Morti bianche, è emergenza in Irpinia e nel Sannio

Morti bianche, è emergenza in Irpinia e nel Sannio. Secondo il rapporto dell'Osservatorio della Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering, nel triennio 2011-2013, è Chieti la provincia a destare più preoccupazione, con un indice di incidenza, sul numero complessivo degli occupati, pari a 74,7. Seguono Belluno (67,6), Benevento (67,3), Oristano (65,3) e Avellino (53,5). Nel periodo di riferimento le morti registrate in Irpinia sono 22 su 410.998 occupati.

Terrificante il dato complessivo che parla di 1.515 morti, mentre l'indice di incidenza medio nazionale risulta pari a 22. La Campania figura al 15esimo posto con un indice di incidenza pari a 22,4 (106 casi, il 7 per cento sul totale).

Nel 2012, nel dettaglio, si registrano 509 casi, mentre nel 2013 si registra la minor casistica del triennio con 453 casi. Sono i nuovi dati diffusi dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, contenuti nel Rapporto Triennale Morti Bianche che raccoglie tutti i dati degli infortuni mortali registrati nel territorio nazionale da gennaio 2011 a dicembre 2013. La provincia di Benevento è, come detto, la realtà  più a rischio con 17 casi registrati nel triennio preso in esame.

Due posti dietro, al quinto gradino, c'è la provincia di Avellino con un indice inferiore di incidenza sugli occupati, ma 22 casi di morti bianche registrate nello stesso intervallo temporale. La provincia di Salerno si piazza al 38esimo posto con indice di incidenza sugli occupati nel triennio di 30,8, per 32 casi. Caserta si colloca invece al 99esimo posto con indice di incidenza sugli occupati di 13,7 per 10 casi. Infine la provincia di Napoli si piazza al 103esimo posto, con un indice di incidenza sugli occupati nel triennio di 10,8 per 24 casi di morte bianche.

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