Prevenzione degli incendi

Umbria, Inail e Vigili del fuoco lanciano la campagna per la prevenzione degli incendi.


Alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, previste per il 25 settembre 2022 la direzione regionale Inail e i Vigili del fuoco dell’Umbria hanno illustrato in una conferenza stampa le principali novità per la prevenzione sui luoghi di lavoro dal rischio incendio.

La campagna di informazione e comunicazione congiunta. La direzione regionale Inail Umbria con i Vigili del fuoco dell’Umbria, nell’ambito dell’Accordo nazionale siglato lo scorso 20 aprile 2022 e alla vigilia dell’entrata in vigore dei tre decreti, hanno dato avvio ad una collaborazione per far conoscere alle aziende e ai professionisti del territorio le principali novità in materia di prevenzione lavorativa da rischio incendi.

Sono stati realizzati in sinergia dei prodotti di comunicazione, per diffondere e far conoscere in modo capillare, completo e smart i nuovi dispositivi di legge introdotti.

In occasione della conferenza stampa tenutasi il 4 luglio 2022 presso la sede dei Vigili del Fuoco Umbria a Perugia i direttori regionali dei due Enti hanno illustrato le logiche alla base della campagna di comunicazione congiunta e annunciato le iniziative ulteriori in programma.

Con l’occasione è stata rilasciata una landing page contenente l’evoluzione normativa in materia nonché le brochure di sintesi e di dettaglio realizzate dal gruppo di lavoro congiunto per richiamare le principali novità e i contenuti di merito dei tre decreti del 2021 che entreranno in vigore a partire dal prossimo 25 settembre 2022.

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La normativa madre che regolamenta tutti gli aspetti della gestione del rischio incendio è il Decreto Ministeriale 10/03/1998.

Infatti diversi provvedimenti si sono succeduti dal 1998 ad oggi in materia di prevenzione incendi, tra cui il DM del 3 agosto 2015 rivolti a chiarire e semplificare alcuni aspetti della normativa di riferimento.

Lo stesso D. Lgs. 81/08 all’art. 46 relativo alla prevenzione incendi, affronta la tematica facendo sempre e comunque riferimento ai contenuti del già citato DM 10/03/98 e del successivo DM nr 139 del 08/03/06 in materia di organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Da ultimo sono stati emanati tre nuovi decreti ministeriali che contengono tutti i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.

Data l’estensione del tema trattato ed alla luce della sua complessità, gli argomenti precedentemente contenuti nel DM 10 marzo 1998 sono stati suddivisi in 3 differenti decreti:

  1. DM 01/09/2021 ” Decreto controlli “ (entrata in vigore 25 settembre 2022) – Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’art. 46 comma 3 lettera a punto 3 del D. Lgs. 81/2008;
  2. DM 02/09/2021 ” Decreto GSA ” (entrata in vigore 4 ottobre 2022) – Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’art. 46 comma 3 lettera a punti 2 e 4 e lettera b del D. Lgs. 81/2008;
  3. DM 03/09/2021 ” Decreto Minicodice ” (entrata in vigore 29 ottobre 2022) – Criteri generali di progettazione, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio per luoghi di lavoro” ai sensi dell’art. 46 comma 3 lettera a punto 1 del D. Lgs. 81/2008.

Vademecum sugli incendi di interfaccia

Incendi di interfaccia. 

Sono stati presentati il 20 giugno dai Vigili del Fuoco un opuscolo e una brochure sulla prevenzione e sulla gestione degli incendi che possono verificarsi nei dintorni delle abitazioni. Indicazioni primarie per la prevenzione redatte in collaborazione con Anci.


Il Ministro dell’Interno ha ringraziato il Presidente Bianco “per il supporto offerto dai Comuni al progetto presentato. L’opuscolo nasce dall’emergenza incendi affrontata l’anno scorso, quando si è capito che gli interventi andavano programmati in modo condiviso insieme a diversi attori istituzionali, con la necessità di “fare squadra” con i Vigili del fuoco ed agire, insieme a Comuni e Protezione Civile, per ridurre questo tipo di rischio. La brochure e l’elaborato realizzati dal Corpo Nazionale e da ANCI vogliono rappresentare un’ulteriore forma di sensibilizzazione e informare i cittadini circa le buone pratiche da adottare nell’immediatezza, su cosa si può e si deve fare, ma anche su quello che è vietato”.


La brochure è Buone pratiche per gli incendi di interfaccia. In due pagine riporta indicazioni per fare prevenzione, gestire la prima e la seconda fascia di vegetazione, dove sistemare le piante e che tipo di piante.

Le dotazioni essenziali di una casa per poter fronteggiare un’emergenza. Come comportarsi in caso in incendio. Buone prassi per evitare ogni tipo di innesco:

  • taglia regolarmente l’erba;
  • mantieni la base delle chiome degli alberi a minimo 2.5 m dal terreno per evitare la continuità verticale tra il suolo e la chioma;
  • mantieni le chiome degli alberi distanti tra loro almeno 2.5 m e distanti 5 m da tetti e strutture;
  • per scongiurare l’effetto “miccia” evita la presenza di siepi senza elementi di discontinuità o siepi che terminano adiacenti all’abitazione;
  • mantieni le piante del giardino bene irrigate;
  • predisponi una riserva idrica multifunzionale (1,5 m3 di acqua)”.

Proteggere l’abitazione

Proteggere l’abitazione dagli incendi di vegetazione è invece il vademecum illustrato. “Una guida sintetica per i non addetti ai lavori su come valutare la sicurezza della propria abitazione rispetto agli incendi di vegetazione nelle aree di interfaccia urbano-rurale”.

Contiene riferimenti per la valutazione delle specie vegetali, le distanze, concetti primari di propagazione degli incendi, suggerimenti per aumentare la protezione delle proprie abitazioni e delle zone di interfaccia.

“Per zone di interfaccia urbano-rurale si intendono le zone, aree o fasce, nelle quali l’interconnessione tra le abitazioni o altre strutture antropiche e le aree naturali o la vegetazione combustibile è molto stretta”.

Le zone classica, occlusa e mista. Chi autorizza gli interventi preventivi. Una scheda su come valutare la nostra casa, l’irraggiamento, il rapporto pendenze distanza della vegetazione, esposizioni, materiali. Scheda di autovalutazione della vulnerabilità dell’abitazione. Lo spazio difensivo, cosa fare in caso di incendio:

  1. Vestiti in modo adatto alla situazione di emergenza. Evita le ustioni coprendo il più possibile il tuo corpo. Indossa abiti di cotone a maniche lunghe, scarpe chiuse, berretto e una maschera o un fazzoletto bagnato. Evita i tessuti sintetici!
  2. Chiudi tutto. Chiudi porte, finestre e aperture (camino, sfiati, ecc.), valvole per gas, gasolio e altri combustibili. Scollega i meccanismi automatici di apertura e chiusura della porta. Metti degli asciugamani bagnati sotto le porte.
  3. Conserva l’acqua. Raccogli secchi e contenitori e riempili d’acqua. Riempi anche la vasca da bagno e i lavandini.
  4. Rimuovi il materiale combustibile. Sia intorno alla casa (mobilio, tende, arredi da giardino mobili) che all’interno della casa, soprattutto i materiali posti vicino a porte e finestre (tende, persiane, mobilio): spostali verso il centro della stanza.
  5. Soffoca i principi di incendio. Soffoca immediatamente le faville usando la tubazione d’acqua del giardino o i secchi d’acqua, o battendovi sopra con una pala o un ramo, o coprendole con della terra (conviene preparare prima un mucchio di terra smossa).
  6. Sposta i veicoli. Parcheggia i veicoli (moto, macchine) in posizione protetta rispetto alla direzione di avanzamento del fuoco.
  7. Quando il fuoco è vicino a casa tua. Bagna il tetto e gli elementi sensibili più vicini alle fiamme. Se hai l’impianto di irrigazione automatico azionalo solo pochi istanti prima dell’arrivo dell’incendio per evitare un calo di pressione nella rete idraulica della comunità (a meno di disporre di una notevole autonomia: impianto di approvvigionamento privato)”.