Nota stampa di CGIL, CISL e UIL sulle recenti modifiche al DL Fare

Pubblichiamo la nota stampa di CGIL, CISL e UIL sulle recenti modifiche al DL “Fare” approvate nel corso dell'iter legislativo ed un prospetto delle medesime variazioni tratto dal sito della Camera.

Decreto FareDecreto 69 Modifiche approvate


Dichiarazione stampa CGIL CISL UIL sul cosiddetto Decreto Fare

Le Segreterie Confederali di CGIL-CISL-UIL valutano positivamente il miglioramento di alcune norme inizialmente previste riguardo alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, effettuato durante l'iter di conversione in Legge del D.L. 69/13 (il cosiddetto Decreto “Fare”).

Riteniamo però necessario evidenziare che alcuni punti scottanti del D.L. in oggetto rimangono ancora aperti su temi essenziali per i lavoratori e le lavoratrici, soprattutto per una giusta attenzione alla prevenzione e alla riduzione di incidenti e malattie professionali.

In particolare, riteniamo che:

– la norma “semplifica” con troppa libertà  l'attestazione della Valutazione del Rischio per le piccole aziende;
– il parametro dei cinque uomini-giorno rappresenti solo una forma intermedia che non risponde ad alcun valore aggiunto (ancor più per 'utilizzo di un parametro numerico inapplicabile);
– sia ancora aperta la questione delle notifiche obbligatorie alle autorità  competenti riguardo a lavoratori esposti a particolari rischi di elevata dannosità ;
– sia ancora presente la problematica dei Piani Sicurezza e Coordinamento (PSC) e Piani Operativi di Sicurezza (POS) per le aziende in edilizia, che statisticamente sono soggette ad alto numero di infortuni e malattie professionali.

Valutiamo positivamente, inoltre, il recupero della obbligatorietà  dell'informazione degli infortuni mortali e gravi da parte dell'INAIL. Nel testo, infatti, si sancisce ora che l'Istituto comunicherà  per via telematica alle autorità  di pubblica sicurezza, alle aziende sanitarie locali, alle autorità  portuali, marittime e consolari, alle direzioni territoriali del lavoro e ai corrispondenti uffici della Regione Siciliana e delle province autonome di Trento e di Bolzano competenti per territorio i dati relativi alle denunce di infortuni sul lavoro mortali e di quelli con prognosi superiore a trenta giorni attraverso il Sistema Informativo Nazionale sulla Prevenzione (SINP).

Notiamo però che a tuttàoggi questo sistema non è istituito e attivo; occorrerà  dunque identificare un'altra forma di trasmissione o incaricare gli istituti territoriali della diffusione delle notizie direttamente ai destinatari in attesa del canale di comunicazione istituzionale.

Chiediamo quindi un'ulteriore assunzione di responsabilità  al Parlamento ed al Governo per modificare il provvedimento, affinché non si producano riduzioni ingiustificate di tutele per i lavoratori e le lavoratrici, oltretutto in contrasto con la legislazione europea vigente

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