Bonus giovani e bonus donne
Sono stati pubblicati i due decreti attuativi relativi al bonus giovani e bonus donne. Si trovano sul sito istituzionale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Entrambe le misure sono finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027. Ecco in cosa consistono.
Concluso l’iter previsto presso gli organi di controllo, sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati pubblicati i 2 decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, attuativi dei cosiddetti Bonus giovani e Bonus donne, come definiti dagli articoli 22 e 23 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 95/2024).
Entrambe le misure sono finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027.
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Con la circolare n. 90 del 12 maggio 2025 INPS chiarisce le modalità operative del nuovo “Bonus Giovani” introdotto dal decreto-legge n. 60/2024, convertito in legge n. 95/2024.
L’incentivo consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumono o stabilizzano con contratto a tempo indeterminato giovani under 35 (massimo 34 anni e 364 giorni), mai occupati con contratti stabili. Il bonus si applica alle assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Due sono le misure principali: un incentivo standard di 500 euro mensili per tutti i datori di lavoro privati sul territorio nazionale e un incentivo maggiorato di 650 euro per chi opera nelle regioni del Mezzogiorno. Il beneficio non è applicabile ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato, ma è esteso ai part-time, alle cooperative e ai contratti di somministrazione.
Quando dura l’incentivo
La durata del beneficio varia in base alla categoria: 24 mesi per le donne disoccupate da 2 anni o prive di impiego nelle ZES; 12 mesi per le donne occupate in settori con forte disparità di genere. Per accedere al bonus, i datori di lavoro devono rispettare una condizione fondamentale: nei sei mesi precedenti all’assunzione, non devono aver effettuato licenziamenti individuali o collettivi nella stessa unità produttiva.