Strategie di intervento per la difesa del mare

Strategie di intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da ” idrocarburi e da altre sostanze nocive

Quaderni – Ricerca Marina 6/2014 ISPRA

Strategie di intervento per la difesa del mare

Il Mar Mediterraneo è un bacino semichiuso, le cui acque rappresentano circa lo 0,7% delle acque marine del globo. Nonostante questa morfologia da grande lago, il Mare Nostrum è ancora oggi una fonte inestimabile di biodiversità : in questo nostro mare sono presenti 12.000 specie marine, circa il 10% del totale degli animali che popolano i mari del pianeta.

Per questa sua ricchezza e morfologia ma anche per condizioni ambientali ideali, nel corso dei secoli si sono sviluppate le culture più complesse della società  occidentale. La superficie dei suoi oltre 46.000 km di costa ha dato riparo e sostentamento per migliaia di anni a popolazioni floride e longeve fino ai giorni nostri.

Un bacino prezioso per la vita degli organismi marini, ma anche per la sopravvivenza dell'uomo: un mare, con capacità  di rinnovamento della sola massa d'acqua superficiale calcolato in ben cento anni, stressato dall'altissimo indice di urbanizzazione della sempre più crescente popolazione umana e dai conseguenti usi del mare, quali lo sfruttamento delle risorse minerarie, edibili, trasporto marittimo, industria turistica, ecc..

Per quanto concerne il traffico marittimo, nel mar Mediterraneo operano annualmente circa 200.000 imbarcazioni di grandi dimensioni fra traghetti, cargo e imbarcazioni commerciali di cui circa 300 navi cisterna giornaliere che trasportano prodotti petroliferi. Nel suo bacino transitano via nave oltre 350 milioni di tonnellate annue (oltre il 25% del quantitativo mondiale). Ogni anno, il Mediterraneo subisce sversamenti di idrocarburi per circa 600.000 tonnellate. Sono da registrare, infine, 27 incidenti occorsi nel Mediterraneo negli ultimi trentàanni, per un totale di circa 272.000 tonnellate di petrolio sversate.

Tali eventi, estremamente deleteri per l'ambiente marino, cui debbono aggiungersi anche tutti gli sversamenti volontari di idrocarburi in mare da navi, cosiddette “attività  operazionali”, hanno gravemente compromesso l'ecosistema, determinando danni ambientali difficilmente calcolabili persino dagli attuali sistemi di indagine scientifica.

Le criticità  riscontrate nell'articolato sistema del trasporto marittimo globale, sempre più ingigantitosi, hanno negli ultimi decenni portato la comunità  internazionale ad impegnarsi per l'adozione di norme maggiormente stringenti per garantire un maggior tasso di sicurezza ambientale del trasporto, in tutti i suoi molteplici aspetti, nave, uomo, carico, ambito assicurativo, ecc.

Ma non sono solo gli idrocarburi a presentare un pericolo per l'habitat mediterraneo; sono infatti migliaia le sostanze tossico-nocive ivi trasportate. Se, a fronte di un inquinamento da idrocarburi esistono solidi standard internazionali e consolidate esperienze e capacità  di intervento, un'emergenza di natura chimica a mare presenta forti problematicità  a causa della specificità  di reazione di ogni singolo prodotto, una volta a contatto con l'ambiente marino.

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Informazioni legali

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e le persone che agiscono per conto dell'Istituto non sono responsabili per l'uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo quaderno.

ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

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www.isprambiente.gov.it

ISPRA, Quaderni – Ricerca Marina n. 6/2014

ISBN 978-88-448-0579-1

Riproduzione autorizzata citando la fonte

Elaborazione grafica

Franco Iozzoli, Alessia Marinelli, Elena Porrazzo, Sonia Poponessi (ISPRA – Ufficio Grafica)

Illustrazioni di copertina: Marco Pisapia (ISPRA)

Fotografie: Pierpaolo Giordano (ISPRA)

Coordinamento tipografico Daria Mazzella (ISPRA – Settore Editoria)

Amministrazione Olimpia Girolamo (ISPRA – Settore Editoria)

Distribuzione Michelina Porcarelli (ISPRA – Settore Editoria)

Marzo 2014

Autori

Stefano Di Muccio, Giulietta Rak, Pierpaolo Giordano, Michela Mannozzi, Valerio Sammarini e Luigi Alcaro (ISPRA)

Hanno collaborato

Giuseppe Italiano, Massimo Avancini, Irene Di Girolamo, Stefania Sacripanti Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare Aurelio Caligiore, Rodolfo Giovannini, Gabriele Peschiulli, Vincenzo Ventra Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto I Quaderni sono stati realizzati dal Servizio Emergenze Ambientali in Mare dell'ISPRA, nell'ambito del progetto “Supporto alle Emergenze in Mare”, finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Divisione VII “Difesa del mare dagli inquinamenti”.

MATTM – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale

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