RAMADAM Nove sintetiche indicazioni in materia di prevenzione
Una pubblicazione della direzione INAIL Perugia-Terni propone una serie di indicazioni in materia di prevenzione per evitare il possibile incremento dei rischi di infortunio legato a caldo e fatica.
Nove sintetiche indicazioni, racchiuse in un depliant informativo, per affrontare al meglio la giornata lavorativa durante il periodo del Ramadan.
L'opuscolo – realizzato dalla direzione territoriale Inail di Perugia-Terni, dal Cesf di Perugiae dal servizio Prevenzione e protezione dell'Asl Umbria 1 – si rivolge ai lavoratori musulmani e ai datori di lavoro, in vista del digiuno previsto dalla religione dal 28 giugno al 27 luglio, nella fascia giornaliera che va dalle prime luci dell'alba fino al tramonto.
Sicurezza e tematiche interculturali Il lavoratore di altra religione, assunto per breve o lungo periodo, è prima di tutto un individuo che vanta, come ogni altro, dei diritti garantiti sia dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo” che dalla “Costituzione della Repubblica Italiana”
Ciò significa che a tali principi deve corrispondere una doverosa riflessione di come, evidentemente, è possibile far convivere il diritto di tutela della salute (nel caso in esame dei lavoratori) e quello di libertà di culto.
La responsabilità del datore di lavoro è già sancita dall'articolo 2087 del Codice civile:
“«L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”».Inoltre: “«L'obbligo di prevenzione ex art. 2087 impone al datore di lavoro non solo di adottare le misure tassativamente previste dalla legge, ma anche tutte le altre misure richieste in concreto per salvaguardare la salute del lavoratore”» (cfr. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 17314/2004).
RAMADAM Nove sintetiche indicazioni” in materia di prevenzione