Fondo per la transizione industriale
Fondo per la transizione industriale: domande aperte dal 5 febbraio 2025
Al via una nuova opportunità per le imprese, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e da Invitalia.
Dal 5 febbraio 2025 all’8 aprile 2025 è possibile presentare le domande per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale, destinato alle imprese che vogliono investire in:
- efficienza energetica;
- sostenibilità e uso efficiente delle risorse;
- economia circolare e riduzione delle emissioni.
Con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro, di cui il 40% riservato al Mezzogiorno, il Fondo offre contributi a fondo perduto per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee sui cambiamenti climatici.
Le domande sono presentabili tramite la piattaforma di Invitalia. La graduatoria sarà pubblicata entro il 30 maggio 2025.
Per maggiori informazioni:
- Visita la pagina dedicata sul sito Invitalia: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/fondo-transizione-industriale
- Visita la pagina dedicata sul portale MIMIT: https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/fondo-per-il-sostegno-alla-transizione-industriale-pnrr
Presentazione
Scarica la presentazione del Fondo transizione industriale
Il Fondo finanzia progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:
maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa – nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 38 e 38 bis del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.
È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER
uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese
- presentano programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva, nella quale deve essere svolta un’attività rientrante nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali
- non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
- hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
- sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi
- non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022
Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore (quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).
Almeno il 40% delle risorse è destinato ai progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.