuttavia le stesse non siano rispettate, il verbale di prescrizione andrà emesso nei confronti del preposto ai sensi dell’art. 19, co. 1, lett. a), per non aver vigilato “sulla osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

Titolo IV

Nelle attività ricadenti nel campo di applicazione del Titolo IV del d. lgs 81/2008 (cantieri temporanei o mobili), il Coordinatore per la progettazione, qualora previsto, all’atto dell’elaborazione del Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) dovrà prendere in considerazione anche il rischio microclima, in quanto le misure di prevenzione e protezione da attuare incidono sull’organizzazione del cantiere, sul suo allestimento, sulle lavorazioni e la loro interferenza (cfr. allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) d.lgs. n. 81/2008).

Nell’ambito del PSC potranno, pertanto, essere previste misure di prevenzione idonee al fine di ridurre il rischio come, ad esempio, la presenza di aree di ristoro adeguate alle pause, la variazione dell’inizio delle lavorazioni, ecc.

Anche i datori di lavoro delle ditte in appalto dovranno prevedere, all’interno dei relativi POS, misure specifiche di organizzazione delle lavorazioni in cantiere, quali, ad esempio, l’idoneità dei DPI alla stagione in corso, la possibilità di pause o l’anticipo/posticipo delle lavorazioni, la fornitura di bevande, l’accesso all’ombra, ecc., come previsto dall’art. 96, co 1, lett. d), d.lgs. n. 81/2008.

Coordinatore per l’esecuzione

Pertanto il Coordinatore per l’esecuzione, nell’ambito dei compiti ad esso attribuiti, dovrà verificare l’applicazione delle misure individuate nel PSC da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi e la presenza delle stesse misure nei relativi POS, provvedendo anche alla sospensione dei lavori per condizioni meteoclimatiche che possano configurare la presenza di un “pericolo grave e imminente” per la salute e la sicurezza dei lavoratori (art. 92, co 1 lett. f), d.lgs. n. 81/2008).

Nel corso della vigilanza, l’ispettore avrà quindi cura di verificare la presenza della suddetta valutazione nel PSC (ove previsto) e nei vari POS.

Laddove si riscontri la carenza della valutazione del rischio “microclima” e delle relative misure di prevenzione nell’ambito del PSC, si procederà alla redazione del verbale di prescrizione nei confronti del CSE ai sensi dell’art. 92, co 1, lett. b) del d.lgs. n. 81/2008 per non aver adeguato il PSC in relazione al rischio microclimatico e/o per non aver individuato le misure di prevenzione.

Se la suddetta valutazione non è presente nei POS, il verbale di prescrizione sarà emesso nei confronti del datore di lavoro, ai sensi dell’art. 96, co 1, lett. d) del d.lgs. n. 81/2008, per non aver curato “la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche”, e nei confronti del CSE, qualora il rischio sia stato valutato nel PSC, per non aver verificato “l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all’articolo 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo”, ai sensi dell’art. 92, co 1, lett. b) del d.lgs. n. 81/2008.

Nei confronti dell’impresa affidataria, laddove essa sia presente, dovrà anche essere accertato l’adempimento dell’obbligo di cui all’art. 97, co 1, d.lgs. n. 81/2008 (“verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento”) e di cui al successivo comma 3, lett. b), del medesimo articolo (“verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione”) emettendo, in caso di accertato inadempimento, apposito verbale di prescrizione ai sensi del d.lgs. n. 758 del 1994.

Qualora, infine, sia nell’ambito del PSC, ove previsto, sia nell’ambito del POS sia stato valutato il rischio “microclima” e siano state individuate le relative misure di prevenzione, e tuttavia le stesse non siano rispettate, il verbale di prescrizione andrà emesso nei confronti del preposto ai sensi dell’art. 19, co. 1, lett. a), per non aver vigilato “sulla osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.


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Misure delle vibrazioni in ambienti di lavoro

Misure delle vibrazioni in ambienti di lavoro e problematiche tecniche

Materiali didattici dei corsi webinar organizzati dalla Regione Toscana nell’ambito dell’accordo di collaborazione INAIL – Regione Toscana per lo sviluppo e la diffusione del Portale Agenti Fisici


Dott. Nicola Stacchini Azienda U.S.L. Toscana Sud Est Laboratorio di Sanità Pubblica Area Vasta Toscana Sud Est

Tipologie Strumenti
Tipologie Strumenti

Tipologie di trasduttori

Accelerometri in carica (rilevatori piezoelettrici che necessitano di una amplificazione esterna).
• Accelerometri “ICP” (rilevatori piezoelettrici con all’interno un circuito miniaturizzato amplificatore non necessitano di amplificazione esterna).
• Accelerometri “mems” ultima generazione.

Adattatori per Vibrazioni Mano-Braccio
Misure delle vibrazioni Mano/Braccio
Misure delle vibrazioni Corpo Intero
Misure delle vibrazioni: calibrazione
Misure di esposizione mano braccio utensili lavorazione marmo
Misure di esposizione mano braccio taglio con motosega
Misure di Vibrazioni Trapani Dentisti
Misure Pezzo Impugnato
Strategia di misura
Pezzo IMPUGNATO pulimentatura metalli
Indagine vibrazioni HA macchine per tatoo
Misure di esposizione corpo intero
Misure Corpo Interno su Carrello elevatore

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6 modi per essere più attivi sul lavoro

La percentuale maggiore della popolazione attiva nel mondo occupa circa nove ore al giorno, 5 giorni alla settimana.

Se il lavoro non richiede di sederti a una scrivania, ci sono conferenze e riunioni settimanali che ti costringeranno a stare seduto per lunghe ore. E poiché molto probabilmente guiderai a casa o prenderai un autobus/treno, hai ancora un’altra ora di tempo giornaliero in sedia. In questa luce, è necessario trovare modi efficaci per darsi una tonificazione muscolare sufficiente per una vita migliore e più attiva.

Ci sono tonnellate di rischi per la salute che sparano da tempo prolungato sulla sedia. Per cominciare, stare seduti per periodi prolungati è tra i fattori chiave che contribuiscono ai casi di obesità tra gli americani di mezza età. Altri rischi includono disturbi cardiaci, cancro e diabete di tipo 2. Questi rischi sono principalmente il risultato del rallentamento del metabolismo del tuo corpo: più il tuo corpo è inattivo, più lento diventa il suo metabolismo. Il metabolismo lento significa una scarsa scomposizione del grasso corporeo, una ridotta capacità di regolare lo zucchero corporeo e una pressione corporea irregolare.

Se stai cercando modi per inserire l’attività fisica nella tua giornata di lavoro, ecco 6 metodi collaudati per trasformare ogni giornata di lavoro in un mini-allenamento attivo:

Prova le flessioni sulla sedia
Hai bisogno di una sedia da ufficio con ruote e uno spazio sul pavimento che permetta alla sedia di muoversi liberamente e facilmente. Detto questo, vai avanti e siediti al centro della sedia in modo che la tua schiena non si appoggi allo schienale della sedia. Ora piegati leggermente in avanti finché non senti che il tuo petto è a circa 2 pollici dall’abbracciare la tua scrivania.

Con i gomiti leggermente piegati lungo i lati del corpo, senza regolare la posizione del torace o della sedia, allunga la mano verso la scrivania o qualsiasi altro oggetto ingombrante e largo fino alle spalle sulla scrivania. Afferra l’oggetto con entrambe le mani e inizia a spostare indietro la sedia senza regolare la posizione del tuo corpo, finché le braccia non sono estese al massimo. Ripetere l’operazione per almeno 15 volte al giorno per una parte superiore del corpo più forte. Questo semplice esercizio allena tricipiti, pettorali, muscoli delle spalle, bicipiti e quasi tutti i muscoli centrali della parte superiore del corpo.

Abbandona la macchina
Se hai bisogno di una rivista mentre sei al lavoro, vai al negozio di riviste a pochi isolati dal tuo ufficio. Se vivi nelle vicinanze in modo da poter comodamente andare e tornare dal lavoro a piedi, fallo con tutti i mezzi. Se vivi lontano dal posto di lavoro ma non troppo lontano per una bicicletta, ti preghiamo di andare al lavoro in bicicletta il più spesso possibile.

Andare in bicicletta brucia quasi tante calorie quanto fare jogging e sottopone le articolazioni a uno stress significativamente inferiore. Migliora anche la tua forma fisica cardiovascolare e aerobica, aiuta a costruire i muscoli della parte superiore del corpo e delle gambe, migliora la coordinazione del corpo e abbassa la pressione sanguigna, tra gli altri vantaggi. Vai avanti e acquista una bicicletta o anche una bicicletta elettrica per un giro più attivo al lavoro.

Prendi le scale
Questo dovrebbe essere ovvio. O è? Milioni di lavoratori scelgono di prendere l’ascensore invece di fare la cosa più ovvia : fare le scale . Credimi, preferiresti salire le scale per dieci minuti e scendere per altri dieci piuttosto che prendere un ascensore. Brucerai oltre 300 calorie per fare “l’ovvio”.

Inclina quel bacino
Come con le flessioni, fare il bacino è semplice. Posizionarsi al centro della sedia e assicurarsi che i piedi poggino sul pavimento facilmente e il più piatto possibile. Non che le gambe NON DEVONO muoversi durante questo esercizio. Ora tira fuori il sedere e metti le mani sul bordo della scrivania. Da quella posizione, senza muovere le gambe o le braccia, tira lentamente i fianchi in avanti in modo che poggino sotto lo stomaco. Se lo stai facendo bene, il sedere si sarà automaticamente spostato di nuovo sotto la parte superiore del corpo. Mantieni questa posizione per mezzo minuto e poi ripeti la procedura. Fallo per 20 volte consecutive, quante più volte puoi durante il giorno. Questo esercizio ti aiuta con la flessibilità.

Alzati regolarmente e muoviti di più
Un altro ovvio: rompi la routine monotona di 8 ore seduto alzandoti ogni 30 minuti. Devi stare in piedi per almeno 2 ore durante la giornata lavorativa per migliorare la salute vascolare. Trova dei motivi per andare da un collega. Non gettare oggetti in giro o rotolare sulla sedia. Non limitarti a inviare un’e-mail o un SMS a un collega. Alzati e vai al loro ufficio. Puoi persino acquistare una scrivania in piedi da utilizzare quando invii e-mail, pinzatura di documenti o durante la digitazione sul tuo computer.

Sfrutta al meglio la tua pausa pranzo
L’ora di pranzo non dovrebbe essere il momento di chattare su WhatsApp o controllare Instagram e rispondere alle e-mail. Fai una vera pausa fuori dall’ufficio, mettiti attivo mentre ci sei. Inoltre, se trovi un po’ di tempo extra per essere creativo e metti delle luci di coltivazione per i tuoi fiori o piante vicino alla tua scrivania, mettere delle belle piante vicino alla tua scrivania ti gioverà solo. Questo ti darà una sensazione di freschezza. Ti sentirai meglio, energizzato e rinfrescato per la restante metà della giornata.

Conclusione

Non sarà facile ottenere una routine di lavoro attiva quando il tuo lavoro richiede di fare il contrario. Richiederà resilienza, impegno e resilienza da parte tua. Inizia in piccolo e sali gradualmente. Molte persone l’hanno fatto prima di te. Anche tu puoi!