Replika bannato in Italia

Il chatbot Replika è pericoloso per i minori e non potrà utilizzare i dati personali degli utenti italiani. Lo ha stabilito il Garante della Privacy dopo aver condotto una serie di test sull’amico virtuale generato tramite intelligenza artificiale e dotato di interfaccia vocale e scritta.

“Per il momento non potrà usare i dati personali degli utenti italiani”, si legge nella nota diffusa dall’Autorità: la limitazione provvisoria del trattamento dei dati da parte della società americana Luka che sviluppa e gestisce il chatbot che migliora il benessere emotivo dell’utente ha effetto immediato e resterà in vigore sino a quando non saranno apportate le opportune modifiche. Lo sviluppatore ha tempo 20 giorni per comunicare “le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo”.

“Replika” viola il Regolamento europeo sulla privacy, non rispetta il principio di trasparenza ed effettua un trattamento di dati personali illecito, in quanto non può essere basato, anche solo implicitamente, su un contratto che il minorenne è incapace di concludere.

Replika funziona su abbonamento, ed esistono diversi livelli: se il piano free consente di tessere relazioni puramente amicali, una versione a pagamento sblocca il livello romantico o erotico.

Ma l’algoritmo di Replika non sembra rispettare in modo molto ligio queste distinzioni. Nella sezione delle recensioni degli app store compaiono decine di commenti degli utenti che lamentano comportamenti sessualmente molesti da parte di Replika.

“Ha invaso la mia privacy, ha detto di essere in possesso di mie fotografie”, scrive una persona. “Dopo un po’ di anni che chattavo, mi ha detto alcune cose che mi hanno messo molto a disagio”, fa eco un’altra. Alcuni utenti suggeriscono che i commenti espliciti servano a convincerli a pagare il livello superiore di abbonamento.

Link garante privacy

https://www.gpdp.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9852506