Rischio Chimico laboratori

Rischio Chimico – Manuale informativo per la tutela della salute del personale dei laboratori di ricerca. INAIL 2023

Le figure professionali che operano all’interno di laboratori di ricerca, e che sono chiamate a manipolare agenti chimici, possono essere molto diverse e in certa misura possono trovarsi in un percorso di formazione (tesisti, tirocinanti, specializzandi, dottorandi), senza avere ancora acquisito una preparazione specifica in termini di gestione dei rischi.


Gli agenti chimici

Gli agenti chimici possono avere caratteristiche di pericolosità che potrebbero rappresentare un rischio per i lavoratori potenzialmente esposti, è quindi centrale conoscere, controllare e gestire questi rischi.

Gli effetti sulla salute che possono verificarsi a seguito di eventi espositivi sono i più diversi, fortemente condizionati dal tipo di agente chimico con cui si viene in contatto e dalle condizioni di esposizione che si realizzano; l’utilizzo di sostanze e miscele in questo particolare contesto lavorativo porta l’operatore a contatto con volumi comunemente ridotti di sostanze con pericolosità diversa, che sono spesso adoperate in miscela, realizzando, così, esposizioni multiple ad agenti chimici ma a basse dosi.

Il presente opuscolo vuole fornire al personale addetto ai laboratori una guida rapida e di facile consultazione per identificare il rischio chimico e adottare le giuste buone prassi di lavoro in sicurezza.

È bene sottolineare che quanto descritto non esaurisce l’argomento e non sostituisce la conoscenza del d.lgs. 81/2008, né l’obbligo formativo per i lavoratori, va invece a costituire uno strumento aggiuntivo per favorire l’informazione sulla sicurezza nei laboratori di ricerca.

Rischio Chimico - Manuale informativo per la tutela della salute del personale dei laboratori di ricerca
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Gli effetti

Gli effetti sulla salute dovuti all’esposizione ad agenti chimici possono essere sia locali che sistemici, sia acuti che cronici. Un effetto cronico è un effetto negativo sulla salute derivante dall’esposizione per lunghi periodi a una sostanza chimica.

I sintomi di solito non diminuiscono quando l’esposizione si ferma. Possono produrre effetti anche gravi come ad esempio: cancerogenesi, mutagenesi, tossicità riproduttiva, tossicità d’organo.

Questo tipo di effetti sono quelli maggiormente coinvolti nella definizione di ‘malattia professionale’ e su cui il medico del lavoro agisce in ottica preventiva con le visite di sorveglianza sanitaria periodica.

Effetti acuti sulla salute possono essere osservati immediatamente o subito dopo una esposizione; spesso sono legati ad esposizioni consistenti di breve durata.

In genere, i sintomi diminuiscono quando l’esposizione termina, tuttavia, secondo la quantità/dose dell’agente chimico e le sue caratteristiche intrinseche di pericolosità, il danno può essere permanente, fino alla morte, anche per una singola esposizione.

Più facilmente questo tipo di effetti rientrano in una definizione di ‘infortunio sul lavoro’ e richiedono una costante attività di gestione in sicurezza dell’ambiente di lavoro, poiché l’esposizione di questo tipo si realizza tipicamente in caso di eventi accidentali.

Una stessa sostanza chimica può causare effetti sia acuti che cronici. Gli effetti sulla salute possono variare a seconda dell’organo bersaglio, della dose, della frequenza,
della durata e della via di esposizione.