Professioni non regolamentate disegno di legge
Le nuove norme definiscono “professione non organizzata in ordini o collegi” l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'articolo 2229 del Codice civile, e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
Consulenti della sicurezza, Formatori , pubblicitari, grafici, tributaristi, consulenti, periti assicurativi, guide turistiche: sono le cosiddette professioni non regolamentate da Ordini professionali o Collegi (ovvero senza Albo).
Anche queste d'ora in poi avranno una loro disciplina di riferimento che prevede, fra le altre cose, la possibilità di riunirsi in associazioni professionali.
È la nuova legge sulle professioni non organizzate, approvata in via definitiva alla Camera il 19 dicembre 2012. L'Italia adegua così la legislazione ai mutamenti notevoli avvenuti negli ultimi anni, o meglio negli ultimi decenni, nel mondo delle professioni, rispondendo anche agli stimoli arrivati in questo senso dall'Unione Europea.
Il DDl, approvato in via definitiva dalla Commissione Attività Produttive della Camera (riunita in sede legislativa), si compone di 11 articoli che partono dalla definizione delle professioni non ordinistiche per regolamentarne poi la formazione di associazioni professionali, la qualificazione della prestazione professionale, il sistema di attestazione, la certificazione.