MONITORAGGIO BIOLOGICO DELL’ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE A BENZENE E RELATIVO VALORE LIMITE BIOLOGICO, ALLA LUCE DELLA Direttiva.

MONITORAGGIO BIOLOGICO BENZENE

MONITORAGGIO BIOLOGICO DELL’ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE A BENZENE E RELATIVO VALORE LIMITE BIOLOGICO, ALLA LUCE DELLA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI UE 431/22. INAIL 2023

INTRODUZIONE

Il benzene è un idrocarburo aromatico, molto volatile (temperatura di ebollizione 80,1 °C), inquinante ubiquitario (in quanto prodotto dalla combustione di sostanze organiche), presente anche nel petrolio e suoi derivati, come la benzina, e nel fumo di tabacco.

Le sue qualità di ottimo solvente ne hanno determinato, nel secolo scorso, una grande diffusione di utilizzo per molti processi industriali, fino a quando la sua tossicità e cancerogenicità sono state accertate riducendone fortemente l’impiego attraverso normative sempre più stringenti e riducendo di conseguenza sempre di più i possibili livelli di esposizione.

Il benzene viene assorbito prevalentemente per inalazione e per contatto cutaneo e metabolizzato dal fegato.

Alla luce della nuova, più stringente, normativa europea sulla protezione dei lavoratori (ad esempio settore petrolchimico, addetti alle pompe di carburante, vigili urbani) dai rischi di esposizione a cancerogeni (direttiva (UE) 2022/431), in recepimento in Italia nel 2024, che riduce i valori limite di esposizione occupazionale al benzene, assume particolare importanza, ai fini della valutazione del rischio espositivo, la scelta della corretta metodica per la determinazione della dose assorbita e quindi dell’indicatore biologico di esposizione e della tecnica analitica utilizzata, che dovrà avere una sensibilità adeguata al nuovo valore limite di esposizione, e specifica, per minimizzare i rischi di interferenze e fattori di confondimento.

MONITORAGGIO BIOLOGICO DELL’ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE A BENZENE E RELATIVO VALORE LIMITE BIOLOGICO, ALLA LUCE DELLA Direttiva.
download

La Direttiva 431/22 che entrerà in vigore nel 2024 sottolinea la necessità di considerare vie di assorbimento diverse da quella inalatoria, come quella cutanea, e sottolinea l’importanza del Monitoraggio Biologico per garantire il miglior livello di protezione possibile; proprio in considerazione del nuovo valore limite per il benzene stabilito nella Direttiva 431/22 pari a 0,2 ppm a partire dal 2026, e quindi dei valori sensibilmente più bassi per il valore limite biologico di esposizione a Benzene, la scelta della metodica analitica diventa cruciale, al fine di valutare correttamente il livello di esposizione e, quindi, di rischio associato, e di poterlo correlare con i dati ambientali.

Sicurezza, Qualità, GDPR, HACCP, Medicina del lavoro, E-learning, Videoconferenza, Qualifica Fornitori, CRM...