CEI EN 50522 , messa a terra degli impianti a tensione superiore a 1 kV

La norma europea CEI EN 50522 (CEI 99-3), in vigore dal 1La norma europea CEI EN 50522 (CEI 99-3), in vigore dal 1″° aprile 2011, sostituisce la norma CEI 11-1 per la parte riguardante la messa a terra degli impianti a tensione superiore a 1 kV.


La norma CEI 11-1 rimane comunque applicabile fino al 01/11/2013.

Scopo della Norma è di fornire le prescrizioni per la progettazione e la costruzione dei sistemi di messa terra di
impianti elettrici con tensione nominale superiore a 1 kV in c.a., tali da provvedere alla sicurezza delle persone e degli impianti stessi.

La sicurezza delle persone è ritenuta accettabile quando, a seguito di un guasto a terra, in nessuna parte dell'impianto vengano superati i limiti massimi della tensione di contatto ammissibile UTp , tenendo conto del tempo di eliminazione del guasto. I limiti di UTp sono stati determinati assumendo le seguenti condizioni:

– percorso della corrente da una mano ai piedi;
– considerando un valore di impedenza del corpo umano con una probabilità  del 50 %;
– ammettendo un 5% di probabilità  di fibrillazione ventricolare;
– nessuna resistenza aggiuntiva (ad es. guanti o calzature).

CEI EN 50522Scarica documento UNAE Emilia – Romagna

Breve guida per l’identificazione di macchinari da costruzione non conformi

Una breve guida per l'identificazione di macchinari da costruzione non conformi .


Le apparecchiature per l'edilizia che vengono collocate per la prima volta sul mercato UE ed EEA devono essere conformi alle norme europee corrispondenti e rispettare tutti i criteri di sicurezza e tutela ambientale in vigore.

Un macchinario che non rispetti questi requisiti è considerato non conforme e non può essere collocato sul mercato UE.

Queste linee guida permettono di distinguere facilmente tra macchinari conformi e non conformi. Esse descrivono solo quei criteri essenziali che possono essere verificati anche senza possedere conoscenze e informazioni tecniche approfondite.

Pertanto, questo documento non vuole essere esaustivo ma è strutturato in modo da rappresentare uno strumento di “primo avvertimento“.

Comunque, se uno o più elementi non sono in linea con i criteri è molto probabile che l'apparecchiatura in
questione non sia conforme .

L'importazione di apparecchiature da costruzione non conformi all'interno dell'UE, la loro vendita e il loro utilizzo sono un problema serio per il settore dei macchinari da costruzione europeo.

Esso è una fonte di concorrenza sleale e compromette l'abilità  dei costruttori in buona fede di sviluppare nuove soluzioni tecniche.

I macchinari non conformi hanno una maggiore probabilità  di causare incidenti, senza contare il fatto che essi spesso non rispettano gli standard ambientali richiesti dall'UE .

In particolare, una gru a torre è un macchinario che può utilizzare componenti modulari. In questo documento saranno fornite anche indicazioni sull'utilizzo della modularità  .

Il CECE, in qualità  di organizzazione riconosciuta che rappresenta e promuove i produttori di macchinari da costruzione e i settori collegati richiama l'attenzione di tutte le autorità  e centri di interesse a collaborare per eliminare i macchinari da costruzione non conformi dall'UE .

breve guida per l'identificazione di macchinari da costruzione non conformiGRU A TORRE Guida Cece

Standard OHSAS 18001 Novità 

ohsas 18001Secondo le statistiche ILO (International Labour Organization), 6.300 persone perdono la vita ogni giorno a causa di un incidente sul lavoro o di una malattia legata all'attività  professionale.

Sono più di 2,3 milioni i decessi in un anno e sono 317 milioni gli incidenti che si verificano e che comportano una assenza prolungata dal lavoro.

Molti di questi incidenti possono essere evitati: la futura norma ISO si propone di stabilire – per la prima volta – un quadro internazionale di riferimento per le migliori pratiche in materia di OH&S (Occupational Health & Safety) e, così facendo, ridurre il numero degli incidenti, infortuni e malattie legati all'attività  lavorativa nel mondo.

Il Project Committee 283 avrà  il compito di trasformare lo standard OHSAS 18001, che definisce i requisiti di un sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori, in una norma internazionale ISO. Allo scopo di monitorare i lavori parteciperanno ai tavoli anche alcuni esperti nazionali nominati dalla Commissione Sicurezza dell'UNI.

La segreteria dell'ISO/PC 283 è stata assegnata all'ente britannico di normazione BSI-British Standards Institution.

Il segretario dell'ISO/PC 283 Charles Corrie precisa che “secondo i dati ILO, l'onere economico di cattive pratiche legate alla sicurezza e alla salute sul lavoro rappresenta, ogni anno, il 4% del PIL. I datori di lavoro devono affrontare costi elevati per pensionamenti anticipati, perdita di personale qualificato, assenteismo e premi assicurativi dovuti a infortuni e malattie professionali. La futura norma ISO ha il potenziale per migliorare la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro a livello globale“.

Riunendo esperti e stakeholders in OH&S management, il comitato ha il compito di elaborare una norma generica sul sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro seguendo l'approccio inaugurato da norme come la ISO 9001 per la gestione per la qualità  e la ISO 14001 per la gestione ambientale.

fonte uni.com

Procedure di autorizzazione e notifica ai sensi del Regolamento (UE) n.305/2011 sui Prodotti da Costruzione

DCPREV n.14413 del 21 ottobre 2013La Circolare interministeriale prot. DCPREV n.14413 del 21 ottobre 2013 definisce, in attesa dell'attuazione del Regolamento (UE) n. 305/2011, le modalità  di presentazione delle istanze di prima autorizzazione, estensione o ulteriore autorizzazione ai fini della notifica, non basata sul certificato di accreditamento.


I Vigili del fuoco informano dell'emanazione della Circolare interministeriale prot.DCPREV n.14413 del 21 ottobre 2013 , che definisce, in attesa dell'attuazione del Regolamento (UE) n. 305/2011, le modalità  di presentazione delle istanze di prima autorizzazione, estensione o ulteriore autorizzazione ai fini della notifica, non basata sul certificato di accreditamento.

L'istruttoria delle Amministrazioni competenti si conclude con un decreto di autorizzazione, con validità  pari a 4 anni, propedeutico alla successiva notifica; le estensioni e le ulteriori autorizzazioni mantengono la scadenza del decreto cui si riferiscono.

Ai sensi dell'art. 48, comma 5, del Regolamento (UE) n.305/2011 le attività  di organismo notificato potranno essere eseguite solo se la Commissione Europea o gli altri Stati Membri non sollevino obiezioni entro due mesi dalla notifica.

Circolare interministeriale prot. DCPREV n.14413 del 21 ottobre 2013Scarica Circolare 21 ottobre 2013

1 miliardo a imprese con pochi incidenti

ministro del LavoroIn questi giorni si e' parlato molto di riduzione del cuneo fiscale per le famiglie, nessuno ha parlato di quello che si e' fatto per le imprese. Abbiamo assegnato circa un miliardo all'anno alle imprese che hanno bassa incidentalita' e hanno investito sulla sicurezza sul lavoro “.

Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, al convegno Science and future, organizzato dal Politecnico di Torino. “Non e' un intervento a pioggia, ma aiutera' chi si preoccupa della sicurezza dei lavoratori“, ha osservato.

(ANSA).

D lgs 81 , sicurezza lavori verdi , Linee guida apprendistato

Newsletter 28 Ottobre 2013

News – Categoria 'Sicurezza'

d lgs 81 aggiornato Ottobre 2013
Testo coordinato
25 ottobre 2013
” 
Lavori verdi e sicurezza e salute sul lavoro
EU-OSHA
25 ottobre 2013
” 
Adeguamento motocoltivatori e motozappatrici ai requisiti di sicurezza
Allegato V al d.lgs. 81 2008
23 ottobre 2013
” 


News – Categoria 'Generale'

Certificazione di crediti e rilascio del DURC
Circolare n. 40/2013
25 ottobre 2013
” 
Bangladesh , piano sicurezza lavoro
Scurezza dagli incendi sull'integrità  dei luoghi di lavoro
25 ottobre 2013
” 
Linee guida apprendistato
La formazione per l'acquisizione di competenze di base e trasversali
24 ottobre 2013
” 

Certificazione di crediti e rilascio del DURC

Certificazione di crediti e rilascio del DURC: primi chiarimenti del Ministero con la Circolare n. 40/2013 .


Il meccanismo chiarito dalla circolare vuole superare quelle problematiche che non consentivano alle imprese di ottenere un DURC attestante la regolarità , in quanto debitrici nei confronti degli Istituti e/o delle Casse edili, sebbene fossero a loro volta creditrici nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Il Ministro dell'economia e delle finanze,di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali,con il Decreto 13 marzo 2013 (in G.U. n. 165 del 16 luglio 2013),ha disciplinato le modalità  di attuazione dell'art. 13 bis, comma 5, del D.L. n. 52/2012 (conv. da L. n. 94/2012), il quale prevede la possibilità  di rilasciare il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (DURC) ” in presenza di una certificazione (…) che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli onericontributivi accertati e non ancora versati da parte di un medesimo soggetto”.

Il meccanismo delineato dal Legislatore e declinato nel D.M. vuole evidentemente superarequelle problematiche che non consentivano alle imprese di ottenere un DURC attestante la regolarità  in quanto debitrici nei confronti degli Istituti e/o delle Casse edili sebbene fossero a loro volta creditrici nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Con tale meccanismo, pertanto, si è voluto consentire alle imprese in questione di poter utilizzare il DURC per continuare ad operare sul mercato,anche in presenza di debiti previdenziali e/o
assicurativi

Circolare n. 40/2013Scarica circolare 40/2013