Formazione Lavoro, Trabattelli, Rifiuti radioattivi, Transizione ecologica

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News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 35 del 18 Settembre 2023

Formazione Lavoro, Trabattelli, Rifiuti radioattivi, Transizione ecologica

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ChatGPT-4 Social Media – LinkedIn

Utilizzo di ChatGPT-4 per scrivere contenuti LinkedIn. L’uso di ChatGPT-4 per creare contenuti di LinkedIn è come avere un team di creativi al tuo fianco. ChatGPT-4 Social Media – LinkedIn. …LEGGI TUTTO


REGIONE MARCHE Bando Formazione Lavoro

Contributi fondo perduto 70% fino a 2.500 euro per finanziare progetti per l’inserimento di figure professionali o l’aggiornamento del personale presente, con l’obiettivo di innovare l’organizzazione d’impresa attraverso l’inserimento di …LEGGI TUTTO


Bando Transizione ecologica transizione digitale

Bando Transizione ecologica e giusta e transizione digitale Bando di contributo a fondo perduto a sostegno di progetti per realizzare programmi di investimento che hanno come obiettivo il miglioramento della sostenibilità …LEGGI TUTTO


Trabattelli – Quaderni 2023

Obiettivo del quaderno è di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili utilizzando le immagini che sono state realizzate approfondendo al massimo il dettaglio di ogni particolare, …LEGGI TUTTO


Rifiuti radioattivi norma UNI 11918

Pubblicata la nuova UNI 11918. La norma definisce i criteri principali e le linea guida per una corretta gestione dei rifiuti radioattivi. Tecnologie nucleari e rifiuti radioattivi. Che cosa sono … LEGGI TUTTO


PREVENZIONE INCENDI ATTIVITÀ RICETTIVE

PREVENZIONE INCENDI PER ATTIVITÀ RICETTIVE TURISTICO – ALBERGHIERE. INAIL 2023. La Regola Tecnica Verticale V.5 del Codice di prevenzione incendi. Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli …LEGGI TUTTO


SICUREZZA RISONANZA MAGNETICA

ADERENZA AGLI STANDARD DI SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA. PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE DEDICATO ALLE STRUTTURE SANITARIE. INAIL 2023. Il dm Salute 14/01/2021 definisce gli standard di sicurezza per la messa in …LEGGI TUTTO


Rapporto Rifiuti, finanziamenti, rischi lavorativi, energia eolica

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 34 del 8 Settembre 2023 Rapporto Rifiuti, finanziamenti, rischi lavorativi, energia eolica In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a …LEGGI TUTTO


Investimenti 4.0, misure di protezione, Cantieri, Bandi

News sicurezza, ambiente, qualità,  E-learning, Formazione,  Competenze. Newsletter 33 del 30 Agosto 2023 Investimenti 4.0, misure di protezione, Cantieri, Bandi. In caso di difficoltà  nel recupero credenziali, non esiti a …LEGGI TUTTO


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Formazione Lavoro, Trabattelli, Rifiuti radioattivi, Transizione ecologica

Inquinamenti idrocarburi e sostanze pericolose e nocive

Il Comunicato del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 273 del 22/11/2022. Approvazione del «Piano di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere da inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze pericolose e nocive».


Ministero della Transizione Ecologica

In relazione a quanto previsto dagli articoli 10, 11 e 12 della legge 31 dicembre 1982, n. 979 e 2 del D.P.R. 27 maggio 1978, n. 504, a seguito dei successivi assetti normativi intervenuti il Ministero della Transizione Ecologica – Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare (MiTE – DG PNM) è l’ente competente per l’organizzazione del pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti o dal pericolo di inquinamenti causati da incidenti marini e per la direzione delle attività di disinquinamento in mare durante l’emergenza.

Ai sensi della suddetta normativa veniva adottato con D.M. del 29 gennaio 2013 il “Piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi e da altre sostanze nocive”.

Evoluzione normativa

A seguito della recente evoluzione normativa, si è resa necessaria una revisione del predetto piano che assume la nuova denominazione “Piano di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere da inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze pericolose e nocive”.

Le attività di risposta italiana agli inquinamenti marini e delle coste da idrocarburi e altre sostanze pericolose e nocive (da qui in poi definite HNS) sono organizzate su tre livelli di gestione a cui corrispondono altrettanti livelli di pianificazione.

Il Livello 1 – inquinamento lieve o di media gravità è regolamentato dai Piani Operativi Locali (POL) dei Compartimenti marittimi e, nel caso di inquinamenti che coinvolgono più Compartimenti, dai Piani di coordinamento delle Direzioni Marittime, il Livello 2 – inquinamento grave è oggetto di regolamentazione nel presente piano (Piano MiTE), mentre il Livello 3 – inquinamento gravissimo è regolamentato dal Piano nazionale del Dipartimento della Protezione Civile (Piano DPC).

Nell’ambito delle attività poste in essere ai sensi del presente piano, resta inteso che le operazioni di ricerca e soccorso (SAR), per la salvaguardia della vita umana in mare, risultano prioritarie rispetto ad ogni altro tipo di intervento.

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GREEN MED SYMPOSIUM

8 – 9 – 10 Giugno 2022 – Stazione marittima, Napoli


Una tre giorni ricca di appuntamenti dedicati ai fondi europei e alla progettazione per il Sud, ai temi della transizione ecologica e digitale, alla gestione dei rifiuti nelle regioni del Mezzogiorno, all’innovazione tecnologica. Insieme per accompagnare il Sud nelle sfide dell’economia circolare.

L’idea di creare un evento al Sud per il Sud, nasce ad inizio 2019 e prende corpo nei mesi successivi. Da Napoli parte una spinta aggregativa che in breve tempo coinvolge Istituzioni centrali, Associazioni di imprese, Consorzi, Enti di governance pubblici e Università. La prima rassegna dedicata ai temi della green economy prende forma in piena pandemia e si svolgerà in modalità digital.

Alla fine della prima edizione, partecipata da diverse decine di relatori e seguita da migliaia di persone, si è radicata nel team l’idea di portare avanti l’iniziativa e di trasformarla in un evento mediatico che candidasse Napoli a capitale dei processi di transizione e crescita del Mezzogiorno anche per il 2021.

8-9-10 giugno 2022, resta confermata la partecipazione dei sostenitori della prima edizione. Rimane salda la collaborazione con le Istituzioni. Presso la Stazione marittima di Napoli andrà in scena una maratona di tre giorni durante la quale si parlerà di fondi europei e Sud, transizione ecologica e transizione digitale. Ma quest’anno la sostenibilità non ci limiteremo a raccontarla, la metteremo in mostra.

Il Green Symposium 2022 sarà il punto da cui (RI)partire insieme come l’Europa chiede, come il Sud auspica.

Link EVENTO >>>>

Pnrr e idrogeno

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Pnrr e idrogeno: al via gli avvisi pubblici, come reso noto dal ministero della Transizione ecologica con due comunicati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2022, n. 78. Sulla stessa Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato anche un comunicato del ministero dello Sviluppo economico relativo agli investimenti del Pnrr per fonti rinnovabili e batterie.

Avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali inerenti attività di ricerca fondamentale nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», Componente 2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile», Investimento 3.5 «Ricerca e sviluppo sull’idrogeno», finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU a valere sul decreto 23 dicembre 2021, art. 1, comma 5, lett. A.

In data 23 marzo 2022 è stato approvato dalla Direzione generale incentivi energia del Ministero della transizione ecologica l’avviso pubblico rivolto agli enti di ricerca e alle università, anche congiuntamente tra loro o con imprese che esercitano attività dirette alla produzione di beni e/o di sevizi, fino ad un massimo di cinque soggetti, per la realizzazione di progetti di ricerca fondamentale in riferimento alle seguenti tematiche:

a) produzione di idrogeno clean e green ;

b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels ;

c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità.

La dotazione finanziaria ammonta a euro 20.000.000,00, di cui il 40% è destinata al finanziamento di progetti da realizzarsi integralmente o per la quota maggioritaria presso sedi, filiali, stabilimenti o laboratori ubicati nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’avviso stabilisce, altresì, i progetti ammissibili, i costi ammissibili e le agevolazioni concedibili, la procedura e le tempistiche per la presentazione delle domande di agevolazione, i criteri di valutazione delle proposte progettuali, le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni, le modalità di rendicontazione delle spese sostenute da parte dei soggetti beneficiari, gli obblighi in capo ai medesimi soggetti beneficiari, le cause di revoca delle agevolazioni concesse e ogni altro elemento utile e necessario per l’attuazione dell’investimento 3.5.

Le domande di agevolazione devono essere presentate, pena l’invalidità e l’irricevibilità, dall’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del soggetto proponente all’indirizzo PEC rsh2A@pec.mite.gov.it dalle ore 10.00 del 24 marzo 2022 alle ore 10.00 del 9 maggio 2022.

Ai sensi dell’art. 32 della legge 18 giugno 2009, n. 69, il testo integrale del decreto è consultabile sul sito istituzionale del Ministero della transizione ecologica https://www.mite.gov.it

Si tratta degli avvisi pubblici finalizzati alla selezione di proposte progettuali inerenti attività di ricerca fondamentale nell’ambito del Pnrr, missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», componente 2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilita’ sostenibile», investimento 3.5 «Ricerca e sviluppo sull’idrogeno», finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU a valere sul decreto 23 dicembre 2021, art. 1, comma 5, lettere a) e b).

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Bando tipo A
Dotazione
20 milioni di euro, di cui il 40% rivolto a progetti da realizzarsi nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Soggetti interessati
Enti di ricerca e alle università, anche congiuntamente tra loro o con imprese che esercitano attività dirette alla produzione di beni e/o di sevizi
Finalità
Realizzazione di progetti di ricerca fondamentale in riferimento alle seguenti tematiche:
a) produzione di idrogeno clean e green;
b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;
c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità.
Invio domande e documentazione indicata al comma 2 dell’articolo 9 dell’avviso (pena l’invalidità e l’irricevibilità) dall’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del soggetto proponente all’indirizzo PEC rsh2A@pec.mite.gov.it;
dalle ore 10.00 del 24 marzo 2022 alle ore 10.00 del 9 maggio 2022.

Bando tipo B
Dotazione
30 milioni di Euro, di cui il 40% rivolto a progetti da realizzarsi nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Soggetti interessati
Imprese, anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Finalità
Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in riferimento alle seguenti tematiche:
a) produzione di idrogeno clean e green;
b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;
c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;
d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno.
Invio domande e documentazione indicata al comma 2 dell’articolo 9 dell’avviso (pena l’invalidità e l’irricevibilità) dall’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del soggetto proponente all’indirizzo PEC rsh2B@pec.mite.gov.it;
dalle ore 10.00 del 24 marzo 2022 alle ore 10.00 del 9 maggio 2022.

https://www.mite.gov.it/bandi/avvisi-pubblici-la-selezione-di-progetti-di-ricerca-nel-settore-dell-idrogeno-pnrr-m2-c2

 

Dove va l’ambiente italiano?

Transizione Ecologica Aperta

Pubblicazione ISPRA a cura di Giovanni Carrada, Cristina Frizza

Transizione Ecologica Aperta è il nuovo rapporto che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dedica ai non specialisti, quindi a tutti quei politici, amministratori, giornalisti, ambientalisti e cittadini che hanno a cuore il futuro dell’ambiente italiano.

Il rapporto passa in rassegna tutti i principali sistemi naturali e umani che concorrono a definire quello che chiamiamo “ambiente”. Ne esamina lo stato attuale ma anche l’andamento negli ultimi anni e gli obiettivi per i prossimi. Chiarisce le complesse dinamiche naturali, economiche, tecnologiche, sociali e normative che legano i sistemi fra loro. Aiuta quindi il lettore a capire dove sta andando l’ambiente italiano, e perché.

La sua pubblicazione cade in un momento speciale. Tutto il mondo si sta finalmente ponendo il problema di come consegnare alle prossime generazioni un pianeta più integro, pulito e sicuro.

Problema che la sfida dei cambiamenti climatici rende solo più urgente. L’Europa ha varato il programma Next Generation EU, che fra i suoi scopi ha quello di spingere gli Stati membri a effettuare le riforme per accelerare la transizione ecologica, fornendo loro le risorse per gli investimenti necessari. Di questo programma fa parte anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’imperdibile occasione di sviluppo e rilancio per il nostro Paese.

Scorrendo le voci di questo rapporto si possono identificare facilmente le maggiori criticità dell’ambiente italiano, sulle quali concentrare gli sforzi nei prossimi anni. Spiccano ad esempio il consumo di suolo, l’impatto dell’agricoltura e delle specie esotiche invasive, le emissioni di gas serra dei trasporti e del settore civile, le condizioni del mare o di molti ambienti di acqua dolce.

Non si può però fare a meno di notare anche quanta strada l’Italia abbia già fatto nella giusta direzione. Basti pensare al forte calo delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento in generale, alla straordinaria espansione dei boschi, all’aumento delle aree protette. Un dato spicca però sugli altri, ed è il “disaccoppiamento” a partire dagli ultimi anni fra crescita economica e uso di energia e materie prime: all’aumento della prima, corrisponde la diminuzione del secondo.

Abbiamo anche una bellissima espressione per definire questo fenomeno: “sviluppo sostenibile”.

Il merito dei passi avanti compiuti è di tutto il Paese. I cittadini e le loro associazioni hanno chiesto un ambiente più pulito, la politica nazionale ed europea ha risposto, le aziende hanno innovato prodotti e processi.

Permetteteci però di ricordare anche il contributo delle donne e degli uomini di ISPRA che in questi anni hanno studiato i problemi, hanno suggerito miglioramenti normativi e soluzioni tecniche, e insieme ai colleghi del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale hanno valutato l’impatto delle nuove infrastrutture e attività produttive, oltre a controllare puntualmente l’applicazione delle norme.

Senza questa grande infrastruttura tecnica non sarebbero stati possibili i passi avanti del passato, né lo saranno quelli – ancora più impegnativi – del futuro. Perché la transizione ecologica italiana è solo cominciata.

fonte ISPRA
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Il documento è diviso in tre parti: L’ambiente italiano a colpo d’occhioI sistemi naturaliI sistemi umani, per un totale di 12 capitoli e 66 voci.

Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico

Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 37 del 14/02/2022.

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA COMUNICATO
Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 37 del 14/02/2022
Avviso di avvenuta pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2021 di approvazione del Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico (PNCIA). (22A01031)

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2021 è stato approvato il Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico (PNCIA), ai sensi dell’art. 4, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81. Il testo integrale del decreto è disponibile sul sito del Ministero della transizione ecologica.

PROGRAMMA NAZIONALE DI CONTROLLO DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
redatto ai sensi del decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81
Sommario
Premessa
1. Il contesto internazionale e comunitario
2. Il quadro di riferimento nazionale
2.1 Priorità strategiche e loro relazione con le priorità stabilite in altri settori rilevanti
2.1.1 Qualità dell’aria
2.1.2 Clima

2.2 Coerenza dei dati utilizzati nella pianificazione dei settori rilevanti
2.3 Responsabilità
3. Progressi ottenuti nel miglioramento della qualità dell’aria all’applicazione delle attuali politiche
3.1 Trend emissivi
3.2 Trend delle concentrazioni
4. Metodologia applicata per la produzione degli scenari nazionali
4.1 Scenari energetici e dei livelli di attività
4.2 Scenari emissivi
4.3 Scenari di qualità dell’aria
4.3.1 La configurazione delle simulazioni
4.3.2 Input meteorologico
4.3.3 Input micrometeorologico
4.3.4 Input emissivo
4.3.5 Condizioni iniziali ed al contorno per la simulazione di FARM

5. Scenari energetici e dei livelli di attività
5.1 Settore civile
5.2 Settore trasporti
5.3 Industria manifatturiera ed energetica
6. Scenari emissivi
7. Scenari di qualità dell’aria
7.1 Mappe di concentrazione media annuale
7.2 Mappe di percentili di concentrazioni orarie e giornaliere
8. Misure selezionate per l’adozione
9. Burden sharing regionale per le emissioni di ammoniaca
9.1 Metodologia di calcolo degli obiettivi regionali
9.2 Burden sharing regionale
10. Aggiornamento e attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico
Bibliografia
ALLEGATO – Codice Agricoltura
APPENDICE – Key source analysis

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