"Ancora una barriera burocratica nella travagliata storia degli ecobonus", fanno notare le due associazioni di categoria, spiegando di aver lavorato nel fine settimana per convincere i parlamentari sulla "inopportunità" della norma. "Pur nella riformulazione del provvedimento che ne attenua l'impatto - spiegano le organizzazioni -, quanto approvato costituisce un principio inaccettabile, che esclude di fatto dai lavori di riqualificazione le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici ed estende al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici, che nulla ha a che fare con la qualificazione delle imprese".

Superbonus 110 e SOA

Lavori sopra i 516mila euro, servirà la certificazione Soa. Gli artigiani: così si taglia fuori l’80 per cento delle imprese

Resta un rebus l’accesso al Superbonus 110% per i proprietari delle villette. Nonostante il decreto Aiuti abbia spostato dal 30 giugno al 30 settembre la data per raggiungere la soglia del 30% dei lavori realizzati (con spese sostenute fino al 31 dicembre 2022), rimangono non pochi ostacoli. Il primo è la ritrosia delle banche, che tendono a rifiutare le pratiche legate alla cessione del credito per via delle complessità burocratiche.

Un problema che il governo ha cercato di risolvere nel Decreto Aiuti con le nuove norme «sblocca cessioni» che sono però ancora in via di definizione. L’impossibilità di cedere il credito, non a caso, in molti casi si è tradotta in uno stop dei cantieri.

Il provvedimento prevede che, dal primo luglio 2023, per beneficiare dei bonus per lavori sopra i 516milla euro, ci si dovrà rivolgere a imprese con la certificazione SOA, finora necessaria alle aziende per partecipare ad appalti pubblici. L’emendamento è stato approvato dalle commissioni Industria e Finanze del Senato.

Protestano Confartigianato e Cna – “Il Parlamento si assume la grave responsabilità di escludere circa l’80% di micro e piccole imprese dal mercato della riqualificazione edilizia introducendo nuove e incomprensibili barriere burocratiche“. Lo dicono Confartigianato e Cna protestando contro una norma che rischia di penalizzare pesantemente la categoria.

Le scadenze – L’obbligo di richiedere la SOA scatterà dal primo gennaio: da quella data le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. Dal primo luglio dovranno invece aver ottenuto la certificazione per lavorare.

Dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, per poter ottenere il Superbonus e gli altri bonus edilizi, le imprese chiamate ad eseguire i lavori in appalto o in subappalto dovranno:
– essere in possesso della qualificazione SOA, prevista dall’articolo 84 del Codice Appalti, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto;
– essere in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto, di un contratto con uno degli organismi di attestazione, finalizzato al rilascio dell’attestazione SOA.

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