La digitalizzazione post COVID

I Servizi per il lavoro. La digitalizzazione post COVID

Il percorso di potenziamento dei Servizi per il lavoro, avviato con il DM n. 74/19, prima, quindi con il DM n. 59/20, ha visto tra i suoi asset principali quello dell’adeguamento delle dotazioni infrastrutturali. Ciò si è reso evidente nel periodo 2020-2021, caratterizzato dall’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da COVID-19, che ha comportato la chiusura dei CPI e l’erogazione da remoto dei servizi.

Le lezioni apprese da questa esperienza sono state valorizzate nella pianificazione del Programma GOL, in riferimento alle dotazioni e alle reti informatiche dei CPI.

Il monitoraggio effettuato da ANPAL nel corso del 2022 mostra che il 73,6% dei CPI ha tratto vantaggio dagli investimenti predisposti per l’adeguamento della dotazione informatica, anche se in modo non uniforme sul territorio nazionale (solo Puglia, Umbria, Valle d’Aosta detengono i propri Centri adeguati al 100% dal punto di vista informatico).

Complessivamente, la percentuale dei CPI con una dotazione informatica adeguata è passata dal 46% del 2017 al 61% del 2022: le Regioni che mostrano le migliori percentuali di adeguatezza sono quelle che hanno effettuato il numero maggiore di interventi proprio in quest’ultimo anno. Tuttavia, vi sono alcune Regioni (tra cui il Lazio) che, nonostante gli investimenti effettuati in nuove dotazioni informatiche, detengono meno della metà dei propri CPI effettivamente adeguati.

Nel complesso, la quota di CPI che durante la pandemia è riuscita a compensare il disagio provocato dalla chiusura completa o parziale degli uffici con l’utilizzo di sistemi online per realizzare servizi agli utenti, è pari al 60,3%. La restante quota (39,7%) non ha fatto ricorso a soluzioni tecnologiche (specie nelle aree del Mezzogiorno) a causa delle scarse competenze informatiche dell’utenza.

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L’utilizzo sempre più frequente di piattaforme online per la realizzazione di servizi normalmente erogati in presenza ha portato a un’esigenza di evoluzione delle infrastrutture tecnologiche ICT nei CPI.

Bando digitalizzazione imprese

Contributi per la digitalizzazione delle imprese del TURISMO e di ALTRI SETTORI

La Camera di Commercio di Salerno ha approvato il “Bando PID voucher digitali Impresa 4.0 – Anno 2022 – II Sessione” con cui eroga contributi per favorire la digitalizzazione delle imprese del settore TURISMO e di ALTRI SETTORI.

Le risorse messe a disposizione, pari a euro 700.000 sono ripartite in due misure: progetti condivisi da più imprese (da 3 a 20) e progetti presentati da singole imprese.

spese ammissibili

Le spese ammissibili possono riguardare sia servizi di consulenza progettuale e applicativa, sia l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali. Tali spese dovranno essere funzionali all’introduzione delle tecnologie abilitanti quali, a titolo esemplificativo, robotica, manifattura additiva e stampa 3D, internet delle cose e delle macchine; cloud, cyber security, big data, intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata, realtà virtuale, ricostruzioni 3D e altre, meglio specificate nell’apposito elenco indicato nel bando.

Il contributo massimo – concesso sotto forma di un voucher – è pari a euro 50.000,00 complessivi per le imprese aggregate e pari a euro 10.000,00 per le singole imprese.

BANDO digitalizzazione

Le richieste devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, nell’ambito del sistema WebTelemaco di Infocamere – Servizi e-gov (clicca qui per accedere), dalle ore 10:00 del 28/11/2022 alle ore 21:00 del 28/12/2022.

BANDO digitalizzazione (clicca per scaricarlo)


MODULISTICA PER LA CONCESSIONE

Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:

trasporto, vitto e alloggio;
servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o
commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile,
legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria;
servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.

Contributi digitalizzazione Salerno

Contributi per favorire la digitalizzazione delle imprese femminili e giovanili

La Camera di Commercio di Salerno ha approvato il “Bando PID voucher digitali I4.0 – Anno 2022” con cui eroga contributi per favorire la digitalizzazione delle imprese femminili e giovanili salernitane.

Le risorse messe a disposizione, pari a euro 761.728,95 sono ripartite in due misure: progetti condivisi da più imprese (da 3 a 20) e presentati da singole imprese e suddivise in due destinazioni (settore turistico e altri settori).

Spese ammissibili

Le spese ammissibili possono riguardare sia servizi di consulenza progettuale e applicativa, sia l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali. Tali spese dovranno essere funzionali all’introduzione delle tecnologie abilitanti quali, a titolo esemplificativo, robotica, manifattura additiva e stampa 3D, internet delle cose e delle macchine; cloud, cyber security, big data, intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata, realtà virtuale, ricostruzioni 3D e altre, meglio specificate nell’apposito elenco indicato nel bando.

Contributo digitalizzazione

Il contributo massimo – concesso sotto forma di un voucher – è pari a euro 50.000,00 complessivi per le imprese aggregate e pari a euro 10.000,00 per le singole imprese.

SCADENZA

Le richieste devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, nell’ambito del sistema WebTelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 10:00 di giovedì 15 settembre 2022 fino alle ore 21.00 di lunedì 31 ottobre 2022 (salvo esaurimento anticipato delle risorse).

BANDO (clicca per scaricarlo)


Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Bando le imprese che, alla data del 31/7/2022 e fino alla concessione dell’aiuto, presentino i seguenti requisiti:

a) siano Micro o Piccole o Medie imprese come definite dall’Allegato 1 del regolamento UE n. 651/20143;
b) appartengano alle seguenti categorie: IMPRESE FEMMINILI, IMPRESE GIOVANILI

Edifici salute e sicurezza sul lavoro

Gli edifici di domani: quali problemi di salute e sicurezza sul lavoro?


Documento INRS tradotto in Italiano


Nel 2019, il centro scientifico e tecnico francese per l’edilizia (CSTB) e l’agenzia francese per la transizione ecologica (Ademe) hanno avviato un approccio prospettico volto ad aiutare gli operatori del settore edile ad anticipare i cambiamenti imminenti.

All’inizio del 2021, questo approccio chiamato “Insieme immaginiamo gli edifici di domani ”messo a disposizione di questi attori una “cassetta degli attrezzi prospettica” che raccoglie una serie di 22 schede variabili che coprono i principali fattori di cambiamento e formulano ipotesi di sviluppo contrastanti, nonché quattro scenari di proiezione per il 2050.

Questi quattro scenari e il lavoro svolto nell’ambito di immaginare hanno permesso di evidenziare i driver di trasformazione del settore già in atto ma che diventeranno molto più determinanti negli anni a venire, questo in tre aree: digitalizzazione, transizione ambientale e industrializzazione.

Le influenze di questi diversi fattori sono più o meno forti a seconda degli scenari e possono assumere varie forme, ma sono essenziali come determinanti dei cambiamenti nel settore, con implicazioni per la SSL. Per ciascun dominio sono state selezionate due mutazioni a causa della loro influenza sulle condizioni di lavoro.

Digitalizzazione

Il settore risente del boom dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), che interessa tutti i settori. Questa digitalizzazione del settore è molto trasversale e si riflette in particolare su innovazioni atte a trasformare l’organizzazione del lavoro (costruzioni e ristrutturazioni). Il gruppo ne ha selezionati due per illustrare la loro influenza sulle condizioni di lavoro: da un lato, i possibili effetti dell’implementazione del BIM, dall’altro, quelli della platformizzazione di alcune attività, in particolare nelle opere di rifinitura.

Transizione ambientale

L’edificio è particolarmente interessato dagli sviluppi legati alla transizione ambientale. Gli obiettivi assegnati, e che continueranno, sono molteplici:

ridurre le emissioni di CO2, riducendo il consumo energetico degli edifici, limitando l’artificializzazione dei suoli, adattando gli edifici ai rischi climatici più frequenti, trovando soluzioni per fornire carenze di determinati materiali, riducendo il volume dei rifiuti finali… Qui vengono sviluppate due sfide per illustrare le implicazioni di i cambiamenti in arrivo sull’organizzazione del settore e sulle condizioni di lavoro: la riqualificazione energetica degli edifici e lo sviluppo di un’economia circolare.

Industrializzazione del settore

La combinazione delle nuove opportunità offerte dal progresso tecnologico e dai vincoli del settore edile (assunzione, requisiti di qualità) incoraggiano i professionisti a sviluppare soluzioni per migliorare la propria produttività. Queste innovazioni tecniche spesso comportano cambiamenti organizzativi. I processi di costruzione sono sempre più vicini a quelli dell’industria. Questa questione dell’industrializzazione viene affrontata attraverso due fenomeni: lo sviluppo della costruzione fuori sito e l’emergere della robotizzazione.

I rischi professionali relativi alle trasformazioni edilizie sono presentati in forma sintetica

Problemi muscoloscheletrici
Rischi di caduta
Rischi chimici
Rischi psicosociali

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cibersicurezza e assunzioni

Documenti di discussione sul futuro del lavoro: cibersicurezza e assunzioni


L’UE sta adottando misure per affrontare le sfide in materia di cibersicurezza.

  • accrescere la ciberresilienza
  • combattere la criminalità informatica
  • rafforzare la diplomazia informatica
  • intensificare la ciberdifesa
  • promuovere la ricerca e l’innovazione
  • proteggere le infrastrutture critiche

Gli attacchi informatici e la criminalità informatica stanno aumentando in tutta Europa in termini sia di quantità che di sofisticazione. Una tendenza destinata a crescere in futuro, visto che si prevede che 22,3 miliardi di dispositivi in tutto il mondo saranno collegati all’internet delle cose entro il 2024.

L’integrazione della salute e sicurezza sul lavoro nelle nuove tendenze aziendali, come la cibersicurezza e l’assunzione elettronica, ha i propri vantaggi sia per le aziende sia per i lavoratori.

I costi globali della cibersicurezza raggiungeranno i 10 500 miliardi di USD entro il 2025.

Sebbene il furto di dati importanti sia la preoccupazione più ovvia, anche gli attacchi informatici possono mettere in pericolo i lavoratori. Tra i rischi figurano anche la pirateria informatica che in modo doloso assume il controllo dei processi di produzione o prende di mira robot industriali e veicoli autonomi. Le aziende che valutano la propria esposizione a questo tipo di minacce devono quindi considerare anche i nuovi rischi emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Nel frattempo la digitalizzazione sta cambiando il futuro del settore delle assunzioni, il modo in cui troviamo lavoro e le aspettative nei confronti di dipendenti e datori di lavoro.

Più di recente, la protezione dei lavoratori dalla COVID-19 ha evidenziato l’importanza delle politiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro per attrarre nuovo personale.

Nell’esaminare gli effetti di un attacco informatico non si presta sufficiente attenzione agli aspetti legati alla salute fisica e mentale dei lavoratori, quali lesioni e problemi psicosociali, perché un attacco informatico è visto come una minaccia esterna, mentre la salute e la sicurezza sono gestite internamente. Per far fronte agli attacchi informatici, le organizzazioni devono integrare la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) nella valutazione del rischio connesso alla cibersicurezza.
Questo documento di discussione esamina i rischi per la SSL associati alle minacce informatiche e presenta un approccio olistico alla cibersicurezza.
Ad esempio, la consapevolezza di tutte le parti interessate, dagli operatori di SSL ai responsabili della sicurezza informatica, è fondamentale per combattere la cibercriminalità.

Leggi qui i documenti di discussione Integrare la salute e sicurezza sul lavoro nella valutazione dei rischi connessi alla cibersicurezza e La salute e sicurezza sul lavoro: un fattore chiave per attrarre nuovo personale.

Fonte https://osha.europa.eu/

Napo digitalizzazione sicura

Il futuro è già presente e i luoghi di lavoro si stanno adattando alle nuove modalità di lavoro e alle nuove tecnologie.

Napo vuole che questa transizione sia quanto più possibile sicura e sana, cogliendo le opportunità e superando le sfide per un ambiente di lavoro migliore.

L’automazione, i robot cooperativi o gli esoscheletri possono migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro se correttamente attuati, gestiti e mantenuti in efficienza. Una digitalizzazione centrata sull’essere umano è la chiave e Napo chiarisce questo messaggio ai suoi manager e colleghi.

Napo si occupa questa volta di robotica e di automazione dei processi produttivi. Gli argomenti sui quali richiama l’attenzione sono:

  • digitalizzazione centrata sull’essere umano;
    robotica cooperativa;
    rischio incidente sulla linea produttiva;
    manutenzione;
    progettazione non corretta;
    esoscheletri;
    la necessità di una transizione sicura e sana.

Categorie:
ICT/digitalisation
Prevenzione degli infortuni
Manutenzione
Ergonomia

DMS, digitalizzazione del lavoro

La digitalizzazione del lavoro: rischi psicosociali e disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati

disturbi muscoloscheletrici (DMS)

La digitalizzazione dell’economia ha modificato la natura del lavoro mediante il telelavoro, il lavoro su piattaforma digitale e il lavoro mobile basato sulle tecnologia dell’informazione e della comunicazione (TIC).

Quando è scoppiata la pandemia di COVID-19, molti europei hanno iniziato a lavorare da casa a seguito delle misure di distanziamento sociale adottate.

Questo articolo esamina l’effetto della digitalizzazione sulla forza lavoro europea e sui fattori di rischio psicosociali (ad esempio stress lavorativo, carico di lavoro e equilibrio tra vita professionale e vita privata) nonché fisici (ad esempio compiti ripetitivi, postura) in materia di disturbi muscoloscheletrici. Illustra poi come prevenire tali disturbi e promuovere la salute e il benessere sul luogo di lavoro.


La digitalizzazione dell’economia è un fenomeno complesso e proteiforme che copre un’ampia gamma di posti di lavoro e condizioni di lavoro a seguito della diffusione della robotizzazione in tutte le sue forme (materiale e virtuale), nuove forme di lavoro (es. lavoro a distanza e lavoro virtuale compreso il telelavoro), nuove forme di occupazione o ‘piattaformazione’ delle forme di lavoro ‘standard’ dei dipendenti/datori di lavoro (es. piattaforme digitali per ‘intermediare’ tra singoli fornitori (lavoratori piattaforma) e acquirenti di lavoro, o per assegnare compiti ai dipendenti e monitorarne le prestazioni) e nuovi modelli di business (es. l’economia della piattaforma) (Degryse, 2017; Bérastégui, 2021).

A seconda del ritmo di adozione dell’automazione, il 22 % delle attuali attività lavorative (equivalenti a 53 milioni di posti di lavoro) nell’UE potrebbe essere automatizzato entro il 2030, ipotizzando uno scenario intermedio.

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