Profilassi dell’ipoacusia da rumore professionale
Il rumore mette in pericolo l'udito
Profilassi dell'ipoacusia da rumore professionale
Documento SUVA Aprile 2016
Viviamo nell'era della tecnica, assediati dal rumore dei motori, delle macchine e di apparecchiature di ogni genere. Il nostro tenore di vita, a cui nessuno vorrebbe rinunciare, è il frutto del progresso tecnologico. Ma non mancano i lati negativi, e tra questi il rumore.
Che cosa è il rumore?
Si definisce rumore ogni tipo di suono capace di disturbare, infastidire o addirittura intaccare l'integrità psicofisica dell'individuo. Molte sono le persone esposte a rumore sia sul lavoro che durante il tempo libero. Le esposizioni di lunga durata o di forte intensità causano una perdita irreversibile della capacità uditiva. La Suva ha stimato che vi sono tuttora oltre 200 000 persone, occupate in 20 000 aziende circa, esposte a rumore pericoloso per l'udito. In collaborazione con i datori di lavoro e i lavoratori, la Suva si trova impegnata, in qualità di consulente e organo di sorveglianza, a prevenire i danni all'udito causati dal rumore sul lavoro. Le onde sonore vengono convogliate nel canale uditivo e mettono in vibrazione la membrana timpanica. Le vibrazioni sono trasmesse all'orecchio interno dalla catena degli ossicini (martello, incudine, staffa). Qui avviene il vero e proprio processo uditivo, ossia la trasformazione delle onde sonore in impulsi elettrici trasmessi al cervello tramite il nervo acustico. L'orecchio interno, grande circa quanto un pisello, è situato all'interno della parte ossea del cranio ed è un organo sensoriale tanto meraviglioso quanto sensibile. Per motivi medici e fisici la sensibilità massima dell'orecchio interno si situa alle frequenze intorno ai 4000 Hz, dove si manifestano per prime le eventuali lesioni dell'udito (la cosiddetta caduta C5). Tali lesioni possono colpire anche le medie frequenze se vi è un'esposizione continuativa oppure molto intensa al rumore.
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