Prodotti chimici nocivi

Prodotti chimici nocivi in azienda. Lista di controllo. SUVA 2023.

Nella vostra azienda vengono utilizzate sostanze nocive disponibili sul mercato e queste vengono manipolate in sicurezza?

Le sostanze nocive possono essere la causa di malattie professionali che spesso implicano danni irreversibili e costi elevati. Per questo motivo, in azienda, è molto importante che tali sostanze vengano identificate e che si adottino misure mirate ed efficaci per manipolarle in sicurezza.

Con la presente lista di controllo potete individuare meglio queste fonti di pericolo.


sostanze nocive

Si definiscono sostanze nocive quei prodotti che, se ingeriti, inalati o assorbiti dalla pelle, possono provocare danni acuti o cronici alla salute delle persone.

Per sostanze si intendono quei prodotti composti in maggior parte da un solo composto chimico.

Con il termine preparato, invece, si indicano le miscele formate da due o più sostanze chimiche.

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Gli agenti chimici sono presenti in molti prodotti utilizzati quotidianamente, ad esempio detergenti, detersivi, tessuti, abbigliamento, mobili, ecc..

Essi sono utilizzati non soltanto dai lavoratori dell’industria chimica ma anche e soprattutto da quelli dei settori a valle, quale l’industria delle costruzioni, dei metalli, della lavorazione del legno, l’industria automobilistica, quella tessile, alimentare, dell’agricoltura, i comparti dell’informatica, dei rifiuti, delle pulizie ecc..

A partire dal 2006 l’Unione europea (UE) ha aggiornato la legislazione in materia di sostanze chimiche ed emanato il regolamento CE n. 1907/2006 (regolamento REACH) che istituisce un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. scopo di tale sistema è migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente, mantenendo la competitività e rafforzando lo spirito di innovazione dell’industria chimica europea.

Agenti chimici e possibili danni per i lavoratori

Le sostanze o le miscele possono produrre effetti indesiderati su organismi viventi o alterare in modo significativo le funzioni di organi e apparati o comprometterne la sopravvivenza. Il danno può manifestarsi immediatamente o dopo periodi di tempo più o meno lunghi.

nel primo caso si parla di infortunio: il danno si manifesta subito dopo il contatto con l’agente chimico. Ad esempio schizzi di acido possono causare ustioni sulla pelle. In particolare si parla di infortunio sul lavoro quando l’infortunio avviene in occasione di lavoro.

nel secondo caso l’agente chimico provoca una malattia, che si manifesta dopo un certo periodo di tempo dall’esposizione (periodo di latenza), che può essere anche di molti anni nel caso dei tumori. se la causa è riconducibile in modo dimostrato a un’esposizione sul luogo di lavoro si parla di malattia professionale.

Scale portatili e sgabelli a gradini sicurezza

Scale portatili e sgabelli a gradini. Lista di controllo. SUVA 2023

Siete sicuri che le scale portatili siano l’attrezzatura più adeguata al vostro lavoro? Se sì, le usate in condizioni di sicurezza?

Gli infortuni con le scale portatili sono frequenti e spesso hanno conseguenze gravi. Prima dell’uso, valutate quindi se le scale sono l’attrezzatura di lavoro più adeguata.

Ecco i pericoli principali:

caduta dalla scala (mentre si sale, per perdita di equilibrio, uso errato, mancanza della protezione anticaduta ecc. )
scala danneggiata o utilizzata in modo improprio
scivolamento o ribaltamento della scala

Con la presente lista di controllo potete individuare meglio queste fonti di pericolo.


La presenza delle scale e degli sgabelli portatili è associata alla necessità di raggiungere dei piani in quota al di sopra della possibilità del lavoratore.

Il lavoratore che utilizza una scala deve attenersi alle seguenti misure generali:

le scale portatili possono essere usate solo per lavori leggeri e di breve durata, intervallando l’attività con riposi a terra
vietare l’uso a donne gestanti
vietare l’uso ai lavoratori con limitazioni psico-fisiche
non utilizzare mai la scala in appoggio a un solo tronco a gradini o a pioli per accedere agli scaffali o agli armadi.
la scala portatile non può essere impiegata come sistema di accesso ad altro luogo
la scala deve essere dotata di marcatura, riportante quanto richiesto dalla UNI EN 131- 3:2018 ovvero il riferimento alla conformità al D. Lgs. 81/2008, deve essere accompagnata dalle istruzioni per l’utilizzatore e dalla dichiarazione di conformità rilasciate dal fabbricante
non effettuare mai interventi sulla scala
non utilizzare una scala su cui siano stati effettuati interventi di fortuna o da persona non competente (interventi “fai da te”); eventuali riparazioni devono essere eseguite da personale specializzato
non usare scale difettose o rovinate da un uso improprio
la scala deve essere usata solo da una persona per volta
impedire l’uso delle scale a persone non autorizzate e non adeguatamente formate
evitare l’uso improprio delle scale (es. come piano di appoggio di oggetti)
scegliere la scala in funzione dell’altezza da raggiungere e dell’altezza dell’utilizzatore.

Scale portatili e sgabelli a gradini sicurezza. Siete sicuri che le scale portatili siano l’attrezzatura più adeguata al vostro lavoro
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HSE MANAGER

Gli ambienti di lavoro che si occupano di intricati sistemi operativi, sostanze chimiche pericolose e macchinari pesanti in genere richiedono il controllo della gestione della salute e della sicurezza. I professionisti in questo campo sono responsabili di garantire il benessere dei dipendenti e l’adesione di tutti i processi e le attrezzature agli standard specifici del settore. Familiarizzare con le responsabilità di un HSE ( Salute, sicurezza e ambiente ) manager può aiutarti a determinare se perseguire questo percorso professionale è adatto a te. Questo articolo approfondisce il ruolo di manager HSE, delinea i passaggi per diventarlo e sottolinea le competenze essenziali richieste per il successo in questo campo.

Il termine “ HSE Manager ” si riferisce a un professionista responsabile della supervisione e della gestione delle iniziative in materia di salute, sicurezza e ambiente all’interno di un’organizzazione. Questo ruolo cruciale prevede lo sviluppo, l’attuazione e il monitoraggio di strategie per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme.

Importanza di salute, sicurezza e ambiente ( HSE ) sul posto di lavoro

L’importanza di dare priorità alla salute, alla sicurezza e all’ambiente sul luogo di lavoro non può essere sopravvalutata. Va oltre il rispetto delle normative; è un aspetto fondamentale della promozione di un ambiente di lavoro positivo e sostenibile. Affrontando potenziali pericoli e promuovendo il benessere, le organizzazioni non solo proteggono i propri dipendenti, ma migliorano anche la loro produttività e reputazione complessive.

Ruolo di un responsabile HSE nel garantire la sicurezza e la conformità sul posto di lavoro

Il gestore HSE svolge un ruolo fondamentale nel rispetto degli standard di sicurezza e della conformità normativa all’interno di un’organizzazione. Sono responsabili della conduzione delle valutazioni dei rischi, dell’attuazione dei protocolli di sicurezza e della promozione di una cultura della consapevolezza tra i dipendenti. Attraverso la loro leadership, HSE Manager contribuisce alla creazione di un luogo di lavoro in cui le persone possono svolgere i propri compiti in modo sicuro e senza compromettere la propria salute e sicurezza.

Che cos’è un HSE Manager?

Avere una comprensione del ruolo di manager HSE ( Salute, sicurezza e ambiente ) è fondamentale per comprendere come contribuiscono alle organizzazioni ’ aderenza alle normative in materia di salute e sicurezza. Questi professionisti supervisionano ogni aspetto della sicurezza, della salute e della conformità ambientale di un’azienda. Collaborando con altri specialisti, assicurano che i dipendenti aderiscano ai protocolli e alle procedure prescritti. I gestori di HSE svolgono un ruolo fondamentale nell’elaborazione di nuove politiche relative alla sicurezza, alla salute e alle considerazioni ambientali. Queste politiche potrebbero comportare l’introduzione di nuove attrezzature, l’elaborazione di programmi di formazione o l’implementazione di strategie per migliorare la produttività, mantenendo al contempo la conformità agli standard di sicurezza.

Le funzioni specifiche di un gestore HSE possono variare a seconda dell’azienda e del settore. Alcune delle loro responsabilità tipiche includono:

Sviluppo di politiche di gestione della sicurezza

Un gestore HSE ( Salute, sicurezza e ambiente ) conduce valutazioni dell’ambiente di lavoro e formula politiche che delineano le responsabilità di sicurezza dei dipendenti. Questo processo prevede la valutazione delle attività dell’azienda, delle politiche esistenti e delle dimensioni della forza lavoro. Ad esempio, un manager HSE in un’azienda produttrice di bevande potrebbe stabilire una politica che impone ai dipendenti di segnalare incidenti pericolosi oltre la loro capacità di affrontare. Una politica di gestione della sicurezza ben elaborata garantisce che i dipendenti ricevano un adeguato compenso e cure mediche in caso di incidenti sul lavoro.

Coordinare i programmi di formazione

I manager HSE svolgono un ruolo cruciale nell’organizzazione e nel coordinamento dei programmi di formazione per i dipendenti, garantendo loro la necessaria conoscenza, consapevolezza e preparazione all’interno dell’azienda. Nel settore delle costruzioni, i dirigenti dell’HSE si assumono la responsabilità di educare i dipendenti sui requisiti di sicurezza specifici del sito. Ad esempio, quando si lavora alla costruzione di una torre radio, il gestore HSE può fornire formazione ai dipendenti su come gestire potenziali pericoli, inclusi guasti elettrici ed esposizione all’energia a radiofrequenza.

Indagini su incidenti sul lavoro

Le responsabilità di un gestore HSE ( Salute, sicurezza e ambiente ) vanno oltre il miglioramento della sicurezza sul lavoro, riconoscendo la sfida di identificare tutti i potenziali scenari di incidenti e pericoli durante la fase di valutazione del rischio. Ad esempio, se un elettricista installa un condizionatore d’aria difettoso in ufficio, potrebbe causare un guasto elettrico imprevisto. I gestori dell’HSE assumono il compito di indagare su incidenti imprevisti, determinarne le cause e suggerire misure preventive per mitigare gli incidenti futuri. Inoltre, i gestori di HSE sono responsabili di garantire che le attrezzature e gli strumenti sul posto di lavoro aderiscano agli standard del settore. Supervisionano inoltre la corretta installazione di macchine e strutture produttive da parte dei dipendenti per mantenere un ambiente di lavoro sicuro.

Preparazione dei rapporti

I manager HSE si impegnano a fare presentazioni e generare relazioni periodiche per i dipendenti esecutivi e le principali parti interessate. Questi rapporti mostrano i risultati delle ispezioni quotidiane sul posto di lavoro e approfondiscono i feedback dei dipendenti ’ sulle iniziative di sicurezza. Nel settore sanitario, i gestori di HSE potrebbero incorporare dettagli sulla manutenzione delle apparecchiature mediche e procedure per lo smaltimento dei materiali di scarto nei loro rapporti. Affrontano anche le carenze della gestione della sicurezza dell’azienda, proponendo soluzioni per correggere questi problemi.

Decreto ENERGIA 2023

Fine del mercato tutelato: nessuna proroga nel decreto Energia. Ok a polo eolico offshore. Con il decreto legge in materia di energia varato dal Governo si conferma la fine del mercato di maggior tutela. Previsto anche l’avvio di un polo industriale per l’eolico offshore al Sud. Decreto ENERGIA 2023

Il Governo anticipa i contenuti del Decreto ENERGIA 2023, un Decreto Legge (non ancora in Gazzetta al momento) che introduce disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia.

Approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri di ieri 27 novembre, il Decreto ENERGIA 2023si pone nel quadro delle riforme settoriali previste dalle singole Missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e con alcune delle sue riforme punta a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

In particolare, spicca l’accelerazione degli investimenti in fotovoltaico ed eolico e le agevolazioni per le imprese energivore e gassivore, oltre alla semplificazione delle procedure di realizzazione degli impianti energetici.


Il testo prevede

  • riforma delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (imprese “energivore”), in modo da adeguare la disciplina nazionale a quella europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia 2022;
  • semplificazione amministrativa di alcune procedure in materia energetica, al fine di rimuovere gli ostacoli amministrativi e procedurali che possono condizionare negativamente le attività economiche.
  • accelerazione degli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile (fotovoltaico ed eolico)
  • Coltivazione idrocarburi: rilascio di nuovi titoli abilitativi un prezzo che rifletta il costo di produzione più il congruo tasso di remunerazione, a fronte dell’impegno dei soggetti interessati a cedere quantitativi di gas al GSE che, a sua volta, si impegna ad allocarli sul mercato, destinandoli prioritariamente alle imprese “gasivore”.
  • un sistema transitorio di supporto per garantire il mantenimento in esercizio di impianti alimentati con bioliquidi sostenibili;
  • Semplificazione del procedimento per la realizzazione di condensatori ad aria presso centrali esistenti e misure per il risparmio idrico nelle centrali termoelettriche, con la realizzazione di condensatori ad aria;
  • Realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente o ammodernamento di quelli esistenti: riconosciute agevolazioni a 15 progetti che, seppur rientranti tra quelli ammissibili e finanziabili, non sono stati finanziati a valere sulle risorse del PNRR.

Scarica qui le SLIDE del MASE con ulteriori dettagli.

SLIDE del MASE

Voucher certificazione delle competenze Umbria

Bando Voucher certificazione delle competenze (PCTO), anno 2023. Nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro. Voucher certificazione delle competenze Umbria.

Descrizione

Nell’ambito della formazione e orientamento, è operativo il Bando voucher certificazione delle competenze nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro (PCTO), rivolto alle imprese della regione Umbria che hanno inserito in azienda risorse umane provenienti da percorsi formativi o di orientamento al lavoro.

Il bando riguarda i percorsi di certificazione delle competenze svolti a seguito degli accordi sottoscritti a livello nazionale da Unioncamere con le Reti Nazionali di Scuole dei seguenti settori:

  • Meccanica-Meccatronica e Automazione (Rete M2A)
  • Turismo (Rete RENAIA)
  • Tessile-abbigliamento-moda (Rete TAM)
  • Agricoltura-agroindustria (Rete RENISA).

A quanto ammonta il contributo?

Gli importi saranno differenziati a seconda del numero di studenti e della durata del tirocinio e potranno arrivare ad un massimo di € 2.000,00.

Quando e come si presentano le domande e come verranno assegnati i contributi?

Le domande, firmate digitalmente, dovranno essere inviate esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma Web Telemaco – Servizi e-gov – Contributi alle imprese – a partire dalle ore 9:00 del 6 dicembre 2023 alle ore 17:00 del 15 dicembre 2023.

Le domande verranno ammesse in base alla priorità nell’ordine di presentazione.

Voucher certificazione delle competenze Umbria

BANDO PCTO E CERTIFICAZIONE COMPETENZE Anno 2023 a favore delle imprese, a valere sui Fondi Progetto 20% triennio 2023-2025, approvato con Decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 23/02/2023.

Sono ammesse le attività previste dalle convenzioni stipulate tra impresa ed istituto scolastico per la realizzazione di PCTO di studenti della scuola secondaria di secondo grado che abbiano come fine la certificazione delle competenze relativamente agli anni scolastici 2022 – 2023 e 2023 – 2024.

Lavoro notturno e salute riproduttiva

Lavoro notturno e salute riproduttiva. INAIL 2023. È documentato da anni come lavorare in periodo notturno possa essere condizione di stress per l’organismo e condurre a specifiche alterazioni dello stato di salute.

Sistema endocrino e funzione riproduttiva sono stati indagati come nuovo target di un’esposizione protratta a lavoro notturno.

Diverse indagini pubblicate, sia sull’uomo che sulla donna, per comprendere in quale misura possa rilevarsi un effetto avverso in correlazione con la ridotta qualità del sonno notturno.

Nel 2007 la IARC ha classificato il “lavoro notturno” come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Il medico competente svolge un ruolo centrale, in quanto, dovrà valutare lo stato di salute del lavoratore accertandone l’idoneità.

INTRODUZIONE E CONTESTO DI RIFERIMENTO

Il lavoro notturno si inserisce nell’ambito dell’organizzazione del lavoro e richiede specifiche accortezze poiché può rappresentare uno specifico rischio professionale. Diversi sono i settori coinvolti, tra questi: sanità, vigilanza, industria alimentare, trasporti, logistica e metalmeccanica, turistico/alberghiero; dai dati Eurispes sono circa 2,5 milioni i lavoratori notturni in Italia.

Alcuni processi fisiologici sono regolati dai ritmi circadiani e questa sincronizzazione, in larga parte controllata dall’alternanza luce/buio, incide sui livelli di melatonina, secreti dalla ghiandola pineale.

Alterazioni in questa sincronizzazione comportano variazioni ormonali e cellulari. Recenti studi di letteratura hanno individuato la possibilità che una modificazione dei ritmi circadiani, particolarmente su una popolazione femminile, possa andare ad incidere sui livelli di concentrazione, oltre che della melatonina, anche degli ormoni sessuali (LH, FSH e PRL), ipotizzando una soppressione della funzione ovarica potenzialmente dipendente dal lavoro notturno, e questo può contribuire indirettamente allo sviluppo di tumori ormone-dipendenti, oltre a una irregolarità nel ciclo mestruale significativamente maggiore.

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Scuola dossier 2023

La pubblicazione raccoglie dettagliatamente tutte le attività portate avanti dalle strutture centrali e territoriali dell’Inail nel corso dell’anno scolastico 2022-2023 per promuovere la diffusione della cultura della salute e sicurezza tra gli studenti. Nel testo, anche un riepilogo degli investimenti per l’edilizia scolastica e un focus sull’andamento infortunistico 2020-2022 nelle scuole. Scuola dossier 2023

La scuola italiana, nel suo complesso, è una grande realtà.

Dispone di preziose energie. È ricca della passione, della cultura, della dedizione di insegnanti, dirigenti, personale addetto.

Come ogni anno rammentiamo che non mancano problemi… Ma cresce, in ogni ambiente, la consapevolezza del valore strategico della formazione: per la realizzazione personale dei ragazzi, per le loro future prospettive di lavoro, per l’acquisizione di una coscienza civile e democratica.

La Costituzione repubblicana – la Carta fondamentale che regola e ispira la nostra convivenza – ha disposto che “la scuola è aperta a tutti.”

Sul diritto universale all’istruzione si fonda uno dei pilastri della Repubblica. La scuola è, dunque, per tutti e di tutti. Non tollera esclusioni, marginalizzazioni, differenze, divari. Ne sarebbe – e, talvolta, ne viene – deformata.

È la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra le giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto.

La scuola ha bisogno di continua manutenzione e di aggiornamento. Anche per colmare limiti strutturali. Va garantita anzitutto la sicurezza degli edifici scolastici e quella dell’alternanza tra scuola e lavoro.

Ragazze e ragazzi hanno risorse che le generazioni più anziane neppure avrebbero potuto immaginare. Sono molti passi più avanti nelle conoscenze tecnologiche e digitali. Sono allenati a vivere in un tempo dove tutto è accelerato e globale.

La scuola deve correre per stare al passo con loro, e può farlo soltanto rendendo i giovani protagonisti, rafforzando il dialogo tra insegnanti e famiglie, e con la realtà sociale in cui è inserita.

Dobbiamo credere nei giovani. Puntare su di loro. Aiutarli nella crescita”.

Dall’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024.

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