Smart working fine periodo emergenziale
Fine definitiva al periodo emergenziale in materia di smart working. Smart working per legge addio, ecco cosa serve dal 1° aprile per continuare il lavoro agile.
Lo smart working esce definitiva dal regime emergenziale. A determinare un importante cambio di passo nel lavoro agile è stata la bocciatura dell’emendamento dal Decreto Milleproroghe, che avrebbe dovuto, almeno teoricamente, estendere la possibilità di usufruire dello smart working nel settore privato per i lavoratori con figli minori di 14 anni. E per i lavoratori fragili, per i quali deve esserci anche la certificazione medica.
Dal 1° aprile nel settore privato verrà meno qualsiasi criterio di priorità nell’accesso al lavoro agile, il cui svolgimento potrà essere negato o concesso dal datore di lavoro in funzione delle proprie esigenze. Torna a essere centrale insomma l’accordo tra datore di lavoro e dipendente. Ma il lavoro agile è considerato sempre più un fattore d’appeal per un’impresa, intenzionata ad attrarre e mantenere talenti. E sono molte le realtà produttive in cui la disciplina del lavoro agile è stata demandata ad accordi collettivi aziendali che definiscono i giorni in cui i dipendenti lavorano in presenza e quelli in cui lavorano da remoto.
Come si devono muovere aziende e lavoratori.
Dal 1° aprile 2024 per poter continuare a utilizzare lo smart working è necessario che venga sottoscritto un accordo individuale tra il datore di lavoro e il dipendente, così come è previsto dall’articolo 19 della Legge n. 81/2017. Nessuna categoria di lavoratori potrà accedere al regime semplificato: in altre parole non sono previste vie brevi e non è possibile passare al lavoro agile senza un accordo.
Da sottolineare che questo cambio di passo non comporta la perdita delle tutele per i lavoratori fragili. Volendo sintetizzare al massimo, si può affermare che vengono semplicemente uniformate le regole. Devono essere effettuate, quindi, tutte le comunicazioni di attivazione: l’operazione deve essere effettuata in via telematica, utilizzando il canale ordinario. In caso contrario scattano delle sanzioni.