SALERNO 1954: L’ALLUVIONE DIMENTICATA tra memoria, scienza e stato della prevenzione
Quasi non si ha memoria di quell'evento che colpì Salerno e gli abitati della costiera amalfitana, eppure il bilancio fu gravissimo: 318 vittime (fra morti e dispersi), 250 feriti e oltre 5.000 senzatetto: la più grande tragedia italiana per vittime dovute al dissesto idrogeologico dopo il Vajont.
Ecco, per noi geologi che cerchiamo di tenere sempre alta l'attenzione sulle problematiche del dissesto idrogeologico, diventa un'occasione per fare il punto della situazione, tra memoria, scienza e stato della prevenzione, come recita il titolo del convegno.
Il Convegno, il cui programma è allegato, tratterà appunto le problematiche connesse al rischio idrogeologico ed alla sua prevenzione, si parlerà delle cose che non vanno, delle cose fatte e delle cose da fare; a tal fine sono stati invitati i principali “attori” istituzionali, politici, scienziati e funzionari pubblici, impegnati ai diversi livelli nello studio e nell'implementazione delle possibili soluzioni finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico.
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