Prevenzione dello stress lavorativo e sviluppo del benessere nel settore della logistica

Stress lavorativo settore logistica

Prevenzione dello stress lavorativo e sviluppo del benessere nel settore della logistica.

Lo stress correlato all’attività lavorativa si manifesta quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano la capacità del lavoratore di affrontarle (o controllarle). Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi di salute mentale e fisica se si manifesta con intensità per periodi prolungati.

Il settore della logistica ha conosciuto recentemente una forte espansione, dovuta al suo ruolo strategico per la produzione e distribuzione delle merci in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e dallo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazione.

Il personale che vi lavora è anch’esso in forte aumento, suddiviso soprattutto in addetti al magazzino e trasportatori. La letteratura scientifica ha prestato grande attenzione verso queste due funzioni logistiche, producendo una grande mole di ricerche scientifiche e, conseguentemente, un notevole progresso nell’ottimizzazione dei processi logistici (Palšaitis et al., 2017).

miglioramento continuo

In un tale contesto di competizione globale e necessità di miglioramento continuo, l’accento è stato recentemente posto sulle persone che vi lavorano e sul contributo che esse possono dare allo sviluppo efficace del settore. Da un lato, infatti, il settore logistico ha una scarsa attrattività a causa dei suoi impieghi considerati di basso livello e, conseguentemente, impiega tradizionalmente persone a bassa qualifica professionale (Allamprese e Bonardi, 2020). Dall’altro, però, è stato evidenziato che il successo del settore logistico dipenderà sempre più dalla capacità e dalle competenze delle persone impiegate (Jhawar et al., 2014). Ciò richiede di aumentare l’attrattività del settore della logistica, attraverso condizioni più sicure e lavori più motivanti e soddisfacenti. Un miglioramento dei contesti lavorativi in questi termini, infatti, può contribuire sia alla crescita professionale dei lavoratori già presenti, sia all’attrazione di nuovi lavoratori con competenze più elevate.

sicurezza sul lavoro

I temi che sono alla base di quanto sopra concernono la sicurezza sul lavoro, ma anche la prevenzione dello stress lavorativo (ponendo attenzione ai rischi psicosociali) e lo sviluppo del benessere (fornendo condizioni ambientali migliori, ottimizzando l’organizzazione del lavoro e supportando la motivazione personale e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori). Tali temi sono stati tradizionalmente trattati in modo separato, ma è evidente come essi si sovrappongano e interagiscano nel determinare gli effetti positivi e negativi sui lavoratori. Di conseguenza, le pratiche e procedure organizzative rivolte ai lavoratori trarrebbero maggiore forza e utilità da una loro consapevole integrazione. Ad esempio, il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) ha sviluppato il concetto di Total Worker Health, definendolo come “una strategia che integra la sicurezza sul lavoro e protezione della salute con la promozione della salute, al fine di prevenire gli infortuni e malattie sul lavoro e migliorare la salute ed il benessere”.

Il tema della sicurezza sul lavoro è stato ampiamente trattato nel settore della logistica, riconoscendo (come in ogni altro settore) la necessità di implementare non solo procedure ai principi generali di sicurezza, ma piuttosto un approccio olistico e proattivo alle questioni di sicurezza. In altri termini, salute e sicurezza sul lavoro non dovrebbero essere solo responsabilità di specifiche unità operative interne all’organizzazione, ma dovrebbero essere integrate e coordinate a livello dell’intera organizzazione (Sadłowska-Wrzesińska, 2014).

Gli incidenti e infortuni

Gli incidenti e infortuni, infatti, hanno cause riconducibili a diversi fattori, quali quelli tecnici, di organizzazione del lavoro e del comportamento individuale (Sadłowska-Wrzesinska, 2014).

In quest’ottica la letteratura disponibile nel settore logistica ha considerato variabili relative alla sicurezza a diversi livelli. In questa indagine saranno considerate il clima di sicurezza, la leadership di sicurezza, la comunicazione organizzativa e la partecipazione dei lavoratori allo sviluppo della sicurezza relative ai principi generali di sicurezza, ma piuttosto un approccio olistico e proattivo alle questioni di sicurezza.

Solo più recentemente le ricerche si sono incentrate sul tema dello stress lavorativo nel settore della logistica. La letteratura mostra diversi stressors che sono stati correlati ad esiti negativi per il lavoratore e l’organizzazione, tra i quali i più rilevanti sembrano essere le caratteristiche del ruolo (sovraccarico, conflitto, ambiguità), la retribuzione, l’ambiente fisico di lavoro, la condizione dei lavoratori immigrati, la precarietà del lavoro, altre caratteristiche specifiche del contesto. Tuttavia, a fronte dei costi ed esiti negativi ben conosciuti derivanti da condizioni di stress, tale tema sembra non avere ancora un ampio insieme di ricerche e risultati disponibile.

In questa indagine sono state considerate variabili relative sia alla sicurezza sul lavoro che allo stress lavorativo. L’obiettivo generale è quello di verificare se, oltre al tema sicurezza ampiamente trattato in letteratura, gli stressors lavorativi sono in grado di spiegare ulteriormente la percezione di stress e il benessere correlato al lavoro, cercando anche di mettere in evidenza quali variabili sono maggiormente predittive.

Con questo obiettivo ci si propone non solo di limitare i possibili effetti negativi per i lavoratori, ma anche di mettere in luce se e come è possibile migliorare le condizioni di lavoro per favorire gli esiti positivi, aumentando l’attrattività del settore e le possibilità di sviluppo delle persone che vi lavorano.

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Articolo tratto da: Prevenzione dello stress lavorativo e sviluppo del benessere nel settore della logistica.

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