Bando UE da 8,1 mld per creare crescita e lavoro

E' stato annunciato oggi l'ultimo e piu' grande gruppo di inviti a presentare proposte di ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro. Si tratta complessivamente di 8,1 miliardi di euro che serviranno a sostenere progetti e idee che daranno impulso alla competitivita' dell'Europa e affronteranno questioni quali la salute umana, la protezione dell'ambiente e il reperimento di nuove soluzioni alle crescenti sfide legate all'urbanizzazione e alla gestione dei rifiuti, oltre che lo spazio e la sicurezza.

I finanziamenti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri e nei paesi partner, e costituiscono la parte del leone rispetto al bilancio della ricerca Ue proposto per il 2013 pari a 10,8 miliardi di euro. Da Bruxelles, in collegamento con la sede romana della rappresentanza Ue in Italia, Maire Geoghegan-Quinn, commissario responsabile per la ricerca, l'innovazione e la scienza, ha sottolineato che ''il sapere e' la moneta dell'economia globale.

Se l'Europa vuole continuare a competere nel 210 secolo dobbiamo sostenere la ricerca e l'innovazione che genereranno crescita e posti di lavoro ora e in futuro. L'elevata concorrenza per i finanziamenti Ue costituisce una garanzia del fatto che il denaro dei contribuenti venga consacrato ai progetti migliori che affrontano questioni di interesse per tutti noi''.

Anche il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha messo in evidenza la necessita' recuperare i fondi che l'Italia investe in Europa in materia di ricerca e innovazione: ''in questo momento di grandissima difficolta' bisogna dimostrare di avere una capacita' di competere, e soprattutto di recuperare quelle risorse che il nostro Paese non ha.

I bandi europei sono una grandissima palestra. L'Italia perde circa 500 milioni all'anno (la differenza tra investimenti che effettua in Europa e il ritorno) mentre paesi come la Gran Bretagna, che investe circa il 12%, ottiene ritorni del 14,5%, l'Olanda investe meno del 4% e recupera il 6,7%, e ancora il Belgio con il 3% di investimenti ne riceve indietro il 4%''. Con Horizon 2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2014-2020, ha aggiunto il ministro, questa differenza si allarghera' a 800-900 milioni all'anno''.

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