Sicurezza lavoro , Il messaggio del Quirinale

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 57esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, ha espresso “sentimenti di ideale vicinanza a quanti partecipano alle cerimonie in ricordo della orribile sorte dei minatori, italiani e non, che persero la vita al Bois du Cazier 57 anni fa”.

Il messaggio del Quirinale
“Desidero esprimere sentimenti di ideale vicinanza a quanti partecipano alle cerimonie in ricordo della orribile sorte dei minatori, italiani e non, che persero la vita al Bois du Cazier 57 anni fa. La commemorazione delle 262 vittime deve costituire potente richiamo ad una riflessione ancora attuale sui temi della piena integrazione degli immigrati cos come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il concreto accoglimento di queste istanze umane e civili e la piena affermazione di questi diritti fondamentali debbono essere perseguiti con la massima attenzione dalle istituzioni e da tutte le forze sociali. In questo giorno dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, rivolgo il mio pensiero di solidarietà  ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti”.

Boldrini:Immigrati Lampedusa come italiani Marcinelle“. Gli emigrati italiani che in Belgio “cercavano alloggio trovavano scritte 'né animali né stranieri', come oggi in Italia non si affitta a stranieri in barba alla nostra storia, e decidiamo di ignorare che gli immigrati che arrivano a Lampedusa hanno gli stessi occhi dei nostri padri che arrivarono a Marcinelle”, ha detto il presidente della camera Laura Boldrini nel suo discorso alla commemorazione di Marcinelle.

E ha aggiunto: “Oggi c'è chi dice che nel 2013 di soli diritti si muore, nonostante si continui a perdere la vita per la mancanza di diritti e tutele, ma è senza diritti che si muore, allora come oggi”. Qualche giorno fa è stato l'ad di Fiat Sergio Marchionne a dire “di soli diritti si muore”.

Il Ministero del Lavoro svuota la tutela della sicurezza

di Enzo Di Frenna ( il fatto quotidiano )

Napolitano” 'monita' spesso sulla prevenzione di incidenti e infortuni sul lavoro, ma i politici fanno di tutto per smantellarla. Ha iniziato nel 2009 il governo Berlusconi indebolendo il Testo Unico 81 del 2008, provocando le ire degli operatori della sicurezza e dei sindacati. Si disse: vengono agevolati gli imprenditori, che rischiano di meno di fronte alla legge. Il governo Letta, uomo del Pd e quindi in teoria dalla parte dei lavoratori, ha introdotto nel “decreto del Fare” un ulteriore indebolimento della tutela dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Ad esempio, chi ha partorito il decreto ha previsto l'eliminazione del Duvri, un importante documento di valutazione dei rischi. Ora stanno cercando di metterci una toppa.

Ma un altro colpo viene dal Ministero del Lavoro. Il 13 agosto scade il contratto del direttore della Divisione salute e sicurezza sul lavoro, Lorenzo Fantini, che ricopre il ruolo da 10 anni. Motivo?” Non ci sono soldi da spendere. Bisogna tagliare per la “spendig review”. In pratica, svuotano l'attività  di uno dei settori nevralgici del ministero. Ciò significa che bloccheranno i lavori delle commissioni permanenti che emanano lineee guida per gli operatori del settore, oppure l'elaborazione dei decreti attuativi del Testo Unico 81.

Napolitano spende poca energia quando invoca – sempre e solo a parole – la tutela dei lavoratori, ogni volta che muore un operaio nei cantieri. Forse stavolta dovrebbe prendere carta e penna e scrivere al capo del governo, Enrico Letta, e chiedere spiegazioni in merito all'operato del ministro Enrico Giovannini sullo smantellamento della divisione che tutela la salute e sicurezza dei lavoratori. Una roba si sinistra, caro presidente.

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