Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti

Nel corso dell’evento “Il nuovo registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” svoltosi il 9 Novembre a Ecomondo la Direzione Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Unioncamere e l’Albo Nazionale Gestori Ambientali hanno illustrato il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti e le relative modalità operative di funzionamento.

E’ possibile visualizzare le presentazioni dei relatori.

In data 7 novembre 2023 è stato pubblicato il Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente della sicurezza energetica n.143 del 6 novembre 2023 che definisce le modalità operative per la trasmissione dei dati al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), le modalità di accesso e di iscrizione da parte degli operatori al RENTRI, i requisiti informatici per garantire l’interoperabilità e le modalità di funzionamento degli strumenti di supporto messi a disposizione degli operatori.
download Dott. Carlo Zaghi
Per l’iscrizione al R.E.N.T.Ri. e per l’adeguamento al DM 4/4/2023 n. 59 è previsto un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle caratteristiche dei soggetti obbligati.
download Ing. Daniele Gizzi
Il 15 giugno 2023 è entrato in vigore il DM 4 aprile 2023, n. 59: “Regolamento recante disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti”, che detta le norme per l'organizzazione ed il funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti.
download Marco Botteri
Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica, l'Unioncamere Gestori Ambientali
download Unioncamere Marco Conte

La sigla R.E.N.T.Ri è l’acronimo di Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti, ovvero il nuovo registro digitale che in futuro permetterà la tracciabilità dei rifiuti attraverso documentazione digitale al 100%.

Questo strumento sarà realizzato e gestito direttamente dal Ministero della Transizione Ecologica, e al suo interno dovrebbe includere la gestione digitalizzata del Registro di carico/scarico, dei Formulari di identificazione dei rifiuti e del MUD.

Il 15 giugno 2023 è entrato in vigore il DM 4 aprile 2023, n. 59: “Regolamento recante disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti”, che detta le norme per l’organizzazione ed il funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Per l’iscrizione al R.E.N.T.Ri. e per l’adeguamento al DM 4/4/2023 n. 59 è previsto un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle caratteristiche dei soggetti obbligati.

In data 7 novembre 2023 è stato pubblicato il Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente della sicurezza energetica n.143 del 6 novembre 2023 che definisce le modalità operative per la trasmissione dei dati al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), le modalità di accesso e di iscrizione da parte degli operatori al RENTRI, i requisiti informatici per garantire l’interoperabilità e le modalità di funzionamento degli strumenti di supporto messi a disposizione degli operatori.

R.E.N.T.Ri nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti

Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti

Nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che sostituirà il vecchio SISTRI non più operativo dall’1 gennaio 2019

Il RENTRI sarà suddiviso in due sezioni:

La Sezione dell’Anagrafica degli iscritti, che raccoglie anche le autorizzazioni ambientali;
La Sezione della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.


Al via la sperimentazione del nuovo sistema per la tracciabilità della circolazione dei rifiuti. L’iniziativa sorge dalla necessità di attuare le Direttive Comunitarie che indicano in un registro nazionale un tassello fondamentale per l’economia circolare.

Al fine di procedere alla realizzazione del sistema ed alla definizione dei provvedimenti normativi di attuazione il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso, segnando così una netta discontinuità rispetto ad esperienze passate, di avviare una sperimentazione preliminare, realizzando, con il supporto dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali e di Unioncamere e del sistema camerale italiano, un prototipo semplificato, per verificare la funzionalità e la fruibilità di alcune delle funzioni del Registro elettronico nazionale ed in particolare l’interoperabilità con i sistemi gestionali attualmente in uso alle aziende.

L’opportunità di procedere ad una sperimentazione è stata infatti più volte rappresentata al Ministero e all’Albo da parte del mondo imprenditoriale, durante le fasi di consultazione con le associazioni di settore sulla proposta di regolamento di disciplina del Registro Elettronico Nazionale.

La necessità di garantire la interoperabilità dei sistemi gestionali con il Registro è stata invece la scelta di base del Ministero, per superare le difficoltà operative prima riscontrate e per consentire la realizzazione degli adempimenti al fine di ottimizzare e ridurre al minimo le attività manuali da parte delle imprese, perché saranno i sistemi informativi a comunicare le informazioni previste dalla legge.

Il prototipo consentirà alle imprese tenute all’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale di poter sperimentare in maniera pratica le procedure operative che con l’applicazione della nuova disciplina diventeranno prassi quotidiana per la gestione degli adempimenti.

Il 1 giugno, nel pieno rispetto dei tempi previsti, è stata pubblicata la home page del R.E.N.T.Ri (www.rentri.it) ed in particolare la sezione riservata al Laboratorio Sperimentale per la Prototipazione Funzionale.

Con la firma del protocollo di adesione alla sperimentazione da parte delle Associazioni datoriali, la sperimentazione entrerà nel vivo.

A partire da fine giugno e per almeno quattro mesi le imprese potranno testare le prime funzionalità, grazie al supporto fornito dalle associazioni e dalle imprese del settore ICT, con le quali è già stata avviata una prima condivisione delle soluzioni tecnologiche previste.

Si avvia così la realizzazione di uno dei progetti che rientrano negli obiettivi del PNRR, strategico per la necessaria conoscenza delle quantità e della qualità dei rifiuti prodotti e avviate a trattamento.

fonte: www.minambiente.it