Impianto multiservizio
Linea guida Cnpi
Impianto multiservizio
La presente Linea guida “Impianto multi servizio: sviluppi e opportunità ” è stata realizzata con l'obiettivo di fornire un' informazione, il più possibile esaustiva e aggiornata, sull'impianto multi servizio in fibra ottica a banda ultra-larga, sensibilizzando l'intera filiera dell'edilizia -progettisti tra i primi, ma anche i proprietari degli immobili- rispetto agli obblighi e soprattutto alle opportunità che ne derivano dalla realizzazione di un'infrastruttura di rete di telecomunicazioni tecnologicamente avanzata all'interno di un edificio.
Linee Guida vol.6 – IMPIANTO MULTISERVIZIO – Sviluppi e opportunità Del resto il tema della banda ultra larga –una delle iniziative del Governo Gentiloni per recuperare il digital divide – è ormai nel pieno del suo sviluppo. Fatta la rete orizzontale in fibra, infatti, bisogna portare quante più connessioni possibili direttamente a casa degli italiani e in sostanza aumentare le connessioni Ftth, cioè la “Fiber to the Home”, letteralmente “fibra fino a casa”.
Questo obbligo non è solo una novità di rilievo per il settore dell'edilizia e dell'impiantistica, ma rappresenta soprattutto una concreta opportunità di lavoro per i professionisti. Saranno proprio loro a dover realizzare il progetto per predisporre gli edifici alla ricetrasmissione e a rilasciare per gli impianti conformi, la certificazione, secondo la regola dell'arte, di “edificio predisposto alla banda larga”.
L'impianto multiservizio, infatti, per come è stato strutturato dalla normativa giuridica e tecnica presenta, praticamente in tutti i casi, l'obbligo della progettazione (art. 5 del regolamento di cui al dm 37/08) e l'obbligo della certificazione da parte di un tecnico abilitato per gli impianti (ex art.135-bis, Dpr 380/01). Inoltre il ruolo del professionista proprio per le sue competenze e responsabilità non terminerà solo con la progettazione e la direzione lavori dell'impianto, ma sarà continuo nel tempo e dovrà prevedere la manutenzione ordinaria, straordinaria ed evolutiva.
Fondamentale sarà anche il suo compito nell'aggiormento del Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (Sinfi), un nuovo pubblico registro che dovrà diventare il terzo pubblico registro immobiliare, dopo il Catasto e la Conservatoria dei registri Immobiliari, e contenere quindi tutte le informazioni tecniche ed amministrative relative alle infrastrutture strategiche esistenti. Solo la presenza della propria infrastruttura in questo archivio permetterà al proprietario un ritorno economico dall'investimento.