Il settore dell’attività estrattiva è stato sempre normato da specifiche norme di settore (L. 84/1893 e RR.DD. 19/1894, 152/1907, 1443/1927; L.198/1958 e D.P.R. 128/1959, parzialmente modificato ed integrato dal D.lgs.624/1996)

SICUREZZA E SALUTE NELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE

PRINCIPALI ADEMPIMENTI RELATIVI ALLA SICUREZZA E SALUTE NELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE

REGIONE  UMBRIA DIREZIONE REGIONALE GOVERNO DEL TERRITORIO, AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE T.d.P. Paolo Tomarelli

Il settore dell’attività estrattiva è stato sempre normato da specifiche norme di settore (L. 84/1893 e RR.DD. 19/1894, 152/1907, 1443/1927; L.198/1958 e D.P.R. 128/1959, parzialmente modificato ed integrato dal D.lgs.624/1996). Nella normativa di settore le attività estrattive sono distinte in funzione del tipo di materiale coltivato (cfr. art. 2 del R.D. 1443/1927: che distingue le cave dalle miniere) e, parzialmente, anche in funzione dell’ambiente e della tipologia di coltivazione.

Fino al 1996, la salute e la sicurezza nelle attività estrattive erano normate dal D.P.R. 128/59 “Norme di Polizia delle Miniere e delle Cave” contenente sia disposizioni prescrittive relative alla sicurezza sia la gestione tecnico-amministrativa dei giacimenti e siti estrattivi.

L’emanazione del D. Lgs. 626/94, ha inizializzato un processo di razionalizzazione dell’approccio alle problematiche di sicurezza che, per il settore estrattivo ha avuto sviluppo con l’emanazione del D.Lgs. 624/96. Quest’ultimo rappresenta a tutt’oggi il riferimento normativo specifico più recente, dopo l’abrogazione del predetto D.lgs.626/94 e l’emanazione del D.lgs.81/08 e ss.mm.ii.

Alla data attuale, le tematiche relative alla salute e sicurezza per il settore estrattivo sono normate da tre diversi disposti legislativi:

D.P.R. 128/59 (parzialmente abrogato dal D. Lgs. 179/2009, cosiddetto “taglia leggi”);

Ai sensi del D.P.R. 128/59, art. 1, Le norme di polizia delle miniere e delle cave si applicano:

a) ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali;
b) ai lavori svolti negli impianti connessi alle attività minerarie, esistenti entro il perimetro dei permessi di ricerca e delle concessioni;
c) ai lavori svolti negli impianti che costituiscono pertinenze della miniera ai sensi dell’art. 23 del regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, anche se ubicati fuori del perimetro delle concessioni;
d) ai lavori di frantumazione, vagliatura, squadratura e lizzatura dei prodotti delle cave ed alle operazioni di caricamento di tali prodotti dai piazzali.

Definizioni ATTIVITA’ ESTRATTIVE:

prospezione: indagini geologiche (fisiche, chimiche, mineralogiche, ecc.) eseguite allo scopo di valutare la presenza di un giacimento minerario.
ricerca: tutti i lavori eseguiti in virtù di un permesso di ricerca, come rilasciato dagli uffici regionale competenti: scopertura, estrazione materiale utile, ricomposizione (secondo le prescrizioni del permesso) tesi a campionare direttamente il materiale allo scopo di valutare la qualità di un giacimento minerario.
coltivazione: tutti i lavori che si svolgono a partire dal rilascio/consegna dell’autorizzazione/concessione: perimetrazione e recinzione dell’area, disboscamento, scarificazione terreno vegetale, scopertura giacimento, estrazione minerale/materiale utile, movimentazione associato e utile a scopo scopertura e a scopo ricomposizione, ricomposizione ambientale, rinverdimento e/o piantumazione, manutenzioni colturali.
Pertinenze minerarie: Art 23 c. 1: Sono pertinenze della miniera gli edifici, gli impianti fissi interni o esterni, i pozzi, le gallerie, nonché i macchinari, gli apparecchi e utensili destinati alla coltivazione della miniera, le opere e gli impianti destinati all’arricchimento del minerale.
Frantumazione: riduzione della dimensione granulometrica del materiale estratto, effettuata tramite frantoi a secco o a umido;
Vagliatura: suddivisione del materiale secondo classi granulometriche, eventualmente previa frantumazione, effettuata tramite vagli o setacci;
Squadratura: riduzione dei materiali lapidei estratti mediante tagli con sega o filo allo scopo di regolarizzarne i profili, riconducendoli alle caratteristiche di “blocco”;
Lizzatura: modalità di trasporto dei blocchi lapidei a valle del cantiere, effettuata caricando i blocchi su pali di legno (lizze), fissandoli con cavi in acciaio (braghe) e facendoli scivolare attraverso corde(canapi) fissate lungo la discesa su solidi paletti di fissaggio (piri) fino al piazzale di carico.

Quadro Normativo sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo

ATTIVITA’ ESTRATTIVE

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