Sacconi: Testo Unico coerente con la normativa comunitaria

“Il decreto legislativo approvato oggi dal Consiglio dei ministri è rigorosamente coerente con i principi e i criteri direttivi della delega concessa dal parlamento al governo nella passata legislatura in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con la legge 3 agosto 2007”. Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in merito al nuovo Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro varato oggi dal Consiglio dei ministri. “Per questo il decreto non ha carattere innovativo, dovendo rispettare i principi e i criteri direttivi stabiliti dal Parlamento nel 2007.

Con il provvedimento varato oggi l'Italia è in condizioni di poter vantare un complesso di regole in materia di salute e sicurezza condiviso tra amministrazioni e parti sociali e pienamente in linea con le migliori regolamentazioni europee ed internazionali”. Sacconi ha ricordato, inoltre, come “al testo finale si è arrivati, in particolare, dopo un lungo e intenso confronto realizzato in più”  sedi e con tutti gli interlocutori istituzionali e sociali interessati”.

Il responsabile del dicastero di via Flavia è, poi, entrato nel merito delle singole disposizioni. Un primo obiettivo del provvedimento, ha spiegato, è quello di “correggere i molti errori materiali e tecnici presenti nella attuale disciplina, approvata, come noto, a Camere oramai sciolte e in tutta fretta. Dunque, innanzitutto è realizzato il perfezionamento del quadro normativo, composto da ben 306 articoli e vari allegati che non sono sempre stati ben coordinati tra di loro dando luogo a sovrapposizioni e incertezze interpretative”. Secondo obiettivo: “superare le difficoltà  operative, le criticità  e le lacune evidenziate dai primi mesi di applicazione delle nuove regole”. In ogni caso, “la principale finalità  delle misure varate dal governo resta, tuttavia, quella di rendere maggiormente effettiva la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.

In primo luogo, il provvedimento introduce “un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi in settori a particolare rischio infortunistico. Tale sistema inizierà  a operare nel settore edile per mezzo della istituzione di una 'patente'' per la verifica della idoneità  tecnico professionale delle imprese o dei lavoratori autonomi edili”. C'e, inoltre, “il superamento di un approccio meramente formalistico e burocratico al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – prestando maggiore attenzione ai profili sostanziali – e il superamento di una cultura meramente sanzionatoria e repressiva, prestando prevalente attenzione alla prevenzione che è fatta di maggiore formazione, migliore informazione, effettività  del coordinamento interistituzionale nella programmazione delle visite ispettive e un uso mirato del potere di disposizione da parte degli organi di vigilanza, appositamente disciplinato nel corpus normativo”.

fonte inail

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