Decreto Lavoro , LEGGE 9 agosto 2013, n. 99

MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 28 GIUGNO 2013, N. 76

Il decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.

La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

E' possibile scaricare la legge del 9 agosto 2013, n. 99 , Le novità  introdotte dal Decreto Lavoro a cura del DPL MODENA , Il testo coordinato con DECRETO-LEGGE 28 giugno 2013, n. 76 .

Entrata in vigore del provvedimento: 23/08/2013

INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI GIOVANI
MODIFICHE ALLA NORMATIVA SULL'APPRENDISTATO
MISURE IN MATERIA DI TIROCINI
PROROGA DEL CREDITO D'IMPOSTA NEL MEZZOGORNO
BORSE DI STUDIO PER TIROCINI FORMATIVI NEL MERIDIONE E MISURE DI AUTO IMPIEGO ED IMPRENDITORIALITA'
MISURE DEL PROGRAMMA “GARANZIA PER I GIOVANI” E PER LA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI DESTINATARI DEGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
MODIFICHE ALLA NORMATIVA SUI CONTRATTI A TERMINE
DISTACCO DEI LAVORATORI
LAVORO INTERMITTENTE
COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE A PROGETTO
LAVORO ACCESSORIO
TENTATIVO DI CONCILIAZIONE OBBLIGATORIO SUL LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
AGEVOLAZIONI PER LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI IN ASpI
MODIFICHE ALL'ART. 3 DELLA LEGGE n. 92/2012
CONVALIDA DELLE DIMISSIONI E DELLE RISOLUZIONI CONSENSUALI
MODIFICHE AL DECRETO LEGISLATIVO n. 181/2000
LA STABILIZZAZIONE DEGLI ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE
BANCA DATI DELLE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE
RESPONSABILITA' SOLIDALE NEGLI APPALTI
RIVALUTAZIONE DELLE SANZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE SUL LAVORO
CONTRATTI DI PROSSIMITA' EX ART. 8 DELLA LEGGE n. 148/2011
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DISABILI
SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
MODIFICHE ALLE NORMATIVE SUL LAVORO DEI CITTADINI EXTRA COMUNITARI
ASSUNZIONI DA PARTE DELLE IMPRESE AGRICOLE FACENTI PARTE DELLO STESSO GRUPPO
SOCIETA' SEMPLIFICATA
MODIFICHE ALLA NORMATIVA SULLE “STAR UP INNOVATIVE”
SETTORE MARITTIMO : SUBENTRO DELL'INPS
CALCOLO DEL REDDITO PER LA PENSIONE DI INABILITA'
INDENNIZZI E DETASSAZIONI PER GLI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012

decretoLegge del 9 agosto 2013, n. 99

decretoLe novità  introdotte dal Decreto Lavoro

decretoLink al testo cooordinato in GU Serie Generale n.196 del 22-8-2013


Guida decreto fare

Legge 9 agosto 2013 n. 98

Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione

“Approvato il decreto del Fare, si apre la fase importante e delicata dell'attuazione delle nuove norme. Per questo è essenziale che cittadini e imprese siano informati delle nuove opportunità  che la legge offre loro. La Guida alle semplificazioni del Fare rappresenta uno strumento messo a disposizione di cittadini e imprese per conoscere e far valere i loro diritti”.

Il decreto legge n. 69 del 2013, convertito con la legge 9 agosto 2013, n.98, contiene numerose misure di semplificazione che contribuiranno a recuperare lo svantaggio competitivo dell'Italia e a liberare risorse per la crescita e lo sviluppo del paese.

Si tratta di provvedimenti che sono frutto delle attività  di misurazione degli oneri burocratici e di consultazione dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni condotte dal Dipartimento della funzione pubblica.

Oltre a interventi di carattere generale, indispensabili per dare certezza ai tempi di conclusione delle pratiche, quali l'indennizzo automatico e forfetario, vi sono numerose misure che, in coerenza con gli impegni assunti in sede europea, consentiranno di ridurre i costi burocratici, di contribuire a rimettere in moto gli investimenti e di agevolare la ripresa in settori chiave quali, ad esempio, l'edilizia.

guida decreto fareScarica Guida decreto fare

Giornata dedicata alle vittime del lavoro

Giornata dedicata alle vittime del lavoro
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Comune di Roma si terrà , il 13 ottobre, in Campidoglio la manifestazione nazionale della 63″ª Giornata con il Sindaco Ignazio Marino


Ogni anno, nella seconda domenica di ottobre, vengono promosse manifestazioni in tutte le province d'Italia organizzate dalle sedi associative cui partecipano oltre 50.000 persone.

Questàanno sarà  nella Sala della Protomoteca in Campidoglio che verrà  celebrata la manifestazione nazionale, intorno alle ore 10.30, dopo la Santa Messa in memoria dei caduti sul lavoro che sarà  officiata alle ore 9.00.

All'incontro aperto alla cittadinanza saranno presenti le massime autorità  istituzionali per una Giornata che da sempre vede partecipare coloro che intendono attribuire a questa manifestazione un valore ben più importante e sono consapevoli che la tematica meriti l'il massimo impegno da parte di tutti.

Con la partecipazione del nuovo Sindaco di Roma Ignazio Marino, auspichiamo l'avvio di un dialogo costruttivo per politiche occupazionali dove la sicurezza degli ambienti di lavoro sia al primo posto in una città  che vuole identificarsi con i bisogni della cittadini.

Sarà  il Presidente nazionale dell'ANMIL Franco Bettoni a tenere la relazione introduttiva come analogamente faranno i dirigenti delle Sedi Associative in tutte le province d'Italia per ritrovarsi a fare il punto sulle priorità  che in ciascun territorio andranno valutate insieme a Sindaci, Assessori, rappresentanti delle amministrazioni provinciali e regionali, dirigenti INAIL, sindacati, forze sociali ed esponenti del Parlamento, con la partecipazione di centinaia di cittadini, Associati e familiari.

Nella convinzione che sia proprio dai più giovani che deve partire la cultura della sicurezza, sull'onda dei progetti in cui, negli ultimi anni, l'ANMIL ha maggiormente investito entrando nelle scuole di tutta Italia a partire da quelle elementari, per promuovere questa 63″ª Giornata è stata scelta la campagna realizzata da Dario Di Matteo, giovane promessa del mondo della pubblicità , che ha colto in pieno l'obiettivo dell'ANMIL, “The dream job – Il lavoro che sogno”.

Per partecipare alle manifestazioni organizzate dalle Sezioni associative consultare il portale nella sezione delle Sedi oppure telefonare al numero verde 800180943 per contattare la sede ANMIL più vicina.
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Ufficio Stampa ANMIL
Resp. Marinella de Maffutiis – 06.54196334/329.0582315


Newsletter 16 agosto 2013

News – Categoria 'Sicurezza'

Formazione antincendio 2013
Gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro
15 agosto 2013
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Scarica commento ANCE decreto fare
14 agosto 2013
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Rischi settore alberghiero, della ristorazione e del catering
sicurezza e sulla salute sul lavoro
13 agosto 2013
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INCA Le malattie professionali nell'anno 2012
statistiche INAIL
12 agosto 2013
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Lombardia , Formazione lavoratori di aziende che usano attrezzature, art.73 d.lgs.81/08
Decreto 7472 del 6 agosto 2013 regione lombardia
12 agosto 2013
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Regione Lombardia E learning formazione lavoro
Circolare regionale n. 17 – 2013
12 agosto 2013
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News – Categoria 'Bandi e Concorsi'

Finanziamento di progetti di formazione linguistica
Le risorse destinate al finanziamento dei progetti ammontano a € 1.500.00 euro
10 agosto 2013


News – Categoria 'Edilizia'

Bocche di lupo e rischio caduta
Gruppo Interregionale Edilizia
08 agosto 2013
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News – Categoria 'Generale'

Relazione sul controllo ufficiale degli alimenti e bevande per l'anno 2012
Piani di controllo della catena alimentare e Sistemi di Allerta
13 agosto 2013
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Sicurezza lavoro , Il messaggio del Quirinale
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
11 agosto 2013
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Morti sul lavoro , Facciamo chiarezza sui numeri
Dal 1 gennaio al 31 luglio 2013
11 agosto 2013
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Differimento al 20 agosto dei termini per i versamenti dei premi ed accessori.
modello di versamento unificato F24 e F24EP
07 agosto 2013
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Relazione sul controllo ufficiale degli alimenti e bevande per l’anno 2012

Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione Direttore Generale: Dott. Silvio Borrello Ufficio VIII – Piani di controllo della catena alimentare e Sistemi di Allerta

INTRODUZIONE

In questa relazione sono descritti i risultati delle attività  di vigilanza e di controllo degli alimenti e delle bevande in Italia nel corso del 2012, sia a livello ispettivo che analitico.

Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità  di verificare e garantire la conformità  dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori ed assicurare la lealtà  delle transizioni.

Il controllo riguarda sia i prodotti italiani, o di altra provenienza, destinati ad essere commercializzati sul territorio nazionale, che quelli destinati ad essere spediti in un altro Stato dell'Unione europea oppure esportati in uno Stato terzo.

I controlli ufficiali sono eseguiti in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione, del magazzinaggio, deltrasporto, del commercio e della somministrazione.

I controlli consistono in una, o più, delle seguenti operazioni: ispezione, prelievo dei campioni, analisi di laboratorio dei campioni prelevati, controllo dell'igiene del personale addetto, esame del materiale scritto e dei documenti di vario genere ed esame dei sistemi di verifica adottati dall'impresa e dei relativi risultati.

Il controllo ufficiale esamina:

– lo stato, le condizioni igieniche ed i relativi impieghi degli impianti, delle attrezzature, degli utensili, dei locali e delle strutture;
– le materie prime, gli ingredienti, i coadiuvanti ed ogni altro prodotto utilizzato
– nella produzione o preparazione per il consumo;
– i prodotti semilavorati;
– i prodotti finiti;
– i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti;
– i procedimenti di disinfezione, di pulizia e di manutenzione;
– i processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari;
– l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari;
– i mezzi di conservazione.

Piani di controllo della catena alimentare e Sistemi di AllertaScarica Relazione sul controllo ufficiale degli alimenti e bevande

Sicurezza lavoro , Il messaggio del Quirinale

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 57esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, ha espresso “sentimenti di ideale vicinanza a quanti partecipano alle cerimonie in ricordo della orribile sorte dei minatori, italiani e non, che persero la vita al Bois du Cazier 57 anni fa”.

Il messaggio del Quirinale
“Desidero esprimere sentimenti di ideale vicinanza a quanti partecipano alle cerimonie in ricordo della orribile sorte dei minatori, italiani e non, che persero la vita al Bois du Cazier 57 anni fa. La commemorazione delle 262 vittime deve costituire potente richiamo ad una riflessione ancora attuale sui temi della piena integrazione degli immigrati cos come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il concreto accoglimento di queste istanze umane e civili e la piena affermazione di questi diritti fondamentali debbono essere perseguiti con la massima attenzione dalle istituzioni e da tutte le forze sociali. In questo giorno dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, rivolgo il mio pensiero di solidarietà  ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti”.

Boldrini:Immigrati Lampedusa come italiani Marcinelle“. Gli emigrati italiani che in Belgio “cercavano alloggio trovavano scritte 'né animali né stranieri', come oggi in Italia non si affitta a stranieri in barba alla nostra storia, e decidiamo di ignorare che gli immigrati che arrivano a Lampedusa hanno gli stessi occhi dei nostri padri che arrivarono a Marcinelle”, ha detto il presidente della camera Laura Boldrini nel suo discorso alla commemorazione di Marcinelle.

E ha aggiunto: “Oggi c'è chi dice che nel 2013 di soli diritti si muore, nonostante si continui a perdere la vita per la mancanza di diritti e tutele, ma è senza diritti che si muore, allora come oggi”. Qualche giorno fa è stato l'ad di Fiat Sergio Marchionne a dire “di soli diritti si muore”.

Il Ministero del Lavoro svuota la tutela della sicurezza

di Enzo Di Frenna ( il fatto quotidiano )

Napolitano” 'monita' spesso sulla prevenzione di incidenti e infortuni sul lavoro, ma i politici fanno di tutto per smantellarla. Ha iniziato nel 2009 il governo Berlusconi indebolendo il Testo Unico 81 del 2008, provocando le ire degli operatori della sicurezza e dei sindacati. Si disse: vengono agevolati gli imprenditori, che rischiano di meno di fronte alla legge. Il governo Letta, uomo del Pd e quindi in teoria dalla parte dei lavoratori, ha introdotto nel “decreto del Fare” un ulteriore indebolimento della tutela dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Ad esempio, chi ha partorito il decreto ha previsto l'eliminazione del Duvri, un importante documento di valutazione dei rischi. Ora stanno cercando di metterci una toppa.

Ma un altro colpo viene dal Ministero del Lavoro. Il 13 agosto scade il contratto del direttore della Divisione salute e sicurezza sul lavoro, Lorenzo Fantini, che ricopre il ruolo da 10 anni. Motivo?” Non ci sono soldi da spendere. Bisogna tagliare per la “spendig review”. In pratica, svuotano l'attività  di uno dei settori nevralgici del ministero. Ciò significa che bloccheranno i lavori delle commissioni permanenti che emanano lineee guida per gli operatori del settore, oppure l'elaborazione dei decreti attuativi del Testo Unico 81.

Napolitano spende poca energia quando invoca – sempre e solo a parole – la tutela dei lavoratori, ogni volta che muore un operaio nei cantieri. Forse stavolta dovrebbe prendere carta e penna e scrivere al capo del governo, Enrico Letta, e chiedere spiegazioni in merito all'operato del ministro Enrico Giovannini sullo smantellamento della divisione che tutela la salute e sicurezza dei lavoratori. Una roba si sinistra, caro presidente.

Morti sul lavoro , Facciamo chiarezza sui numeri

Dal 1 gennaio al 31 luglio 2013 sono morti sui luoghi di lavoro 348 lavoratori, 50 nel mese di luglio e 69 in giugno, se contiamo le morti sulle strade e in itinere si arriva a superare le 700 vittime. Dopo tanti anni di denuncia del fenomeno da parte nostra, finalmente si comincia a fare chiarezza sulla vera entità  del numero di morti sul lavoro. Nel suo rapporto l'INAIL dichiara che i morti sul lavoro nel 2012 sono stati 790, compresi 409 lavoratori morti sulle strade. Se si detraggono i 409 morti sulle strade per l'Inail nel 2012 risultano 381 lavoratori morti sui luoghi di lavoro.

Noi dell'Osservatorio ne abbiamo registrati nel 2012 ben 624 solo sui luoghi di lavoro. Come mai questa differenza del 40%? Ancora nel rapporto INAIL si legge che le denunce per infortuni mortali nel 2012 sono state oltre 1296, una palese contraddizione che è opportuno approfondire. Chi sono e cosa facevano nel momento dell'infortunio queste centinaia di lavoratori che l'INAIL non inserisce tra le morti sul lavoro pur essendoci una denuncia d'infortunio mortale? L'Osservatorio già  il 1″° gennaio 2013 scriveva che i morti nel 2012 erano complessivamente più di 1180. Dal 1″° gennaio 2008, giorno d'apertura dell'Osservatorio si è sempre parlato di “favolosi” cali delle morti sul lavoro. Sapete di quanto è stato questo calo al 31 luglio 2013 rispetto al 31 luglio 2008? Del 2,8%.

E proprio grazie a questi presunti cali ci si è permessi di alleggerire la normativa sulla Sicurezza sul lavoro: meno ispettori, meno controlli, meno intralci burocratici per le imprese, e tutto a spese della Sicurezza per i lavoratori. Il 31 luglio 2012 erano morti sui luoghi di lavoro 360 lavoratori contro i 348 del 31 luglio del 2013 e tenendo conto che dall'anno scorso sono stati tagliati posti di lavoro e la cassa integrazione è cresciuta in modo drammatico, il risultato non è certo incoraggiante. Al contrario nonostante la crisi in proporzione assistiamo ad un aumento del fenomeno che ci vede primi in Europa in rapporto al numero di abitanti, il solo parametro valido per valutare l'andamento delle morti in una provincia o in una regione. Questo perché a morire sono in larga parte persone che non dispongono di un'assicurazione e che non rientrano nelle statistiche ufficiali.

Noi pensiamo ci sia la necessità  di fare la massima chiarezza su un aspetto fondamentale: noi consideriamo morti sul lavoro tutti i lavoratori che muoiono mentre lavorano, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa che spesso è diversa o addirittura non esiste (lavoro nero).

È raccapricciante pensare che un terzo dei lavoratori morti ha oltre 60 anni e che la riforma Fornero abbia inciso notevolmente su queste morti, non avendo fatto nessuna distinzione nell'allungamento dell'età  pensionabile tra chi svolge un lavoro pericoloso e usurante e chi uno d'ufficio. Tutti gli anni assistiamo ad una strage di agricoltori schiacciati dal trattore e di edili, nell'indifferenza della politica, di tutta la nostra classe dirigente e di quasi la totalità  dei media i quali danno visibilità  al fenomeno solo quando si parla di scandali, di cronaca nera e di politica. In questi primi sette mesi il 38,6% dei morti sul lavoro è nel comparto agricolo: quasi i due terzi delle vittime in agricoltura sono dovuti allo schiacciamento dal trattore. Le morti nel comparto dell'edilizia risultano il 24,4% sul totale.

Il 19,1% nei servizi, il 6,39% nell'industria, il 5,5 % nell'autotrasporto. Poi ci sono i lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro e che sono almeno altri 350 dall'inizio dell'anno. Moltissimi di questi decessi sono considerati come morti per incidente stradale, ma in effetti molti di questi sono lavoratori che si spostano sulle strade e autostrade, dal sud al nord o viceversa e spesso nascondono lavoro nero che è impossibile riuscire a quantificare nell'interezza (e anche noi non inseriamo le vittime d'infortuni per l'impossibilità  di quantificarli). L'opinione pubblica ha la sensazione che a morire siano soprattutto operai nelle fabbriche mentre sono “solo” il 5,6% dall'inizio dell'anno, mentre nel 2012 furono il 7% del totale, per la stragrande maggioranza nelle piccolissime aziende dove il sindacato e la prevenzione non esistono. Lo Stato attraverso vari enti spende milioni di euro per corsi che a nostro giudizio non hanno utilità  se non quella di riempire le tasche di chi li organizza.

Agli agricoltori che muoiono così in tanti cosa viene offerto in termini di conoscenze, aiuti per migliorare i mezzi e la prevenzione? E per gli edili che muoiono con le stesse percentuali in piccolissime aziende, che cadono dall'alto o travolti dai mezzi che guidano loro stessi o i loro colleghi, o dal materiale che stanno manovrando, cosa si fa? Che conoscenze si danno e cosa si fa per rendere più sicuro il lavoro di persone che spesso non conoscono neppure l'italiano e lavorano in nero o in grigio per 10 o 12 ore al giorno svolgendo attività  faticose e poco sicure? È molto frustrante scrivere ogni anno le stesse cose e vedere i dati delle solite statistiche che ti dicono che i morti sono molto meno numerosi. Questo cosa significa? Che in realtà  la Sicurezza sui luoghi di lavoro complessivamente sta calando causa minori controlli dovuti allo stanziamento di meno risorse da parte degli ultimi governi.

Le statistiche ufficiali sono alterate perchè mettono assieme i morti sui luoghi di lavoro e quelli che muoiono sulle strade e in itinere che sono un'altra cosa; l'assicurazione INAIL in itinere è sacrosanta, ma come si fa a non distinguere quantitativamente e qualitativamente gli interventi da mettere in atto se non fa un distinguo tra i due fenomeni? Occorre sapere con chiarezza come intervenire se si vuol salvaguardare la vita di chi lavora. E' intollerabile che un paese come il nostro che ha 60 milioni di abitanti conti tantissimi morti in più sui luoghi di lavoro degli altri grandi paesi europei.

Tra l'altro l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è visto spesso con sufficienza, con fastidio o come un intruso dalla politica (tutta) e anche da molte organizzazioni dei lavoratori. E questo è molto triste. Chi si sta preoccupando della vita e della sicurezza dei lavoratori che lavorano per la maggior parte in fabbriche che non sono adeguate alle norme antisismiche del 2005? Chi sta facendo i controlli necessari che li mettano al sicuro in caso di altre scosse di terremoto come quelle che hanno colpito l'Emilia nel 2012?

Notizie Radicali
Carlo Soricelli
Dell'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro.