L’uso degli antibiotici in Italia
La pubblicazione, realizzata dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’AIFA, monitora i consumi e la spesa per gli antibiotici in Italia e contiene analisi sull’uso in ambito territoriale, ospedaliero e relative all’acquisto privato, con focus dedicati alla prescrizione nella popolazione pediatrica e in quella anziana.
Oltre ai dati di confronto dei consumi italiani rispetto agli altri Paesi europei, presenta un approfondimento sugli indicatori di appropriatezza prescrittiva nell’ambito della Medicina Generale e una valutazione dell’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sul consumo, che include anche i primi otto mesi dell’anno 2021.
L’antibiotico-resistenza rappresenta una priorità di salute pubblica a livello globale con
ricadute importanti sulla gestione clinica dei pazienti. Gli effetti della resistenza, ovvero
l’incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni, sono osservabili in tutte le regioni del mondo.
Negli ultimi anni il fenomeno si è notevolmente aggravato anche a causa dell’aumentato uso, talvolta inappropriato, di questi farmaci. La perdita di efficacia degli antibiotici attualmente disponibili rischia di mettere in crisi i sistemi sanitari, causando un
aumento della morbidità e della mortalità per infezioni e un aggravio dei costi sanitari e
sociali.