Buone pratiche per l’utilizzo sicuro dei carrelli elevatori

Buone pratiche per l’utilizzo sicuro dei carrelli elevatori. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 Obiettivo PP06 – PIANI MIRATI DELLA PREVENZIONE

Guida per le imprese e gli utilizzatori

Premessa

Il presente documento rappresenta la sintesi di Buone Pratiche sull’uso sicuro dei carrelli elevatori elaborato nell’ambito degli obiettivi previsti dal Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025.

Alla stesura hanno collaborato i membri del Gruppo Tecnico Regionale “Macchine e  Impianti” ed i contenuti sono stati condivisi con le associazioni di categoria.

Il documento non ha la pretesa trattare esaustivamente tutti gli aspetti inerenti la sicurezza dei carrelli elevatori, né di voler sostituirsi agli obblighi in capo al datore di lavoro che sono specifici delle diverse realtà produttive e aziendali, bensì si propone di fornire indicazioni e spunti utili per la valutazione del rischio associato all’utilizzo di tali attrezzature all’interno dei siti produttivi, con particolare riguardo ai rischi interferenziali e a quelli associati alle attrezzature intercambiabili che possono essere assemblate al mezzo.

I contenuti di cui al presente lavoro verranno diffusi alle ditte individuate, privilegiando le piccole e micro imprese secondo un approccio “equity oriented”.

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Introduzione

I carrelli industriali semoventi, comunemente chiamati carrelli elevatori o “muletti”, sono attrezzature di lavoro largamente diffuse e utilizzate nel tessuto produttivo. I requisiti di sicurezza di tali attrezzature erano stati già fissati con il D.P.R. 547/1955 che prevedeva obblighi non solamente inerenti alle caratteristiche costruttive del mezzo, ma anche alle modalità di utilizzo.

Con il recepimento della “direttiva macchine” avvenuta in Italia con il D.P.R. 459/1996, i carrelli elevatori immessi sul mercato devono rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla direttiva di prodotto con oneri a carico del costruttore.

Tuttavia, analizzando il fenomeno infortunistico correlato all’utilizzo dei carrelli elevatori, emerge come tra i principali fattori di rischio risultino l’utilizzo scorretto dell’attrezzatura da parte dell’operatore e i fattori correlati all’ambiente in cui il mezzo opera ed in particolare il rischio legato alla viabilità interna.

Importante risulta pertanto, accanto alla formazione obbligatoria per gli operatori già prevista dall’art. 73 del D.Lgs. 81/2008, che il rischio correlato all’uso dei carrelli elevatori sia debitamente valutato all’interno delle attività produttive, tenendo conto della specificità dell’ambiente in cui operano e della tipologia dei carichi movimentati (peso, ingombro, …), e che siano adottate le opportune misure di prevenzione e protezione volte a mitigare il rischio.

Utilizzo dei carrelli elevatori

Utilizzo dei carrelli elevatori: dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive. Il prodotto pone l’attenzione sulle più comuni dinamiche infortunistiche in cui è attiva la presenza di un carrello elevatore. Contestualmente, esso si propone di approfondire le principali misure di prevenzione atte ad impedire il verificarsi di tali infortuni.

Infor.MO INAIL 2023

L’analisi è stata svolta partendo dall’approfondimento dei casi di infortuni mortali contenuti nella banca dati Infor.Mo, il sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni sul lavoro, che cataloga attualmente diverse migliaia di casi di infortuni mortali e gravi avvenuti tra il 2002 e il 2020.

La scheda tecnica in oggetto fa riferimento ai casi di infortunio mortale presenti nella banca dati del sistema Infor.Mo in cui si è registrata la presenza ed il coinvolgimento attivo nella dinamica di un carrello elevatore.

Si tratta di 245 eventi, su un totale di circa 5.500 casi, registrati tra il 2002 ed il 2020.

L’obiettivo è quello di porre l’attenzione su alcuni dati significativi che emergono dall’analisi dei casi, e al contempo evidenziare le principali misure da mettere in atto per consentire di evitare, o quanto meno ridurre, il ripetersi degli eventi che vedono il coinvolgimento di un carrello. Il carrello elevatore è una macchina progettata e costruita per sollevare e trasportare carichi di materiale.

Esso ha assunto un’importanza rilevante all’interno di molti comparti produttivi, motivo per cui è stato oggetto di diverse evoluzioni costruttive. Esistono infatti molteplici tipi di carrelli, adatti a scopi differenti in settori di attività anche molto diversi tra loro.

Non ci soffermeremo in questa sede sulle caratteristiche dei diversi carrelli, sia perché non è questo l’oggetto della nostra analisi, sia perché spesso dalla ricostruzione delle dinamiche di infortunio presenti in banca dati non è possibile sapere con esattezza le caratteristiche precise del carrello in questione.

Riguardo al rapporto di lavoro, il 57% degli infortunati aveva un lavoro a tempo indeterminato e poco meno del 10% era socio (anche di cooperative).

Cranio e sedi multiple risultano le voci maggiormente ricorrenti per quanto riguarda la sede della lesione, con valori rispettivamente del 31% e del 25% circa.

Interessante notare come la voce preponderante relativamente alla natura della lesione sia lo schiacciamento, con un valore molto alto, il 52% circa, a fronte di un 35% per le fratture, sintomo del fatto che l’impatto con un carrello o con i materiali trasportati dai carrelli comporta spesso danni di una certa gravità.

Utilizzo dei carrelli elevatori dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive. Attenzione sulle dinamiche infortunistiche.