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  • Data di creazione 7 Novembre 2016
  • Ultimo aggiornamento 7 Novembre 2016

La questione degli ex-esposti ad agenti cancerogeni in ambiente di lavoro

Applicazione degli artt. 236, 242, 243 e 244 del Dlgs 81/08. Valutazione dell'esposizione ad agenti cancerogeni e del rischio che ne consegue. Indicazioni per la classificazione dei lavoratori come "professionalmente esposti ad agenti cancerogeni", la loro conseguente registrazione e lo svolgimento di programmi di sorveglianza sanitaria ad hoc.
La questione degli ex-esposti ad agenti cancerogeni in ambiente di lavoro. Lavoro ed esposizione ad agenti cancerogeni: non è da oggi che questo è un argomento sotto attenzione e in studio in Italia. Ad esempio già  nel 1957 la Edizioni Radio Italiana (ERI), casa editrice della RAI, pubblicava un libriccino di Enrico Vigliani intitolato Medicina e Igiene del Lavoro1 in cui si accennava alle leucemie dei lavoratori esposti a benzene ed alle leucemie ed ai "tumori maligni" in genere dei lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti: non un volume paludato per l'accademia, ma un opuscolo divulgativo rivolto a tutti. Nel marzo 1974 la rivista Sapere pubblicava una rassegna di ampio respiro e di vasta leggibilità , a firma di Franco Carnevale e Massimo Valsecchi dal titolo "Cancro da lavoro. Sostanze e lavorazioni che generano tumori."2. Nel gennaio 1980 la Regione Piemonte, l'Università  degli Studi di Torino e il Comune di Torino pubblicavano il "Primo manuale per il riconoscimento di rischi di cancerogenicità  chimica negli ambienti di lavoro", a cura di Benedetto Terracini, Paolo Vineis, Giuseppe Costa e Nereo Segnan3: un manuale certamente tecnico, ma che poteva essere utile strumento prevenzionistico per un'ampia gamma di decisori privati e pubblici. Gl autori sono citati nella pubblicazione.