Rapporto rifiuti urbani 2024

Nel 2023 cresce dello 0,7% la produzione di rifiuti urbani con la raccolta differenziata al 66,6%, il Mezzogiorno accorcia le distanze da Centro e Nord conferendo meno rifiuti in discarica. E’ quanto emerge dall’ultima edizione del “Rapporto rifiuti urbani” presentato il 19 dicembre 2024. ISPRA

Il presente Rapporto è stato elaborato dal Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Rapporto conferma l’impegno dell’ISPRA affinché le informazioni e le conoscenze relative ad un importante settore, quale quello dei rifiuti, siano a disposizione di tutti.

Proprio in virtù di questo impegno, ISPRA ha ritenuto fondamentale che il processo per la predisposizione del Rapporto Rifiuti urbani, a partire dall’acquisizione dei dati dalle specifiche fonti, fino alla loro elaborazione e presentazione, sia pianificato e controllato in ciascuna fase.

Il Sistema di Gestione per la Qualità implementato garantisce, altresì, che tutte le attività siano supportate da documenti (procedure e moduli) utili a garantire la tracciabilità delle informazioni e delle elaborazioni svolte. Nel 2021 ISPRA ha ottenuto la certificazione del processo di predisposizione del Rapporto Rifiuti urbani in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 da parte di un Organismo Terzo indipendente riconosciuto in ambito internazionale.

I dati del database Eurostat sono periodicamente aggiornati e rivisti in base alle comunicazioni fornite dagli Stati. Tali modifiche, che possono dipendere da variazioni delle metodologie di calcolo, da rettifiche di dati, o semplicemente dalla sostituzione di dati stimati con dati effettivi, possono riguardare anche le annualità pregresse, con conseguenti possibili variazioni delle informazioni riportate nelle precedenti edizioni del Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA.

Rapporto rifiuti urbani 2024 il Mezzogiorno accorcia le distanze da Centro e Nord conferendo meno rifiuti in discarica
download