Criptovalute e Redditi 2024

Il modello Redditi del 2024 è predisposto per l’Imposta sul valore delle cripto-attività. Criptovalute e Redditi 2024.

L’articolo 1, comma 146, della Legge numero 197/2022, la Legge di bilancio 2023, ha previsto una nuova imposta, l’Imposta sul valore delle cripto-attività, da applicarsi al posto dell’imposta di bollo, a prescindere dal fatto che gli investimenti in cripto-attività siano soggetti, o meno, a monitoraggio fiscale.

L’Imposta sul valore delle cripto-attività è dovuta nella misura del 2 per mille, come l’imposta di bollo che sostituisce, da versare o tramite intermediario residente oppure, in sua assenza, tramite autoliquidazione in sede di dichiarazione, secondo le tempistiche e le modalità previste per le imposte sui Redditi. Come puntualizzato dalla prassi nella Risoluzione 36/E del 2023, il codice tributo da utilizzare, per il versamento tramite F24, è il codice 1727.

Novità fiscali, tasse e dichiarazione sulle criptovalute

Nel corso del 2023, il governo italiano ha introdotto una serie di novità fiscali per la tassazione delle criptovalute, cercando di trovare un equilibrio tra incentivare l’innovazione e la diffusione e garantire a contempo una corretta ed equa tassazione.

La Legge di Bilancio 2023, valida anche per il 2024, ha regolarizzato la tassazione delle criptovalute con diverse novità sia per le persone fisiche, sia per le imprese.

Sono tante le novità, come del resto si evince anche dalla lettura della Circolare n. 30/E/2023 dell’Agenzia delle Entrate, che impattano sulla vita di migliaia di persone, semplici appassionati e talvolta investitori. Le principali news nel dettaglio riguardano:

  • La tassazione sulle plusvalenze collegate alle criptovalute;
  • Dichiarazione dei redditi ai fini del monitoraggio delle criptovalute;
  • Sanatoria per mancata dichiarazione delle criptovalute.

Il reddito generato dagli investimenti in criptovalute è sottoposto ad una tassazione pari al 26%, confermata anche dalla Legge di bilancio, sulle plusvalenze o rendimenti ottenuti superiori ai 2000€ nel periodo d’imposta.

A differenza del passato quindi la soglia dei 2 mila euro diventa fondamentale e comporta sicuramente un peggioramento rispetto alla precedente disciplina.

Superata tale soglia, sono tassati i proventi e le plusvalenze derivanti dalle seguenti operazioni in cripto-attività:

  • cessioni a pronti, rimborso o permuta di cripto-attività aventi diverse caratteristiche e funzioni;
  • cessioni a titolo oneroso di utility token, vale a dire dei rapporti da cui deriva il diritto di acquistare a termine (quando sarà disponibile) il prodotto o il servizio. Non costituisce reddito l’acquisto del bene o servizio a prezzo scontato per effetto dell’esercizio del diritto;
  • attività di staking;
  • cessione a “termine” di criptovalute o di cripto-attività che non costituiscono strumenti finanziari in forma digitale;
  • cessione di NFT già “emessi”.

Criptovalute e Redditi 2024.

Smartphone ascolta e offre pubblicità mirate

Gli smartphone ascoltano gli utenti ’ Conversazioni per pubblicità mirata?  Qualche volta sembra che lo smartphone ci spii. Si parla di un argomento specifico e, a stretto giro, si cominciano a veder apparire pubblicità su quella stessa tematica. Com’è possibile? È forse il microfono del dispositivo mobile che raccoglie ciò di cui si parla? Lo smartphone ascolta e trasferisce i dati a società specializzate?

Ma è davvero? Bene, non è un caso che l’oggetto a cui eri interessato fosse lo stesso con cui sei stato preso di mira.

Ma ciò non significa che il tuo dispositivo stia effettivamente ascoltando il tuo conversazioni — non è necessario. C’è una buona probabilità che tu stia già dando tutte le informazioni di cui ha bisogno.

Smartphone ascolta e offre pubblicità mirate. Gli smartphone ascoltano gli utenti ’ Conversazioni per pubblicità mirata?  lo smartphone spia.


I telefoni possono sentire?

La maggior parte di noi regolarmente rivelare il nostro informazioni su una vasta gamma di siti Web e app. Lo facciamo quando concediamo loro determinate autorizzazioni o consentiamo a “ cookie ” di tracciare le nostre attività online.

I cosiddetti “ cookie proprietari ” consentono ai siti Web di “ ricordare ” alcuni dettagli sulla nostra interazione con il sito. Ad esempio, i cookie di accesso ti consentono di salvare i tuoi dati di accesso in modo da non doverli reinserire ogni volta.

I cookie di terze parti, tuttavia, sono creati da domini esterni al sito che stai visitando. La terza parte sarà spesso una società di marketing in collaborazione con il sito Web o l’app di prima parte.

Quest’ultimo ospiterà gli annunci del marketer e gli garantirà l’accesso ai dati che raccoglie da te ( che gli avrai dato il permesso di fare – forse facendo clic su un popup dall’aspetto innocuo).

Pertanto, l’inserzionista può creare un quadro della tua vita: le tue routine vogliono e hanno bisogno. Queste aziende cercano costantemente di valutare la popolarità dei loro prodotti e come questo varia in base a fattori come l’età, il sesso, l’altezza, il peso, il lavoro e gli hobby di un cliente.

Dietro le quinte

Esistono diverse tecniche di apprendimento automatico nell’intelligenza artificiale che aiutano i sistemi a filtrare e analizzare i tuoi dati, come il clustering dei dati, la classificazione, l’associazione e apprendimento di rinforzo.

Un agente di apprendimento del rinforzo può allenarsi sulla base del feedback ottenuto dalle interazioni dell’utente, simile a come un bambino imparerà a ripetere un’azione se porta a una ricompensa.

Guardando o premendo “ like ” su un post sui social media, invii un segnale di ricompensa a un agente di apprendimento di rinforzo confermando che sei attratto dal post – o forse interessato alla persona che lo ha pubblicato. Ad ogni modo, viene inviato un messaggio all’agente di apprendimento del rinforzo sui tuoi interessi e preferenze personali.

Se inizi a apprezzare attivamente i post su “ mindfulness ” su una piattaforma sociale, il suo sistema imparerà a inviarti annunci pubblicitari per aziende in grado di offrire prodotti e contenuti correlati.

Le raccomandazioni sugli annunci possono anche basarsi su altri dati, inclusi ma non limitati a:

  • altri annunci su cui hai fatto clic attraverso la piattaforma
  • dati personali forniti dalla piattaforma ( come età, indirizzo e-mail, sesso, posizione e quali dispositivi si accede alla piattaforma su )
  • informazioni condivise con la piattaforma da altri inserzionisti o partner di marketing che hanno già te come cliente
  • pagine o gruppi specifici a cui hai aderito o “ gradito ” sulla piattaforma.

Diritto alla privacy

Mentre i fornitori di app dovrebbero fornire termini e condizioni chiari agli utenti su come raccolgono, archiviano e utilizzano i dati, al giorno d’oggi spetta agli utenti fare attenzione alle autorizzazioni che danno alle app e ai siti che usano.

In caso di dubbio, concedere le autorizzazioni secondo necessità. Ha senso dare a WhatsApp l’accesso alla fotocamera e al microfono, poiché non può fornire alcuni dei suoi servizi senza questo. Ma non tutte le app e i servizi chiederanno solo ciò che è necessario.

Forse non ti dispiace ricevere annunci mirati in base ai tuoi dati e potresti trovarli interessanti. Ricerca ha mostrato che le persone con una visione del mondo più “ utilitaristica ” ( o pratica ) in realtà preferiscono le raccomandazioni dell’IA a quelle degli umani.

Detto questo, è possibile che le raccomandazioni dell’IA possano limitare le scelte delle persone e minimizzare la serendipità a lungo termine. Presentando ai consumatori scelte algoritmicamente curate su cosa guardare, leggere e trasmettere in streaming, le aziende possono implicitamente mantenere i nostri gusti e il nostro stile di vita in una cornice più ristretta.

Smartphone ascolta e offre pubblicità mirate: lo conferma un’azienda specializzata

Una società con sede negli USA ha confermato di aver sviluppato un sistema che registra le conversazioni degli utenti, raccoglie i dati, li elabora in-cloud e permette ai suoi clienti di esporre messaggi pubblicitari mirati ed estremamente efficaci.

La pagina, prima pubblicata sul sito ufficiale dell’azienda, e poi rimossa in fretta e furia, dettaglia il meccanismo di raccolta del parlato tramite smartphone e altri dispositivi intelligenti (come gli speaker basati sugli assistenti digitali che utilizziamo nelle nostre case…). Date un’occhiata al contenuto della pagina che resta accessibile tramite Web Machine: “è vero. I tuoi dispositivi ti ascoltano. Con Active Listening, CMG ora può utilizzare i dati vocali per indirizzare la tua pubblicità esattamente alle persone che stai cercando“, si legge.

La società fa anche degli esempi pratici: si pensi a due persone che, in famiglia, parlano dell’imminente scadenza del leasing di un’autovettura, dell’interesse ad effettuare certi tipi di investimenti, dell’intenzione di fare acquisti, un viaggio, di comprare un prodotto cosmetico, di risolvere un problema a casa o in ufficio… Ecco, la tecnologia Active Listening può intercettare queste conversazioni, “comprendere” i desideri degli utenti e proporre inserzioni “ad hoc” su qualunque piattaforma: motori di ricerca (Google e Bing), YouTube, pubblicità display, social network, Internet TV…

Industria e servizi infortuni casi mortali

Industria e servizi, nel 2022 denunciati 582.890 infortuni e 1.073 casi mortali. INAIL 2024. Nel nuovo numero del periodico statistico Dati Inail la fotografia di questa gestione assicurativa, in cui sono occupati più di 22 milioni di lavoratori. Rispetto all’anno precedente sono aumentati sia gli incidenti avvenuti in occasione di lavoro (+25,5%) sia quelli in itinere (+11,4%)

Alla data di rilevazione dello scorso 31 ottobre gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2022 nella gestione assicurativa Industria e servizi risultano essere 582.890, pari a circa l’83% del totale, con un incremento del 23,3% rispetto al 2021 e del 15,6% rispetto al 2018, dovuto in parte anche al numero particolarmente elevato di casi da Covid-19. Circa l’86% delle denunce (499.835 casi) riguarda infortuni avvenuti in occasione di lavoro e la quasi totalità (484.022) senza utilizzo del mezzo di trasporto. Rispetto al 2021 sono aumentati sia i casi avvenuti in occasione di lavoro (+25,5%) sia quelli in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,4%).

In crescita il numero degli addetti over 50 e under 35.

A fare il punto della situazione sull’andamento infortunistico e tecnopatico in questa gestione assicurativa, che nel 2022 ha registrato più di 22 milioni di occupati, distribuiti principalmente all’interno dei servizi (72%), in particolare commercio, alberghi e ristoranti, nell’industria in generale (21%) e nelle costruzioni (7%), è il nuovo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, che rispetto al 2018 segnala la crescita significativa dei lavoratori ultracinquantenni (+7,6%) e quella più contenuta degli under 35 (+3,8%). Gli occupati sono in prevalenza uomini, con una quota nel quinquennio pari mediamente al 57,2%, leggermente più bassa rispetto al 57,8% del complesso delle attività.

In oltre sei casi su 10 gli infortunati sono uomini.

Concentrando l’attenzione sugli infortuni denunciati in occasione di lavoro, con l’esclusione quindi di quelli avvenuti in itinere, nel 2022, al netto dei casi non codificati, due infortuni su tre hanno interessato il comparto dei servizi (300.669 casi), mentre la quota rimanente, pari a poco più del 30%, il comparto dell’industria in senso stretto (131.172). In oltre sei casi su 10 gli infortunati sono uomini, predominanti tra gli occupati di diversi settori dell’Industria e servizi per le particolari tipologie di lavoro svolte. Nelle costruzioni, per esempio, il 99% degli infortuni sono al maschile. In controtendenza la sanità e assistenza sociale, dove più di due terzi delle denunce (72,6%) riguardano le lavoratrici.

Nel quinquennio 2018-2022 seimila decessi.

I casi mortali denunciati nel quinquennio 2018-2022 nella gestione Industria e servizi sono stati quasi seimila, il 73% per eventi avvenuti in occasione di lavoro (circa 4.600 casi) e il 27% in itinere (quasi 1.400). La media di circa 1.200 casi all’anno è condizionata dal dato del biennio 2020-2021, caratterizzato da un numero molto alto di decessi da Covid-19 (rispettivamente 600 e 200). I 1.073 casi mortali del 2022 si collocano tra i valori registrati nel 2018 (1.122) e nel 2019 (1.044) e, al netto dei contagi, superano quelli denunciati nel 2020 e nel 2021. Al netto dei casi occorsi in itinere, nel 2022 un decesso su quattro è avvenuto nel settore delle costruzioni, uno su cinque nei trasporti e magazzinaggio e uno su 10 nel commercio. Nel comparto del manifatturiero, che registra il 17,9% degli infortuni mortali codificati, la metà riguarda la fabbricazione di prodotti in metallo, dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e di quelli alimentari.

Più morti nelle aziende di piccole dimensioni.

Il 44% dei 775 decessi in occasione di lavoro denunciati nel 2022 è avvenuto in aziende di piccole dimensioni (1-9 lavoratori), il 28% in quelle da 10 a 49, il 16% in quelle da 50 a 249 e il 12% in quelle con oltre 249 lavoratori. Due terzi dei casi mortali riguardano la classe 45-64 anni, il 28,9% è concentrato nel Nord-Ovest, il 22,5% al Centro, il 20,0% sia nel Nord-Est che al Sud e l’8,6% nelle Isole, con Lombardia (17,0%), Lazio (9,7%) e Campania (9,4%) ai primi tre posti tra le regioni. I lavoratori italiani deceduti sono l’80,5% del totale (624 casi), seguiti con il 4,1% dai romeni (32), con il 3,1% dagli albanesi (24) e con l’1,9% dai marocchini (15).

Per le malattie professionali incremento del 10%.

Per quanto riguarda le malattie di origine professionale, le denunce presentate all’Inail nella gestione Industria e servizi sono state 50.078, pari a circa l’83% del totale delle patologie lavoro-correlate (comprensivo delle gestioni Agricoltura e Conto Stato) e in aumento di circa il 10% rispetto alle 45.554 dell’anno precedente. I lavoratori coinvolti sono stati poco più di 34mila (+9%). La crescita del numero delle denunce ha interessato in particolare gli uomini (+11% circa) e soprattutto i lavoratori occupati nel settore delle costruzioni e delle attività manifatturiere (+2.347 casi). Anche per la componente femminile è stato comunque rilevato un aumento del 7% rispetto al 2021, con 264 casi in più complessivamente per le lavoratrici del commercio e della sanità.

Quasi sette su 10 sono a carico del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo.

Poco più del 70% delle denunce delle donne ha riguardato la fascia 50-64 anni, percentuale più alta rispetto ai colleghi uomini, che nella stessa classe vedono concentrati i due terzi dei casi. Anche per le età fino a 49 anni la quota delle malattie delle lavoratrici risulta più alta (21%) di quella dei lavoratori (17%). Per gli over 64, al contrario, la percentuale delle tecnopatie degli uomini è del 16% rispetto all’8% registrato tra le donne. Quasi sette casi su 10 sono a carico del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con una netta prevalenza delle tecnopatie legate ai disturbi dei tessuti molli e alle discopatie che hanno interessato in particolare i lavoratori della sanità, del trasporto e del settore edile. Seguono le patologie del sistema nervoso, con poco più del 12%, quelle dell’orecchio (7,3%), i tumori e le malattie del sistema respiratorio, che rappresentano circa il 7%. Le malattie che colpiscono le donne a un’età inferiore rispetto agli uomini sono quelle della cute, i disturbi psichici, la sindrome del tunnel carpale e le patologie muscolo-scheletriche. Le patologie osteomuscolari, dovute in particolare al sollevamento e alla movimentazione manuale dei carichi, i tumori e l’ipoacusia hanno avuto conseguenze piuttosto rilevanti per gli uomini, con inabilità superiore al 16% per quasi un quarto dei casi riconosciuti.

La sfida per la sostenibilità e la sicurezza.

Il nuovo numero di Dati Inail approfondisce anche il tema della sostenibilità, intesa come capacità di un sistema di autoregolarsi in relazione a fattori interni ed esterni che tendono ad alterarne lo stato di equilibrio anche irreversibilmente. Questo concetto, inizialmente centrato su aspetti ecologici, è approdato successivamente verso un significato più globale, che comprende anche la sfera economica e sociale. Le trasformazioni tecnologiche e organizzative, per esempio, avranno un sicuro impatto sulle condizioni di sicurezza e sulla cultura della prevenzione globale dei lavoratori, che nei prossimi anni richiederà da parte delle aziende, a partire dalle piccole e medie imprese storicamente più bisognose di risorse e competenze, l’acquisizione di nuove conoscenze. Per individuare gli elementi, interni ed esterni all’azienda, che interagiscono e impattano sulla sostenibilità potrebbero risultare particolarmente utili gli strumenti di valutazione e self-assessment. L’Istituto, in particolare, sta sperimentando un rating di sinistrosità e prevenzione che potrebbe servire a parametrare le imprese sul fronte della gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

Industria e servizi infortuni casi mortali nel 2022 denunciati 582.890 infortuni e 1.073 casi mortali. INAIL 2024. periodico statistico.
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Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio

Infor.MO, Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio nel ciclo del trasporto ferroviario. INAIL 2024. Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro. SCHEDA 22.

DATI DESCRITTIVI

La scheda presenta un approfondimento del fenomeno infortunistico nel settore delle ferrovie, attraverso alcuni indicatori di frequenza e incidenza, ed uno studio delle dinamiche e dei fattori causali degli eventi.

Con riferimento al ciclo del trasporto ferroviario vengono considerate le seguenti voci della classificazione Ateco 2007: 49.1. Trasporto ferroviario di passeggeri; 49.2. Trasporto ferroviario di merci; 52.21.1. Gestione di infrastrutture ferroviarie; 52.24.3. Movimento merci relativo ai trasporti ferroviari e 33.17. Riparazione e manutenzione locomotive e materiale rotabile. Non sono invece stati inclusi i servizi legati al trasporto in aree urbane e suburbane (metropolitane, ferrovie sopraelevate, tramvie, collegamenti aeroportuali).

L’analisi dell’andamento degli infortuni occorsi nel settore si basa sulle informazioni fornite dalla banca dati statistica dell’Inail: nel 2021 si sono registrati quasi 1.600 infortuni definiti ‘positivi’ (cioè riconosciuti come effettivamente connessi con il lavoro) e il trend si è rivelato decrescente nel quinquennio 2017 – 2021 (anche tenuto conto della pandemia da Covid-19 nel 2020).

In termini di indicatori, il confronto degli eventi per mille addetti tra i singoli comparti del settore ferroviario mostra forti differenze sia per quanto riguarda il livello di rischiosità sia per ciò che concerne l’evoluzione del fenomeno.

La rischiosità del Movimento merci è più che dimezzata, da 54 infortuni per mille addetti nel 2017 a 25 nel 2021, mentre il decremento è inferiore nel Trasporto passeggeri e nel Trasporto merci, anche se a partire da un livello iniziale minore. Nello stesso periodo l’indice per il complesso dell’Industria e servizi passa da 21 a 17.

Per quanto riguarda il genere, accostando i dati del l’Istat a quelli dell’Inail, si nota che nel trasporto passeggeri le donne sono più a rischio degli uomini: le lavoratrici costituiscono il 17% degli occupati, ma subiscono più del 19% degli infortuni.

Eventi nel trasporto ferroviario

L’esame degli eventi nel trasporto ferroviario, inoltre, permette di individuare le relative caratterizzazioni, evidenziando quali infortuni si verificano di più nei diversi comparti ferroviari rispetto a quanto avviene nelle altre attività economiche. Per ogni infortunio, infatti, sono disponibili le variabili Esaw (European Statistics on Accident at Work) che descrivono le circostanze dell’evento. Tra esse, sono state considerate: la deviazione, il contatto e il relativo agente.

Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio. nel ciclo del trasporto ferroviario. Sistema di sorveglianza infortuni mortali gravi lavoro.
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Spettri di emissione dei nuovi sistemi a LED

Gli spettri di emissione dei “nuovi” sistemi a LED (lampade di illuminazione, monitor, display dei tablet e degli smartphone) sono diversi dagli spettri emessi dai dispositivi “tradizionali” come le lampade ad incandescenza e a fluorescenza e contengono una maggiore emissione di luce blu.

INAIL 2024

INTRODUZIONE

Nel 2022 il consumo globale di energia elettrica per illuminazione è stato di 1.735,64 TWh; di questi 1.268,68 TWh nei servizi e 466,96 TWh nel settore domestico.

L’illuminazione artificiale degli ambienti e delle postazioni di lavoro, l’emissione di monitor dei PC, i display di strumentazioni, tablet e smartphone è sempre più realizzata con dispositivi a LED (Light Emission Diode).

Il 50% delle vendite di dispositivi illuminanti ha riguardato la tecnologia a LED, la cui efficacia (Lumen per Watt) è cresciuta fino a superare recentemente quella delle lampade fluorescenti lineari.

Lo Scenario Net Zero Emissions del 2050 indurrà ad aumentare la quota dei dispositivi di illuminazione a LED, fino alla quasi totalità del mercato già nel 2030, sollecitando i miglioramenti prestazionali.

Anche le tecnologie a cristalli liquidi (LCD) retroilluminati che avevano sostituito lo schermo a tubi catodici della TV o della strumentazione tecnica e poi quello dei PC vedono il loro posto occupato oggi dalle nuove tecnologie, dove il pixel dell’immagine è costituito da LED, fino ai punti quantici (nanoparticelle) nel caso della tecnologia QLED.

La diffusione in breve tempo dei sistemi LED ha sollecitato la valutazione del rischio fotobiologico associato alla maggiore emissione di luce blu, che partecipa alla regolazione del ciclo sonno/veglia, ma che può essere potenzialmente lesiva per la retina.

Spettri di emissione dei nuovi sistemi a LED sono diversi dagli spettri emessi dai dispositivi tradizionali come le lampade incandescenza.
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Telemarketing, Garante privacy

Telemarketing, Garante privacy: al via il Codice di condotta. Accreditato l’Organismo di monitoraggio per la piena efficacia delle nuove regole.

Con l’accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (OdM) si completa l’iter per la piena applicazione del Codice di condotta che regola le attività di teleselling e di telemarketing. Il Codice, che ha l’obiettivo di tutelare gli utenti dalle chiamate indesiderate, acquisterà piena efficacia dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale[VEDI IL PROVVEDIMENTO DEL 7 MARZO 2024]

L’Autorità ha ritenuto che l’OdM – proposto da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori – sia in possesso dei requisisti previsti dal Regolamento Ue, tra i quali un adeguato livello di competenza, indipendenza e imparzialità per lo svolgimento dei compiti di controllo sull’applicazione del Codice da parte degli aderenti.

Le società che aderiranno al Codice, si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la “filiera” del telemarketing.

Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, ecc.), informare in maniera precisa le persone contattate sull’uso dei loro dati, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati). Le società inoltre saranno tenute ad effettuare una valutazione di impatto nel caso svolgano trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un’analisi sistematica e globale di informazioni personali.

Per contrastare il fenomeno del “sottobosco” dei call-center abusivi il Codice di condotta stabilisce l’applicazione di una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni contratto stipulato a seguito di un contatto promozionale senza consenso.

Il Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025

Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025. È stato approvato a dicembre 2021 il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025 dell’Emilia-Romagna. Il Piano si pone in continuità con obiettivi e indirizzi della L.R.19/2018 Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria.

Vision

La “Salute in tutte le politiche” costituisce il quadro di riferimento del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025. Questa cornice concettuale, che riconosce la salute come un complesso sistema dipendente da fattori e determinanti personali, socioeconomici e ambientali, viene ulteriormente valorizzata dalla L.R. 19/2018 sulla Promozione della salute.

Azioni trasversali

Le azioni trasversali comunicazione, equità, formazione e intersettorialità accompagnano l’attuazione di tutti i Programmi del PRP presentati di seguito, sia in ambito regionale che territoriale.

In particolare, l’intersettorialità è garantita dallo stretto collegamento con la L.R. 19/2018, che promuove l’adozione di una “Strategia Regionale per la promozione della salute e la prevenzione”.

Tale strategia persegue l’integrazione e il coordinamento di obiettivi e azioni delle programmazioni regionali relative ai diversi ambiti settoriali. La Strategia regionale rappresenta quindi l’orizzonte in cui si colloca la declinazione dell’azione trasversale intersettorialità, come definita dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP).

Organizzazione

La governance del PRP poggia su una Cabina di regia coordinata dal Responsabile Regionale del PRP e a cui partecipano: i Responsabili Aziendali PRP, individuati dalle Aziende USL; i Responsabili dei 20 Programmi di cui si compone il Piano; ANCI-Emilia-Romagna; un Gruppo di supporto organizzativo.

A livello territoriale ogni Azienda USL ha adottato una propria organizzazione per l’implementazione del PRP nel periodo 2022-2025, prevedendo almeno un Responsabile
Aziendale (riferimento anche per l’azione trasversale Intersettorialità) e Referenti per ciascun Programma e per ciascuna delle Azioni Trasversali equità, comunicazione e
formazione.

Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025
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