Introduzione ad un nuovo professionista del soccorso

OPERATORE DELL'EMERGENZA TOTALE

Lo scenario al quale ci siamo abituati e che ha avuto purtroppo nel tempo mutamenti anche radicali, ha di fatto cambiato le regole di approccio in situazioni di emergenza, tanto che occorre una maggiore riflessione su come contrastare i pericoli e su come proteggersi da essi. Infatti, alle catastrofi naturali e agli scempi provocati dall'uomo, bisogna aggiungere gli eventi tragici causati dagli atti terroristici. La nostra serenità  è messa a dura prova e il livello di prevenzione e difesa necessita sempre più di un costante aggiornamento e miglioramento, sulle tecniche e sulle efficaci azioni di risposta all'evento tragico. Pare opportuno promuovere delle iniziative comuni tra vari organi dello stato, associazioni ed enti privati.Una intesa alla quale guardare con favore e interesse è tra la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, due autorevoli Istituzioni che racchiudono in se una storia fatta di aiuti alle popolazioni del mondo colpite da tante tragedie. Il condividere insieme una idea di contrasto vuol dire saper coordinare al meglio l'impiego di risorse in operazioni di soccorso. E' evidente che le condizioni per creare tali sinergie, hanno bisogno di un processo di condivisione che necessariamente a tempi lunghi di realizzazione. E' certamente auspicabile che si possano fin d'ora formare gruppi di lavoro tra queste istituzioni, che gettino le basi per una fattiva collaborazione al fine di raggiungere quegli obiettivi comuni di” salvare vite umane. La Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile attraverso le loro strutture e con l'ausilio anche di personale esterno, devono provvedere ad elaborare dei piani comuni d'intervento, affinché si possano coordinare le attività  operative, conseguendo quegli obiettivi che sono nel portare soccorso alle popolazioni con il minimo rischio per le stesse popolazioni e per tutti gli operatori coinvolti. Attraverso questo comune sforzo nell'individuare quelli che sono i punti di forza di questa supposta alleanza, e trasformare in una strategia vincente che vede il suo traguardo nella formazione di quegli uomini e di quelle donne in operatori all'altezza del compito a loro affidato, capaci di contrastare con tecniche e azioni conseguenti i pericoli che la situazione di emergenza comporta. Come detto per rispondere in modo adeguato alle sfide che gli eventi catastrofici naturali, o quelli causati sempre più spesso dall'uomo, o provocati da atti terroristici, occorre una preparazione professionale sempre più elevata, che deve scaturire necessariamente dall'insieme di conoscenze ed esperienze, che non possono derivare da un'unica”  fonte e da un addestramento più o meno completo, che preveda solo il contrasto di alcuni rischi, ma deve poter creare le condizioni affinché si giunga ad una competenza pari ai rischi che si devono fronteggiare in situazione di emergenza.” Certamente una parte determinante al contrasto degli eventi si ottiene attraverso l'ausilio di tecnologie avanzate. Questo non può prescindere comunque, dalla necessità  di una azione nella quale l'uomo riveste un ruolo fondamentale. Oggi ci sono diverse istituzioni che sono deputate ad intervenire in casi di emergenza, ognuna secondo le proprie competenze:

– Enti locali

– Protezione Civile

– Vigili del Fuoco

– Croce Rossa Italiana

– Carabinieri

– Polizia di stato

– Guardia di Finanza

– Esercito

– Corpo Forestale dello Stato

– Associazioni di Volontariato

Ognuno di questi corpi dello stato riassume a sé responsabilità  e compiti importanti, però si tratta di attività  specifiche, che interagiscono quasi sempre con altre istituzioni, perché i pericoli sono sempre più di uno, mentre sarebbe opportuno pensare a concentrare se non tutto almeno una parte consistente di queste attività  su un'unica struttura. Se si intende sviluppare questa iniziativa , bisogna individuare i percorsi tecnico professionali, che attraverso la collaborazione e la disponibilità  degli organi dello stato, in grado di fornire quelle esperienze maturate in anni di gestione dell'emergenza, e si possa così procedere alla elaborazione di programmi di formazione teorica e addestrativa mirata alla costituzione della figura dell'operatore dell'emergenza totale. Questa nuova figura deve poter assumere in sé caratteristiche tali da gestire l'emergenza con autorevole competenza, infatti le doti che tale operatore deve avere sono nella preparazione tecnica operativa, e soprattutto nello svolgimento delle operazioni deve possedere quelle capacità  psicosociali che gli consentano di affrontare anche le situazioni più difficili. L'evento non si esaurisce nella operazioni di soccorso, ma nelle fasi conseguenti, prestando assistenza di post emergenza ai superstiti. L'operatore dell'emergenza totale, una figura a metà  tra l'operatore di protezione civile e l'operatore del soccorso sanitario, come già  in precedenza riportato, sarà  sottoposto a programmi di formazione didattica e tecnico addestrativa di elevata professionalità .

Per ottenere tutto ciò sarà  opportuno avvalersi di:

– docenze qualificate provenienti dalle stesse istituzioni di appartenenza e anche attraverso la ricerca sul mercato di esperti esterni;

– nuove tecniche di soccorso;

– tecniche efficaci di comunicazione;

– assistenza psicologica alle popolazioni;

– utilizzo di strumenti all'uopo.” ” ” 

Tale figura professionale proprio per la sua tipologia, avendo come principio il soccorso ai popoli della terra, deve essere estesa e condivisa anche con i nostri partner Europei, perché gli eventi di qualsiasi natura essi siano non hanno confini.” Le risorse economiche per la realizzazione di questo ambizioso progetto dovranno essere reperite attraverso i”  fondi europei.

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