Regione Sicilia zona speciali di conservazione

DECRETO 10 giugno 2022

Designazione di una Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea ricadente nel territorio della Regione Siciliana. (22A03636) (GU Serie Generale n.144 del 22-06-2022)


Una zona speciale di conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione europea, è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato dalla Commissione europea.

E’ designato quale Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea il sito, di tipo B, ITA020047 Fondali di Isola delle Femmine – Capo Gallo, con un’estensione pari a 2155 ettari, insistente nel territorio della Regione Siciliana, gia’ proposto alla Commissione europea quale Sito di importanza
comunitaria (SIC) ai sensi dell’art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE.

La cartografia e i tipi di habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatica per i quali la ZSC di cui al comma 1 e’ designata sono quelli comunicati alla Commissione europea, secondo il formulario standard dalla stessa predisposto, con nota prot. n. 142886 del 20 dicembre 2021. Tale documentazione e’ pubblicata, a seguito dell’emanazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero della transizione ecologica (www.mite.gov.it) nell’apposita sezione relativa alle ZSC designate.

Gli obiettivi e le misure di conservazione per la porzione di ZSC ricadente all’interno dell’area naturale protetta di rilievo nazionale, integrano le misure di salvaguardia e le previsioni normative definite dagli strumenti di regolamentazione e pianificazione esistenti e, se piu’ restrittive, prevalgono sugli stessi.

La gestione della ZSC, ricadendo interamente all’interno della area marina protetta di rilievo nazionale, rimane affidata all’ente gestore di quest’ultima.

Sostanze chimiche – Ambiente e Salute

Il bollettino di informazione “Sostanze chimiche – Ambiente e Salute” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) è curato dalla Divisione IV – Biosicurezza, fitosanitari, sostanze chimiche e OGM della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico.

Il bollettino fornisce con cadenza periodica aggiornamenti e informazioni sulle principali attività e normative concernenti le sostanze chimiche, in attuazione del Regolamento (CE) N.1907/2006, “Regolamento REACH”.


In questo numero si parla del processo di autorizzazione delle sostanze e dell’”approccio per gruppi” nella valutazione di gruppi di sostanze strutturalmente affini.

L’autorizzazione è uno dei processi più importanti previsti dal Regolamento REACH. Ha lo scopo di assicurare che i rischi derivanti dall’uso di quelle sostanze definite “estremamente preoccupanti” (SVHC=Substances of Very High Concern) siano adeguatamente controllati e che tali sostanze vengano progressivamente sostituite da sostanze o tecnologie meno pericolose.

A differenza della restrizione , di norma utilizzata per limitare o vietare la produzione, l’immissione sul mercato (inclusa l’importazione) o l’utilizzo di una sostanza, l’autorizzazione è diretta esclusivamente a circoscrivere l’uso in Europa delle sostanze estremamente preoccupanti.

Attraverso i regolamenti di modifica dell’Allegato XIV, vengono fissate le date a partire dalle quali sono vietati l’uso e l’immissione sul mercato di queste sostanze.

Entro tali date può essere rilasciata una autorizzazione specifica su richiesta di una impresa. Per essere utilizzate, le sostanze incluse nell’Allegato XIV del Regolamento REACH, devono essere autorizzate dalla Commissione europea, per un periodo definito all’impresa che richiede l’autorizzazione, per il solo sito produttivo interessato ed esclusivamente per gli usi indicati nella richiesta.

La richiesta di autorizzazione viene valutata dall’ECHA e da esperti designati dagli Stati membri dell’Unione europea e sottoposta ad una consultazione pubblica (possono inviare il proprio parere le parti interessate e i cittadini).

La decisione di autorizzazione è di durata limitata ed è soggetta ad un periodo di revisione con possibilità di revoca.

Veicoli: rischi per la sicurezza

Guida elettronica dell’UE sui rischi per la sicurezza posti dai veicoli durante l’attività professionale (VeSafe)

VeSafe è una guida elettronica della Commissione europea riguardante i rischi per la sicurezza posti dai veicoli durante l’attività professionale, di immediata consultazione e destinata a essere utilizzata nel quadro di buone prassi in aree prioritarie.

La guida è rivolta a conducenti/datori di lavoro, dipendenti ed esperti in materia di sicurezza in tutti i settori dell’UE, interessati ai rischi derivanti dai veicoli.

Puoi selezionare

  • un tipo di veicolo: furgone, autovettura, autocarro, autobus, bicicletta, ecc.;
  • un rischio: consegna, carico, manutenzione, pericoli fisici, ecc.;
  • un settore in cui lavori: conduzione sicura nell’ambito dell’esercizio dell’attività professionale, lavoro su strada o in prossimità di una strada e sicurezza dei trasporti per recarsi sul luogo di lavoro.

Questa guida elettronica è resa disponibile dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro mentre il contenuto editoriale è gestito dalla DG EMPL.

Consulta la guida elettronica VeSafe

UNI/PdR 129:2022

Gli anziani nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) sono stati tra i soggetti più colpiti nel periodo dell’emergenza sanitaria provocata da Covid-19.

Per mettere a fattore comune tutto questo insieme di conoscenze, UNI in collaborazione con la Federazione Ingegneri Lazio e con A.I.I.S.A (Associazione Italiana Igienisti Sistemi aeraulici) ha messo a punto e pubblicato la nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 129:2022 che fornisce le linee guida sulle soluzioni da attuare nella gestione o nella prevenzione di scenari emergenziali legati alle ICA e, in particolare, per la prevenzione e il contenimento del contagio da COVID-19.

Il documento riporta, in modo organizzato, le indicazioni emanate dagli Enti e dalle Istituzioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle RSA.
I contenuti della Prassi sono da ritenersi integrativi e non sostitutivi di eventuali altri documenti emanati dalle Autorità.

Secondo la Prassi UNI, la gestione delle emergenze sanitarie deve necessariamente basarsi su un efficace macro-processo di pianificazione che, a sua volta, si compone delle seguenti fasi che la Prassi analizza nel dettaglio:
analisi del contesto, leadership e consultazione dei lavoratori, responsabilità dei professionisti sanitari e di valutazione dei rischi impattanti sull’assistenza (per gli ospiti, operatori, caregiver ecc.).

Tutte le fasi devono essere svolte con un approccio multidisciplinare tracciato nei documenti dell’organizzazione.

La Prassi fornisce inoltre indicazioni precise sull’organizzazione dei luoghi di lavoro, sulla gestione delle infrastrutture, sulla preparazione e risposta alle emergenze, sulla pianificazione delle modifiche organizzative e delle eventuali restrizioni, sulla gestione dei casi sospetti, dei casi confermati e di eventuali cluster, sulla gestione degli ospiti, sulla salute e sul benessere psicologico, sul monitoraggio delle misure adottate.


La prassi di riferimento fornisce le modalità di gestione delle emergenze sanitarie nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), con riferimento anche all’emergenza legata al COVID-19.

Il documento riporta, in modo organizzato, le indicazioni emanate al momento della pubblicazione della presente prassi, dagli Enti e dalle Istituzioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle Residenze Sanitarie Assistite (RSA).

I contenuti della stessa non sono da ritenersi applicabili a RSA COVID-19 (RSA destinate a pazienti COVID che non necessitino di cure ospedaliere) e sono da ritenersi integrativi e non sostitutivi di eventuali altri documenti emanati dalle Autorità.

Il documento è rivolto al personale di Direzione delle RSA, ai Risk Manager e agli operatori sanitari, socio assistenziali e assistenziali operanti nel settore. Nota procedurale La prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo “UNI/PdR Gestione delle emergenze sanitarie nelle RSA” condotto da UNI e costituito da: Lia Tozzi – Project Leader (To.Do. Srls, Ordine Ingegneri Provincia di Rieti), Ancona Cristina (Struttura sanitaria – Sistema gestione Qualità), Angusti Daniele (UNI/CT 044 “Tecnologie biomediche e diagnostiche”), Borgognoni Pietro (A.I.I.S.A., MITSA Srl), D’Orinzi Marco (To.Do. Srls), Savino Guglielmi (Studio Legale Mancini), Lanzara Guido (Clinical Risk Manager), Ledda Caterina (Bureau Veritas Italia SpA – Health&Social Care Leader Certification Division), Locusta Loredana (Struttura sanitaria – Neuropsicologia clinica), Notarangelo Valentino (Data Protection Officer), Pascasi Vitaliano (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rieti), Pol Giovanni Andrea (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Lazio, Ordine degli Ingegneri di Latina), Squintu Sonia (Ludwing Ingegneria e Architettura Srl), Tramontano Marco (Struttura sanitaria – Direzione area riabilitativa), Vecellio Reane Lucia (Struttura sanitaria – Direzione Area Infermieristica).

La prassi di riferimento UNI/PdR 129:2022 “Linee guida per la gestione delle emergenze sanitarie nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)” è liberamente scaricabile dal Catalogo UNI.

Bando ELA buone pratiche 2022

Bando ELA per le buone pratiche 2022

L’ELA lancia un invito con l’obiettivo di raccogliere esempi di buone pratiche e promuovere lo scambio, la diffusione e l’adozione di buone pratiche e conoscenze raccolte tra gli Stati membri. Le buone pratiche selezionate saranno presentate durante un evento e saranno visibili sul sito web di ELA.

Nel 2022 il bando è rivolto alle buone pratiche nei settori di:

Trasporto su strada : buone pratiche relative ad approcci diversi dalle sanzioni penali, compresi i metodi di “applicazione intelligente”, per cercare il rispetto delle regole del trasporto su strada e di altre soluzioni di valutazione del rischio nel settore del trasporto su strada; pratiche che promuovono la cooperazione tra gli Stati membri ei loro punti di contatto nazionali; iniziative relative all’attuazione della classificazione delle infrazioni gravi.

Lavoro stagionale : buone pratiche relative alla fornitura di informazioni sui diritti e diritti dei lavoratori stagionali derivati dalla regolamentazione a livello dell’UE sulla mobilità del lavoro (attenzione all’agricoltura e al turismo), rivolte ai lavoratori e ai datori di lavoro sia nei paesi di invio che in quelli di accoglienza; soluzioni digitali innovative o pratiche globali che accompagnano i lavoratori e i datori di lavoro dal pre al post-assunzione a livello transfrontaliero; misure che non si rivolgono direttamente ai lavoratori e ai datori di lavoro, ma mirano a facilitare lo scambio tra gli attori istituzionali.

L’invito a buone pratiche è aperto alle amministrazioni degli Stati membri e ad altre parti interessate che operano a livello nazionale, regionale o locale, comprese le istituzioni di sicurezza sociale, la società civile e le organizzazioni delle parti sociali.

Il termine per la presentazione delle domande per le priorità 2022 è il 15 ottobre 2022 .

Qual è una buona pratica?

Ai fini del presente invito, una “buona pratica” è considerata una misura politica rivolta a un gruppo chiaramente identificato, che ha un obiettivo chiaro, è altamente visibile e accessibile per il gruppo target, è sostenuta da finanziamenti sostenibili e produce il risultati attesi o almeno risultati migliori rispetto alle alternative esistenti utilizzando meccanismi di consegna adeguati al gruppo target e agli obiettivi previsti.

La misura può essere uno strumento autonomo o un insieme di misure, ma dovrebbe in ogni caso essere inserita nel quadro politico più ampio.

Altri elementi di buone pratiche possono, tra l’altro, includere le seguenti caratteristiche:

Inclusività
Coinvolge un insieme di diversi stakeholder
Innovazione
Efficacia dei costi
Replicabilità
Sii basato sull’evidenza.

Bando di buone pratiche 2022 Inglese (394,3 KB – PDF)

Scarica


Link: https://www.ela.europa.eu/en/call-good-practices-2022

Guida Superbonus 110

Agenzia delle Entrate

SUPERBONUS 110% DETRAZIONI PER INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, SISMA BONUS, FOTOVOLTAICO, COLONNINE DI RICARICA DI VEICOLI ELETTRICI, ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (GIUGNO 2022)


Il decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per realizzare specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (il cosiddetto Superbonus).

Norme e provvedimenti successivi (da ultimo, la legge di bilancio 2022, il decreto legge n. 4/2022, il decreto legge n. 17/2022 e il decreto legge n. 50/2022) hanno introdotto modifiche sostanziali alla disciplina che regola l’agevolazione e individuato
alcune misure di contrasto alle frodi.

Le disposizioni

Le disposizioni sul Superbonus consentono di fruire di una detrazione del 110% delle
spese e si aggiungono a quelle già vigenti che disciplinano le detrazioni dal 50 all’85%
delle spese spettanti per gli interventi di:

– recupero del patrimonio edilizio (previsti all’articolo 16-bis del Tuir), inclusi quelli antisismici (disciplinati dall’articolo 16 del decreto legge n. 63/2013 – cosiddetto “sismabonus”)

– riqualificazione energetica degli edifici (previsti all’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013 – cosiddetto “ecobonus”). Per questi interventi, attualmente sono riconosciute detrazioni più elevate quando si interviene sulle parti comuni dell’involucro opaco per più del 25% della superficie disperdente o si consegue la classe media dell’involucro nel comportamento invernale ed estivo, ovvero quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati congiuntamente alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico.

Il Superbonus spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per gli interventi effettuati da:

  • condomini;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

Sono compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio e quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.

La misura della detrazione è la seguente:

  • 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023
  • 70% per quelle sostenute nel 2024
  • 65% per quelle sostenute nel 2025