Protezione degli occhi e del viso

Per rispondere alla richiesta di interlocutori su scala globale in merito alla commercializzazione di protezioni per viso e occhi, la normazione – e in particolare la commissione Sicurezza – ha di recente recepito anche in lingua italiana la EN ISO 18526 parte 1.

Questo documento specifica i metodi di prova di riferimento per determinare le proprietà di potere rifrattivo sferico, cilindrico e prismatico delle lenti piane non montate e montate (lenti non correttive) per i protettori degli occhi e del viso.

La norma non si applica ai prodotti per la protezione degli occhi e del viso per i quali le norme relative ai requisiti fanno riferimento ad altri metodi di prova. Altri metodi di prova possono essere utilizzati se sono dimostrati essere equivalenti e includono incertezze di misura non maggiori di quelle richieste dal metodo di riferimento.

I metodi di prova sono indicati nella serie di norme ISO 18526, mentre i requisiti per le protezioni professionali per occhi e viso sono indicati nella serie ISO 16321. Le protezioni per occhi per sport specifici sono trattate nello specifico nella serie ISO 18527. Inoltre vi è un documento guida, ISO 19734, per la selezione, l’uso e la manutenzione delle protezioni per occhi e viso.

Se non diversamente specificato, i valori indicati nel documento sono espressi come valori nominali. Ad eccezione dei limiti di temperatura, i valori non indicati come massimi o minimi sono soggetti ad una tolleranza di ± 5%. Se non diversamente specificato, la temperatura ambiente per le prove dovrebbe essere compresa tra 16°C e 32°C, ma se sono specificati limiti di temperatura, tali limiti dovrebbero avere un’accuratezza di ± 2°C. L’umidità relativa dovrebbe essere mantenuta al 50 ± 20%.

Se non diversamente specificato, i campioni di prova devono essere sottoposti a prova nei punti di riferimento (per le prove) definiti nella norma ISO 4007. Le prove devono essere effettuate da osservatori addestrati.

All’interno della UNI EN ISO 18526 parte 1 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO/IEC Guide 98-3 Uncertainty of measurement – Part 3: Guide to the expression of uncertainty in measurement;
  • ISO 4007 Personal protective equipment – Eye and face protection – Vocabulary;
  • ISO 18526-4 Eye and face protection – Test methods – Part 4: Headforms.

Fonte https://www.uni.com/

Covid e protezione dal caldo

Come per il 2020, la pianificazione delle attività di prevenzione per contrastare gli effetti del caldo è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia COVID-19 e alla sua evoluzione.

E’ importante, in questo contesto, intensificare la sorveglianza socio-sanitaria, soprattutto nei riguardi dei sottogruppi a maggior rischio, per prevenire eventuali peggioramenti delle condizioni di salute.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il servizio Sanitario deve essere preparato in relazione al verificarsi di possibili emergenze sanitarie associate alle ondate di calore. La pianificazione delle attività di prevenzione è particolarmente rilevante anche per quest’anno in relazione all’epidemia COVID-19.

Di conseguenza le attività relative al 2021 dovranno essere rimodulate per tener conto del concomitante rischio legato all’epidemia in corso, in particolare per la prevenzione degli effetti nei sottogruppi di popolazione più vulnerabili.

Nel mese di giugno verrà condotta una survey che raccoglierà informazioni sulle attività programmate a livello locale. Raccomandazioni per la salute in risposta al caldo e COVID-19 saranno disponibili nell’area dedicata del portale Ministeriale.

In particolare, nella pianificazione delle attività estive vanno messi in rilievo per l’estate 2021 nel contesto dell’epidemia COVID-19:

• Identificare i sottogruppi di popolazione suscettibili al caldo sulla base della presenza di specifiche patologie croniche ed uso di farmaci che possono favorire disturbi da calore, o in condizioni di solitudine e isolamento; identificare tra coloro che sono a maggior rischio di sviluppare effetti avversi del caldo anche i pazienti dimessi/guariti da COVID-19 che manifestano sintomi cronici (pazienti long-term COVID-19).

• Garantire un monitoraggio dei soggetti suscettibili al proprio domicilio, tramite visite domiciliari o, se disponibili sul territorio, sistemi di teleassistenza, nei giorni in cui sono previste condizioni climatiche a rischio per la salute (livello 1, livello 2 e livello 3 del bollettino HHWWS).

Al fine di potenziare la sorveglianza si invita ad utilizzare i sistemi e le misure straordinarie messe in campo per il COVID-19 in particolare la telemedicina e teleassistenza. In caso di accesso domiciliare per la sorveglianza attiva al caldo è essenziale che il personale socio-sanitario di assistenza adotti le necessarie misure di sicurezza relative al COVID-19.

• La sorveglianza dei soggetti suscettibili al caldo deve essere mirata alla permanenza dei pazienti al proprio domicilio attraverso: a) garantendo un efficace trattamento della patologia di base per chi ha una malattia cronica affinché possa effettuare le necessarie visite programmate, terapie o analisi cliniche; b) individuando precocemente l’insorgenza dei sintomi delle patologie associate al caldo (disidratazione, crampi, edemi, stress da calore, colpo di calore)

• Informare i pazienti e i loro familiari su come proteggersi dal caldo continuando a mantenere le opportune misure di protezione dal rischio di contagio da COVID-19.
Ricordare che sintomi come febbre, tosse secca e debolezza possono essere sintomi del COVID-19.

scarica
download documenti

SCARICA:

Infografica Consigli per proteggersi dal caldo durante l’epidemia Covid-19 realizzata da WHO/Europe.

Circolare 18 maggio 2021 – Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute – Attività 2021

Progetto “Piano Operativo Nazionale per la Previsione e la prevenzione degli Effetti delle ondate di calore sulla Salute”. Piano Attività estate 2021 in relazione all’epidemia COVID19.